Io ancora non capisco perché, secondo le notizie che arrivavano, dopo la rizollatura il terreno doveva riposare prima 15 giorni, poi 10, poi 6, poi 3 poi, ma si, ca basta nu juarnu e mianzu. Quali "fosche manovre", caro sindaco, ci saranno state dietro questa fretta e questo arronzo.
Nella mia vita ho solo travasato una pianta una volta, e l'ei puru fatta mora, la mia conoscenza di ste cose è niente. Mi chiedevo se fosse stato il caso di rischiare il lavoro fatto, se non fosse il caso, a malincuore e jistimannu fino al 2060, di giocare in campo neutro. Nei miei interventi sull'argomento ho sempre espresso il timore di arronzo tipica di queste latitudini.
Poi però mi sono detto "un fa u cazzu du solito cusentino malfidato, gli addetti ai lavori ne sanno più di te, se dicono che si può fare, non è che arrivi tu e li smentisci". Eppure sta corsa contro il tempo buoni segnali non ne dava. E torna la vocina "hanni i evità a figura i M E R * * ad ancunu, chissà chi
, buon senso direbbe fate riposare sto caz* di terreno, la fretta non va mai bene, quannu tiani fretta assettati (sempre mia nonna)".
Oggi ci troviamo davanti alla piú grossa figura di M E R * * nella storia del cosenza calcio (e forse di cosenza città), ne parlano anche alcune testate estere. Ci perculeranno tutti per 60 anni almeno, per una cosa che il semplice buon senso avrebbe evitato (e non è senno di poi, basta leggere gli interventi di molti qui sopra).
Adesso ci sarà il simpaticissimo teatrino dello scaricabarile, inutile chiedere di evitarcelo.
Se poi dovessero essere vere le voci che per accelerare i lavori hanno nuovamente rovinato il terreno sarebbe la frittata perfetta. cul* ruttu e senza cirase.
Io unnu sacciu c'amu fattu i male pi essa tifosi i sa squatra, davvero non lo so
"dunami ̶f̶u̶r̶t̶u̶n̶a̶ u cul* i Guarascio e jettami a mare" (cit. mia nonna)