Per me la fai davvero troppo facile, io la vedo molto più complessa la cosa.Nube di Tempesta ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 13:38Non sono un agronomo ma ritengo a occhio che questa sia la cosa più facile da provare, sempre che ce ne sia bisogno (e secondo me non c'è alcun bisogno di dimostrare l'imprevedibilità di qualsivoglia causa, dal momento che hai l'ok e il terreno viene ritenuto a norma).Ilcosentino ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 12:19Nube io ritengo tu abbia ragione SOLO SE questi fatti improvvisi vengono provati. Non puoi dire è successo qualcosa di imprevedibile che però non so cosa sia.Nube di Tempesta ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 11:26écoutez-moi.Ilcosentino ha scritto: venerdì 7 settembre 2018, 11:09 Sicuramente il GS confronterà il referto arbitrale con le relazioni degli ispettori di lega, le valuterà anche in base al reclamo del Verona e alle memorie difensive del Cosenza.
Queste relazioni degli ispettori avranno certamente un valore.
Quanto alle dichiarazioni di setti, racconta balle...anche nel reclamo non ha mai parlato di rinvio della gara, semmai di "trovare soluzioni alternative" richiamando espressamente "un altro campo di gioco", cioè ha proposto di giocare in campo neutro, altro che rinvio...
Non c'era assolutamente questa volontà da parte del Verona.
Di fatto la responsabilità dello stadio è del Cosenza calcio, e se il campo di gioco non rispecchia gli standard richiesti, in primis il criterio dell'antinfortunistica, e viene constatato dall'arbitro, quest'ultimo può solo non far disputare la partita.
L'interlocutore della lega è il Cosenza calcio, poco importa se i lavori li ha fatti il comune ecc ecc
Quindi a prescindere dall'aspetto civilistico, le sanzioni (sportive) emesse dal GS riguardano direttamente il Cosenza calcio, per eventuali altre responsabilità si può instaurare un giudizio civile, ci mancherebbe, ma i fatti sono quelli.
Salvo fatti imprevedibili ed eccezionali che possono essere accaduti che non conosciamo.
Per esempio un cagliari-roma non è stata disputata per motivi di ordine pubblico vista l'inagibilità dello stadio del Cagliari ma se vi ricordate Cellino aveva invitato tutti i tifosi a recarsi lo stesso allo stadio, ma li fu una decisione del prefetto di non far disputare la partita, non dell'arbitro.
Insomma per capirci qualcosa è necessario leggere il referto degli assistenti di gara.
Poi ci si può appigliare a tante cose, che secondo me non sortiscono l'effetto voluto però, tranne se sia davvero successo qualcosa che per motivi di ordine pubblico non è stato divulgato ...
Si spiegherebbe il perche 12mila persone sono rimaste fuori dai cancelli.
Chi ansia fino a martedì...
Il terreno di gioco rispecchiava gli standard richiesti, tanto che ha avuto l'ok dell'agronomo della Lega. Questo e solo questo è il dovere del Cosenza.
SE l'arbitro rinvia per motivi che vanno evidentemente OLTRE la validazione dell'agronomo, sono motivi che vanno oltre anche alla responsabilità del Cosenza. Allo stesso modo per cui si rinvia per nubifragio una partita e certamente non c'è sconfitta a tavolino.
Il Cosenza deve rispettare le prescrizioni della Lega, non i desiderata dell'arbitro (credo che anche l'arbitro di Ascoli avrebbe voluto che la nostra partita lì si giocasse su un terreno migliore...). Se l'agronomo ha dato l'ok, se come dice Vizza lui stesso ancora sabato mattina passava il rullo per appianare il terreno e diceva che andava benissimo, il discorso si chiude qui.
Poi per l'arbitro non si poteva giocare? SI RINVIA.
O è successo un fatto imprevedibile tra ok di Castelli e ora della partita (campo rovinato per motivi che Castelli non ha previsto, QUINDI ERANO IMPREVEDIBILI, ed ecco che scatta il parallelo con Paganese-Latina) o il parere dell'arbitro è diverso da quello di Castelli (ANCHE SE STAVA PER FAR GIOCARE LA PARTITA E GLI HANNO FATTO CAMBIARE IDEA A BRUTTO MUSO...). Ma anche in questo secondo caso, IL COSENZA DEVE INTERESSARSI AL PARERE DI CASTELLI, NON DELL'ARBITRO. Il parere dell'arbitro decide se la partita debba giocarsi o meno, quello dell'agronomo se il terreno sia a norma o meno. E SE PER LA LEGA IL TERRENO E' A NORMA, DI QUALE RESPONSABILITA' RISPONDEREBBE IL COSENZA?
Niente, la partita si deve giocare in altra data. Più escono notizie su sabato più ne sono sicuro.
L'arbitro rileva che il campo non rispecchia il criterio dell'antinfortunistica, quindi non fa giocare la partita.
Il GS ti da la sanzione sportiva.
Poi il Cosenza potrà instaurare un giudizio civile nei confronti della lega o della ditta o del comune o quello che vuoi.
Secondo me la partita si giocherà solo e solo se si prova un evento eccezionale e imprevedibile.
Speriamo che riescano...
Se si parte dal dato che l'agronomo della Lega aveva dato il via libera, tutto quello che eventualmente sia successo tra venerdì e sabato è IMPREVEDIBILE per definizione: non l'ha previsto Castelli (altrimenti non avrebbe dato il via libera, avrebbe detto "l'erba non può attecchire in sole 24 ore" o che so io). Dal momento che il loro stesso agronomo non l'ha previsto (e per la Lega il campo era A NORMA), come poteva prevederlo il Cosenza?
Non lo prevede il tuo stesso specialista ed è colpa mia se si verifica, ché dovevo prevederlo io?
Qui decade la responsabilità.
Speriamo sia come dici tu, ma non vedo come l'agronomo possa darti l'ok per l'antinfortunistica, ammesso che abbia dato l'ok per altre cose.
Secondo il tuo parere non c'è neanche he bisogno di provare questi fatti eccezionali perché non li ha rilevati la lega.
Io rimango fermamente convinto che la responsabilità oggettiva si esclude solo se riesci a provare il verificarsi di eventi eccezionali e imprevedibili, ammesso che si siano verificati.
Cmq a breve sapremo...