BOLOGNA - E' morto stamattina Roberto “Freak” Antoni, lo storico leader degli Skiantos. L’artista bolognese avrebbe compiuto sessant’anni il prossimo 16 aprile, dopo una lunga malattia. Nel 2012 Freak Antoni lasciò gli Skiantos dopo 35 anni assieme, per dedicarsi alla carriera da solista.
ciao Freak
Al mare quando spalmavo la crema sulle spalle di mia moglie, cantavamo sempre...
Ti spalmo la crema (oh yeh, yeh, yeh, yeh) Ti spalmo la crema sul corpo di te !
Ciao....
Addio a Freak Antoni
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Re: Addio a Freak Antoni
E chi caz....se ne vanno i migliori...
Nun putessa mora che sò, un nome a caso: B...oni.
ah già...lui non è un migliore....
Eppoi starebbero tutti a dire che la morte è comunista. Sai le menate !!!
Ciao Freak
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Ciao Freak
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Re: Addio a Freak Antoni
l'anno scorso, dopo un concerto bellissimo, sono riuscito a dirgli che gli voglio bene.
punto di riferimento. mi dispiace tantissimo
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"dunami ̶f̶u̶r̶t̶u̶n̶a̶ u cul* i Guarascio e jettami a mare" (cit. mia nonna)
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Re: Addio a Freak Antoni
Vilienza ha scritto:l'anno scorso, dopo un concerto bellissimo, sono riuscito a dirgli che gli voglio bene.
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Re: Addio a Freak Antoni
Freak Antoni, morto il cantante degli Skiantos a Bologna.
L'artista, tra gli esponenti di punta del rock demenziale italiano, avrebbe compiuto 60 anni ad aprile. Era ricoverato in un ospedale di Bentivoglio, in provincia del capoluogo bolognese.
E’ scomparso questa mattina a Bologna dopo una lunga malattia la voce storica degli Skiantos, Freak Antoni, all’anagrafe Roberto Antoni. Avrebbe compiuto 60 anni il prossimo aprile. Ad annunciarlo è stata la pianista Alessandra Mostacci, con cui si esibiva da quando aveva lasciato il gruppo per intraprendere la carriera solista. Il 12 aprile 2012, infatti, dopo 35 anni, aveva interrotto la collaborazione con gli Skiantos. Era ricoverato in un ospedale di Bentivoglio, in provincia di Bologna. L’ultima volta che si è esibito in concerto è stato il 29 dicembre scorso all’American Soul di Offida, in provincia di Ascoli Piceno.
E’ stato uno degli autori più importanti del periodo post ’77. Cantante, cabarettista e paroliere, era vicino a scrittori e artisti come Pier Vittorio Tondelli e Andrea Pazienza. Esponente di punta del genere American Soul di Offida, è stato anche attore in diversi film underground con lo pseudonimo di “Tony Garbato” ed è comparso nei film Jack Frusciante è uscito dal gruppo (1996) diretto da Enza Negroni, Cavedagne (2003) di Bernardo Bolognesi e Francesco Merini e Paz! (2002) diretto da Renato De Maria.
Si è laureato all’Università di Bologna in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo (Dams), il 12 luglio 1978, discutendo una tesi sui Beatles con lo scrittore e docente Gianni Celati. Nel 2009 ha formato la “Freak Antoni Band” composta da Max Cottafavi alla chitarra, Elisa Minari al basso, Granito Morsiani alla batteria, Alessandra Mostacci alla tastiera e nel 2010 uscirà il cd “Dinamismi Plastici” con 10 brani inediti. Nel 2010 ha ricevuto il “Premio Tenco”.
L’addio agli Skiantos – “Dopo 35 anni di storica attività arriva anche per gli Skiantos il momento di un pesante divorzio – aveva scritto la band sul sito quando Freak Antoni decise di lasciare – Roberto Antoni scrive la parola fine alla lunga carriera come frontman della band bolognese. Una separazione che non nasconde motivazioni legate a dissidi o contrasti ma è piuttosto una fiammata della rinnovata linfa artistica che ha spinto in questi mesi l’artista a intraprendere un nuovo e maturo progetto solista. Da qualche tempo gli Skiantos non calcano più le scene nazionali come negli anni passati, uno ‘slow’ commerciale che non coincide con l’esigenza comunicativa ed il grande entusiasmo creativo del vulcanico Freak Antoni.
L’artista fa sapere attraverso un comunicato che “Vista la cronica mancanza di promozione dei Dischi, dei Concerti Skiantos e di tutto il lavoro svolto sul genere ‘Demenziale’, dopo 36 anni di militanza nella musica alternativa, ho deciso che dal primo giugno 2012 dedicherò le mie energie creative a nuove idee e collaborazioni artistico-musicali, collaborando con musicisti d’esperienza e di provate capacità tecniche, riuniti nella Freak Antoni Band’. Volge al termine dunque una pagina importante della musica italiana, la pagina che ha fatto strada ad un genere e a numerosi artisti contemporanei ma che come vuole la tradizione ne scopre una nuova completamente da riscrivere…”.
Redazione Il Fatto Quotidiano - 12 febbraio 2014.
[youtube]4aWqAsWY9Xw[/youtube]
Il Rock ci darà sempre lo shock
L'artista, tra gli esponenti di punta del rock demenziale italiano, avrebbe compiuto 60 anni ad aprile. Era ricoverato in un ospedale di Bentivoglio, in provincia del capoluogo bolognese.
E’ scomparso questa mattina a Bologna dopo una lunga malattia la voce storica degli Skiantos, Freak Antoni, all’anagrafe Roberto Antoni. Avrebbe compiuto 60 anni il prossimo aprile. Ad annunciarlo è stata la pianista Alessandra Mostacci, con cui si esibiva da quando aveva lasciato il gruppo per intraprendere la carriera solista. Il 12 aprile 2012, infatti, dopo 35 anni, aveva interrotto la collaborazione con gli Skiantos. Era ricoverato in un ospedale di Bentivoglio, in provincia di Bologna. L’ultima volta che si è esibito in concerto è stato il 29 dicembre scorso all’American Soul di Offida, in provincia di Ascoli Piceno.
E’ stato uno degli autori più importanti del periodo post ’77. Cantante, cabarettista e paroliere, era vicino a scrittori e artisti come Pier Vittorio Tondelli e Andrea Pazienza. Esponente di punta del genere American Soul di Offida, è stato anche attore in diversi film underground con lo pseudonimo di “Tony Garbato” ed è comparso nei film Jack Frusciante è uscito dal gruppo (1996) diretto da Enza Negroni, Cavedagne (2003) di Bernardo Bolognesi e Francesco Merini e Paz! (2002) diretto da Renato De Maria.
Si è laureato all’Università di Bologna in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo (Dams), il 12 luglio 1978, discutendo una tesi sui Beatles con lo scrittore e docente Gianni Celati. Nel 2009 ha formato la “Freak Antoni Band” composta da Max Cottafavi alla chitarra, Elisa Minari al basso, Granito Morsiani alla batteria, Alessandra Mostacci alla tastiera e nel 2010 uscirà il cd “Dinamismi Plastici” con 10 brani inediti. Nel 2010 ha ricevuto il “Premio Tenco”.
L’addio agli Skiantos – “Dopo 35 anni di storica attività arriva anche per gli Skiantos il momento di un pesante divorzio – aveva scritto la band sul sito quando Freak Antoni decise di lasciare – Roberto Antoni scrive la parola fine alla lunga carriera come frontman della band bolognese. Una separazione che non nasconde motivazioni legate a dissidi o contrasti ma è piuttosto una fiammata della rinnovata linfa artistica che ha spinto in questi mesi l’artista a intraprendere un nuovo e maturo progetto solista. Da qualche tempo gli Skiantos non calcano più le scene nazionali come negli anni passati, uno ‘slow’ commerciale che non coincide con l’esigenza comunicativa ed il grande entusiasmo creativo del vulcanico Freak Antoni.
L’artista fa sapere attraverso un comunicato che “Vista la cronica mancanza di promozione dei Dischi, dei Concerti Skiantos e di tutto il lavoro svolto sul genere ‘Demenziale’, dopo 36 anni di militanza nella musica alternativa, ho deciso che dal primo giugno 2012 dedicherò le mie energie creative a nuove idee e collaborazioni artistico-musicali, collaborando con musicisti d’esperienza e di provate capacità tecniche, riuniti nella Freak Antoni Band’. Volge al termine dunque una pagina importante della musica italiana, la pagina che ha fatto strada ad un genere e a numerosi artisti contemporanei ma che come vuole la tradizione ne scopre una nuova completamente da riscrivere…”.
Redazione Il Fatto Quotidiano - 12 febbraio 2014.
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Re: Addio a Freak Antoni
Sbarbine in lacrime, addio a Freak Antoni.
Scompare il fondatore del gruppo cult degli Skiantos. In Calabria si esibì per l’ultima volta nel 2009 al Filorosso.
L’ultima volta che la Calabria lo ha visto è stato nel 2009. Era lì per un concerto al Filorosso, lo spazio sociale occupato nell’area Polifunzionale dell’Unical, ed era proprio il 16 aprile, giorno del suo compleanno. Quest’anno, in quella data, Roberto Freak Antoni, di anni, ne avrebbe compiuti 60 se un male incurabile non se lo fosse portato via ieri nella sua Bologna, la città da cui ha dato vita agli Skiantos. Freak Antoni aveva lasciato la band nel 2012 per intraprendere un progetto solista insieme alla pianista Alessandra Mostacci, la stessa che lo accompagnava nella “Disfida di burletta” che ogni anno affrontava con Elio delle Storie tese per «dimostrare chi dei due sia il più intelligente e il più valido».
La provocazione fra Skiantos e Eelst era pane quotidiano nel mondo della musica con i secondi a provocare i primi su chi fossero realmente i padri di quello che impropriamente è stato definito “rock demenziale”. Lo è stato sicuramente il gruppo di Freak Antoni, nato nel ’75 in una Bologna centro della cultura antagonista italiana. L’ambiente in cui nascono gli Skiantos è quello di Pier Vittorio Tondelli e di Andrea Pazienza di cui Antoni è molto amico tanto da recitare in Paz!, l’omaggio cinematografico di Renato De Maria dove interpreta il bidello della scuola di Zanardi. Proprio all’amico fumettista, Freak Antoni ha dedicato l’ultima parte della sua carriera e della sua vita esibendosi fra le opere di Pazienza accompagnato soltanto con il pianoforte.
Aveva partecipato anche alla presentazione bolognese di Fiabeschi torna a casa del cosentino Max Mazzotta avvenuta lo scorso anno all’interno delle celebrazioni dedicate a Paz. «Almeno la malattia farà in modo che io smetta di drogarmi», è stata una delle ultime affermazioni del leader degli Skiantos che non ha mai nascosto di fare uso di droghe cosiddette pesanti, anzi pesantissime nel suo caso. D’altronde la sperimentazione, nella Bologna del ’77, viene applicata a qualunque cosa. E’ quello lo stesso anno di Inascoltabile, primo disco della band che nasce nel delirio più assoluto durante una lunghissima e notturna sorta di jam session.
Freak Antoni viene definito il padre del “rock demenziale”, una definizione abbastanza stretta. Sarebbe più corretto affermare che gli Skiantos sono stati gli esponenti di uno scanzonato punk & roll italiano toccando spesso temi interessanti come il rapporto fra il pubblico e la novità non nascondendo mai una fortissima ironia. Manifesto di questo concetto è il brano Largo all’Avanguardia dove la band dice candidamente agli ascoltatori di non capire nulla del nuovo artistico e di essere semplicemente un «pubblico di M E R * *». Concetto che gli Skiantos non hanno espresso solo a parole ma che hanno portato al culmine quando, in quello che tutti immaginavano fosse un concerto, cucinarono la pasta dal palco ricevendo insulti e oggetti in cambio.
La voce di Freak Antoni verrà ricordata per i grandi classici della band come Eptadone, Kinotto, Mi piaccion le sbarbine, Sono un ribelle mamma, Col mare di fronte. Se ne va Roberto Freak Antoni dopo una vita di eccessi e successi, se ne va senza lasciare un degno erede.
Francesco Cangemi - L'Ora della Calabria del 13/02/2014.
Scompare il fondatore del gruppo cult degli Skiantos. In Calabria si esibì per l’ultima volta nel 2009 al Filorosso.
L’ultima volta che la Calabria lo ha visto è stato nel 2009. Era lì per un concerto al Filorosso, lo spazio sociale occupato nell’area Polifunzionale dell’Unical, ed era proprio il 16 aprile, giorno del suo compleanno. Quest’anno, in quella data, Roberto Freak Antoni, di anni, ne avrebbe compiuti 60 se un male incurabile non se lo fosse portato via ieri nella sua Bologna, la città da cui ha dato vita agli Skiantos. Freak Antoni aveva lasciato la band nel 2012 per intraprendere un progetto solista insieme alla pianista Alessandra Mostacci, la stessa che lo accompagnava nella “Disfida di burletta” che ogni anno affrontava con Elio delle Storie tese per «dimostrare chi dei due sia il più intelligente e il più valido».
La provocazione fra Skiantos e Eelst era pane quotidiano nel mondo della musica con i secondi a provocare i primi su chi fossero realmente i padri di quello che impropriamente è stato definito “rock demenziale”. Lo è stato sicuramente il gruppo di Freak Antoni, nato nel ’75 in una Bologna centro della cultura antagonista italiana. L’ambiente in cui nascono gli Skiantos è quello di Pier Vittorio Tondelli e di Andrea Pazienza di cui Antoni è molto amico tanto da recitare in Paz!, l’omaggio cinematografico di Renato De Maria dove interpreta il bidello della scuola di Zanardi. Proprio all’amico fumettista, Freak Antoni ha dedicato l’ultima parte della sua carriera e della sua vita esibendosi fra le opere di Pazienza accompagnato soltanto con il pianoforte.
Aveva partecipato anche alla presentazione bolognese di Fiabeschi torna a casa del cosentino Max Mazzotta avvenuta lo scorso anno all’interno delle celebrazioni dedicate a Paz. «Almeno la malattia farà in modo che io smetta di drogarmi», è stata una delle ultime affermazioni del leader degli Skiantos che non ha mai nascosto di fare uso di droghe cosiddette pesanti, anzi pesantissime nel suo caso. D’altronde la sperimentazione, nella Bologna del ’77, viene applicata a qualunque cosa. E’ quello lo stesso anno di Inascoltabile, primo disco della band che nasce nel delirio più assoluto durante una lunghissima e notturna sorta di jam session.
Freak Antoni viene definito il padre del “rock demenziale”, una definizione abbastanza stretta. Sarebbe più corretto affermare che gli Skiantos sono stati gli esponenti di uno scanzonato punk & roll italiano toccando spesso temi interessanti come il rapporto fra il pubblico e la novità non nascondendo mai una fortissima ironia. Manifesto di questo concetto è il brano Largo all’Avanguardia dove la band dice candidamente agli ascoltatori di non capire nulla del nuovo artistico e di essere semplicemente un «pubblico di M E R * *». Concetto che gli Skiantos non hanno espresso solo a parole ma che hanno portato al culmine quando, in quello che tutti immaginavano fosse un concerto, cucinarono la pasta dal palco ricevendo insulti e oggetti in cambio.
La voce di Freak Antoni verrà ricordata per i grandi classici della band come Eptadone, Kinotto, Mi piaccion le sbarbine, Sono un ribelle mamma, Col mare di fronte. Se ne va Roberto Freak Antoni dopo una vita di eccessi e successi, se ne va senza lasciare un degno erede.
Francesco Cangemi - L'Ora della Calabria del 13/02/2014.
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Re: Addio a Freak Antoni
E la chiusa che racchiude il senso dell’intera giornata e del personaggio che era Roberto Freak Antoni: “Grazie dei fiori, anch’io vi farò un mazzo così”.
E ancora, la corona di fiori degli Skiantos e il verso tratto dal libro di Giobbe della Bibbia, sotto la sua foto in bianco e nero: "Perciò io non terrò chiusa la bocca, parlerò nell'angoscia del mio spirito, mi lamenterò nell'amarezza del mio cuore".
http://bologna.repubblica.it/cronaca/20 ... r=78548110
E ancora, la corona di fiori degli Skiantos e il verso tratto dal libro di Giobbe della Bibbia, sotto la sua foto in bianco e nero: "Perciò io non terrò chiusa la bocca, parlerò nell'angoscia del mio spirito, mi lamenterò nell'amarezza del mio cuore".
http://bologna.repubblica.it/cronaca/20 ... r=78548110