cirujeda ha scritto: lunedì 9 ottobre 2023, 9:37 Come ci ha sapientemente illuminato Frascale, abbiamo preso troppe legnate nei denti per capire che queste sono carezze.
E non ci conto solo gli ultimi 5 anni con le stampelle e un occhio bendato: per gli over40 c'è negli occhi anche il 2000/2001..
Probabilmente servirà arrivare a Natale per metabolizzare questa nuova condizione..
Io però non la metto su un piano di trattamento benevolo o malevolo.
Per primo pensavo e sostenevo che quello che ha fatto quest’anno il Cosenza poteva farlo almeno due/tre anni fa (ma aspetto di parlare con chi mi ha spiegato la situazione finanziaria e contabile per capire alcune cose), ma lo avrebbe dovuto fare in primis per se stesso, perché le società così funzionano, e quelle calcistiche non fanno eccezione.
Le cose che criticavo a Guarascio, sul piano dell’atteggiamento, prescindono dai risultati sportivi e tali resteranno anche se il Cosenza dovesse vincere la champions, su quello è prendere o lasciare.
Ma da tifoso, posto che questo non inficia la mia passione (altrimenti non dovrei tifare cosenza, perché io negli ultimi 30 anni un cosenza che ha fatto le cose davvero per bene non me lo ricordo), è chiaro che soffrivo a vedere una squadra spesso inerme e senza alcuna velleità agonistica, almeno per 2/3 dei campionati.
Ora che invece il Cosenza una squadra forte ce l’ha (e questo devo saperlo giudicare oggettivamente), fermo restando che se Guarascio non mi stava simpatico prima non mi starà neanche simpatico ora, che una squadra non si tifa solo quando va bene e che se mi chiamo Cosenza è ovvio che qualche mancanza ce l’avrò sempre, quantomeno la serenità di divertirmi e parlare di calcio non avrebbe senso autoescludermela, soprattutto dopo anni che contestavo alla società il privarmi di questa serenità.
Questo è il mio pensiero.