UNA STORIA CHE.......
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Re: UNA STORIA CHE.......
Bello leggere storie così, complimenti a questa famiglia che ha i colori rossoblù nel cuore, forza lupi
COSENZA PREVALE
AMO IL COSENZA PERCHE' AMO COSENZA
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Re: UNA STORIA CHE.......
"Sono quelle cose che poi alla fine ti rimangono"
My football team, my city, my life!!!
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Re: UNA STORIA CHE.......
..ed hai fatto benissimo.Perris ha scritto: domenica 17 novembre 2019, 11:49 Cari amici del forum, voglio raccontarvi un piccolo episodio che sicuramente non interesserà a nessuno ma sento di raccontarla.
Ieri sono andato con i miei bimbi e mia moglie all'apertura dei mercatini di Natale in piazza Bilotti. Tutto bello, luci, addobbi, presepi, quell'aria di Natale che inizia a farsi sentire ma soprattutto la gioia negli occhi dei bimbi. Iniziamo a guardare tutta la merce esposta e con mia moglie veniamo attratti da un bancone dove si erano fermati tantissimi bimbi e tantissimi genitori, ci avviciniamo e notiamo che tanto entusiasmo di bimbi e genitori era dovuto al fatto che vendevano le palline con dentro lo scudetto delle squadre di calcio. Inutile dirvi che le palline che andavano più a ruba erano quelle della Juve, bimbi, mamme e papà che cercavano di prenderne più possibile, sentivi : prendi quella della Juve, prendi quella dell'Inter anche quella del Milan. Non sentivi nessuno e credetemi nessuno che diceva prendi quella del Cosenza. È a questo punto che mia figlia, bimba di 5 anni si fa largo tra i bimbi e credetemi senza che ne io ne mia moglie le abbiamo detto nulla, prende la pallina del Cosenza e con una gioia ed un entusiasmo incredibile si gira verso di me gridando: papino guarda la pallina del Cosenza ed inizia a cantare la canzone Magico Cosenza. Tutti si sono fermati a guardarla, io credetemi mi sono sentito orgoglioso come padre, come Cosentino e come semplice cittadino che ama e difende la sua città. Dico io ma perché non trasmettiamo l'amore verso la nostra città partendo anche dal calcio, perché non insegniamo ai nostri figli ad amarla e a sentirci orgogliosi di essere figli di Telesio, perché caz* sempre e solo squadre di altre città. Perché sempre e solo criticarla e parlare bene di altri posti. Io i miei figli li sto crescendo con i cori dello stadio,con i video delle partite ma soprattutto voglio trasmettere loro l'amore ed il rispetto verso Cosenza, perché devono sentirsi orgogliosi di essere Cosentini e anche se un giorno dovranno lasciarla per potersi realizzare professionalmente, dovranno portarsi dietro questo orgoglio e anche se al polo nord gli chiederanno di dove sei, dovranno rispondere gonfiando il petto: SIGNU I CUSENZA E MI NI VANTU.
Scusatemi le troppe parole, ma è stata una sensazione bellissima Ed ho voluta condividerla con voi.
Le belle storie, piccole per quanto si voglia - ma non è questo il caso, devono essere raccontate.
Aggiungo un piccolo aneddoto.
Questa mattina in macchina mio figlio (4 anni), vedendo uno di quei cartelloni che pubblicizzano la prossima "comoda" trasferta a Roma tra Lazio e Innominabili, prende e mi fa: "perchè ci sono quelle squadre sul cartellone? PERCHE NON C'E' IL COSENZA?"
Avrei voluto dirgli "perche sono una massa di pecoroni che non riescono a gioire delle poche ma autentiche soddisfazioni che la squadra delal tua città potrebbe darti e preferiscono sentirsi parte di un sistema che li usa solo a fini commerciali" ma ho ripiegato su un piu semplice e convincente " PErchè non abbiamo bisogno di pubblicità per andare a vedere I LUPI QUANDO SCENDONO IN CAMPO AL MARULLA, e in primavera ti ci riporterò (dopo CS-VE, ndr) bell'i papà".
B O I C o o p !
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Re: UNA STORIA CHE.......
Mi hai fatto venire la pelle d'oca, condivido tutto di quello che hai scritto (ovviamente riferendolo alla mia città), il senso di appartenenza e l'amore e l'orgoglio per la propria terra sono fondamentali per vivere serenamente. Anch'io non sopporto chi getta fango sulla propria città, e vedere gente che si accapiglia nel tifo per le strisciate mi fa venire una grande tristezza.Perris ha scritto: domenica 17 novembre 2019, 11:49 Cari amici del forum, voglio raccontarvi un piccolo episodio che sicuramente non interesserà a nessuno ma sento di raccontarla.
Ieri sono andato con i miei bimbi e mia moglie all'apertura dei mercatini di Natale in piazza Bilotti. Tutto bello, luci, addobbi, presepi, quell'aria di Natale che inizia a farsi sentire ma soprattutto la gioia negli occhi dei bimbi. Iniziamo a guardare tutta la merce esposta e con mia moglie veniamo attratti da un bancone dove si erano fermati tantissimi bimbi e tantissimi genitori, ci avviciniamo e notiamo che tanto entusiasmo di bimbi e genitori era dovuto al fatto che vendevano le palline con dentro lo scudetto delle squadre di calcio. Inutile dirvi che le palline che andavano più a ruba erano quelle della Juve, bimbi, mamme e papà che cercavano di prenderne più possibile, sentivi : prendi quella della Juve, prendi quella dell'Inter anche quella del Milan. Non sentivi nessuno e credetemi nessuno che diceva prendi quella del Cosenza. È a questo punto che mia figlia, bimba di 5 anni si fa largo tra i bimbi e credetemi senza che ne io ne mia moglie le abbiamo detto nulla, prende la pallina del Cosenza e con una gioia ed un entusiasmo incredibile si gira verso di me gridando: papino guarda la pallina del Cosenza ed inizia a cantare la canzone Magico Cosenza. Tutti si sono fermati a guardarla, io credetemi mi sono sentito orgoglioso come padre, come Cosentino e come semplice cittadino che ama e difende la sua città. Dico io ma perché non trasmettiamo l'amore verso la nostra città partendo anche dal calcio, perché non insegniamo ai nostri figli ad amarla e a sentirci orgogliosi di essere figli di Telesio, perché caz* sempre e solo squadre di altre città. Perché sempre e solo criticarla e parlare bene di altri posti. Io i miei figli li sto crescendo con i cori dello stadio,con i video delle partite ma soprattutto voglio trasmettere loro l'amore ed il rispetto verso Cosenza, perché devono sentirsi orgogliosi di essere Cosentini e anche se un giorno dovranno lasciarla per potersi realizzare professionalmente, dovranno portarsi dietro questo orgoglio e anche se al polo nord gli chiederanno di dove sei, dovranno rispondere gonfiando il petto: SIGNU I CUSENZA E MI NI VANTU.
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Re: UNA STORIA CHE.......
Se solo avessimo più patriottismo e senso d’amore verso questa città sarebbe ancora più bella!
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Re: UNA STORIA CHE.......
cirujeda ha scritto: lunedì 18 novembre 2019, 9:29..ed hai fatto benissimo.Perris ha scritto: domenica 17 novembre 2019, 11:49 Cari amici del forum, voglio raccontarvi un piccolo episodio che sicuramente non interesserà a nessuno ma sento di raccontarla.
Ieri sono andato con i miei bimbi e mia moglie all'apertura dei mercatini di Natale in piazza Bilotti. Tutto bello, luci, addobbi, presepi, quell'aria di Natale che inizia a farsi sentire ma soprattutto la gioia negli occhi dei bimbi. Iniziamo a guardare tutta la merce esposta e con mia moglie veniamo attratti da un bancone dove si erano fermati tantissimi bimbi e tantissimi genitori, ci avviciniamo e notiamo che tanto entusiasmo di bimbi e genitori era dovuto al fatto che vendevano le palline con dentro lo scudetto delle squadre di calcio. Inutile dirvi che le palline che andavano più a ruba erano quelle della Juve, bimbi, mamme e papà che cercavano di prenderne più possibile, sentivi : prendi quella della Juve, prendi quella dell'Inter anche quella del Milan. Non sentivi nessuno e credetemi nessuno che diceva prendi quella del Cosenza. È a questo punto che mia figlia, bimba di 5 anni si fa largo tra i bimbi e credetemi senza che ne io ne mia moglie le abbiamo detto nulla, prende la pallina del Cosenza e con una gioia ed un entusiasmo incredibile si gira verso di me gridando: papino guarda la pallina del Cosenza ed inizia a cantare la canzone Magico Cosenza. Tutti si sono fermati a guardarla, io credetemi mi sono sentito orgoglioso come padre, come Cosentino e come semplice cittadino che ama e difende la sua città. Dico io ma perché non trasmettiamo l'amore verso la nostra città partendo anche dal calcio, perché non insegniamo ai nostri figli ad amarla e a sentirci orgogliosi di essere figli di Telesio, perché caz* sempre e solo squadre di altre città. Perché sempre e solo criticarla e parlare bene di altri posti. Io i miei figli li sto crescendo con i cori dello stadio,con i video delle partite ma soprattutto voglio trasmettere loro l'amore ed il rispetto verso Cosenza, perché devono sentirsi orgogliosi di essere Cosentini e anche se un giorno dovranno lasciarla per potersi realizzare professionalmente, dovranno portarsi dietro questo orgoglio e anche se al polo nord gli chiederanno di dove sei, dovranno rispondere gonfiando il petto: SIGNU I CUSENZA E MI NI VANTU.
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Questa mattina in macchina mio figlio (4 anni), vedendo uno di quei cartelloni che pubblicizzano la prossima "comoda" trasferta a Roma tra Lazio e Innominabili, prende e mi fa: "perchè ci sono quelle squadre sul cartellone? PERCHE NON C'E' IL COSENZA?"
Avrei voluto dirgli "perche sono una massa di pecoroni che non riescono a gioire delle poche ma autentiche soddisfazioni che la squadra delal tua città potrebbe darti e preferiscono sentirsi parte di un sistema che li usa solo a fini commerciali" ma ho ripiegato su un piu semplice e convincente " PErchè non abbiamo bisogno di pubblicità per andare a vedere I LUPI QUANDO SCENDONO IN CAMPO AL MARULLA, e in primavera ti ci riporterò (dopo CS-VE, ndr) bell'i papà".
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Re: UNA STORIA CHE.......
Perris ha scritto: domenica 17 novembre 2019, 11:49 Cari amici del forum, voglio raccontarvi un piccolo episodio che sicuramente non interesserà a nessuno ma sento di raccontarla.
Ieri sono andato con i miei bimbi e mia moglie all'apertura dei mercatini di Natale in piazza Bilotti. Tutto bello, luci, addobbi, presepi, quell'aria di Natale che inizia a farsi sentire ma soprattutto la gioia negli occhi dei bimbi. Iniziamo a guardare tutta la merce esposta e con mia moglie veniamo attratti da un bancone dove si erano fermati tantissimi bimbi e tantissimi genitori, ci avviciniamo e notiamo che tanto entusiasmo di bimbi e genitori era dovuto al fatto che vendevano le palline con dentro lo scudetto delle squadre di calcio. Inutile dirvi che le palline che andavano più a ruba erano quelle della Juve, bimbi, mamme e papà che cercavano di prenderne più possibile, sentivi : prendi quella della Juve, prendi quella dell'Inter anche quella del Milan. Non sentivi nessuno e credetemi nessuno che diceva prendi quella del Cosenza. È a questo punto che mia figlia, bimba di 5 anni si fa largo tra i bimbi e credetemi senza che ne io ne mia moglie le abbiamo detto nulla, prende la pallina del Cosenza e con una gioia ed un entusiasmo incredibile si gira verso di me gridando: papino guarda la pallina del Cosenza ed inizia a cantare la canzone Magico Cosenza. Tutti si sono fermati a guardarla, io credetemi mi sono sentito orgoglioso come padre, come Cosentino e come semplice cittadino che ama e difende la sua città. Dico io ma perché non trasmettiamo l'amore verso la nostra città partendo anche dal calcio, perché non insegniamo ai nostri figli ad amarla e a sentirci orgogliosi di essere figli di Telesio, perché caz* sempre e solo squadre di altre città. Perché sempre e solo criticarla e parlare bene di altri posti. Io i miei figli li sto crescendo con i cori dello stadio,con i video delle partite ma soprattutto voglio trasmettere loro l'amore ed il rispetto verso Cosenza, perché devono sentirsi orgogliosi di essere Cosentini e anche se un giorno dovranno lasciarla per potersi realizzare professionalmente, dovranno portarsi dietro questo orgoglio e anche se al polo nord gli chiederanno di dove sei, dovranno rispondere gonfiando il petto: SIGNU I CUSENZA E MI NI VANTU.
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Re: UNA STORIA CHE.......
guarà nkulacchitemuartu...
nn pretendo publicizzare cosenza nel mondo..ma almeno a cosenza..
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Per una squadra magica,che rappresenta la mia città!
COSENZA SIAMO NOI!!
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Re: UNA STORIA CHE.......
Storia bellissima....Perris ha scritto: domenica 17 novembre 2019, 11:49 Cari amici del forum, voglio raccontarvi un piccolo episodio che sicuramente non interesserà a nessuno ma sento di raccontarla.
Ieri sono andato con i miei bimbi e mia moglie all'apertura dei mercatini di Natale in piazza Bilotti. Tutto bello, luci, addobbi, presepi, quell'aria di Natale che inizia a farsi sentire ma soprattutto la gioia negli occhi dei bimbi. Iniziamo a guardare tutta la merce esposta e con mia moglie veniamo attratti da un bancone dove si erano fermati tantissimi bimbi e tantissimi genitori, ci avviciniamo e notiamo che tanto entusiasmo di bimbi e genitori era dovuto al fatto che vendevano le palline con dentro lo scudetto delle squadre di calcio. Inutile dirvi che le palline che andavano più a ruba erano quelle della Juve, bimbi, mamme e papà che cercavano di prenderne più possibile, sentivi : prendi quella della Juve, prendi quella dell'Inter anche quella del Milan. Non sentivi nessuno e credetemi nessuno che diceva prendi quella del Cosenza. È a questo punto che mia figlia, bimba di 5 anni si fa largo tra i bimbi e credetemi senza che ne io ne mia moglie le abbiamo detto nulla, prende la pallina del Cosenza e con una gioia ed un entusiasmo incredibile si gira verso di me gridando: papino guarda la pallina del Cosenza ed inizia a cantare la canzone Magico Cosenza. Tutti si sono fermati a guardarla, io credetemi mi sono sentito orgoglioso come padre, come Cosentino e come semplice cittadino che ama e difende la sua città. Dico io ma perché non trasmettiamo l'amore verso la nostra città partendo anche dal calcio, perché non insegniamo ai nostri figli ad amarla e a sentirci orgogliosi di essere figli di Telesio, perché caz* sempre e solo squadre di altre città. Perché sempre e solo criticarla e parlare bene di altri posti. Io i miei figli li sto crescendo con i cori dello stadio,con i video delle partite ma soprattutto voglio trasmettere loro l'amore ed il rispetto verso Cosenza, perché devono sentirsi orgogliosi di essere Cosentini e anche se un giorno dovranno lasciarla per potersi realizzare professionalmente, dovranno portarsi dietro questo orgoglio e anche se al polo nord gli chiederanno di dove sei, dovranno rispondere gonfiando il petto: SIGNU I CUSENZA E MI NI VANTU.
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La voglio legare alla mia:
Mio figlio è nato e vissuto fino all’età di 14 anni a Roma e, andando a scuola a Frascati, ha acquisito il tifo per la Lazio;
Periodicamente lo accompagnavo allo stadio Olimpico a seguire la sua squadra e lui, seppure piccolo, nei vari periodi che ci trovavamo a Cosenza mi “rendeva” la partecipazione verso la squadra del mio cuore.
Nel 2017 si è trasferito a Cosenza e la frequenza del San Vito si è accentuata, fino a che, dalla partita con la Sambenedettese il poi c’è stato un crescendo di passione da parte sua!!!
Non salta più una partita e il vero successo l’ho avuto in occasione della finale di coppa Italia passata: in seguito ad una promessa di qualche anno fa l’ho portato a Roma a vederla dal vivo e devo dire che è stato uno spettacolo per me divertente, ma la mia grande soddisfazione è stata l’affermazione di mio figlio a fine partita: “PAPÀ, LA PARTITA È STATA BELLA, SONO CONTENTO CHE ABBIA VINTO LA LAZIO, MA QUANDO SEGNA IL COSENZA È UN’ALTRA EMOZIONE!!!”.
Il mio risultato è stato raggiunto!!!
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Re: UNA STORIA CHE.......
francescozinno ha scritto: lunedì 18 novembre 2019, 23:43Storia bellissima....Perris ha scritto: domenica 17 novembre 2019, 11:49 Cari amici del forum, voglio raccontarvi un piccolo episodio che sicuramente non interesserà a nessuno ma sento di raccontarla.
Ieri sono andato con i miei bimbi e mia moglie all'apertura dei mercatini di Natale in piazza Bilotti. Tutto bello, luci, addobbi, presepi, quell'aria di Natale che inizia a farsi sentire ma soprattutto la gioia negli occhi dei bimbi. Iniziamo a guardare tutta la merce esposta e con mia moglie veniamo attratti da un bancone dove si erano fermati tantissimi bimbi e tantissimi genitori, ci avviciniamo e notiamo che tanto entusiasmo di bimbi e genitori era dovuto al fatto che vendevano le palline con dentro lo scudetto delle squadre di calcio. Inutile dirvi che le palline che andavano più a ruba erano quelle della Juve, bimbi, mamme e papà che cercavano di prenderne più possibile, sentivi : prendi quella della Juve, prendi quella dell'Inter anche quella del Milan. Non sentivi nessuno e credetemi nessuno che diceva prendi quella del Cosenza. È a questo punto che mia figlia, bimba di 5 anni si fa largo tra i bimbi e credetemi senza che ne io ne mia moglie le abbiamo detto nulla, prende la pallina del Cosenza e con una gioia ed un entusiasmo incredibile si gira verso di me gridando: papino guarda la pallina del Cosenza ed inizia a cantare la canzone Magico Cosenza. Tutti si sono fermati a guardarla, io credetemi mi sono sentito orgoglioso come padre, come Cosentino e come semplice cittadino che ama e difende la sua città. Dico io ma perché non trasmettiamo l'amore verso la nostra città partendo anche dal calcio, perché non insegniamo ai nostri figli ad amarla e a sentirci orgogliosi di essere figli di Telesio, perché caz* sempre e solo squadre di altre città. Perché sempre e solo criticarla e parlare bene di altri posti. Io i miei figli li sto crescendo con i cori dello stadio,con i video delle partite ma soprattutto voglio trasmettere loro l'amore ed il rispetto verso Cosenza, perché devono sentirsi orgogliosi di essere Cosentini e anche se un giorno dovranno lasciarla per potersi realizzare professionalmente, dovranno portarsi dietro questo orgoglio e anche se al polo nord gli chiederanno di dove sei, dovranno rispondere gonfiando il petto: SIGNU I CUSENZA E MI NI VANTU.
Scusatemi le troppe parole, ma è stata una sensazione bellissima Ed ho voluta condividerla con voi.
La voglio legare alla mia:
Mio figlio è nato e vissuto fino all’età di 14 anni a Roma e, andando a scuola a Frascati, ha acquisito il tifo per la Lazio;
Periodicamente lo accompagnavo allo stadio Olimpico a seguire la sua squadra e lui, seppure piccolo, nei vari periodi che ci trovavamo a Cosenza mi “rendeva” la partecipazione verso la squadra del mio cuore.
Nel 2017 si è trasferito a Cosenza e la frequenza del San Vito si è accentuata, fino a che, dalla partita con la Sambenedettese il poi c’è stato un crescendo di passione da parte sua!!!
Non salta più una partita e il vero successo l’ho avuto in occasione della finale di coppa Italia passata: in seguito ad una promessa di qualche anno fa l’ho portato a Roma a vederla dal vivo e devo dire che è stato uno spettacolo per me divertente, ma la mia grande soddisfazione è stata l’affermazione di mio figlio a fine partita: “PAPÀ, LA PARTITA È STATA BELLA, SONO CONTENTO CHE ABBIA VINTO LA LAZIO, MA QUANDO SEGNA IL COSENZA È UN’ALTRA EMOZIONE!!!”.
Il mio risultato è stato raggiunto!!!
Complimenti rossoblù!
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Re: UNA STORIA CHE.......
BEN10 ha scritto: domenica 17 novembre 2019, 15:27
Il problema sono gli adulti.
Quando mi chiedono per quale squadra tifo ed io rispondo solo per il Cosenza in molti restano increduli.
Non capisco perché bisogna tifare per due squadre l amore, i sentimenti, la passione devono essere unici, per due magici colori il rosso blu dei Lupi.
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Re: UNA STORIA CHE.......
È la dimostrazione che anche le passioni si trasmettono ai figli, il tuo la cosentinitá l'aveva nel sangue, è bastato solo risvegliarla ed ha preso il sopravvento. Complimenti per la tenacia nonostante tuo figlio sia nato e cresciuto in un'altra città.francescozinno ha scritto: lunedì 18 novembre 2019, 23:43Storia bellissima....Perris ha scritto: domenica 17 novembre 2019, 11:49 Cari amici del forum, voglio raccontarvi un piccolo episodio che sicuramente non interesserà a nessuno ma sento di raccontarla.
Ieri sono andato con i miei bimbi e mia moglie all'apertura dei mercatini di Natale in piazza Bilotti. Tutto bello, luci, addobbi, presepi, quell'aria di Natale che inizia a farsi sentire ma soprattutto la gioia negli occhi dei bimbi. Iniziamo a guardare tutta la merce esposta e con mia moglie veniamo attratti da un bancone dove si erano fermati tantissimi bimbi e tantissimi genitori, ci avviciniamo e notiamo che tanto entusiasmo di bimbi e genitori era dovuto al fatto che vendevano le palline con dentro lo scudetto delle squadre di calcio. Inutile dirvi che le palline che andavano più a ruba erano quelle della Juve, bimbi, mamme e papà che cercavano di prenderne più possibile, sentivi : prendi quella della Juve, prendi quella dell'Inter anche quella del Milan. Non sentivi nessuno e credetemi nessuno che diceva prendi quella del Cosenza. È a questo punto che mia figlia, bimba di 5 anni si fa largo tra i bimbi e credetemi senza che ne io ne mia moglie le abbiamo detto nulla, prende la pallina del Cosenza e con una gioia ed un entusiasmo incredibile si gira verso di me gridando: papino guarda la pallina del Cosenza ed inizia a cantare la canzone Magico Cosenza. Tutti si sono fermati a guardarla, io credetemi mi sono sentito orgoglioso come padre, come Cosentino e come semplice cittadino che ama e difende la sua città. Dico io ma perché non trasmettiamo l'amore verso la nostra città partendo anche dal calcio, perché non insegniamo ai nostri figli ad amarla e a sentirci orgogliosi di essere figli di Telesio, perché caz* sempre e solo squadre di altre città. Perché sempre e solo criticarla e parlare bene di altri posti. Io i miei figli li sto crescendo con i cori dello stadio,con i video delle partite ma soprattutto voglio trasmettere loro l'amore ed il rispetto verso Cosenza, perché devono sentirsi orgogliosi di essere Cosentini e anche se un giorno dovranno lasciarla per potersi realizzare professionalmente, dovranno portarsi dietro questo orgoglio e anche se al polo nord gli chiederanno di dove sei, dovranno rispondere gonfiando il petto: SIGNU I CUSENZA E MI NI VANTU.
Scusatemi le troppe parole, ma è stata una sensazione bellissima Ed ho voluta condividerla con voi.
La voglio legare alla mia:
Mio figlio è nato e vissuto fino all’età di 14 anni a Roma e, andando a scuola a Frascati, ha acquisito il tifo per la Lazio;
Periodicamente lo accompagnavo allo stadio Olimpico a seguire la sua squadra e lui, seppure piccolo, nei vari periodi che ci trovavamo a Cosenza mi “rendeva” la partecipazione verso la squadra del mio cuore.
Nel 2017 si è trasferito a Cosenza e la frequenza del San Vito si è accentuata, fino a che, dalla partita con la Sambenedettese il poi c’è stato un crescendo di passione da parte sua!!!
Non salta più una partita e il vero successo l’ho avuto in occasione della finale di coppa Italia passata: in seguito ad una promessa di qualche anno fa l’ho portato a Roma a vederla dal vivo e devo dire che è stato uno spettacolo per me divertente, ma la mia grande soddisfazione è stata l’affermazione di mio figlio a fine partita: “PAPÀ, LA PARTITA È STATA BELLA, SONO CONTENTO CHE ABBIA VINTO LA LAZIO, MA QUANDO SEGNA IL COSENZA È UN’ALTRA EMOZIONE!!!”.
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Re: UNA STORIA CHE.......
Complimenti!! E' lo stesso senso di appartenza che sto cercando di trasmettere a mia figlia, pur abitando a Roma.
L'episodio mi ha riportato alla mente quando ero bambino e andavo alla fiera di san giuseppe con mia madre, x cercare il banchetto che vendeva portachiavi e adesivi (allora di un materiale simile alla carta argentata) di squadre di calcio...mi ricordo che scorrevo con il cuore in gola tutte le squadre per vedere dove caz* avessero messo il cosenza e quando trovavo quello che cercavo, puntualmente me lo facevo comprare..mamma come ero felice e come me li tenevo bene: difendere un adesivo che attaccai alla mia bici in territorio rendese (abitavo a 4 miglia), mi costò un paliatone di ragazzini più grandi, chiaramente del rende...mamma che ricordi!
L'episodio mi ha riportato alla mente quando ero bambino e andavo alla fiera di san giuseppe con mia madre, x cercare il banchetto che vendeva portachiavi e adesivi (allora di un materiale simile alla carta argentata) di squadre di calcio...mi ricordo che scorrevo con il cuore in gola tutte le squadre per vedere dove caz* avessero messo il cosenza e quando trovavo quello che cercavo, puntualmente me lo facevo comprare..mamma come ero felice e come me li tenevo bene: difendere un adesivo che attaccai alla mia bici in territorio rendese (abitavo a 4 miglia), mi costò un paliatone di ragazzini più grandi, chiaramente del rende...mamma che ricordi!
Tifoso nacqui Izzator divenni.
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Re: UNA STORIA CHE.......
Bellissima storia
Anche mio figlio che ha 2 anni e mezzo tifa Cosenza e lo dice ogni volta che tira un calcio ad un pallone e noi viviamo all’estero e la gente nemmeno sa che squadra é ma ne sono orgoglioso ogni volta che lo dice...
Voglio che cresca così e ne sono fiero
Anche mio figlio che ha 2 anni e mezzo tifa Cosenza e lo dice ogni volta che tira un calcio ad un pallone e noi viviamo all’estero e la gente nemmeno sa che squadra é ma ne sono orgoglioso ogni volta che lo dice...
Voglio che cresca così e ne sono fiero