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Eddyesofy ha scritto: martedì 19 maggio 2020, 12:27
Gravina e la fgci possono fare quel che vogliono .
Ma in caso di campionati non finiti , chi fara' ricorso al tar vedra' riconosciuti i propri diritti .
Anche perche' non essendo previsto alcuna regolamentazione federale per il caso in questione , e' a dir poco scontato l esito dei ricorsi . E' questo il vero motivo di stallo totale, e il tentativo ormai disperato di riprendere a tutti i costi oltre alla rata delle televisioni perche' sanno gia che ogni decisione presa nell ambito sportivo sara' capobolta nei tribunali.
In caso di non ripresa dei campionati non ci saranno retrocessioni. Sfido a trovare un giudice che con piu di 10 partite da disputare , che non si sono disputate non certo per colpa delle squadre , possa sancire e suggellare una retrocessione
L unica soluzione per uscire dall incertezza e che gli parerebbe kl cul* a questi della federazione e' una riforma dei campionati
L'ultimo decreto legge supera proprio questo scoglio, affermando che la federazione può cambiare format e classifiche definitive in deroga ai regolamenti vigenti.
QUindi il regolamento non è più un parametro, d'altronde in una situazione così emergenziale non sarebbe neanche logico seguire un regolamento adottato per tutt'altro contesto.
Quindi se i campionati non si concludono cosa fare?
Cambiare i format per accontentare tutti? e ammesso che ci si riesca, si accontenterebbe davvero tutti? Ogni promozione comporta la scelta su chi promuovere, quindi qualcuno verrebbe sempre danneggiato.
Far finta che la stagione 2019/2020 non sia mai esistita? I posti Uefa vanno assegnati, ci sarebbe un problema con Uefa e Fifa a cui bisogna dar conto e comunque danneggerebbe le squadre in lizza per le promozioni.
Congelare le classifiche e decretare i verdetti? Danneggerebbe alcuni a vantaggio di altri, ma almeno si userebbe un criterio, a mio avviso sbagliatissimo sia chiaro, che poggia su risultati del campo.
In un contesto in cui ogni scelta è, da un lato, emergenziale e dall'altro idonea a danneggiare qualcuno, io ho seri dubbi che un Tribunale possa sovvertirla.
Soprattutto se quel Tribunale è il TAR del Lazio.
Sì, ma introdurre in corsa una norma che danneggi solo alcune società anziché redistribuire su tutte il peso del cambiamento non è solo una deroga del regolamento, è una violazione di princìpi generali dell'ordinamento richiamati anche in costituzione. Te lo può concedere il presidente del consiglio, il governo, il presidente della Repubblica, il padreterno, resta illegittimo.
In ogni caso ci preoccuperemo a suo tempo delle forze e spinte politiche che potrebbero nel concreto contrastare istanze giuridicamente sacrosante. Ora deve affermarsi prima di ogni altra cosa il principio che NON SI PUÒ FARE (per fortuna, e vorrei pure vedere, aggiungo) e che il Tar Lazio un provvedimento così lo può scigare. Se mai saremo posti davanti al caso concreto vedremo nel concreto.
Ma ora come ora bisogna ricordare il principio. NON SI PUÒ FARE, nemmeno con un DPCM alle spalle.
Eddyesofy ha scritto: martedì 19 maggio 2020, 12:27
Gravina e la fgci possono fare quel che vogliono .
Ma in caso di campionati non finiti , chi fara' ricorso al tar vedra' riconosciuti i propri diritti .
Anche perche' non essendo previsto alcuna regolamentazione federale per il caso in questione , e' a dir poco scontato l esito dei ricorsi . E' questo il vero motivo di stallo totale, e il tentativo ormai disperato di riprendere a tutti i costi oltre alla rata delle televisioni perche' sanno gia che ogni decisione presa nell ambito sportivo sara' capobolta nei tribunali.
In caso di non ripresa dei campionati non ci saranno retrocessioni. Sfido a trovare un giudice che con piu di 10 partite da disputare , che non si sono disputate non certo per colpa delle squadre , possa sancire e suggellare una retrocessione
L unica soluzione per uscire dall incertezza e che gli parerebbe kl cul* a questi della federazione e' una riforma dei campionati
L'ultimo decreto legge supera proprio questo scoglio, affermando che la federazione può cambiare format e classifiche definitive in deroga ai regolamenti vigenti.
QUindi il regolamento non è più un parametro, d'altronde in una situazione così emergenziale non sarebbe neanche logico seguire un regolamento adottato per tutt'altro contesto.
Quindi se i campionati non si concludono cosa fare?
Cambiare i format per accontentare tutti? e ammesso che ci si riesca, si accontenterebbe davvero tutti? Ogni promozione comporta la scelta su chi promuovere, quindi qualcuno verrebbe sempre danneggiato.
Far finta che la stagione 2019/2020 non sia mai esistita? I posti Uefa vanno assegnati, ci sarebbe un problema con Uefa e Fifa a cui bisogna dar conto e comunque danneggerebbe le squadre in lizza per le promozioni.
Congelare le classifiche e decretare i verdetti? Danneggerebbe alcuni a vantaggio di altri, ma almeno si userebbe un criterio, a mio avviso sbagliatissimo sia chiaro, che poggia su risultati del campo.
In un contesto in cui ogni scelta è, da un lato, emergenziale e dall'altro idonea a danneggiare qualcuno, io ho seri dubbi che un Tribunale possa sovvertirla.
Soprattutto se quel Tribunale è il TAR del Lazio.
Come ho già più volte detto, per accontentare tutti basterebbe completare la serie A (come molto probabilmente faranno) decretando i verdetti sul campo, disputare play-off in B e C per decidere la 3a in A e la 4a in B ai quali potranno partecipare le squadre classificatesi nei posti utili che peralto potranno decidere se partecipare oppure no (visti i costi per il protocollo da sostenere). Infine blocco retrocessioni...
Nessuno si lamenterebbe ed avresti per il 20/21:
20 squadre in A
24 in B (al netto di fallimenti eventuali)
65 in C (ma saranno certamente sotto le 60 squadre causa fallimenti)
A quel punto puoi formulare una riforma, anche a partire dalla stagione seguente (21/22), riportando la B a 22, creando una 3a serie ad unico girone da 22 squadre professionistiche, ed un campionato limbo tra la C e la D con gli sgravi fiscali dei dilettanti.
Si scenderebbe quindi da 100 squadre professionistiche a 64 squadre prof...
Eddyesofy ha scritto: martedì 19 maggio 2020, 12:27
Gravina e la fgci possono fare quel che vogliono .
Ma in caso di campionati non finiti , chi fara' ricorso al tar vedra' riconosciuti i propri diritti .
Anche perche' non essendo previsto alcuna regolamentazione federale per il caso in questione , e' a dir poco scontato l esito dei ricorsi . E' questo il vero motivo di stallo totale, e il tentativo ormai disperato di riprendere a tutti i costi oltre alla rata delle televisioni perche' sanno gia che ogni decisione presa nell ambito sportivo sara' capobolta nei tribunali.
In caso di non ripresa dei campionati non ci saranno retrocessioni. Sfido a trovare un giudice che con piu di 10 partite da disputare , che non si sono disputate non certo per colpa delle squadre , possa sancire e suggellare una retrocessione
L unica soluzione per uscire dall incertezza e che gli parerebbe kl cul* a questi della federazione e' una riforma dei campionati
L'ultimo decreto legge supera proprio questo scoglio, affermando che la federazione può cambiare format e classifiche definitive in deroga ai regolamenti vigenti.
QUindi il regolamento non è più un parametro, d'altronde in una situazione così emergenziale non sarebbe neanche logico seguire un regolamento adottato per tutt'altro contesto.
Quindi se i campionati non si concludono cosa fare?
Cambiare i format per accontentare tutti? e ammesso che ci si riesca, si accontenterebbe davvero tutti? Ogni promozione comporta la scelta su chi promuovere, quindi qualcuno verrebbe sempre danneggiato.
Far finta che la stagione 2019/2020 non sia mai esistita? I posti Uefa vanno assegnati, ci sarebbe un problema con Uefa e Fifa a cui bisogna dar conto e comunque danneggerebbe le squadre in lizza per le promozioni.
Congelare le classifiche e decretare i verdetti? Danneggerebbe alcuni a vantaggio di altri, ma almeno si userebbe un criterio, a mio avviso sbagliatissimo sia chiaro, che poggia su risultati del campo.
In un contesto in cui ogni scelta è, da un lato, emergenziale e dall'altro idonea a danneggiare qualcuno, io ho seri dubbi che un Tribunale possa sovvertirla.
Soprattutto se quel Tribunale è il TAR del Lazio.
Come ho già più volte detto, per accontentare tutti basterebbe completare la serie A (come molto probabilmente faranno) decretando i verdetti sul campo, disputare play-off in B e C per decidere la 3a in A e la 4a in B ai quali potranno partecipare le squadre classificatesi nei posti utili che peralto potranno decidere se partecipare oppure no (visti i costi per il protocollo da sostenere). Infine blocco retrocessioni...
Nessuno si lamenterebbe ed avresti per il 20/21:
20 squadre in A
24 in B (al netto di fallimenti eventuali)
65 in C (ma saranno certamente sotto le 60 squadre causa fallimenti)
A quel punto puoi formulare una riforma, anche a partire dalla stagione seguente (21/22), riportando la B a 22, creando una 3a serie ad unico girone da 22 squadre professionistiche, ed un campionato limbo tra la C e la D con gli sgravi fiscali dei dilettanti.
Si scenderebbe quindi da 100 squadre professionistiche a 64 squadre prof...
Questa è una soluzione, e sarei anche d'accordo, anche se a quel punto perché non fare anche in playout ed evitare riforme?
Tutto sta nella volontà, di Lega e Federazione, di accettare un allargamento della B a 24, che a me pare non esserci.
Sulla riforma complessiva la vedo come te, anzi io ridurrei la A a 18 squadre, con la B a 22 e una serie C più competitiva a 20 squadre con girone unico e 60 club professionistici.
La B a 40, con il baratro del semi professionismo subito sotto secondo me è un suicidio, la B diventerebbe un campionato più che mediocre.
A mio parere ai calciatori conviene per ovvi motivi economici un cambio di format in B .. Il prossimo anno in C è verosimile una mega ecatombe e tantissimi di loro si ritroverebbero senza squadra o con società morose dopo 10 giornate
Eddyesofy ha scritto: martedì 19 maggio 2020, 12:27
Gravina e la fgci possono fare quel che vogliono .
Ma in caso di campionati non finiti , chi fara' ricorso al tar vedra' riconosciuti i propri diritti .
Anche perche' non essendo previsto alcuna regolamentazione federale per il caso in questione , e' a dir poco scontato l esito dei ricorsi . E' questo il vero motivo di stallo totale, e il tentativo ormai disperato di riprendere a tutti i costi oltre alla rata delle televisioni perche' sanno gia che ogni decisione presa nell ambito sportivo sara' capobolta nei tribunali.
In caso di non ripresa dei campionati non ci saranno retrocessioni. Sfido a trovare un giudice che con piu di 10 partite da disputare , che non si sono disputate non certo per colpa delle squadre , possa sancire e suggellare una retrocessione
L unica soluzione per uscire dall incertezza e che gli parerebbe kl cul* a questi della federazione e' una riforma dei campionati
L'ultimo decreto legge supera proprio questo scoglio, affermando che la federazione può cambiare format e classifiche definitive in deroga ai regolamenti vigenti.
QUindi il regolamento non è più un parametro, d'altronde in una situazione così emergenziale non sarebbe neanche logico seguire un regolamento adottato per tutt'altro contesto.
Quindi se i campionati non si concludono cosa fare?
Cambiare i format per accontentare tutti? e ammesso che ci si riesca, si accontenterebbe davvero tutti? Ogni promozione comporta la scelta su chi promuovere, quindi qualcuno verrebbe sempre danneggiato.
Far finta che la stagione 2019/2020 non sia mai esistita? I posti Uefa vanno assegnati, ci sarebbe un problema con Uefa e Fifa a cui bisogna dar conto e comunque danneggerebbe le squadre in lizza per le promozioni.
Congelare le classifiche e decretare i verdetti? Danneggerebbe alcuni a vantaggio di altri, ma almeno si userebbe un criterio, a mio avviso sbagliatissimo sia chiaro, che poggia su risultati del campo.
In un contesto in cui ogni scelta è, da un lato, emergenziale e dall'altro idonea a danneggiare qualcuno, io ho seri dubbi che un Tribunale possa sovvertirla.
Soprattutto se quel Tribunale è il TAR del Lazio.
Come ho già più volte detto, per accontentare tutti basterebbe completare la serie A (come molto probabilmente faranno) decretando i verdetti sul campo, disputare play-off in B e C per decidere la 3a in A e la 4a in B ai quali potranno partecipare le squadre classificatesi nei posti utili che peralto potranno decidere se partecipare oppure no (visti i costi per il protocollo da sostenere). Infine blocco retrocessioni...
Nessuno si lamenterebbe ed avresti per il 20/21:
20 squadre in A
24 in B (al netto di fallimenti eventuali)
65 in C (ma saranno certamente sotto le 60 squadre causa fallimenti)
A quel punto puoi formulare una riforma, anche a partire dalla stagione seguente (21/22), riportando la B a 22, creando una 3a serie ad unico girone da 22 squadre professionistiche, ed un campionato limbo tra la C e la D con gli sgravi fiscali dei dilettanti.
Si scenderebbe quindi da 100 squadre professionistiche a 64 squadre prof...
Questa è una soluzione, e sarei anche d'accordo, anche se a quel punto perché non fare anche in playout ed evitare riforme?
Tutto sta nella volontà, di Lega e Federazione, di accettare un allargamento della B a 24, che a me pare non esserci.
Sulla riforma complessiva la vedo come te, anzi io ridurrei la A a 18 squadre, con la B a 22 e una serie C più competitiva a 20 squadre con girone unico e 60 club professionistici.
La B a 40, con il baratro del semi professionismo subito sotto secondo me è un suicidio, la B diventerebbe un campionato più che mediocre.
Perchè per procedere con play off e blocco retrocessioni la premessa sarebbe che non si è potuto ripartire a causa di un protocollo complicato che non tutti sarebbero in grado di attuare...
quindi se per i play off le squadre non sarebbero obbligate a parteciparvi (se non riesci a sostenere i costi e non riesci ad organizzarti passi la mano e resti buono in serie B), per i play out non potresti rinunciare... in definitiva quindi se fai i play out significa che potresti anche ricominciare il campionato normalmente e concluderlo ( a meno che non procedi con i play out per mancanza di tempo e non per inapplicabilità dei protocolli sanitari)...
Il decreto governativo ha soltanto ridotto i gradi della giustizia sportiva punto , null altro !!!!!!
e va bene , ma non ha assolutamente depotenziato il tar , nel modo piu assoluto , e qualora dovesse il consiglio federale decidere retrocessioni a tavolino saranno capovolte dal tar
Ultima modifica di Eddyesofy il martedì 19 maggio 2020, 14:33, modificato 1 volta in totale.
E comunque resto dell idea che quest estate ci sara' una strage di squadre radiate , e non solo in c e in B ma anche in serie A .
Certo fa strano non pensare coinvolto il cosenza in rischi estivi , dopo che per decenni ogni estate era un patema d animo
Play off e play out sono inammissibili come le retrocessioni , sono appellabili per gli stessi motivi , manca quasi un terzo per terminare i campionati
Eddyesofy ha scritto: martedì 19 maggio 2020, 14:26
E comunque resto dell idea che quest estate ci sara' una strage di squadre radiate , e non solo in c e in B ma anche in serie A .
Certo fa strano non pensare coinvolto il cosenza in rischi estivi , dopo che per decenni ogni estate era un patema d animo
Play off e play out sono inammissibili come le retrocessioni , sono appellabili per gli stessi motivi , manca quasi un terzo per terminare i campionati
Solo in C ci saranno defezioni... In serie B l'unica squadra in difficoltà è il Trapani mentre il Livorno sta cambiando proprietà....
Non illuderti
Eddyesofy ha scritto: martedì 19 maggio 2020, 14:26
E comunque resto dell idea che quest estate ci sara' una strage di squadre radiate , e non solo in c e in B ma anche in serie A .
Certo fa strano non pensare coinvolto il cosenza in rischi estivi , dopo che per decenni ogni estate era un patema d animo
Play off e play out sono inammissibili come le retrocessioni , sono appellabili per gli stessi motivi , manca quasi un terzo per terminare i campionati
Solo in C ci saranno defezioni... In serie B l'unica squadra in difficoltà è il Trapani mentre il Livorno sta cambiando proprietà....
Non illuderti
Facciano salire chi vogliono ma blocchino le retrocessioni per non causare ulteriori danni. Serie B a 24 squadre per un anno, con ritorno graduale a 20 in in tre anni.
GIGI MARULLA NEL CUORE!!! 28/08/2016 catanzaro - COSENZA 0-3
lupo1970 ha scritto: martedì 19 maggio 2020, 14:44
Eddyesofy ha scritto: martedì 19 maggio 2020, 14:26
E comunque resto dell idea che quest estate ci sara' una strage di squadre radiate , e non solo in c e in B ma anche in serie A .
Certo fa strano non pensare coinvolto il cosenza in rischi estivi , dopo che per decenni ogni estate era un patema d animo
Play off e play out sono inammissibili come le retrocessioni , sono appellabili per gli stessi motivi , manca quasi un terzo per terminare i campionati
Solo in C ci saranno defezioni... In serie B l'unica squadra in difficoltà è il Trapani mentre il Livorno sta cambiando proprietà....
Non illuderti
lupo1970 ha scritto: martedì 19 maggio 2020, 14:44
Eddyesofy ha scritto: martedì 19 maggio 2020, 14:26
E comunque resto dell idea che quest estate ci sara' una strage di squadre radiate , e non solo in c e in B ma anche in serie A .
Certo fa strano non pensare coinvolto il cosenza in rischi estivi , dopo che per decenni ogni estate era un patema d animo
Play off e play out sono inammissibili come le retrocessioni , sono appellabili per gli stessi motivi , manca quasi un terzo per terminare i campionati
Solo in C ci saranno defezioni... In serie B l'unica squadra in difficoltà è il Trapani mentre il Livorno sta cambiando proprietà....
Non illuderti
Juve Stabia non mi convince affatto
La Juvestabia è guidata da un copresidente Langella, che sta prendendo il 100% delle quote, che ha un impero economico nel campo della chimica