lupo1970 ha scritto: martedì 2 giugno 2020, 21:59
Bia ha scritto: martedì 2 giugno 2020, 21:58
E mi sa che in questo elenco un altro paio che erano interessati al Cosenza ce li trovi, lupo1970.
Solo che sono cose che ormai fanno parte del passato.....inutile pensare al "cosa se", pensiamo al terribile presente da affrontare...
E chi sarebbero....giochiamo a carte scoperte
Per quanto riguarda il presente....ci vuole un miracolo per arrivare ai playout
Adesso non hai più nessuno!
Questa crisi avrà delle ripercussioni economiche che l'acquisto di una squadra (soprattutto visto dove sta pure andando il sistema italiano del calcio) è fuori discussione.
Al momento della promozione in B, qualcun altro avrà provato a sondare il terreno per valutare se rilevare o entrare come socio, ma non si è concretizzato nulla.
A parte i due citati, possiamo metterci chiunque dei più grossi imprenditori della provincia a casaccio e stai tranquillo che sicuramente a rotazione tutti hanno avuto un minimo interesse.
Ma se le trattative non sono state pubblicizzate o rese pubbliche, vuol dire che le cose non sono mai decollate più di tanto, ed i presupposti erano difficili da sbrogliare.
Ed in effetti anche solo provare a rilevare in B a Guarascio ha dato giustamente potere di fare il prezzo, visto che il club (per quanto privo di strutture e organizzazione) era ed è al massimo valore storico da quando c'è lui.
Devi solo sperare di rimanere a galla quel tanto che basta da poter stabilizzare la situazione, e vedere cosa verrà fuori.
Un errore comune è pensare che il Cosenza (e come lei tutte le Società calcistiche) da questi imprenditori sia percepita solo come una squadra di calcio.
Qui stiamo parlando di una squadra che se sfruttata a dovere, nella provincia è un "mezzo" molto forte di potere, visibilità ed influenza!
Il calcio odierno viaggia su più livelli, e si incrocia ( molte volte in maniera subdola) con poteri e interessi che si perdono agli occhi dei tifosi, superiore in maniera esponenziale al calcio di una volta!
Tutto dipende da come il "mezzo" viene sfruttato (brutta parola, ma è così) e da come il proprietario si gioca le sue carte a livello comunicativo ed organizzativo.
Noi purtroppo su queste ultime cose abbiamo pescato male.....