Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
Guagliu', ma quale tiraggio e pessimismo?
Che non siamo i favoriti a vincere i play-off é un dato di fatto.
Questo mica vuol dire non crederci. Io mi ci staiu azannu tutte i matine cu stu pensiero, atru che non crederci.
Però, razionalmente, sarebbe un'impresa. Dov'é il "problema" nell'affermare questo?
E le imprese nel calcio sono rare, ma possono succedere.
Giochiamocela sta piccola possibilità di vincerli, cu sangue all'uacchi.
La Danimarca non era certo favorita, na ha vinto gli europei meritatamente.
La Grecia, ancora più sfavorita, non meritatamente, giocando un anticalcio che in confronto roselli é zeman, li ha vinti pure.
Può succedere. difficile, difficilissimo, ma può succedere.
Che non siamo i favoriti a vincere i play-off é un dato di fatto.
Questo mica vuol dire non crederci. Io mi ci staiu azannu tutte i matine cu stu pensiero, atru che non crederci.
Però, razionalmente, sarebbe un'impresa. Dov'é il "problema" nell'affermare questo?
E le imprese nel calcio sono rare, ma possono succedere.
Giochiamocela sta piccola possibilità di vincerli, cu sangue all'uacchi.
La Danimarca non era certo favorita, na ha vinto gli europei meritatamente.
La Grecia, ancora più sfavorita, non meritatamente, giocando un anticalcio che in confronto roselli é zeman, li ha vinti pure.
Può succedere. difficile, difficilissimo, ma può succedere.
"dunami ̶f̶u̶r̶t̶u̶n̶a̶ u cul* i Guarascio e jettami a mare" (cit. mia nonna)
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
Ti ricordi quando ti davanu del tiraturu all'epoca di Roselli? Forse l'hai dimenticato; su passati annidente di lupo ha scritto: ↑sabato 27 maggio 2017, 15:21 In questo forum c'è chi si fascia la testa e chi no. Ai play off c'è da essere solo tifosi e basta. Lasciamo stare se siamo forti o meno. Se siamo quotati o meno. Qui contano solo gli episodi e l'entusiasmo che si genera attorno alla squadra. Noi solo una cosa possiamo fare: ammutare le pigole e i tiraturi che aleggiano in questo forum...
29 maggio 2020:"Io non sono mai retrocesso!
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
Comunque se a qualcuno può far piacere dico Beee
29 maggio 2020:"Io non sono mai retrocesso!
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
frank ock ha scritto: ↑sabato 27 maggio 2017, 13:19Strano! Abbiamo gioco, squadra, panchina lunga a venti sedie, ecc,eccBrigata rossoblu ha scritto: ↑sabato 27 maggio 2017, 13:08La Snai ci quota a 9... peggio di noi solo la lucchese data a 40Vilienza ha scritto: ↑sabato 27 maggio 2017, 13:04 sarebbe interessante sapere quali sono le quotazioni di vittoria finale dei playoff delle squadre rimaste. potremmo sapere quante possibilità di vittoria abbia il cs secondo fonti abbastanza neutrali (è impossibile per un tifoso valutare oggettivamente queste cose, parliamoci chiaro).
io credo che tra le 8 siamo una delle squadre meno quotate secondo il resto del mondo e non mi scandalizza affatto che il pordenone sia stato contento di averci pescato.
sarebbe ancora più interessante, per usare un eufemismo, stutare tutti quelli contenti di incontrarci come abbiamo fatto col matera (possibilmente con meno patemi d'animo però, sinnò scappa ancunu infarto )
Eurobet ci dava a 41 ieri, oggi siamo scesi a 18(anche qui siamo i più sfavoriti dopo la Lucchese)
Favorite Parma e Livorno secondoi boomakers
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con nessuna dirigenza solo per l'amore del cosenza..'ncarogna sempre
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
io condivido il fatto che non siamo scarsi.
però il fatto di non essere scarsi non vuol dire che le altre sono inferiori..perchè nella vita come nello sport,le cose migliori ci sono sempre
e parma,livorno e alessandria..scusate,ma a noi un ci vidanu proprio.
ripeto..noi giochiamo con corsi terzino...uno che per quanto gli voglia bene,faticherebbe a giocare titolare nella cavese.
noi siamo forti per altre cose..ma non per tasso tecnico
siamo furbi e ordinati..lo spirito di gruppo è alto e spesso ci fa sembrare una roccia
ma ai numeri,perdiamo sempre
....e mi spiace ribadirlo ma quando hai corsi che sbaglia ogni appoggio e statella che non pressa l'avversario e camina ntru campo,facendoci giocare in 10 salvo svegliarsi quando gli danno la palla sui piedi a porta vuota,tu rispetto agli altri sarai sempre inferiore
ma questo non vuol dire ca simu scarsi
ce la giochiamo..ma ci vuole cuore,determinazione e soprattutto serviamo noi che tifiamo
è questo il nostro segreto,innegabile.
e ribadisco,a prescindere di come andrà,toccando ferro da milano,avremo fatto un buon campionato,iniziato a schifiu e preso per i capelli,da chi i capelli li ha.
a prescindere di come andrà,ppi piacì l'anno prossimo vorrei avere due terzini di ruolo,pinna incluso,corsi escluso.
però il fatto di non essere scarsi non vuol dire che le altre sono inferiori..perchè nella vita come nello sport,le cose migliori ci sono sempre
e parma,livorno e alessandria..scusate,ma a noi un ci vidanu proprio.
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ma questo non vuol dire ca simu scarsi
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e ribadisco,a prescindere di come andrà,toccando ferro da milano,avremo fatto un buon campionato,iniziato a schifiu e preso per i capelli,da chi i capelli li ha.
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
DarkGOD ha scritto: ↑sabato 27 maggio 2017, 16:37 io condivido il fatto che non siamo scarsi.
però il fatto di non essere scarsi non vuol dire che le altre sono inferiori..perchè nella vita come nello sport,le cose migliori ci sono sempre
e parma,livorno e alessandria..scusate,ma a noi un ci vidanu proprio.
ripeto..noi giochiamo con corsi terzino...uno che per quanto gli voglia bene,faticherebbe a giocare titolare nella cavese.
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ma questo non vuol dire ca simu scarsi
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e ribadisco,a prescindere di come andrà,toccando ferro da milano,avremo fatto un buon campionato,iniziato a schifiu e preso per i capelli,da chi i capelli li ha.
a prescindere di come andrà,ppi piacì l'anno prossimo vorrei avere due terzini di ruolo,pinna incluso,corsi escluso.
Bravo Dark, hai detto una cosa banale, ma che a tutti noi nella foga degli inte eventi sfuggiva: siamo più' o meno forti, ma gli altri lo sono di più' (altrimenti xche' critichiamo Guarascio); sottoscrivo la descrizione che hai fatto di Statella; più o meno condivido tutto fuorché toccare FerroDarkGOD ha scritto: ↑sabato 27 maggio 2017, 16:37 io condivido il fatto che non siamo scarsi.
però il fatto di non essere scarsi non vuol dire che le altre sono inferiori..perchè nella vita come nello sport,le cose migliori ci sono sempre
e parma,livorno e alessandria..scusate,ma a noi un ci vidanu proprio.
ripeto..noi giochiamo con corsi terzino...uno che per quanto gli voglia bene,faticherebbe a giocare titolare nella cavese.
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....e mi spiace ribadirlo ma quando hai corsi che sbaglia ogni appoggio e statella che non pressa l'avversario e camina ntru campo,facendoci giocare in 10 salvo svegliarsi quando gli danno la palla sui piedi a porta vuota,tu rispetto agli altri sarai sempre inferiore
ma questo non vuol dire ca simu scarsi
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è questo il nostro segreto,innegabile.
e ribadisco,a prescindere di come andrà,toccando ferro da milano,avremo fatto un buon campionato,iniziato a schifiu e preso per i capelli,da chi i capelli li ha.
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29 maggio 2020:"Io non sono mai retrocesso!
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
Non sono un preparatore atletico per cui le mie idee sul tema possono essere sbagliate. Premesso altresì che si tratta di atleti allenatissimi che sono in grado di correre anche per 120 minuti. Il problema e' la qualità della corsa. Chi e' in forma arriva prima sul pallone, ha le idee meno appannate, fa i 50 metri(sparo un numero a caso) in 5 secondi, ecc. Quella stesso atleta, quando non e' in forma, arriva secondo sul pallone, ha idee un po' più confuse, fa i 50 metri in 5,3 secondi, ecc. Un attaccante in forma si gira e tira in un lampo. Quello stesso attaccante, quando non e' in firna, si gira con una frazione di ritardo con la conseguenza che il difensore interviene. Quando uno non e' in forma, non riesce a giocare bene neanche per due minuti. Ad esempio, mi accontenterei che Statella facesse almeno dieci minuti alla grande; invece, proprio non riesce a saltare l'uomo neanche in mezza circostanza. I crampi non gli vengono, eppure corre, contrasta, ma non ha la forma qualitativamente buona, per emergere. Lui e' un esempio di atleta attualmente non in forma.Ferro da Milano ha scritto: ↑sabato 27 maggio 2017, 10:52 L'unico ad aver chiuso coi crampi è stato Mendicino. Lui, d'altra parte, non ha fatto il mini-ritiro con richiamo di preparazione atletica a gennaio.
29 maggio 2020:"Io non sono mai retrocesso!
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
hai fatto un buon esempio frank..e mi hai fatto ricordare per l'appunto il contropiede di mungo/d'anna...che non era lucido e ha impiegato quel nanosecondo in più per tirare e si é piumato un gol già fatto (che ci avrebbe evitato infarti nel secondo tempo!)
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
Esatto Dark, era un gol fatto e avremmo evitato di soffrire come cani gli ultimi 5 minuti di recupero..... D'Anna ha perso l'attimo del tiro.........DarkGOD ha scritto: ↑domenica 28 maggio 2017, 14:07 hai fatto un buon esempio frank..e mi hai fatto ricordare per l'appunto il contropiede di mungo/d'anna...che non era lucido e ha impiegato quel nanosecondo in più per tirare e si é piumato un gol già fatto (che ci avrebbe evitato infarti nel secondo tempo!)
Frank ha ragione. La condizione fisica è una componente essenziale quasi quanto la fortuna. Come si dice in gergo il calciatore quando entra in campo saddi mangia' l'erva, se la deve sentire......
Condizione fisica e FORTUNA dunque.
Ma a mio avviso ancora più importante è il convincimento COLLETTIVO che possiamo farcela....Il sogno alla fine si avvera, ma TUTTI, proprio tutti, devono essere convinti che il miracolo possa accadere davvero.......
Tutti tranne uno... ....
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
Tratto da tpn:
Pordenone Calcio - Tedino: "Giocheremo tutti questa partita, dal presidente all'ultimo addetto del De Marchi"
29.05.2017 09:47 di Redazione TuttoPordenone
Fonte: Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
articolo letto 115 volte
Foto
Non l’hanno mai visto dal vivo, ma Tedino e il suo staff si sono guardati e riguardati i video del Cosenza e sanno ora praticamente tutto dei lupi della Sila. Ora stanno indottrinando tutto il gruppo a loro disposizione.
COLMARE IL GAP – “Il Cosenza – ha raccontato il tecnico neroverde a Tpn – è team costruito benissimo. E’ reduce da una buona stagione 15-16. In questa ha patito qualche momento di difficoltà, ma poi si è rireso benissimo. In mezzo al campo ha qualità importanti e davanti un grande attacco”.
Vero, ma il Pordenone ha dimostrato nel corso della stagione e anche nei playoff di non essere da meno. Con la Giana Erminio è riuscito anche a scatenare l’entusiasmo dei tifosi.
“Ringrazio ancora il popolo neroverde – ha ripreso Tedino -. Mi auguro che ci sostenga con lo stesso calore anche mercoledì (previsto il tutto esaurito al Bottecchia, ndr). La squadra però ha dimenticato in fretta la soddisfazione del 3-1 alla Giana. Doveva farlo per preparare gara uno dei quarti. Per cancellare il gap che sulla carta esiste nei confronti dei cosentini dovremo affrontarli con lo spirito giusto restando umili e compatti, ma decisi a sorprendere ancora. L’ambiente è bello carico. Giocheranno tutti questa partita, dal presidente – ha sorriso Tedino – all’ultimo degli addetti ai lavori del De Marchi”.
TUTTI OK – La prima dei quarti è una gara che nessuno vuole mancare. Si allenano tutti con grande impegno (a porte chiuse). Qualche leggera preoccupazione per Misuraca e Ingegneri che hanno lavorato a parte, ma saranno sicuramente a disposizione dopodomani.
BRUZI CARICHI – Entusiasmo alle stelle a Cosenza. Sabato quasi duecento supporters rossoblù hanno assistito all’ultimo allenamento a porte aperte al San Vito Gigi Marulla e hanno incoraggiato i ragazzi di De Angelis. Probabilmente gli stessi che si sorbiranno i millecento chilometri per arrivare al Bottecchia. Sono 290 i biglietti a disposizione degli ospiti.
Pordenone Calcio - Tedino: "Giocheremo tutti questa partita, dal presidente all'ultimo addetto del De Marchi"
29.05.2017 09:47 di Redazione TuttoPordenone
Fonte: Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
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Non l’hanno mai visto dal vivo, ma Tedino e il suo staff si sono guardati e riguardati i video del Cosenza e sanno ora praticamente tutto dei lupi della Sila. Ora stanno indottrinando tutto il gruppo a loro disposizione.
COLMARE IL GAP – “Il Cosenza – ha raccontato il tecnico neroverde a Tpn – è team costruito benissimo. E’ reduce da una buona stagione 15-16. In questa ha patito qualche momento di difficoltà, ma poi si è rireso benissimo. In mezzo al campo ha qualità importanti e davanti un grande attacco”.
Vero, ma il Pordenone ha dimostrato nel corso della stagione e anche nei playoff di non essere da meno. Con la Giana Erminio è riuscito anche a scatenare l’entusiasmo dei tifosi.
“Ringrazio ancora il popolo neroverde – ha ripreso Tedino -. Mi auguro che ci sostenga con lo stesso calore anche mercoledì (previsto il tutto esaurito al Bottecchia, ndr). La squadra però ha dimenticato in fretta la soddisfazione del 3-1 alla Giana. Doveva farlo per preparare gara uno dei quarti. Per cancellare il gap che sulla carta esiste nei confronti dei cosentini dovremo affrontarli con lo spirito giusto restando umili e compatti, ma decisi a sorprendere ancora. L’ambiente è bello carico. Giocheranno tutti questa partita, dal presidente – ha sorriso Tedino – all’ultimo degli addetti ai lavori del De Marchi”.
TUTTI OK – La prima dei quarti è una gara che nessuno vuole mancare. Si allenano tutti con grande impegno (a porte chiuse). Qualche leggera preoccupazione per Misuraca e Ingegneri che hanno lavorato a parte, ma saranno sicuramente a disposizione dopodomani.
BRUZI CARICHI – Entusiasmo alle stelle a Cosenza. Sabato quasi duecento supporters rossoblù hanno assistito all’ultimo allenamento a porte aperte al San Vito Gigi Marulla e hanno incoraggiato i ragazzi di De Angelis. Probabilmente gli stessi che si sorbiranno i millecento chilometri per arrivare al Bottecchia. Sono 290 i biglietti a disposizione degli ospiti.
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
Noi dobbiamo andare li e giocare come sappiamo fare, nonostante la paura fuori casa sia tanta ma dobbiamo crederci perché possono essere pure piùforti ma fare goal a noi non è facile e comunque loro giocano bene in casa perché fuori casa soffrono e qui non troveranno certo un'ambiente con 3000 tifosi ma bensì con minimo il triplo.
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
Mancano ormai poche ore e l'ansia sale. Anche in Friuli! Articolo tratto dal Messagero Veneto.
Ultima gara al Bottecchia per cullare il sogno serie B
di Alberto Bertolotto
31 maggio 2017
Arriva il Cosenza: serve vincere "bene" per non soffrire domenica al Marulla
0
PORDENONE. È l’ultima gara al Bottecchia della stagione. Ed è la partita dell’anno. Scocca l’ora di Pordenone-Cosenza, andata dei quarti di finale dei play-off di Lega Pro (il via alle 20.30). Più di 2000 cuori neroverdi spingeranno la squadra di Tedino verso la vittoria, risultato in cui tutto il popolo spera per poter affrontare al meglio il match del ritorno, in programma domenica in Calabria: il regolamento dice che, in caso di parità sui 180’, si procederà con i tempi supplementari e poi eventualmente ai rigori. Meglio evitare l’extra-time al Marulla, stadio infuocato, e dunque partire bene, superando un Cosenza che arriva in Friuli sulle ali dell’entusiasmo dopo aver battuto il Matera e con un’ala, Giuseppe Statella, imprendibile e già nel mirino del Bari in serie B.
Morale alto. A ogni modo anche il Pordenone sta bene mentalmente. La vittoria con la Giana Erminio di mercoledì scorso ha compattato ancor più l’ambiente, che ballava dopo la sconfitta del turno d’andata coi milanesi. Inoltre Tedino può esultare dal punto di vista tecnico, considerato che per il match odierno rientra dopo tre turni di squalifica Salvatore Burrai, che ha scontato le tre giornate di squalifica. Il recupero del regista in mezzo al campo è fondamentale: nessuno cuce il gioco e detta i ritmi come lui, in pochi hanno la sua abilità nei calc* da fermo. La sua presenza nell’undici titolare può marcare la differenza soprattutto in un match come quello odierno, in cui i ramarri dovranno aggredire la partita.
Modulo. Una strada che il Pordenone può percorrere è ancora quella del 3-5-2, già utilizzata con la Giana. Burrai agirebbe da play affiancato da Misuraca e Suciu, con davanti Cattaneo vicino ad Arma. Non è escluso però il ritorno al 4-3-1-2, con “Veleno” alle spalle del centravanti marocchino e di Padovan. Tedino, a quanto pare, deciderà all’ultimo, mentre è già chiaro il progetto tattico del Cosenza: il team di De Angelis giocherà col collaudatissimo 4-4-2, strepitoso nelle ripartenze grazie agli strappi di D’Anna e di Statella, a loro volta bravi a innescare le punte Mendicino e Baclet (quest’ultimo favorito su Mungo).
Cammino e sogno. Se il Pordenone passa, lo si ricordi, affronterà al Franchi di Firenze in semifinale la vincente di Parma-Lucchese (gara-1 in programma martedì 13 giugno alle 20.30). Dall’altra parte del tabellone si giocano Lecce-Alessandria (20.30) e Livorno-Reggiana (18.30, diretta Rai Sport). Qui le due qualificate giocheranno al Franchi giovedì 14 giugno. I ramarri avrebbero dunque la possibilità di riposare un giorno in più, dovessero conquistare la finale. Sognare non costa nulla. Ma prima delle final four, meglio pensare a stasera e al Cosenza.
Ultima gara al Bottecchia per cullare il sogno serie B
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31 maggio 2017
Arriva il Cosenza: serve vincere "bene" per non soffrire domenica al Marulla
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PORDENONE. È l’ultima gara al Bottecchia della stagione. Ed è la partita dell’anno. Scocca l’ora di Pordenone-Cosenza, andata dei quarti di finale dei play-off di Lega Pro (il via alle 20.30). Più di 2000 cuori neroverdi spingeranno la squadra di Tedino verso la vittoria, risultato in cui tutto il popolo spera per poter affrontare al meglio il match del ritorno, in programma domenica in Calabria: il regolamento dice che, in caso di parità sui 180’, si procederà con i tempi supplementari e poi eventualmente ai rigori. Meglio evitare l’extra-time al Marulla, stadio infuocato, e dunque partire bene, superando un Cosenza che arriva in Friuli sulle ali dell’entusiasmo dopo aver battuto il Matera e con un’ala, Giuseppe Statella, imprendibile e già nel mirino del Bari in serie B.
Morale alto. A ogni modo anche il Pordenone sta bene mentalmente. La vittoria con la Giana Erminio di mercoledì scorso ha compattato ancor più l’ambiente, che ballava dopo la sconfitta del turno d’andata coi milanesi. Inoltre Tedino può esultare dal punto di vista tecnico, considerato che per il match odierno rientra dopo tre turni di squalifica Salvatore Burrai, che ha scontato le tre giornate di squalifica. Il recupero del regista in mezzo al campo è fondamentale: nessuno cuce il gioco e detta i ritmi come lui, in pochi hanno la sua abilità nei calc* da fermo. La sua presenza nell’undici titolare può marcare la differenza soprattutto in un match come quello odierno, in cui i ramarri dovranno aggredire la partita.
Modulo. Una strada che il Pordenone può percorrere è ancora quella del 3-5-2, già utilizzata con la Giana. Burrai agirebbe da play affiancato da Misuraca e Suciu, con davanti Cattaneo vicino ad Arma. Non è escluso però il ritorno al 4-3-1-2, con “Veleno” alle spalle del centravanti marocchino e di Padovan. Tedino, a quanto pare, deciderà all’ultimo, mentre è già chiaro il progetto tattico del Cosenza: il team di De Angelis giocherà col collaudatissimo 4-4-2, strepitoso nelle ripartenze grazie agli strappi di D’Anna e di Statella, a loro volta bravi a innescare le punte Mendicino e Baclet (quest’ultimo favorito su Mungo).
Cammino e sogno. Se il Pordenone passa, lo si ricordi, affronterà al Franchi di Firenze in semifinale la vincente di Parma-Lucchese (gara-1 in programma martedì 13 giugno alle 20.30). Dall’altra parte del tabellone si giocano Lecce-Alessandria (20.30) e Livorno-Reggiana (18.30, diretta Rai Sport). Qui le due qualificate giocheranno al Franchi giovedì 14 giugno. I ramarri avrebbero dunque la possibilità di riposare un giorno in più, dovessero conquistare la finale. Sognare non costa nulla. Ma prima delle final four, meglio pensare a stasera e al Cosenza.
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
E si ricomincia! Prima gara ufficiale della stagione 2017/18 dei Lupi allenati da mister Fontana che stasera dovranno affrontare, nel primo turno di Tim Cup, il quotatissimo Alessandria, reduce dalla delusione della passata stagione in cui non solo si è visto sfilare sotto gli occhi la promozione diretta dalla Cremonese dopo aver stradominato la regular season (salvo imbattersi in un inspiegabile girone di ritorno che ne ha determinato, appunto, la perdita della testa della classifica) ma ha perso la B anche al secondo appello, ai playoff, battuto in finale dal Parma.
Andiamo allora a capire qual è il clima in casa dei prossimi avversari dei Lupi, partendo dalle parole scritte sul sito radiogold, che segue da sempre le vicissitudini deiGrigi.
Alessandria senza Bocalon a Cosenza: l’attaccante verso la cessione
L'attaccante è rimasto in città. I grigi saranno impegnati nel primo turno di Tim Cup: fischio d'inizio alle 20.30, in diretta tv su Rai Sport Hd e con aggiornamenti in tempo reale su Radio Gold.
Francesco Conti Domenica, 30 Luglio 2017 - 6:00
COSENZA – Riccardo Bocalon non è partito con la squadra per Cosenza, teatro questa sera della prima gara ufficiale della stagione dell’Alessandria, in Tim Cup. Lo scenario ipotizzato da mister Stellini in conferenza stampa si è infatti concretizzato. Inevitabile che questo rappresenti un ulteriore indizio di una cessione imminente alla Salernitana dell’attaccante veneziano. La prossima settimana sarà decisiva.
Le parole di mister Stellini in conferenza stampa
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Ora toccherà alle due società perfezionare un accordo che soddisfi le esigenze di entrambe: come spesso avviene in questi casi, se c’è la volontà di chiudere la trattativa non dovrebbe essere troppo complicato arrivare a una intesa.
La probabile partenza di Bocalon verso Salerno segnerà inevitabilmente le strategie di mercato dei grigi, non certo propensi in un primo tempo a lasciare andare via uno dei “gioielli di famiglia” ancora sotto contratto. Il ds Sensibile aveva parlato chiaro in conferenza stampa: nessun giocatore aveva chiesto di andare via ma, evidentemente, la corte serrata della Salernitana ha cambiato le carte in tavola.
Nel frattempo, questa sera, sarà il campo a parlare. Al San Vito-Gigi Marulla i grigi dovranno far fronte anche alle assenze di Marras, squalificato, e degli infortunati Giosa, Nicco e Russini, oltre ovviamente a Vannucchi.
In conferenza stampa mister Stellini ha parlato chiaro: il match sarà un importante banco di prova per verificare come sta procedendo il nuovo percorso intrapreso a Bardonecchia da Gonzalez e compagni.
Tra i pali toccherà ad Agazzi, in difesa Casasola e Pastore agiranno sulle fasce, con al centro della retroguardia Gozzi e Sosa, in ballottaggio col recuperato Piccolo. In mediana Cazzola e Branca, con Sestu e Iocolano sugli esterni e, in attacco, la coppia Gonzalez-Marconi.
Di contro il Cosenza ha ricominciato la stagione con molte novità rispetto all’organico protagonista nel 2016/2017: in panchina è arrivato mister Gaetano Fontana. L’ex Juve Stabia, con un passato da calciatore anche all’Alessandria, ha voluto subito imprimere il suo marchio al gioco rossoblu. “Allievo” di mister Maurizio Sarri, Fontana imposterà i suoi con uno spavaldo 4-3-3. Davanti a Perina agiranno Corsi-Pascali-Pasqualoni-Pinna. A centrocampo Palmiero detterà i tempi di gioco, affiancato da Mungo e Calamai, mentre in attacco spazio alla prima punta Mendicino con Caccavallo e Tutino, o Criaco, ai lati. Infortunato Idda mentre sono da valutare le condizioni della punta Statella.
Oltre a mister Fontana e a Manuel Pascali, venerdì è arrivato in casa rossoblu un altro ex grigio: il regista Massimo Loviso. Poco probabile, però, il suo ingresso in campo già questa sera.
Entrambe le squadre sono alla ricerca di conferme e per questo non dovrebbero certo mancare le emozioni. Si inizia alle 20.30, in diretta tv su Rai Sport Hd e aggiornamenti costanti su Radio Gold.
Andiamo allora a capire qual è il clima in casa dei prossimi avversari dei Lupi, partendo dalle parole scritte sul sito radiogold, che segue da sempre le vicissitudini deiGrigi.
Alessandria senza Bocalon a Cosenza: l’attaccante verso la cessione
L'attaccante è rimasto in città. I grigi saranno impegnati nel primo turno di Tim Cup: fischio d'inizio alle 20.30, in diretta tv su Rai Sport Hd e con aggiornamenti in tempo reale su Radio Gold.
Francesco Conti Domenica, 30 Luglio 2017 - 6:00
COSENZA – Riccardo Bocalon non è partito con la squadra per Cosenza, teatro questa sera della prima gara ufficiale della stagione dell’Alessandria, in Tim Cup. Lo scenario ipotizzato da mister Stellini in conferenza stampa si è infatti concretizzato. Inevitabile che questo rappresenti un ulteriore indizio di una cessione imminente alla Salernitana dell’attaccante veneziano. La prossima settimana sarà decisiva.
Le parole di mister Stellini in conferenza stampa
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Ora toccherà alle due società perfezionare un accordo che soddisfi le esigenze di entrambe: come spesso avviene in questi casi, se c’è la volontà di chiudere la trattativa non dovrebbe essere troppo complicato arrivare a una intesa.
La probabile partenza di Bocalon verso Salerno segnerà inevitabilmente le strategie di mercato dei grigi, non certo propensi in un primo tempo a lasciare andare via uno dei “gioielli di famiglia” ancora sotto contratto. Il ds Sensibile aveva parlato chiaro in conferenza stampa: nessun giocatore aveva chiesto di andare via ma, evidentemente, la corte serrata della Salernitana ha cambiato le carte in tavola.
Nel frattempo, questa sera, sarà il campo a parlare. Al San Vito-Gigi Marulla i grigi dovranno far fronte anche alle assenze di Marras, squalificato, e degli infortunati Giosa, Nicco e Russini, oltre ovviamente a Vannucchi.
In conferenza stampa mister Stellini ha parlato chiaro: il match sarà un importante banco di prova per verificare come sta procedendo il nuovo percorso intrapreso a Bardonecchia da Gonzalez e compagni.
Tra i pali toccherà ad Agazzi, in difesa Casasola e Pastore agiranno sulle fasce, con al centro della retroguardia Gozzi e Sosa, in ballottaggio col recuperato Piccolo. In mediana Cazzola e Branca, con Sestu e Iocolano sugli esterni e, in attacco, la coppia Gonzalez-Marconi.
Di contro il Cosenza ha ricominciato la stagione con molte novità rispetto all’organico protagonista nel 2016/2017: in panchina è arrivato mister Gaetano Fontana. L’ex Juve Stabia, con un passato da calciatore anche all’Alessandria, ha voluto subito imprimere il suo marchio al gioco rossoblu. “Allievo” di mister Maurizio Sarri, Fontana imposterà i suoi con uno spavaldo 4-3-3. Davanti a Perina agiranno Corsi-Pascali-Pasqualoni-Pinna. A centrocampo Palmiero detterà i tempi di gioco, affiancato da Mungo e Calamai, mentre in attacco spazio alla prima punta Mendicino con Caccavallo e Tutino, o Criaco, ai lati. Infortunato Idda mentre sono da valutare le condizioni della punta Statella.
Oltre a mister Fontana e a Manuel Pascali, venerdì è arrivato in casa rossoblu un altro ex grigio: il regista Massimo Loviso. Poco probabile, però, il suo ingresso in campo già questa sera.
Entrambe le squadre sono alla ricerca di conferme e per questo non dovrebbero certo mancare le emozioni. Si inizia alle 20.30, in diretta tv su Rai Sport Hd e aggiornamenti costanti su Radio Gold.
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!