Secondo me i campionati li puoi vincere senza andare fuori bilancio. Certo, sarebbe più facile con un bilancio maggiore di quello attuale, ma se programmi seriamente ce la fai. Il problema è che con un ds all'anno, se non due come la stagione passata, un allenatore ogni 8 mesi e una rosa rifondata puntualmente, è evidente che la programmazione non c'è.AndreA Roma ha scritto: domenica 3 settembre 2017, 21:11La coerenza è fondamentale nellavita non di salta da palo in frascama si analizzano i problemi puntoper punto . 1) guarascio si sorregge sull'applto vinto con l'inno di zia quindi fino a quando lo assegneranno a lui non avrà problemi economici e continuerà a pagare glistipendi puntualmente senza andare mai fuori bilancio . 2) il pubblico da entusiasmo e motivazione ma non è determinante per la sopravvivenza economica vedi rende lupa roma racing Roma e moltealtre . Quando mi riferivo al collasso intendevo che se allo stadio non va più nessuno se parte la contestazione sappiamo tutti come va a finire : esonero allenatore, cambiamenti di giocatori, risultati che non arrivano e fine dei giochi per non dire play out o altro . Comunque la realtà è che da domenica dobbiamo fare risultato e iniziare a muovere la classifica
Sul secondo punto, io personalmente la vedo esattamente al contrario di come la vedi tu: non è il pubblico che tira la squadra, quasi mai. Sono le vittorie, le stronzatine alla Mirabelli, i traguardi più o meno importanti che creano entusiasmo e fanno andare la gente allo stadio. Ma a Guarascio di avere più entusiasmo e più presenze non gliene può fregare di meno, lo ha dimostrato dopo il centenario, dopo la coppa, dopo i play off e lo dimostrerà di nuovo in futuro se ce ne sarà l'occasione. Quando aumentano le vendite del botteghino, Guarascio invece di guardare all'x in più che entra si dispera per l'y (più piccolo di x) che esce.