UNA STORIA CHE.......

Tutto ciò che riguarda i LUPI.
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cosenza83
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Re: UNA STORIA CHE.......

Messaggio da cosenza83 »

Bello leggere storie così, complimenti a questa famiglia che ha i colori rossoblù nel cuore, forza lupi :flag:
COSENZA PREVALE
AMO IL COSENZA PERCHE' AMO COSENZA


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THE FAN
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Re: UNA STORIA CHE.......

Messaggio da THE FAN »

"Sono quelle cose che poi alla fine ti rimangono"

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cirujeda
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Re: UNA STORIA CHE.......

Messaggio da cirujeda »

Perris ha scritto: domenica 17 novembre 2019, 11:49 Cari amici del forum, voglio raccontarvi un piccolo episodio che sicuramente non interesserà a nessuno ma sento di raccontarla.
Ieri sono andato con i miei bimbi e mia moglie all'apertura dei mercatini di Natale in piazza Bilotti. Tutto bello, luci, addobbi, presepi, quell'aria di Natale che inizia a farsi sentire ma soprattutto la gioia negli occhi dei bimbi. Iniziamo a guardare tutta la merce esposta e con mia moglie veniamo attratti da un bancone dove si erano fermati tantissimi bimbi e tantissimi genitori, ci avviciniamo e notiamo che tanto entusiasmo di bimbi e genitori era dovuto al fatto che vendevano le palline con dentro lo scudetto delle squadre di calcio. Inutile dirvi che le palline che andavano più a ruba erano quelle della Juve, bimbi, mamme e papà che cercavano di prenderne più possibile, sentivi : prendi quella della Juve, prendi quella dell'Inter anche quella del Milan. Non sentivi nessuno e credetemi nessuno che diceva prendi quella del Cosenza. È a questo punto che mia figlia, bimba di 5 anni si fa largo tra i bimbi e credetemi senza che ne io ne mia moglie le abbiamo detto nulla, prende la pallina del Cosenza e con una gioia ed un entusiasmo incredibile si gira verso di me gridando: papino guarda la pallina del Cosenza ed inizia a cantare la canzone Magico Cosenza. Tutti si sono fermati a guardarla, io credetemi mi sono sentito orgoglioso come padre, come Cosentino e come semplice cittadino che ama e difende la sua città. Dico io ma perché non trasmettiamo l'amore verso la nostra città partendo anche dal calcio, perché non insegniamo ai nostri figli ad amarla e a sentirci orgogliosi di essere figli di Telesio, perché caz* sempre e solo squadre di altre città. Perché sempre e solo criticarla e parlare bene di altri posti. Io i miei figli li sto crescendo con i cori dello stadio,con i video delle partite ma soprattutto voglio trasmettere loro l'amore ed il rispetto verso Cosenza, perché devono sentirsi orgogliosi di essere Cosentini e anche se un giorno dovranno lasciarla per potersi realizzare professionalmente, dovranno portarsi dietro questo orgoglio e anche se al polo nord gli chiederanno di dove sei, dovranno rispondere gonfiando il petto: SIGNU I CUSENZA E MI NI VANTU.
Scusatemi le troppe parole, ma è stata una sensazione bellissima Ed ho voluta condividerla con voi.
..ed hai fatto benissimo.
Le belle storie, piccole per quanto si voglia - ma non è questo il caso, devono essere raccontate.


Aggiungo un piccolo aneddoto.
Questa mattina in macchina mio figlio (4 anni), vedendo uno di quei cartelloni che pubblicizzano la prossima "comoda" trasferta a Roma tra Lazio e Innominabili, prende e mi fa: "perchè ci sono quelle squadre sul cartellone? PERCHE NON C'E' IL COSENZA?"
Avrei voluto dirgli "perche sono una massa di pecoroni che non riescono a gioire delle poche ma autentiche soddisfazioni che la squadra delal tua città potrebbe darti e preferiscono sentirsi parte di un sistema che li usa solo a fini commerciali" ma ho ripiegato su un piu semplice e convincente " PErchè non abbiamo bisogno di pubblicità per andare a vedere I LUPI QUANDO SCENDONO IN CAMPO AL MARULLA, e in primavera ti ci riporterò (dopo CS-VE, ndr) bell'i papà".

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onlyamar
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Re: UNA STORIA CHE.......

Messaggio da onlyamar »

Perris ha scritto: domenica 17 novembre 2019, 11:49 Cari amici del forum, voglio raccontarvi un piccolo episodio che sicuramente non interesserà a nessuno ma sento di raccontarla.
Ieri sono andato con i miei bimbi e mia moglie all'apertura dei mercatini di Natale in piazza Bilotti. Tutto bello, luci, addobbi, presepi, quell'aria di Natale che inizia a farsi sentire ma soprattutto la gioia negli occhi dei bimbi. Iniziamo a guardare tutta la merce esposta e con mia moglie veniamo attratti da un bancone dove si erano fermati tantissimi bimbi e tantissimi genitori, ci avviciniamo e notiamo che tanto entusiasmo di bimbi e genitori era dovuto al fatto che vendevano le palline con dentro lo scudetto delle squadre di calcio. Inutile dirvi che le palline che andavano più a ruba erano quelle della Juve, bimbi, mamme e papà che cercavano di prenderne più possibile, sentivi : prendi quella della Juve, prendi quella dell'Inter anche quella del Milan. Non sentivi nessuno e credetemi nessuno che diceva prendi quella del Cosenza. È a questo punto che mia figlia, bimba di 5 anni si fa largo tra i bimbi e credetemi senza che ne io ne mia moglie le abbiamo detto nulla, prende la pallina del Cosenza e con una gioia ed un entusiasmo incredibile si gira verso di me gridando: papino guarda la pallina del Cosenza ed inizia a cantare la canzone Magico Cosenza. Tutti si sono fermati a guardarla, io credetemi mi sono sentito orgoglioso come padre, come Cosentino e come semplice cittadino che ama e difende la sua città. Dico io ma perché non trasmettiamo l'amore verso la nostra città partendo anche dal calcio, perché non insegniamo ai nostri figli ad amarla e a sentirci orgogliosi di essere figli di Telesio, perché caz* sempre e solo squadre di altre città. Perché sempre e solo criticarla e parlare bene di altri posti. Io i miei figli li sto crescendo con i cori dello stadio,con i video delle partite ma soprattutto voglio trasmettere loro l'amore ed il rispetto verso Cosenza, perché devono sentirsi orgogliosi di essere Cosentini e anche se un giorno dovranno lasciarla per potersi realizzare professionalmente, dovranno portarsi dietro questo orgoglio e anche se al polo nord gli chiederanno di dove sei, dovranno rispondere gonfiando il petto: SIGNU I CUSENZA E MI NI VANTU.
Scusatemi le troppe parole, ma è stata una sensazione bellissima Ed ho voluta condividerla con voi.
Mi hai fatto venire la pelle d'oca, condivido tutto di quello che hai scritto (ovviamente riferendolo alla mia città), il senso di appartenenza e l'amore e l'orgoglio per la propria terra sono fondamentali per vivere serenamente. Anch'io non sopporto chi getta fango sulla propria città, e vedere gente che si accapiglia nel tifo per le strisciate mi fa venire una grande tristezza.
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Re: UNA STORIA CHE.......

Messaggio da LupoCs86 »

Se solo avessimo più patriottismo e senso d’amore verso questa città sarebbe ancora più bella!
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Perris
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Re: UNA STORIA CHE.......

Messaggio da Perris »

cirujeda ha scritto: lunedì 18 novembre 2019, 9:29
Perris ha scritto: domenica 17 novembre 2019, 11:49 Cari amici del forum, voglio raccontarvi un piccolo episodio che sicuramente non interesserà a nessuno ma sento di raccontarla.
Ieri sono andato con i miei bimbi e mia moglie all'apertura dei mercatini di Natale in piazza Bilotti. Tutto bello, luci, addobbi, presepi, quell'aria di Natale che inizia a farsi sentire ma soprattutto la gioia negli occhi dei bimbi. Iniziamo a guardare tutta la merce esposta e con mia moglie veniamo attratti da un bancone dove si erano fermati tantissimi bimbi e tantissimi genitori, ci avviciniamo e notiamo che tanto entusiasmo di bimbi e genitori era dovuto al fatto che vendevano le palline con dentro lo scudetto delle squadre di calcio. Inutile dirvi che le palline che andavano più a ruba erano quelle della Juve, bimbi, mamme e papà che cercavano di prenderne più possibile, sentivi : prendi quella della Juve, prendi quella dell'Inter anche quella del Milan. Non sentivi nessuno e credetemi nessuno che diceva prendi quella del Cosenza. È a questo punto che mia figlia, bimba di 5 anni si fa largo tra i bimbi e credetemi senza che ne io ne mia moglie le abbiamo detto nulla, prende la pallina del Cosenza e con una gioia ed un entusiasmo incredibile si gira verso di me gridando: papino guarda la pallina del Cosenza ed inizia a cantare la canzone Magico Cosenza. Tutti si sono fermati a guardarla, io credetemi mi sono sentito orgoglioso come padre, come Cosentino e come semplice cittadino che ama e difende la sua città. Dico io ma perché non trasmettiamo l'amore verso la nostra città partendo anche dal calcio, perché non insegniamo ai nostri figli ad amarla e a sentirci orgogliosi di essere figli di Telesio, perché caz* sempre e solo squadre di altre città. Perché sempre e solo criticarla e parlare bene di altri posti. Io i miei figli li sto crescendo con i cori dello stadio,con i video delle partite ma soprattutto voglio trasmettere loro l'amore ed il rispetto verso Cosenza, perché devono sentirsi orgogliosi di essere Cosentini e anche se un giorno dovranno lasciarla per potersi realizzare professionalmente, dovranno portarsi dietro questo orgoglio e anche se al polo nord gli chiederanno di dove sei, dovranno rispondere gonfiando il petto: SIGNU I CUSENZA E MI NI VANTU.
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EUGENIO
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Re: UNA STORIA CHE.......

Messaggio da EUGENIO »

Perris ha scritto: domenica 17 novembre 2019, 11:49 Cari amici del forum, voglio raccontarvi un piccolo episodio che sicuramente non interesserà a nessuno ma sento di raccontarla.
Ieri sono andato con i miei bimbi e mia moglie all'apertura dei mercatini di Natale in piazza Bilotti. Tutto bello, luci, addobbi, presepi, quell'aria di Natale che inizia a farsi sentire ma soprattutto la gioia negli occhi dei bimbi. Iniziamo a guardare tutta la merce esposta e con mia moglie veniamo attratti da un bancone dove si erano fermati tantissimi bimbi e tantissimi genitori, ci avviciniamo e notiamo che tanto entusiasmo di bimbi e genitori era dovuto al fatto che vendevano le palline con dentro lo scudetto delle squadre di calcio. Inutile dirvi che le palline che andavano più a ruba erano quelle della Juve, bimbi, mamme e papà che cercavano di prenderne più possibile, sentivi : prendi quella della Juve, prendi quella dell'Inter anche quella del Milan. Non sentivi nessuno e credetemi nessuno che diceva prendi quella del Cosenza. È a questo punto che mia figlia, bimba di 5 anni si fa largo tra i bimbi e credetemi senza che ne io ne mia moglie le abbiamo detto nulla, prende la pallina del Cosenza e con una gioia ed un entusiasmo incredibile si gira verso di me gridando: papino guarda la pallina del Cosenza ed inizia a cantare la canzone Magico Cosenza. Tutti si sono fermati a guardarla, io credetemi mi sono sentito orgoglioso come padre, come Cosentino e come semplice cittadino che ama e difende la sua città. Dico io ma perché non trasmettiamo l'amore verso la nostra città partendo anche dal calcio, perché non insegniamo ai nostri figli ad amarla e a sentirci orgogliosi di essere figli di Telesio, perché caz* sempre e solo squadre di altre città. Perché sempre e solo criticarla e parlare bene di altri posti. Io i miei figli li sto crescendo con i cori dello stadio,con i video delle partite ma soprattutto voglio trasmettere loro l'amore ed il rispetto verso Cosenza, perché devono sentirsi orgogliosi di essere Cosentini e anche se un giorno dovranno lasciarla per potersi realizzare professionalmente, dovranno portarsi dietro questo orgoglio e anche se al polo nord gli chiederanno di dove sei, dovranno rispondere gonfiando il petto: SIGNU I CUSENZA E MI NI VANTU.
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LucaWolves
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Re: UNA STORIA CHE.......

Messaggio da LucaWolves »

Bellissimo! Stima profonda per tutti voi:)
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Re: UNA STORIA CHE.......

Messaggio da wolves81 »

guarà nkulacchitemuartu...
nn pretendo publicizzare cosenza nel mondo..ma almeno a cosenza..
Per una squadra magica,che rappresenta la mia città!
COSENZA SIAMO NOI!!
francescozinno
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Re: UNA STORIA CHE.......

Messaggio da francescozinno »

Perris ha scritto: domenica 17 novembre 2019, 11:49 Cari amici del forum, voglio raccontarvi un piccolo episodio che sicuramente non interesserà a nessuno ma sento di raccontarla.
Ieri sono andato con i miei bimbi e mia moglie all'apertura dei mercatini di Natale in piazza Bilotti. Tutto bello, luci, addobbi, presepi, quell'aria di Natale che inizia a farsi sentire ma soprattutto la gioia negli occhi dei bimbi. Iniziamo a guardare tutta la merce esposta e con mia moglie veniamo attratti da un bancone dove si erano fermati tantissimi bimbi e tantissimi genitori, ci avviciniamo e notiamo che tanto entusiasmo di bimbi e genitori era dovuto al fatto che vendevano le palline con dentro lo scudetto delle squadre di calcio. Inutile dirvi che le palline che andavano più a ruba erano quelle della Juve, bimbi, mamme e papà che cercavano di prenderne più possibile, sentivi : prendi quella della Juve, prendi quella dell'Inter anche quella del Milan. Non sentivi nessuno e credetemi nessuno che diceva prendi quella del Cosenza. È a questo punto che mia figlia, bimba di 5 anni si fa largo tra i bimbi e credetemi senza che ne io ne mia moglie le abbiamo detto nulla, prende la pallina del Cosenza e con una gioia ed un entusiasmo incredibile si gira verso di me gridando: papino guarda la pallina del Cosenza ed inizia a cantare la canzone Magico Cosenza. Tutti si sono fermati a guardarla, io credetemi mi sono sentito orgoglioso come padre, come Cosentino e come semplice cittadino che ama e difende la sua città. Dico io ma perché non trasmettiamo l'amore verso la nostra città partendo anche dal calcio, perché non insegniamo ai nostri figli ad amarla e a sentirci orgogliosi di essere figli di Telesio, perché caz* sempre e solo squadre di altre città. Perché sempre e solo criticarla e parlare bene di altri posti. Io i miei figli li sto crescendo con i cori dello stadio,con i video delle partite ma soprattutto voglio trasmettere loro l'amore ed il rispetto verso Cosenza, perché devono sentirsi orgogliosi di essere Cosentini e anche se un giorno dovranno lasciarla per potersi realizzare professionalmente, dovranno portarsi dietro questo orgoglio e anche se al polo nord gli chiederanno di dove sei, dovranno rispondere gonfiando il petto: SIGNU I CUSENZA E MI NI VANTU.
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Storia bellissima....

La voglio legare alla mia:
Mio figlio è nato e vissuto fino all’età di 14 anni a Roma e, andando a scuola a Frascati, ha acquisito il tifo per la Lazio;
Periodicamente lo accompagnavo allo stadio Olimpico a seguire la sua squadra e lui, seppure piccolo, nei vari periodi che ci trovavamo a Cosenza mi “rendeva” la partecipazione verso la squadra del mio cuore.
Nel 2017 si è trasferito a Cosenza e la frequenza del San Vito si è accentuata, fino a che, dalla partita con la Sambenedettese il poi c’è stato un crescendo di passione da parte sua!!!
Non salta più una partita e il vero successo l’ho avuto in occasione della finale di coppa Italia passata: in seguito ad una promessa di qualche anno fa l’ho portato a Roma a vederla dal vivo e devo dire che è stato uno spettacolo per me divertente, ma la mia grande soddisfazione è stata l’affermazione di mio figlio a fine partita: “PAPÀ, LA PARTITA È STATA BELLA, SONO CONTENTO CHE ABBIA VINTO LA LAZIO, MA QUANDO SEGNA IL COSENZA È UN’ALTRA EMOZIONE!!!”.
Il mio risultato è stato raggiunto!!!
LupoCs86
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Re: UNA STORIA CHE.......

Messaggio da LupoCs86 »

francescozinno ha scritto: lunedì 18 novembre 2019, 23:43
Perris ha scritto: domenica 17 novembre 2019, 11:49 Cari amici del forum, voglio raccontarvi un piccolo episodio che sicuramente non interesserà a nessuno ma sento di raccontarla.
Ieri sono andato con i miei bimbi e mia moglie all'apertura dei mercatini di Natale in piazza Bilotti. Tutto bello, luci, addobbi, presepi, quell'aria di Natale che inizia a farsi sentire ma soprattutto la gioia negli occhi dei bimbi. Iniziamo a guardare tutta la merce esposta e con mia moglie veniamo attratti da un bancone dove si erano fermati tantissimi bimbi e tantissimi genitori, ci avviciniamo e notiamo che tanto entusiasmo di bimbi e genitori era dovuto al fatto che vendevano le palline con dentro lo scudetto delle squadre di calcio. Inutile dirvi che le palline che andavano più a ruba erano quelle della Juve, bimbi, mamme e papà che cercavano di prenderne più possibile, sentivi : prendi quella della Juve, prendi quella dell'Inter anche quella del Milan. Non sentivi nessuno e credetemi nessuno che diceva prendi quella del Cosenza. È a questo punto che mia figlia, bimba di 5 anni si fa largo tra i bimbi e credetemi senza che ne io ne mia moglie le abbiamo detto nulla, prende la pallina del Cosenza e con una gioia ed un entusiasmo incredibile si gira verso di me gridando: papino guarda la pallina del Cosenza ed inizia a cantare la canzone Magico Cosenza. Tutti si sono fermati a guardarla, io credetemi mi sono sentito orgoglioso come padre, come Cosentino e come semplice cittadino che ama e difende la sua città. Dico io ma perché non trasmettiamo l'amore verso la nostra città partendo anche dal calcio, perché non insegniamo ai nostri figli ad amarla e a sentirci orgogliosi di essere figli di Telesio, perché caz* sempre e solo squadre di altre città. Perché sempre e solo criticarla e parlare bene di altri posti. Io i miei figli li sto crescendo con i cori dello stadio,con i video delle partite ma soprattutto voglio trasmettere loro l'amore ed il rispetto verso Cosenza, perché devono sentirsi orgogliosi di essere Cosentini e anche se un giorno dovranno lasciarla per potersi realizzare professionalmente, dovranno portarsi dietro questo orgoglio e anche se al polo nord gli chiederanno di dove sei, dovranno rispondere gonfiando il petto: SIGNU I CUSENZA E MI NI VANTU.
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La voglio legare alla mia:
Mio figlio è nato e vissuto fino all’età di 14 anni a Roma e, andando a scuola a Frascati, ha acquisito il tifo per la Lazio;
Periodicamente lo accompagnavo allo stadio Olimpico a seguire la sua squadra e lui, seppure piccolo, nei vari periodi che ci trovavamo a Cosenza mi “rendeva” la partecipazione verso la squadra del mio cuore.
Nel 2017 si è trasferito a Cosenza e la frequenza del San Vito si è accentuata, fino a che, dalla partita con la Sambenedettese il poi c’è stato un crescendo di passione da parte sua!!!
Non salta più una partita e il vero successo l’ho avuto in occasione della finale di coppa Italia passata: in seguito ad una promessa di qualche anno fa l’ho portato a Roma a vederla dal vivo e devo dire che è stato uno spettacolo per me divertente, ma la mia grande soddisfazione è stata l’affermazione di mio figlio a fine partita: “PAPÀ, LA PARTITA È STATA BELLA, SONO CONTENTO CHE ABBIA VINTO LA LAZIO, MA QUANDO SEGNA IL COSENZA È UN’ALTRA EMOZIONE!!!”.
Il mio risultato è stato raggiunto!!!

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Re: UNA STORIA CHE.......

Messaggio da originalzagor »

BEN10 ha scritto: domenica 17 novembre 2019, 15:27
Il problema sono gli adulti.

Quando mi chiedono per quale squadra tifo ed io rispondo solo per il Cosenza in molti restano increduli.
Non capisco perché bisogna tifare per due squadre l amore, i sentimenti, la passione devono essere unici, per due magici colori il rosso blu dei Lupi.
:good: :good: :good:

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Re: UNA STORIA CHE.......

Messaggio da Perris »

francescozinno ha scritto: lunedì 18 novembre 2019, 23:43
Perris ha scritto: domenica 17 novembre 2019, 11:49 Cari amici del forum, voglio raccontarvi un piccolo episodio che sicuramente non interesserà a nessuno ma sento di raccontarla.
Ieri sono andato con i miei bimbi e mia moglie all'apertura dei mercatini di Natale in piazza Bilotti. Tutto bello, luci, addobbi, presepi, quell'aria di Natale che inizia a farsi sentire ma soprattutto la gioia negli occhi dei bimbi. Iniziamo a guardare tutta la merce esposta e con mia moglie veniamo attratti da un bancone dove si erano fermati tantissimi bimbi e tantissimi genitori, ci avviciniamo e notiamo che tanto entusiasmo di bimbi e genitori era dovuto al fatto che vendevano le palline con dentro lo scudetto delle squadre di calcio. Inutile dirvi che le palline che andavano più a ruba erano quelle della Juve, bimbi, mamme e papà che cercavano di prenderne più possibile, sentivi : prendi quella della Juve, prendi quella dell'Inter anche quella del Milan. Non sentivi nessuno e credetemi nessuno che diceva prendi quella del Cosenza. È a questo punto che mia figlia, bimba di 5 anni si fa largo tra i bimbi e credetemi senza che ne io ne mia moglie le abbiamo detto nulla, prende la pallina del Cosenza e con una gioia ed un entusiasmo incredibile si gira verso di me gridando: papino guarda la pallina del Cosenza ed inizia a cantare la canzone Magico Cosenza. Tutti si sono fermati a guardarla, io credetemi mi sono sentito orgoglioso come padre, come Cosentino e come semplice cittadino che ama e difende la sua città. Dico io ma perché non trasmettiamo l'amore verso la nostra città partendo anche dal calcio, perché non insegniamo ai nostri figli ad amarla e a sentirci orgogliosi di essere figli di Telesio, perché caz* sempre e solo squadre di altre città. Perché sempre e solo criticarla e parlare bene di altri posti. Io i miei figli li sto crescendo con i cori dello stadio,con i video delle partite ma soprattutto voglio trasmettere loro l'amore ed il rispetto verso Cosenza, perché devono sentirsi orgogliosi di essere Cosentini e anche se un giorno dovranno lasciarla per potersi realizzare professionalmente, dovranno portarsi dietro questo orgoglio e anche se al polo nord gli chiederanno di dove sei, dovranno rispondere gonfiando il petto: SIGNU I CUSENZA E MI NI VANTU.
Scusatemi le troppe parole, ma è stata una sensazione bellissima Ed ho voluta condividerla con voi.
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La voglio legare alla mia:
Mio figlio è nato e vissuto fino all’età di 14 anni a Roma e, andando a scuola a Frascati, ha acquisito il tifo per la Lazio;
Periodicamente lo accompagnavo allo stadio Olimpico a seguire la sua squadra e lui, seppure piccolo, nei vari periodi che ci trovavamo a Cosenza mi “rendeva” la partecipazione verso la squadra del mio cuore.
Nel 2017 si è trasferito a Cosenza e la frequenza del San Vito si è accentuata, fino a che, dalla partita con la Sambenedettese il poi c’è stato un crescendo di passione da parte sua!!!
Non salta più una partita e il vero successo l’ho avuto in occasione della finale di coppa Italia passata: in seguito ad una promessa di qualche anno fa l’ho portato a Roma a vederla dal vivo e devo dire che è stato uno spettacolo per me divertente, ma la mia grande soddisfazione è stata l’affermazione di mio figlio a fine partita: “PAPÀ, LA PARTITA È STATA BELLA, SONO CONTENTO CHE ABBIA VINTO LA LAZIO, MA QUANDO SEGNA IL COSENZA È UN’ALTRA EMOZIONE!!!”.
Il mio risultato è stato raggiunto!!!
È la dimostrazione che anche le passioni si trasmettono ai figli, il tuo la cosentinitá l'aveva nel sangue, è bastato solo risvegliarla ed ha preso il sopravvento. Complimenti per la tenacia nonostante tuo figlio sia nato e cresciuto in un'altra città.
vurpilu
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Re: UNA STORIA CHE.......

Messaggio da vurpilu »

Complimenti!! E' lo stesso senso di appartenza che sto cercando di trasmettere a mia figlia, pur abitando a Roma.

L'episodio mi ha riportato alla mente quando ero bambino e andavo alla fiera di san giuseppe con mia madre, x cercare il banchetto che vendeva portachiavi e adesivi (allora di un materiale simile alla carta argentata) di squadre di calcio...mi ricordo che scorrevo con il cuore in gola tutte le squadre per vedere dove caz* avessero messo il cosenza e quando trovavo quello che cercavo, puntualmente me lo facevo comprare..mamma come ero felice e come me li tenevo bene: difendere un adesivo che attaccai alla mia bici in territorio rendese (abitavo a 4 miglia), mi costò un paliatone di ragazzini più grandi, chiaramente del rende...mamma che ricordi!
Tifoso nacqui Izzator divenni.
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Re: UNA STORIA CHE.......

Messaggio da Basilea Wolf77 »

Bellissima storia 😊
Anche mio figlio che ha 2 anni e mezzo tifa Cosenza e lo dice ogni volta che tira un calcio ad un pallone e noi viviamo all’estero e la gente nemmeno sa che squadra é ma ne sono orgoglioso ogni volta che lo dice...
Voglio che cresca così e ne sono fiero 😎