cirujeda ha scritto: mercoledì 10 gennaio 2018, 15:24
Nube di Tempesta ha scritto: mercoledì 10 gennaio 2018, 15:17
Ilcosentino ha scritto: mercoledì 10 gennaio 2018, 13:36
Nube sui rinnovi non mi trovi d'accordo.
Mungo ha richieste e non penso che aspetterà primavera per il rinnovo, sarebbe non solo una follia ma una presunzione di essere l'unica squadra di calcio.
Il procuratore il 31 gennaio se non ha rinnovato vuol dire che ha già l'accordo con altra società, il tuo discorso è valido per un giocatore come corsi ( e forse nemmeno) ma non per un Mungo o un dermaku o uno statella...
L'amore per la maglia non lo consideriamo proprio, che di questi tempi è merce rarissima.
Purtroppo o per fortuna con Guarascio al timone il Cosenza la pensa così: di rinnovi se ne parla in primavera, devi prima dimostrare di essertelo meritato, poi dimostrare attaccamento alla maglia e volontà di continuare il rapporto concedendo al Cosenza quantomeno una prelazione, altrimenti "il Cosenza per i rinnovi non insegue nessuno". Il presidente, al contrario della tifoseria, non si innamora dei giocatori e non li vuole mantenere a ogni costo, devono essere d'accordo tutti e va fatto coi suoi tempi.
Chiaro che in ambito di calciomercato questo strida con la volontà di trattenere Tizio o Caio, quando c'è, ma d'altro canto in terza serie per un Tizio che va via ne trovi diversi di uguale valore.
Io Mungo lo riconfermerei a prescindere dal fatto che oggi col 3-5-2 oggettivamente è fuori ruolo (ma dalla prossima stagione torneremo al 4-3-3 credo), ma Guarascio riguardo a rinnovi e riconferme ha sempre chiarito che la pensa così. Ognuno ha il suo stile manageriale, quello di Guarascio comunque finora ci ha portato oggettivamente dove non speravamo fino a qualche anno fa.
Magari finisce che rinnova a Mungo e pure a tutti gli altri in scadenza e tutti felici e contenti.
Cosi facendo però rischia di ripetere N-volte l'errore fatto con LaMAntia.
Aspettare per un rinnovo può farti perdere una plusvalenza che in serie C non è proprio un chiurito di cul*.
Ammettiamo per un attimo che LaMantia avesse rinnovato con noi con un biennale.
Giocherebbe cmq in B, a Vercelli a Chiavari o forse a Parma.
MA Guarascio avrebbe incassato 100 cucuzze (o un paio di giovani con buonissime prospettive).
Ripetiamo lo stesso errore con Mungo?
Capisco attendere per rinnovare un trentenne come Baclet, ma caz* con Mungo questo non te lo puoi permettere.
Non è una strategia calcistico-aziendale valida.
Purtroppo oggi è chiaro che con La Mantia si è messo di punta Roselli, che non ne voleva sapere e aveva chiarissimo che se avessimo rinnovato con lui poi la piazza si sarebbe opposta alla sua partenza (e non era nemmeno sicurissimo che sarebbero davvero arrivate delle offerte valide dalla B: un conto è prenderlo quando è svincolato, un conto prenderlo quando devi dare anche 100 cucuzze al Cosenza). Si è fatto due conti e ha considerato il rischio di doverselo coddrhare un altro anno.
Io sono stato dalla parte di Roselli solo quando lo ha sostituito a Monopoli dopo un quarto d'ora: pure troppo tempo in campo per quello che stava combinando e per la testa con cui è entrato. Per il resto tra Roselli e La Mantia scelgo di tenermi La Mantia tutta la vita, ma Guarascio non ha voluto rinunciare al suo allenatore e si è fidato di lui.
Per capirci, non a primavera ma ancora subito dopo la fine della stagione La Mantia scriveva su facebook per smentire interessamenti (si vociferava addirittura che lo avesse cercato il Catanzaro, lui scrisse esplicitamente che non avrebbe mai giocato con quella maglia dopo aver indossato quella del Cosenza) e aggiunse che ancora aspettava la chiamata della società per il rinnovo.
Addirittura a fine stagione, già a giugno forse luglio, non c'era la fila alla sua porta, nonostante tutto: persino il Lecce di Meluso fece un timido tentativo solo più tardi. Come sappiamo, quella chiamata dalla nostra società non è mai arrivata. Anzi, è arrivata solo DOPO la firma di La Mantia con la Pro Vercelli e solo per fargli i complimenti per il salto di categoria e augurargli le migliori fortune. Persino Roselli lo chiamò per congratularsi, DOPO.
In soldoni, con La Mantia non si è rinnovato perché non si è voluto rinnovare. L'allenatore ha detto al presidente che non lo voleva e il presidente che doveva fare, offrire 70mila euro di ingaggio a un giocatore che sarebbe finito sempre in panchina?
PS so per certo che Roselli, oltre ad aver litigato con La Mantia, non volle a luglio giocatori di nome per paura delle possibili aspettative della piazza e di non essere in grado di mantenerle (pure se confermi La Mantia la piazza si aspetta che tu punti al vertice, tra l'altro). Troppo tardi è stato esonerato, per i miei gusti.
Avete presente Lucas Chiaretti, trequartista italo-brasiliano che spopola in serie B a Cittadella e che il Lecce stesso oggi non è riuscito a prendere, ripiegando su Strambelli? Fu offerto a noi quell'anno. Roselli disse no. Cerri si adeguò al diktat.
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