non sei stato attento, lo stanno studiando dalla promozione in B, c'è una divisione a lui dedicata in stretta collaborazione con lo studio della materia oscura... al momento pochi progressi ma ogni anno si verificano eventi sempre più interessanti e lo studio progredisce, se mai dovesse verificarsi l'evento mAi avvenuto avrebbero tutte le risposte... la famosa "teoria del tutto" sarebbe pronta!Minaccia ha scritto: sabato 1 ottobre 2022, 23:43 Undici punti.
Undici, in otto partite.
Undici, e ne meriteremmo a stento la metà.
Guarà, t'avíssar'i studià a ru CERN
Cosenza vs Como: pre, live e postpartita - 30 Settembre ore 20:30
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Re: Cosenza vs Como: pre, live e postpartita - 30 Settembre ore 20:30
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Re: Cosenza vs Como: pre, live e postpartita - 30 Settembre ore 20:30
Segnatevelo questo articolo che di lavannare in giro ne spuntano ogni giorno, c'era un'assenza da colmare in questa valle verde...
https://cosenza.gazzettadelsud.it/foto/ ... f04679e38/
Cosenza, Dionigi più forte degli spacciatori di luoghi comuni. Voca (urlatore silenzioso) e gli “sbarbati”
Quando il “manico” conta. Anzi, quanto conta il “manico”! In attesa del groviglio di partite del sabato, il Cosenza di Davide Dionigi si gode il quinto posto in classifica e un soggiorno meritato (comunque andranno le partite di oggi) in zona playoff. Il braccio di ferro con il Como, stando ai beninformati, si presentava come il più classico degli scontri Davide contro Golia. Peccato che per il gigante comasco - che si è presentato in riva al Crati, con il volto internazionale di Fabregas e l'esperienza in categorie superiori di gente come Cutrone e Baselli (tutti sotto la sufficienza) - il Davide (Dionigi, appunto) di giornata fosse particolarmente ispirato. E no, non si tratta delle scelte effettuate da inizio gara o a match in corso, ma della gestione complessiva tenuta dall'ex bomber sin da inizio stagione. Un allenatore che ha dimostrato, se ancora ce ne fosse bisogno, di essere evoluto nel pensiero. Perché, diciamocelo francamente, il Cosenza non è stato allestito per veleggiare nelle parti nobili del mare cadetto. Eppure è lì, e stringe la mano alle corazzate di serie B. Ad alcune prestigiose contendenti è addirittura salito in groppa con sfacciataggine. Che insolenti questi “lupi”. Questi giovani “lupi”. Perché nella gestione di Davide - il gigante travestito da “nano” - c'è anche una buona (buonissima) dose di coraggio. Che lo ha spinto ad attingere a piene mani dalla valle verde che gli hanno messo a disposizione il ds Gemmi e il patron Guarascio.
Il Como si presenta con l'ex Milan Cutrone? Il Cosenza risponde con un altro canterano rossonero (sì, ma di cinque anni più giovane e all'esordio assoluto con i rossoblù). Quel Nasti che la porta non la vede mai, ma in compenso lotta come un leone contro due bucanieri cadetti agevolando gli inserimenti dei compagni. Il più giovane di una nidiata giovanissima. Lui (Nasti) classe 2003. Gli altri poco ci manca: in assenza di Florenzi (out a causa del ginocchio, ma imprescindibile) spiccano anche i 2000 Merola e Brescianini, i 99 Brignola, Panico e Venturi. Se vogliamo anche i 97 Matosevic (peccato per l'indecisione sul gol comasco), D'Urso e Voca. Già Idriz Voca: arrivato lo scorso anno nel più totale anonimato e ormai manometro imprescindibile. Non lo vedi ma c'è. Sembra silenzioso in realtà “urla” e... pizzica: decine e decine i palloni sporcati, le traiettorie rovinate agli avversari, i recuperi determinanti. In molti invocano l'inserimento immediato di Calò (avverrà, non appena sarà in condizione, ma calma...) non accorgendosi che chi gli sta tenendo il posto in caldo difficilmente uscirà mai dalla contesa. D'altronde sono gli stessi che gridavano allo scandalo quando Dionigi ha messo piede al “Sanvitino” e per suffragare la loro presa di posizione sfoggiavano il sempreverde: “Questo qui alla prima pausa salta”. Del doman non v'è certezza, ma al momento la profezia non si è verificata. Con buona pace degli spacciatori di luoghi comuni.
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Quando il “manico” conta. Anzi, quanto conta il “manico”! In attesa del groviglio di partite del sabato, il Cosenza di Davide Dionigi si gode il quinto posto in classifica e un soggiorno meritato (comunque andranno le partite di oggi) in zona playoff. Il braccio di ferro con il Como, stando ai beninformati, si presentava come il più classico degli scontri Davide contro Golia. Peccato che per il gigante comasco - che si è presentato in riva al Crati, con il volto internazionale di Fabregas e l'esperienza in categorie superiori di gente come Cutrone e Baselli (tutti sotto la sufficienza) - il Davide (Dionigi, appunto) di giornata fosse particolarmente ispirato. E no, non si tratta delle scelte effettuate da inizio gara o a match in corso, ma della gestione complessiva tenuta dall'ex bomber sin da inizio stagione. Un allenatore che ha dimostrato, se ancora ce ne fosse bisogno, di essere evoluto nel pensiero. Perché, diciamocelo francamente, il Cosenza non è stato allestito per veleggiare nelle parti nobili del mare cadetto. Eppure è lì, e stringe la mano alle corazzate di serie B. Ad alcune prestigiose contendenti è addirittura salito in groppa con sfacciataggine. Che insolenti questi “lupi”. Questi giovani “lupi”. Perché nella gestione di Davide - il gigante travestito da “nano” - c'è anche una buona (buonissima) dose di coraggio. Che lo ha spinto ad attingere a piene mani dalla valle verde che gli hanno messo a disposizione il ds Gemmi e il patron Guarascio.
Il Como si presenta con l'ex Milan Cutrone? Il Cosenza risponde con un altro canterano rossonero (sì, ma di cinque anni più giovane e all'esordio assoluto con i rossoblù). Quel Nasti che la porta non la vede mai, ma in compenso lotta come un leone contro due bucanieri cadetti agevolando gli inserimenti dei compagni. Il più giovane di una nidiata giovanissima. Lui (Nasti) classe 2003. Gli altri poco ci manca: in assenza di Florenzi (out a causa del ginocchio, ma imprescindibile) spiccano anche i 2000 Merola e Brescianini, i 99 Brignola, Panico e Venturi. Se vogliamo anche i 97 Matosevic (peccato per l'indecisione sul gol comasco), D'Urso e Voca. Già Idriz Voca: arrivato lo scorso anno nel più totale anonimato e ormai manometro imprescindibile. Non lo vedi ma c'è. Sembra silenzioso in realtà “urla” e... pizzica: decine e decine i palloni sporcati, le traiettorie rovinate agli avversari, i recuperi determinanti. In molti invocano l'inserimento immediato di Calò (avverrà, non appena sarà in condizione, ma calma...) non accorgendosi che chi gli sta tenendo il posto in caldo difficilmente uscirà mai dalla contesa. D'altronde sono gli stessi che gridavano allo scandalo quando Dionigi ha messo piede al “Sanvitino” e per suffragare la loro presa di posizione sfoggiavano il sempreverde: “Questo qui alla prima pausa salta”. Del doman non v'è certezza, ma al momento la profezia non si è verificata. Con buona pace degli spacciatori di luoghi comuni.
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Re: Cosenza vs Como: pre, live e postpartita - 30 Settembre ore 20:30
Questo scienziato si collegava con i senza giacca o sbaglio? È riuscito a scrivere più puttanate lui in un singolo articolo che la lavannara in anni e anni di duro lavoro.Oberdan_80 ha scritto: domenica 2 ottobre 2022, 8:59 Segnatevelo questo articolo che di lavannare in giro ne spuntano ogni giorno, c'era un'assenza da colmare in questa valle verde...
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Cosenza, Dionigi più forte degli spacciatori di luoghi comuni. Voca (urlatore silenzioso) e gli “sbarbati”
Quando il “manico” conta. Anzi, quanto conta il “manico”! In attesa del groviglio di partite del sabato, il Cosenza di Davide Dionigi si gode il quinto posto in classifica e un soggiorno meritato (comunque andranno le partite di oggi) in zona playoff. Il braccio di ferro con il Como, stando ai beninformati, si presentava come il più classico degli scontri Davide contro Golia. Peccato che per il gigante comasco - che si è presentato in riva al Crati, con il volto internazionale di Fabregas e l'esperienza in categorie superiori di gente come Cutrone e Baselli (tutti sotto la sufficienza) - il Davide (Dionigi, appunto) di giornata fosse particolarmente ispirato. E no, non si tratta delle scelte effettuate da inizio gara o a match in corso, ma della gestione complessiva tenuta dall'ex bomber sin da inizio stagione. Un allenatore che ha dimostrato, se ancora ce ne fosse bisogno, di essere evoluto nel pensiero. Perché, diciamocelo francamente, il Cosenza non è stato allestito per veleggiare nelle parti nobili del mare cadetto. Eppure è lì, e stringe la mano alle corazzate di serie B. Ad alcune prestigiose contendenti è addirittura salito in groppa con sfacciataggine. Che insolenti questi “lupi”. Questi giovani “lupi”. Perché nella gestione di Davide - il gigante travestito da “nano” - c'è anche una buona (buonissima) dose di coraggio. Che lo ha spinto ad attingere a piene mani dalla valle verde che gli hanno messo a disposizione il ds Gemmi e il patron Guarascio.
Il Como si presenta con l'ex Milan Cutrone? Il Cosenza risponde con un altro canterano rossonero (sì, ma di cinque anni più giovane e all'esordio assoluto con i rossoblù). Quel Nasti che la porta non la vede mai, ma in compenso lotta come un leone contro due bucanieri cadetti agevolando gli inserimenti dei compagni. Il più giovane di una nidiata giovanissima. Lui (Nasti) classe 2003. Gli altri poco ci manca: in assenza di Florenzi (out a causa del ginocchio, ma imprescindibile) spiccano anche i 2000 Merola e Brescianini, i 99 Brignola, Panico e Venturi. Se vogliamo anche i 97 Matosevic (peccato per l'indecisione sul gol comasco), D'Urso e Voca. Già Idriz Voca: arrivato lo scorso anno nel più totale anonimato e ormai manometro imprescindibile. Non lo vedi ma c'è. Sembra silenzioso in realtà “urla” e... pizzica: decine e decine i palloni sporcati, le traiettorie rovinate agli avversari, i recuperi determinanti. In molti invocano l'inserimento immediato di Calò (avverrà, non appena sarà in condizione, ma calma...) non accorgendosi che chi gli sta tenendo il posto in caldo difficilmente uscirà mai dalla contesa. D'altronde sono gli stessi che gridavano allo scandalo quando Dionigi ha messo piede al “Sanvitino” e per suffragare la loro presa di posizione sfoggiavano il sempreverde: “Questo qui alla prima pausa salta”. Del doman non v'è certezza, ma al momento la profezia non si è verificata. Con buona pace degli spacciatori di luoghi comuni.
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Re: Cosenza vs Como: pre, live e postpartita - 30 Settembre ore 20:30
Esatto, sempre detto che i risultati fanno miracoli...aggiungici la categoria ed è un attimoMarkol ha scritto: domenica 2 ottobre 2022, 9:39 Questo scienziato si collegava con i senza giacca o sbaglio? È riuscito a scrivere più puttanate lui in un singolo articolo che la lavannara in anni e anni di duro lavoro.
*Grazie Guarascio, miglior presidente di sempre"
questa serie B che ti garantisce sempre 3 bande peggiori della nostra, è un campionato fatto a sua immagine e somiglianza... tanto la quarta la metti sotto a cul* !
E' l'annata della sua riqualificazione, salvezza tranquilla e muti, Gemmi "sta costruendo" e facciamolo lavorare.... alla faccia dei luoghi comuni
Volete criticare ed avere seguito? C'è una sola soluzione
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Re: Cosenza vs Como: pre, live e postpartita - 30 Settembre ore 20:30
Chi spertuni...... Un articolo simile a tanti commenti ( per la verità i più beceri) scritti sui social. Si erge ad osservatore di costume calcistico cosentino ed invece non è altro che uno dei tanti lekkins. E lui è pienamente consapevole di ciò. Cazzarola, questi quando la cosa va male poi spariscono. Addirittura non vanno neanche alla conferenza stampa.Oberdan_80 ha scritto: domenica 2 ottobre 2022, 8:59 Segnatevelo questo articolo che di lavannare in giro ne spuntano ogni giorno, c'era un'assenza da colmare in questa valle verde...
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Cosenza, Dionigi più forte degli spacciatori di luoghi comuni. Voca (urlatore silenzioso) e gli “sbarbati”
Quando il “manico” conta. Anzi, quanto conta il “manico”! In attesa del groviglio di partite del sabato, il Cosenza di Davide Dionigi si gode il quinto posto in classifica e un soggiorno meritato (comunque andranno le partite di oggi) in zona playoff. Il braccio di ferro con il Como, stando ai beninformati, si presentava come il più classico degli scontri Davide contro Golia. Peccato che per il gigante comasco - che si è presentato in riva al Crati, con il volto internazionale di Fabregas e l'esperienza in categorie superiori di gente come Cutrone e Baselli (tutti sotto la sufficienza) - il Davide (Dionigi, appunto) di giornata fosse particolarmente ispirato. E no, non si tratta delle scelte effettuate da inizio gara o a match in corso, ma della gestione complessiva tenuta dall'ex bomber sin da inizio stagione. Un allenatore che ha dimostrato, se ancora ce ne fosse bisogno, di essere evoluto nel pensiero. Perché, diciamocelo francamente, il Cosenza non è stato allestito per veleggiare nelle parti nobili del mare cadetto. Eppure è lì, e stringe la mano alle corazzate di serie B. Ad alcune prestigiose contendenti è addirittura salito in groppa con sfacciataggine. Che insolenti questi “lupi”. Questi giovani “lupi”. Perché nella gestione di Davide - il gigante travestito da “nano” - c'è anche una buona (buonissima) dose di coraggio. Che lo ha spinto ad attingere a piene mani dalla valle verde che gli hanno messo a disposizione il ds Gemmi e il patron Guarascio.
Il Como si presenta con l'ex Milan Cutrone? Il Cosenza risponde con un altro canterano rossonero (sì, ma di cinque anni più giovane e all'esordio assoluto con i rossoblù). Quel Nasti che la porta non la vede mai, ma in compenso lotta come un leone contro due bucanieri cadetti agevolando gli inserimenti dei compagni. Il più giovane di una nidiata giovanissima. Lui (Nasti) classe 2003. Gli altri poco ci manca: in assenza di Florenzi (out a causa del ginocchio, ma imprescindibile) spiccano anche i 2000 Merola e Brescianini, i 99 Brignola, Panico e Venturi. Se vogliamo anche i 97 Matosevic (peccato per l'indecisione sul gol comasco), D'Urso e Voca. Già Idriz Voca: arrivato lo scorso anno nel più totale anonimato e ormai manometro imprescindibile. Non lo vedi ma c'è. Sembra silenzioso in realtà “urla” e... pizzica: decine e decine i palloni sporcati, le traiettorie rovinate agli avversari, i recuperi determinanti. In molti invocano l'inserimento immediato di Calò (avverrà, non appena sarà in condizione, ma calma...) non accorgendosi che chi gli sta tenendo il posto in caldo difficilmente uscirà mai dalla contesa. D'altronde sono gli stessi che gridavano allo scandalo quando Dionigi ha messo piede al “Sanvitino” e per suffragare la loro presa di posizione sfoggiavano il sempreverde: “Questo qui alla prima pausa salta”. Del doman non v'è certezza, ma al momento la profezia non si è verificata. Con buona pace degli spacciatori di luoghi comuni.
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Stiamo assistendo ad una decadenza indicibile del mondo giornalistico cosentino.
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Re: Cosenza vs Como: pre, live e postpartita - 30 Settembre ore 20:30
Ma ricordatemi una cosa. Era Calò il cui riscatto scattava dopo la prima vittoria con lui in campo?
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Re: Cosenza vs Como: pre, live e postpartita - 30 Settembre ore 20:30
Dopo il primo punto conquistato con lui in campo, credo ciò sia avvenuto col Sudtirol a meno che non debba giocare un certo numero di minutiFrascale67 ha scritto: domenica 2 ottobre 2022, 10:39 Ma ricordatemi una cosa. Era Calò il cui riscatto scattava dopo la prima vittoria con lui in campo?
30 Giugno 2011: Torneremo...
16 Giugno 2018: Siamo tornati.
10 Maggio 2021: Eravamo tornati.
3 Agosto 2021: B simu torna.
19/07/2015
...LE BANDIERE NON MUOIONO MAI.
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Re: Cosenza vs Como: pre, live e postpartita - 30 Settembre ore 20:30
Notizie di Vaisanen fermo ormai da un mese?
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Re: Cosenza vs Como: pre, live e postpartita - 30 Settembre ore 20:30
stanno aspettando che fa le dita palmate e poi è pronto...Brigata rossoblu ha scritto: domenica 2 ottobre 2022, 10:44 Notizie di Vaisanen fermo ormai da un mese?
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Re: Cosenza vs Como: pre, live e postpartita - 30 Settembre ore 20:30
è arrivato in condizioni così indecenti che era una clausola più che consona...Frascale67 ha scritto: domenica 2 ottobre 2022, 10:39 Ma ricordatemi una cosa. Era Calò il cui riscatto scattava dopo la prima vittoria con lui in campo?
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Re: Cosenza vs Como: pre, live e postpartita - 30 Settembre ore 20:30
Metteteci pure che gli è appena nata la figlia. Anche queste cose , su alcuni giocatori, incidono.Oberdan_80 ha scritto: domenica 2 ottobre 2022, 11:49 è arrivato in condizioni così indecenti che era una clausola più che consona...
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Re: Cosenza vs Como: pre, live e postpartita - 30 Settembre ore 20:30
Articolo ripugnante scritto da un giornalista in livrea che crede o spera che la gente non abbia occhi per vedere e guardi solo i risultati.
Maschio bianco europeo etero
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Re: Cosenza vs Como: pre, live e postpartita - 30 Settembre ore 20:30
tinaglia ha partecipato alla presentazione del suo libro... tutto il mondo è paese... Cosenza poi...Oberdan_80 ha scritto: domenica 2 ottobre 2022, 8:59 Segnatevelo questo articolo che di lavannare in giro ne spuntano ogni giorno, c'era un'assenza da colmare in questa valle verde...
https://cosenza.gazzettadelsud.it/foto/ ... f04679e38/
Cosenza, Dionigi più forte degli spacciatori di luoghi comuni. Voca (urlatore silenzioso) e gli “sbarbati”
Quando il “manico” conta. Anzi, quanto conta il “manico”! In attesa del groviglio di partite del sabato, il Cosenza di Davide Dionigi si gode il quinto posto in classifica e un soggiorno meritato (comunque andranno le partite di oggi) in zona playoff. Il braccio di ferro con il Como, stando ai beninformati, si presentava come il più classico degli scontri Davide contro Golia. Peccato che per il gigante comasco - che si è presentato in riva al Crati, con il volto internazionale di Fabregas e l'esperienza in categorie superiori di gente come Cutrone e Baselli (tutti sotto la sufficienza) - il Davide (Dionigi, appunto) di giornata fosse particolarmente ispirato. E no, non si tratta delle scelte effettuate da inizio gara o a match in corso, ma della gestione complessiva tenuta dall'ex bomber sin da inizio stagione. Un allenatore che ha dimostrato, se ancora ce ne fosse bisogno, di essere evoluto nel pensiero. Perché, diciamocelo francamente, il Cosenza non è stato allestito per veleggiare nelle parti nobili del mare cadetto. Eppure è lì, e stringe la mano alle corazzate di serie B. Ad alcune prestigiose contendenti è addirittura salito in groppa con sfacciataggine. Che insolenti questi “lupi”. Questi giovani “lupi”. Perché nella gestione di Davide - il gigante travestito da “nano” - c'è anche una buona (buonissima) dose di coraggio. Che lo ha spinto ad attingere a piene mani dalla valle verde che gli hanno messo a disposizione il ds Gemmi e il patron Guarascio.
Il Como si presenta con l'ex Milan Cutrone? Il Cosenza risponde con un altro canterano rossonero (sì, ma di cinque anni più giovane e all'esordio assoluto con i rossoblù). Quel Nasti che la porta non la vede mai, ma in compenso lotta come un leone contro due bucanieri cadetti agevolando gli inserimenti dei compagni. Il più giovane di una nidiata giovanissima. Lui (Nasti) classe 2003. Gli altri poco ci manca: in assenza di Florenzi (out a causa del ginocchio, ma imprescindibile) spiccano anche i 2000 Merola e Brescianini, i 99 Brignola, Panico e Venturi. Se vogliamo anche i 97 Matosevic (peccato per l'indecisione sul gol comasco), D'Urso e Voca. Già Idriz Voca: arrivato lo scorso anno nel più totale anonimato e ormai manometro imprescindibile. Non lo vedi ma c'è. Sembra silenzioso in realtà “urla” e... pizzica: decine e decine i palloni sporcati, le traiettorie rovinate agli avversari, i recuperi determinanti. In molti invocano l'inserimento immediato di Calò (avverrà, non appena sarà in condizione, ma calma...) non accorgendosi che chi gli sta tenendo il posto in caldo difficilmente uscirà mai dalla contesa. D'altronde sono gli stessi che gridavano allo scandalo quando Dionigi ha messo piede al “Sanvitino” e per suffragare la loro presa di posizione sfoggiavano il sempreverde: “Questo qui alla prima pausa salta”. Del doman non v'è certezza, ma al momento la profezia non si è verificata. Con buona pace degli spacciatori di luoghi comuni.
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Re: Cosenza vs Como: pre, live e postpartita - 30 Settembre ore 20:30
Spiccano anche i 2000 Merola e Brescianini....se vogliamo anche i 97 MATOSEVIC
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Re: Cosenza vs Como: pre, live e postpartita - 30 Settembre ore 20:30
isaia ha scritto: sabato 1 ottobre 2022, 17:18 Dico la mia : squadra messa male in campo con il solito equivoco tattico di un centrocampo a 2 con brescianini piu mezz'ala che mediano, punta come al solito isolata e non giudicabile e merola e brignola a fare i terzini ( in questo ruolo non giudicabili neanche loro)
il gol del tutto episodico ha cambiato la partita a ns favore e ha condizionato l'andamento della gara.
Migliore in campo Voca recuperando 7849 palloni con l'inferiorita' a centrocampo era ovunque per tutta la partita. Lui sta tenendo in piedi il centrocampo quasi da solo da'inizio campionato senza di lui dionigi sarebbe gia a casa. Interdittore puro .
Bene Venturi brecianini martino e d'urso.
Continuiamo ad essere senza un portiere e senza un terzino sx.
In 15 gg di pausa unico miglioramento e' la posizione di D'urso come trequartista puro un po piu avanti e non esterno.
Spero che Calo' costringa dionigi a giocare con un centrocampo a 3 e si risolvi la questione con un 4 3 1 2 si sbizzarrisse solo nello scegiere i 2 attaccanti.
Opinione da semplice tifoso.
Concordo su tutto con te ed anche io vado predicando sin dal ritiro di adottare, visti gli uomini in rosa, il 4-3-1-2. Tuttavia c’è da dire che con quel modulo devi avere due terzini capaci di farsi tutta la fascia, fino in fondo, per garantire cross per le due punte, e non li abbiamo: a destra, perché Rispoli un sa fida per tutti i 90’, Martino, pur generoso, non lo vedo capace. Sull’out sinistro, stendiamo un pietosissimo velo. Inoltre, con quel modulo gli salterebbero tutti gli schemi difensivi che ha costruito finora e sui quali sta campando: possiamo muovergli tutte le critiche di questo mondo sulla fase offensiva, ma nessuno può sostenere che quella difensiva (e graziaciccio, sta sacrificando trequartisti e centrocampisti per questo) non stia girando come dovuto. I sei gol al passivo con una delle migliori difese del campionato è lì a testimoniarlo. E non può essere solo questione di deretano suo e del suo padrone, siamo seri, perché abbiamo già incontrato attacchi stratosferici (Benevento, Parma, Ternana, Bari e Como, senza fare i nomi dei calciatori, che conosciamo già) e perso solo di misura, nelle sue uniche sconfitte subite. Per questo voglio dare merito a Dionigi, pur non essendo affatto soddisfatto del gioco espresso (dei risultati ottenuti ovviamente sì) ma vorrei anche dirgli che il calcio deve curare entrambe le fasi, quindi dovrebbe sforzarsi di trovare un maggiore equilibrio in tal senso e l’utilizzo di D’Urso come trequartista - finalmente - è un piccolo segnale in tal senso, ma troppo timido. Inoltre un vero play (Caló) a centrocampo garantirebbe maggiore gioco, anche per vie verticali (cosa che ci è mancata del tutto) per alimentare il gioco delle punte. Già, al plurale perché vorrei anch’io, ripeto, che fossero due e potessero dialogare tra loro e costruire in attacco.
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!