Ferro da Milano ha scritto: giovedì 16 gennaio 2020, 4:27
Se fosse ancora necessario, vale la pena ricordare che l'appeal, a Cosenza, l'ha sottratto solo un'unica persona, perchè prima di lui, da sempre, la nostra è stata una piazza piuttosto ambita e francamente è la prima volta che è venuto fuori un problema del genere!
D'accordo pressoché su tutto, tranne su questo che ho quotato
A me non risulta che la nostra sia stata sempre una piazza piuttosto ambita. Ricordo ai tempi di "solo lui può" (periodo di massima "gloria" della nostra squadra. Stabilmente in B da anni, struttura societaria indubbiamente migliore di quella di adesso ma con le x sul calendario e campionati generalmente anonimi salvo poche eccezioni), gli ultimi anni specialmente, che tutti dicevano che i giocatori ci rifiutavano perchè temevano i vrusci, che la società del cs non era seria.
In B (parlo dall'89 in poi, non ho idea di come siano state le esperienze precedenti), anche attenendoci solo ai risultati sportivi, siamo sempre stati considerati cenerentola, anche negli anni in cui siamo poi riusciti a fare campionati strepitosi.
Anche in C non siamo sempre stati sta grande piazza ambita, certamente si in alcuni periodi, ma sempre non direi. Che benedica a società bancareddre un simu sicunni a nessuno. E se andiamo a guardare, pure in D ci sono stati anni in cui non è che la gente venisse di corsa a giocare da noi eh...
Sulla questione appeal ne abbiamo discusso, e parecchio. Credo che ognuno rimanga sulle proprie opinioni.
Non c'è ombra di dubbio che la principale causa di questa mancanza sia la società, per i motivi che hai ottimamente elencato. Ci vogliono budget adeguati, strutture, comunicazione, un organigramma fatto da persone competenti (trinchera vattene!), progetti a lungo termine etc etc
Una società seria, creerà,
in qualche anno però, le condizioni per diventare appetibili. Inutile dirti che, al momento, di tutto ciò non se ne vede l'ombra, e sinceramente non vedo soluzioni nell'immediato futuro vista la bancareddra attuale.
Ma io credo che l'appeal non sia solo questo. Una
piccola parte lo fa anche il contesto. Come già scrissi tempo fa, noi abbiamo un grande pubblico e basta. Non conosco nessuno che,
a parità di condizioni decide di trasferirsi a vivere in calabria volontariamente. Io capisco benissimo uno che tra cosenza e cittadella sceglie la seconda. Per convincerlo a venire qui bisogna essere bravi (e probabilmente pagarlo di più, anche se non credo sia solo una questione di soldi), e torniamo a quelli che bravi non sono...
"dunami ̶f̶u̶r̶t̶u̶n̶a̶ u cul* i Guarascio e jettami a mare" (cit. mia nonna)