a sto punto, caro Ferro, ci vorrebbe una proposta kazzuta, da parte di tutte le formazioni della lega pro, che limitasse la partecipazione delle seconde squadre dei club di A al massimo a 4 per girone, con una vera e propria gara d'appalto, anzi, li metterei proprio all'asta. si parte con una offerta minima prestabilita a tavolino e si ammettono le migliori 8 offerte. i soldi che si riescono ad "azare" si ripartiscono equamente alle altre 32 squadre che non pigliano una ceppa di diritti televisivi. se poi le società di A aggiudicatrici dell'asta desiderano partecipare anche per vincere il campionato di lega pro (visto che magari loro mirano in futuro ad avere in B o addirittura in A la seconda squadra per fottersi il doppio dei diritti televisivi e di lega, tipo come voleva fare Lotito con la salernitana prima che si dichiarasse l'incompatibilità della doppia proprietà) basta che raddoppiano l'offerta e amen.Ferro da Milano ha scritto: mercoledì 8 marzo 2017, 18:09 Intanto c'è da dire che Abodi, appoggiato da Lega B e Pro contava di insidiare maggiormente Tavecchio, il quale si era trovato opposte, nella passata elezione (contro Tommasi, allora, ndr) Associazione allenatori ed arbitri. Tuttavia, stavolta, entrambe le succitate associazioni si sono "concesse" (leggi vendute) a Tavecchio il quale ha promesso loro maggiori risorse (risorse agli arbitri? Suona strano, no?). Abodi prometteva maggiore trasparenza, riforme significative volte verso la legalità ed una politica di redistribuzione più equa dei diritti televisivi. Questo non piaceva ovviamente alla potente Lega A... In più Tavecchio ha promesso alle grandi del nostro campionato di ammetterne le seconde squadre nella Lega Pro. Ma leggiamone parte del programma per commentarlo un po':
• Serie A con 20 squadre con 2 retrocessioni (risparmio di 30 milioni da reinvestire in B e Lega Pro)
• serie B a 20 squadre con 2 promozioni e 3 retrocessioni
• Lega Pro con 40 squadre divise in due gironi
• Apertura alle seconde squadre dei club di A in LegaPro, a patto che non abbiano diritto di voto e che le seconde squadre non siano coinvolte in promozioni/retrocessioni.
Riassumendo, ecco come dovrebbe cambiare la Lega Pro: oggi dei 3 gironi da 18 squadre uno verrebbe praticamente cancellato e delle 54 squadre attuali, 14 spariranno perché ridotte a 40, raggruppate in due gironi da 20. Di queste 7/8 (ma potenzialmente potrebbero essere anche 18/20) potrebbero essere le seconde squadre di club di Serie A ammesse nel nostra attuale Lega. Queste non concorrerebbero a promozioni o retrocessioni. Tradotto, significa campionati falsati; 3 sole promozioni per la B (4 attualmente, e sappiamo bene con quante difficoltà e bassissime probabilità si riesca oggi a salire di categoria!); posto in Lega Pro per (dalle) 20 (alle) 33 delle attuali 54 formazioni.
In conclusione, questo post si chiede quale sarà in futuro il ruolo ed il posto per il Cosenza? Ebbene, potrebbe essere quello di un mesto e veloce rientro tra i dilettanti, altro che sogni di ritorno in B!
A voglia poi a cantare "... portaci via da questa M E R * * di categoria " ca ci mintimu lippa in D!
oppure ti tieni 4/5 marpioni di categoria e punti tutto sui giovani, ha visto mai na kulata... tanto si sa già che le squadre morte di fame per poter sopravvivere devono investire sulla propria cantera. in questo modo sarebbero quasi costrette...e vafankulo!NubediTempesta ha scritto: giovedì 9 marzo 2017, 11:39 Praticamente la spesa che serviva per ottenere oggi una promozione, dalla riforma di tavecchio in poi servirà per riuscire a galleggiare in Lega Pro.