Sicuro di tifare Cosenza?carlomagno ha scritto: martedì 16 maggio 2017, 22:15 un'altra settimana persa dietro un obiettivo non alla nostra portata
quando programmiamo ? POI !
ho detto...
IL FUTURO
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Re: IL FUTURO
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Re: IL FUTURO
lulla malulla lacanna tuta la culva s'infiamma
..cento anni di storia..
con nessuna dirigenza solo per l'amore del cosenza..'ncarogna sempre
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Re: IL FUTURO
L'anno prossimo, in B, allenerà De Angelis!
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!
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Re: IL FUTURO
Può arrivare pure Sabatini o Marotta...Non capisco come si possa continuare a dare credito a stu capellone..
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Re: IL FUTURO
Vero, misasi. Ma un bravo DS, anche con gli spicci messi a disposizione da Eugenio da Montefeltro, se bravo può riuscire a costruire squadre forti (vedi Fiore, Marino esoprattutto Meluso).
Io, più che Stefano Trinchera, che a parte l'attuale stagione a Francavilla non ha praticamente curriculum, è nu leccese ed è puru muntat'i cul* visto che è entrato nei radar del Palermo, proporrei un volpone della categoria come Iodice. Sì, proprio quello che ha mazzuliato tempo fa quella gran cac** di Lotito! Lui sì che il curriculum ce l'ha buono...
Biografia di Pino Iodice.
Pino Iodice, 51 anni, un dirigente sportivo di vecchia data. Ha cominciato la sua carriera giovanissimo, nel 1983, come segretario nell’Ercolanese, squadra che all’epoca militava in serie C2. Dopo cinque anni il passaggio al Campania Puteolana, nella stessa categoria, società in cui Iodice prestò servizio solo due anni per trasferirsi, nel 1989 alla Salernitana. Nel ’91 l’approdo al Calcio Napoli sempre con la qualifica di segretario. Nella più importante società calcistica della Campania, Iodice lavorò, dedicandosi in massima parte alle problematiche del settore giovanile, dal momento della fine dell’era-Maradona fino al 1997, vivendo anche periodi di buoni risultati (quarto posto nella stagione 91-92 con Claudio Ranieri in panchina e sesto posto nel 93-94 con la squadra allenata da Marcello Lippi). La crisi finanziaria, però, costrinse il club a privarsi dei suoi pezzi migliori (Zola, Fonseca, Ferrara, Cannavaro), mandandolo incontro ad una crisi che culminò, nella stagione 97-98, con la retrocessione in serie B dopo 33 anni consecutivi di permanenza nella massima serie. A quel punto le strade di Pino Iodice e del Napoli si divisero. Il dirigente approdò dapprima al Savoia, portatovi dal presidente Mario Moxedano che per qualche tempo era stato comproprietario del Napoli con la famiglia Gallo e che in quella veste aveva avuto modo di conoscerlo, e poi, dopo quattro stagioni, all’Acireale per due campionati. Iodice si trasferì quindi in Puglia, lavorando per sei anni a Taranto e per uno a Gallipoli. Nel 2010 il trasferimento all’Aurora Pro Patria, in serie C2, quindi due anni a Nocera Inferiore e, da luglio 2013, il passaggio all’Ischia Isolaverde, con la carica di sirettore sportivo e segretario generale. Da maggio 2016 a marzo 2017 è stato il direttore sportivo del Matera (contratto risolto perché Columella non ha voluto rinforzare la squadra e si è visto, poi, come avesse ragione il DS). Inoltre è stato protagonista della conquista della B da parte della nocerina.
Iodice è considerato un esperto di carte federali, rapporti istituzionali e di tutti gli aspetti organizzativi connessi all’ attività di una società di Calcio.
Io, più che Stefano Trinchera, che a parte l'attuale stagione a Francavilla non ha praticamente curriculum, è nu leccese ed è puru muntat'i cul* visto che è entrato nei radar del Palermo, proporrei un volpone della categoria come Iodice. Sì, proprio quello che ha mazzuliato tempo fa quella gran cac** di Lotito! Lui sì che il curriculum ce l'ha buono...
Biografia di Pino Iodice.
Pino Iodice, 51 anni, un dirigente sportivo di vecchia data. Ha cominciato la sua carriera giovanissimo, nel 1983, come segretario nell’Ercolanese, squadra che all’epoca militava in serie C2. Dopo cinque anni il passaggio al Campania Puteolana, nella stessa categoria, società in cui Iodice prestò servizio solo due anni per trasferirsi, nel 1989 alla Salernitana. Nel ’91 l’approdo al Calcio Napoli sempre con la qualifica di segretario. Nella più importante società calcistica della Campania, Iodice lavorò, dedicandosi in massima parte alle problematiche del settore giovanile, dal momento della fine dell’era-Maradona fino al 1997, vivendo anche periodi di buoni risultati (quarto posto nella stagione 91-92 con Claudio Ranieri in panchina e sesto posto nel 93-94 con la squadra allenata da Marcello Lippi). La crisi finanziaria, però, costrinse il club a privarsi dei suoi pezzi migliori (Zola, Fonseca, Ferrara, Cannavaro), mandandolo incontro ad una crisi che culminò, nella stagione 97-98, con la retrocessione in serie B dopo 33 anni consecutivi di permanenza nella massima serie. A quel punto le strade di Pino Iodice e del Napoli si divisero. Il dirigente approdò dapprima al Savoia, portatovi dal presidente Mario Moxedano che per qualche tempo era stato comproprietario del Napoli con la famiglia Gallo e che in quella veste aveva avuto modo di conoscerlo, e poi, dopo quattro stagioni, all’Acireale per due campionati. Iodice si trasferì quindi in Puglia, lavorando per sei anni a Taranto e per uno a Gallipoli. Nel 2010 il trasferimento all’Aurora Pro Patria, in serie C2, quindi due anni a Nocera Inferiore e, da luglio 2013, il passaggio all’Ischia Isolaverde, con la carica di sirettore sportivo e segretario generale. Da maggio 2016 a marzo 2017 è stato il direttore sportivo del Matera (contratto risolto perché Columella non ha voluto rinforzare la squadra e si è visto, poi, come avesse ragione il DS). Inoltre è stato protagonista della conquista della B da parte della nocerina.
Iodice è considerato un esperto di carte federali, rapporti istituzionali e di tutti gli aspetti organizzativi connessi all’ attività di una società di Calcio.
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Re: IL FUTURO
Beh in effetti Fiore, Ciccio Marino e anche Meluso (seppur dopo non ci ha lasciato un buon ricordo) hanno lavorato più che bene e con budget risicati pensiamo se avessero avuto un budget più adeguato ad una squadra che punta a lottare per il vertice..Discorsi fatti tantissime volte.
Quindi seppur non si hanno grossi budget bisogna avere almeno un direttore spiartu, uno ca cià capiscia, uno Esperto che sa muoversi nel mondo del calcio sempre più difficile per i meno esperti..
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AMO IL COSENZA PERCHE' AMO COSENZA
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Re: IL FUTURO
il top sarebbe un buon ds e meno lamette ntri sacchette..cosí si potrebbe avere la sicurezza di migliorare di molto la squadra e di toglierci qualche soddisfazione in più....se poi si riesce a dare pure na sistematina allo stadio senza pensare a progetti di stadi nuovi fussa a perfezione.
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Re: IL FUTURO
Ormai siamo in netto ritardo, chiunque viene sarà comunque il primo anno di un progetto triennale! La speranza é che venga messa su una prima bozza di squadra giovane e con la giusta voglia di emergere, da puntellare poi nei prossimi anni...
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Re: IL FUTURO
e allungamu u brodo...... i tri anni a tri anni.... speriamo di esserci, almeno....Peppe75 ha scritto: venerdì 19 maggio 2017, 8:00 Ormai siamo in netto ritardo, chiunque viene sarà comunque il primo anno di un progetto triennale! La speranza é che venga messa su una prima bozza di squadra giovane e con la giusta voglia di emergere, da puntellare poi nei prossimi anni...
ci ficiaru puru u treninu
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Re: IL FUTURO
Manca l’acqua calda nello spogliatoio avversario. Multato il Cosenza
500 euro COSENZA CALCIO S.R.L. per aver fatto mancare l’acqua calda alle docce degli spogliatoi della squadra avversaria (r.cc.).
che figura di M E R * *
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Re: IL FUTURO
voglio sentire le vostre pacate dichiarazioni in questo topic che parla di FUTURO quando il grande sogno/illusione svanirà, poi saremo tutti tifosi del catanzaro secondo il tuo saggio ragionamento ?Kronox ha scritto: martedì 16 maggio 2017, 23:07Sicuro di tifare Cosenza?carlomagno ha scritto: martedì 16 maggio 2017, 22:15 un'altra settimana persa dietro un obiettivo non alla nostra portata
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