Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
Chapeau per Ferdinando Ielasi, che firma questo meraviglioso articolo pubblicato sul portale reggionelpallone.it
Reggina-Cosenza, uno sguardo verso il cielo…
Ci sono uomini che lasciano la propria firma per sempre, ci sono esempi che vanno onorati e tramandati, al di là se provengono dalla tua squadra del cuore o dai tuoi “rivali” calcistici. Reggina-Cosenza, sarà il primo derby senza Gigi Marulla, bandiera del Cosenza drammaticamente scomparso nel luglio del 2015.
Quel maledetto 19 luglio, quando iniziò a diffondersi la notizia della scomparsa di Marulla, per una volta scomparvero rivalità e campanilismi. Quel maledetto 19 luglio, non pianse solo Cosenza, ma tutta la Calabria calcistica e non. Perchè Gigi Marulla era una di quelle figure capaci di suscitare il rispetto di chiunque lo abbia conosciuto o visto giocare. Un grande calciatore, come dimostrano i circa 150 gol realizzati in carriera (91 dei quali con la maglia dei “lupi”), ma sopratutto un campione del senso di appartenenza e dell’umiltà. Portabandiera di valori autentici, amato ed idolatrato dal popolo silano. Portabandiera di un calcio romantico, temuto e rispettato dalle altre tifoserie.
Gigi Marulla non c’è più, ma vive nel ricordo di uno stadio intero, che oggi porta il suo nome. Vive nel ricordo di tantissimi amici, di tantissimi compagni d’avventura. Come Ugo Napolitano, che qualche mese fa, in una intervista rilasciata a Tutti Figli di Pianca, non riuscì a trattenere l’emozione, ricordando le origini reggine dell’indimenticabile bomber, nato a Stilo nell’aprile del ’63: “Era un grandissimo amico- disse tra le lacrime l’ex difensore di amaranto e rossoblù-, un grandissimo uomo. Nonostante fosse la bandiera del Cosenza, ha sempre avuto stima e simpatia nei confronti della Reggina“.
Domenica 25 settembre 2016, Reggina e Cosenza di nuovo l’una di fronte all’altra. Sul versante amaranto il desiderio di marchiare ancora una volta una tradizione che parla di quattro vittorie casalinghe consecutive, su quello rossoblù la voglia di cancellare un tabù che dura dal 1959. Agonismo, spettacolo, sfottò ed adrenalina, come è giusto che sia. Ma per qualche secondo, ne siamo certi, ci sarà la voglia di guardare verso il cielo, ed il pensiero lascerà unicamente spazio ad un campione senza tempo…
Reggina-Cosenza, uno sguardo verso il cielo…
Ci sono uomini che lasciano la propria firma per sempre, ci sono esempi che vanno onorati e tramandati, al di là se provengono dalla tua squadra del cuore o dai tuoi “rivali” calcistici. Reggina-Cosenza, sarà il primo derby senza Gigi Marulla, bandiera del Cosenza drammaticamente scomparso nel luglio del 2015.
Quel maledetto 19 luglio, quando iniziò a diffondersi la notizia della scomparsa di Marulla, per una volta scomparvero rivalità e campanilismi. Quel maledetto 19 luglio, non pianse solo Cosenza, ma tutta la Calabria calcistica e non. Perchè Gigi Marulla era una di quelle figure capaci di suscitare il rispetto di chiunque lo abbia conosciuto o visto giocare. Un grande calciatore, come dimostrano i circa 150 gol realizzati in carriera (91 dei quali con la maglia dei “lupi”), ma sopratutto un campione del senso di appartenenza e dell’umiltà. Portabandiera di valori autentici, amato ed idolatrato dal popolo silano. Portabandiera di un calcio romantico, temuto e rispettato dalle altre tifoserie.
Gigi Marulla non c’è più, ma vive nel ricordo di uno stadio intero, che oggi porta il suo nome. Vive nel ricordo di tantissimi amici, di tantissimi compagni d’avventura. Come Ugo Napolitano, che qualche mese fa, in una intervista rilasciata a Tutti Figli di Pianca, non riuscì a trattenere l’emozione, ricordando le origini reggine dell’indimenticabile bomber, nato a Stilo nell’aprile del ’63: “Era un grandissimo amico- disse tra le lacrime l’ex difensore di amaranto e rossoblù-, un grandissimo uomo. Nonostante fosse la bandiera del Cosenza, ha sempre avuto stima e simpatia nei confronti della Reggina“.
Domenica 25 settembre 2016, Reggina e Cosenza di nuovo l’una di fronte all’altra. Sul versante amaranto il desiderio di marchiare ancora una volta una tradizione che parla di quattro vittorie casalinghe consecutive, su quello rossoblù la voglia di cancellare un tabù che dura dal 1959. Agonismo, spettacolo, sfottò ed adrenalina, come è giusto che sia. Ma per qualche secondo, ne siamo certi, ci sarà la voglia di guardare verso il cielo, ed il pensiero lascerà unicamente spazio ad un campione senza tempo…
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
Complimenti!Ferro da Milano ha scritto:Chapeau per Ferdinando Ielasi, che firma questo meraviglioso articolo pubblicato sul portale reggionelpallone.it
Reggina-Cosenza, uno sguardo verso il cielo…
Ci sono uomini che lasciano la propria firma per sempre, ci sono esempi che vanno onorati e tramandati, al di là se provengono dalla tua squadra del cuore o dai tuoi “rivali” calcistici. Reggina-Cosenza, sarà il primo derby senza Gigi Marulla, bandiera del Cosenza drammaticamente scomparso nel luglio del 2015.
Quel maledetto 19 luglio, quando iniziò a diffondersi la notizia della scomparsa di Marulla, per una volta scomparvero rivalità e campanilismi. Quel maledetto 19 luglio, non pianse solo Cosenza, ma tutta la Calabria calcistica e non. Perchè Gigi Marulla era una di quelle figure capaci di suscitare il rispetto di chiunque lo abbia conosciuto o visto giocare. Un grande calciatore, come dimostrano i circa 150 gol realizzati in carriera (91 dei quali con la maglia dei “lupi”), ma sopratutto un campione del senso di appartenenza e dell’umiltà. Portabandiera di valori autentici, amato ed idolatrato dal popolo silano. Portabandiera di un calcio romantico, temuto e rispettato dalle altre tifoserie.
Gigi Marulla non c’è più, ma vive nel ricordo di uno stadio intero, che oggi porta il suo nome. Vive nel ricordo di tantissimi amici, di tantissimi compagni d’avventura. Come Ugo Napolitano, che qualche mese fa, in una intervista rilasciata a Tutti Figli di Pianca, non riuscì a trattenere l’emozione, ricordando le origini reggine dell’indimenticabile bomber, nato a Stilo nell’aprile del ’63: “Era un grandissimo amico- disse tra le lacrime l’ex difensore di amaranto e rossoblù-, un grandissimo uomo. Nonostante fosse la bandiera del Cosenza, ha sempre avuto stima e simpatia nei confronti della Reggina“.
Domenica 25 settembre 2016, Reggina e Cosenza di nuovo l’una di fronte all’altra. Sul versante amaranto il desiderio di marchiare ancora una volta una tradizione che parla di quattro vittorie casalinghe consecutive, su quello rossoblù la voglia di cancellare un tabù che dura dal 1959. Agonismo, spettacolo, sfottò ed adrenalina, come è giusto che sia. Ma per qualche secondo, ne siamo certi, ci sarà la voglia di guardare verso il cielo, ed il pensiero lascerà unicamente spazio ad un campione senza tempo…
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
SEGNA PER NOI GIGI MARULLA
"dunami ̶f̶u̶r̶t̶u̶n̶a̶ u cul* i Guarascio e jettami a mare" (cit. mia nonna)
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
Abbiamo avuto sempre rispetto per il grande Gigi Marulla, anche la nostra curva lo ha ricordato in passato
In fondo non siamo mica Catanzaresi
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
pietro_reggina ha scritto:Abbiamo avuto sempre rispetto per il grande Gigi Marulla, anche la nostra curva lo ha ricordato in passato
In fondo non siamo mica Catanzaresi
Almeno voi non leccate il fondoschiena a kirillà!
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
Ecco come il mister di origine boema, figlio d'arte, Zeman presenta la partita di oggi pomeriggio. Tratto da reggionelpallone.it
Vigilia di Reggina-Cosenza, mister Zeman presenta il derby:”Rossoblu favoriti, però…”
Reggina-Cosenza non è mai una partita come le altre. L’incontro tra amaranto e rossoblu questa volta arriva a chiudere il trittico di derby casalinghi che hanno inaugurato la stagione della squadra dello Stretto. Un nuovo, importante esame per misurare la crescita degli uomini di Zeman opposti ad una formazione, quella silana, che vanta un organico di rilievo e motivate ambizioni.
Il tecnico amaranto ha presentato il match in conferenza stampa. Queste le sue parole:
PUNTO SUGLI INFORTUNATI – “Coralli si è allenato solo oggi, sembrava che stesse bene. Non è al massimo della forma ma lo considero tra i disponibili: vedremo se giocherà dall’inizio o a gara in corso ma sarà della partita. Tranne Lancia e Silenzi non abbiamo indisponibili”
DIFFICOLTA’ DEL DERBY – “Giochiamo con un avversario molto forte, partito con ambizioni diverse dalle nostre. Sulla carta il Cosenza ci è superiore. Solitamente sono molto bravi a chiudersi, sfruttando poi qualità e capacità nell’innescare ali e mezzali. Magari, contro di noi, una squadra che ha un organico superiore, vorrà fare la partita e in quel caso dovremo esser bravi noi ad organizzare le ripartenze al meglio”
PROBLEMA pal** INATTIVE – “Si è lavorato a livello individuale in questa settimana per essere più convinti e cattivi nel concretizzare ciò che produciamo e soprattutto ciò che dobbiamo impedire di fare all’avversario. Mi riferisco alle pal** inattive: penso si sia trattato sempre di errori individuali fino ad oggi perché le posizioni sono sempre corrette. Il punto è che tra un calciatore che ha il fuoco dentro per andare a colpire il pallone ed uno che non ha lo stesso approccio la palla la prenderà sempre il primo. Al di là dell’oliare i meccanismi dobbiamo esser più convinti di ciò che facciamo e partire prima dell’avversario in talune situazioni di gioco”
GIOVANI E PRIMISSIMO BILANCIO – “Tanti dei nostri giovani ragazzi hanno grandi qualità, in allenamento si vede però che non sono ancora del tutto pronti. Qualcuno sta facendo dei grandi passi in avanti in questi giorni ma non voglio fare nomi su chi stia migliorando e chi ancora meno. Bisogna aspettarli e ci daranno soddisfazioni. In generale, rispetto alle aspettative, di certo non si può essere delusi e apprezzo l’appoggio della gente. Io ho sempre la voglia di migliorare e al termine della gara non sono mai soddisfatto a pieno”
CALENDARIO DURO – “E’ vero che il ciclo sarà complicato, ma per evitare di complicarcelo troppo è bene pensare una gara alla volta e dedicarci al Cosenza che è squadra forte e completa. Le difficoltà le incontreremo ogni domenica. Diventeranno insormontabili solo se non riusciremo a dare il meglio di noi stessi, indipendentemente dall’avversario che si chiami Cosenza o Lecce”
LE QUALITA’ DEL COSENZA – “Soprattutto dalla cintola in su hanno un organico con varie possibilità anche se dovessero mancare un paio di elementi ce ne sono altri altrettanto validi. Soluzioni a livello individuale ne hanno davvero parecchie. Temo soprattutto le loro ripartenze, sfruttano qualsiasi errore dell’avversario per punirlo con le loro qualità. L’avversario è molto forte, dovremo esser bravi ad aggredirli e agire in velocità. Loro vogliono concorrere per andare in B, noi per quest’anno no: la differenza tra il Cosenza e la Reggina al momento sta qui”.
Vigilia di Reggina-Cosenza, mister Zeman presenta il derby:”Rossoblu favoriti, però…”
Reggina-Cosenza non è mai una partita come le altre. L’incontro tra amaranto e rossoblu questa volta arriva a chiudere il trittico di derby casalinghi che hanno inaugurato la stagione della squadra dello Stretto. Un nuovo, importante esame per misurare la crescita degli uomini di Zeman opposti ad una formazione, quella silana, che vanta un organico di rilievo e motivate ambizioni.
Il tecnico amaranto ha presentato il match in conferenza stampa. Queste le sue parole:
PUNTO SUGLI INFORTUNATI – “Coralli si è allenato solo oggi, sembrava che stesse bene. Non è al massimo della forma ma lo considero tra i disponibili: vedremo se giocherà dall’inizio o a gara in corso ma sarà della partita. Tranne Lancia e Silenzi non abbiamo indisponibili”
DIFFICOLTA’ DEL DERBY – “Giochiamo con un avversario molto forte, partito con ambizioni diverse dalle nostre. Sulla carta il Cosenza ci è superiore. Solitamente sono molto bravi a chiudersi, sfruttando poi qualità e capacità nell’innescare ali e mezzali. Magari, contro di noi, una squadra che ha un organico superiore, vorrà fare la partita e in quel caso dovremo esser bravi noi ad organizzare le ripartenze al meglio”
PROBLEMA pal** INATTIVE – “Si è lavorato a livello individuale in questa settimana per essere più convinti e cattivi nel concretizzare ciò che produciamo e soprattutto ciò che dobbiamo impedire di fare all’avversario. Mi riferisco alle pal** inattive: penso si sia trattato sempre di errori individuali fino ad oggi perché le posizioni sono sempre corrette. Il punto è che tra un calciatore che ha il fuoco dentro per andare a colpire il pallone ed uno che non ha lo stesso approccio la palla la prenderà sempre il primo. Al di là dell’oliare i meccanismi dobbiamo esser più convinti di ciò che facciamo e partire prima dell’avversario in talune situazioni di gioco”
GIOVANI E PRIMISSIMO BILANCIO – “Tanti dei nostri giovani ragazzi hanno grandi qualità, in allenamento si vede però che non sono ancora del tutto pronti. Qualcuno sta facendo dei grandi passi in avanti in questi giorni ma non voglio fare nomi su chi stia migliorando e chi ancora meno. Bisogna aspettarli e ci daranno soddisfazioni. In generale, rispetto alle aspettative, di certo non si può essere delusi e apprezzo l’appoggio della gente. Io ho sempre la voglia di migliorare e al termine della gara non sono mai soddisfatto a pieno”
CALENDARIO DURO – “E’ vero che il ciclo sarà complicato, ma per evitare di complicarcelo troppo è bene pensare una gara alla volta e dedicarci al Cosenza che è squadra forte e completa. Le difficoltà le incontreremo ogni domenica. Diventeranno insormontabili solo se non riusciremo a dare il meglio di noi stessi, indipendentemente dall’avversario che si chiami Cosenza o Lecce”
LE QUALITA’ DEL COSENZA – “Soprattutto dalla cintola in su hanno un organico con varie possibilità anche se dovessero mancare un paio di elementi ce ne sono altri altrettanto validi. Soluzioni a livello individuale ne hanno davvero parecchie. Temo soprattutto le loro ripartenze, sfruttano qualsiasi errore dell’avversario per punirlo con le loro qualità. L’avversario è molto forte, dovremo esser bravi ad aggredirli e agire in velocità. Loro vogliono concorrere per andare in B, noi per quest’anno no: la differenza tra il Cosenza e la Reggina al momento sta qui”.
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
Critiche, neanche troppo velate, arrivano stavolta a Roselli non dagli utenti di questo forum ma dalla stampa avversaria che, con oggettività e senza timori reverenziali descrive le cose per ciò che realmente sono...
tuttoreggina.com
REGGINA-COSENZA - La chiave del match: Cosenza abbottonato, campo infame e la manovra offensiva della Reggina
25.09.2016 21:25 di Giovanni Cimino
articolo letto 796 volte
Foto
Questa Reggina ha un'avversaria in più: il terreno di gioco del proprio stadio. Davvero oltre i limiti consentiti della decenza (più giusto dire dell'indecenza), il manto "verde" dello stadio che fu della serie A e dei fasti dei primi anni 2000. Se ci fosse stato Lo Monaco sugli spalti, stavolta gli avremmo scattato e recapitato noi la foto da whatsappare al presidente Gravina.
Di fatto, è un derby condizionato dal fondo di gioco e anche dall'atteggiamento del Cosenza, come previsto sceso a Reggio per chiudersi e poi di ripartire. Anche oltre il dovuto, non certo da squadra che vorrebbe giocarsi le chance di promozione in serie B.
Nulla di male, ci mancherebbe, di certo lo spettacolo ne ha risentito, ma sopratutto a risentirne una Reggina che ha tentato in tutti i modi di penetrare il folto muro difensivo eretto da Giorgio Roselli, ma che alla fine ha pagato la mancanza di ispirazione in fase di possesso, sulla trequarti e degli esterni offensivi.
Con un pò di precisione in più, sopratutto nel primo tempo, si poteva "bucare" questo Cosenza, a cui le barricate potrebbero non bastare per ambire a posizioni d'avanguardia. Aggiungiamoci poi la mancanza di killer instinct sotto porta di Coralli e Gianola, a rendere giusto il verdetto del campo.
Che significato ha questo pari a reti bianche? Intanto, che la classifica continua a muoversi, che qualche concorrente diretta inizia a staccarsi e che ora iniziano a servire i gol degli attaccanti, ma sopratutto serve il salto di qualità della fase offensiva, che poi è il quid della filosofia zemaniana, dato che tra l'altro il tecnico insiste spesso nel non voler vedere solo traversoni e cross da parte dei suoi. Continuare su questo "filo d'Arianna" delle verticalizzazioni e del gioco "alla mano", può essere indubbiamente lo scacco matto amaranto per una stagione senza alcun tipo di patema d'animo. Tra le piccole pecche, anche una certa mancanza di personalità della mediana, sopratutto quando si ha davvero l'impressione che Botta e De Francesco potrebbero spezzare in due gare in equilibrio.
Domenica c'è il Lecce e il primo banco di prova ad alta quota per una Reggina che dovrà andare in Salento senza timore reverenziale o con troppo rispetto
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REGGINA-COSENZA - La chiave del match: Cosenza abbottonato, campo infame e la manovra offensiva della Reggina
25.09.2016 21:25 di Giovanni Cimino
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Questa Reggina ha un'avversaria in più: il terreno di gioco del proprio stadio. Davvero oltre i limiti consentiti della decenza (più giusto dire dell'indecenza), il manto "verde" dello stadio che fu della serie A e dei fasti dei primi anni 2000. Se ci fosse stato Lo Monaco sugli spalti, stavolta gli avremmo scattato e recapitato noi la foto da whatsappare al presidente Gravina.
Di fatto, è un derby condizionato dal fondo di gioco e anche dall'atteggiamento del Cosenza, come previsto sceso a Reggio per chiudersi e poi di ripartire. Anche oltre il dovuto, non certo da squadra che vorrebbe giocarsi le chance di promozione in serie B.
Nulla di male, ci mancherebbe, di certo lo spettacolo ne ha risentito, ma sopratutto a risentirne una Reggina che ha tentato in tutti i modi di penetrare il folto muro difensivo eretto da Giorgio Roselli, ma che alla fine ha pagato la mancanza di ispirazione in fase di possesso, sulla trequarti e degli esterni offensivi.
Con un pò di precisione in più, sopratutto nel primo tempo, si poteva "bucare" questo Cosenza, a cui le barricate potrebbero non bastare per ambire a posizioni d'avanguardia. Aggiungiamoci poi la mancanza di killer instinct sotto porta di Coralli e Gianola, a rendere giusto il verdetto del campo.
Che significato ha questo pari a reti bianche? Intanto, che la classifica continua a muoversi, che qualche concorrente diretta inizia a staccarsi e che ora iniziano a servire i gol degli attaccanti, ma sopratutto serve il salto di qualità della fase offensiva, che poi è il quid della filosofia zemaniana, dato che tra l'altro il tecnico insiste spesso nel non voler vedere solo traversoni e cross da parte dei suoi. Continuare su questo "filo d'Arianna" delle verticalizzazioni e del gioco "alla mano", può essere indubbiamente lo scacco matto amaranto per una stagione senza alcun tipo di patema d'animo. Tra le piccole pecche, anche una certa mancanza di personalità della mediana, sopratutto quando si ha davvero l'impressione che Botta e De Francesco potrebbero spezzare in due gare in equilibrio.
Domenica c'è il Lecce e il primo banco di prova ad alta quota per una Reggina che dovrà andare in Salento senza timore reverenziale o con troppo rispetto
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
Critiche, neanche troppo velate, arrivano stavolta a Roselli non dagli utenti di questo forum ma dalla stampa avversaria che, con oggettività e senza timori reverenziali descrive le cose per ciò che realmente sono...
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REGGINA-COSENZA - La chiave del match: Cosenza abbottonato, campo infame e la manovra offensiva della Reggina
25.09.2016 21:25 di Giovanni Cimino
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Questa Reggina ha un'avversaria in più: il terreno di gioco del proprio stadio. Davvero oltre i limiti consentiti della decenza (più giusto dire dell'indecenza), il manto "verde" dello stadio che fu della serie A e dei fasti dei primi anni 2000. Se ci fosse stato Lo Monaco sugli spalti, stavolta gli avremmo scattato e recapitato noi la foto da whatsappare al presidente Gravina.
Di fatto, è un derby condizionato dal fondo di gioco e anche dall'atteggiamento del Cosenza, come previsto sceso a Reggio per chiudersi e poi di ripartire. Anche oltre il dovuto, non certo da squadra che vorrebbe giocarsi le chance di promozione in serie B.
Nulla di male, ci mancherebbe, di certo lo spettacolo ne ha risentito, ma sopratutto a risentirne una Reggina che ha tentato in tutti i modi di penetrare il folto muro difensivo eretto da Giorgio Roselli, ma che alla fine ha pagato la mancanza di ispirazione in fase di possesso, sulla trequarti e degli esterni offensivi.
Con un pò di precisione in più, sopratutto nel primo tempo, si poteva "bucare" questo Cosenza, a cui le barricate potrebbero non bastare per ambire a posizioni d'avanguardia. Aggiungiamoci poi la mancanza di killer instinct sotto porta di Coralli e Gianola, a rendere giusto il verdetto del campo.
Che significato ha questo pari a reti bianche? Intanto, che la classifica continua a muoversi, che qualche concorrente diretta inizia a staccarsi e che ora iniziano a servire i gol degli attaccanti, ma sopratutto serve il salto di qualità della fase offensiva, che poi è il quid della filosofia zemaniana, dato che tra l'altro il tecnico insiste spesso nel non voler vedere solo traversoni e cross da parte dei suoi. Continuare su questo "filo d'Arianna" delle verticalizzazioni e del gioco "alla mano", può essere indubbiamente lo scacco matto amaranto per una stagione senza alcun tipo di patema d'animo. Tra le piccole pecche, anche una certa mancanza di personalità della mediana, sopratutto quando si ha davvero l'impressione che Botta e De Francesco potrebbero spezzare in due gare in equilibrio.
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Di fatto, è un derby condizionato dal fondo di gioco e anche dall'atteggiamento del Cosenza, come previsto sceso a Reggio per chiudersi e poi di ripartire. Anche oltre il dovuto, non certo da squadra che vorrebbe giocarsi le chance di promozione in serie B.
Nulla di male, ci mancherebbe, di certo lo spettacolo ne ha risentito, ma sopratutto a risentirne una Reggina che ha tentato in tutti i modi di penetrare il folto muro difensivo eretto da Giorgio Roselli, ma che alla fine ha pagato la mancanza di ispirazione in fase di possesso, sulla trequarti e degli esterni offensivi.
Con un pò di precisione in più, sopratutto nel primo tempo, si poteva "bucare" questo Cosenza, a cui le barricate potrebbero non bastare per ambire a posizioni d'avanguardia. Aggiungiamoci poi la mancanza di killer instinct sotto porta di Coralli e Gianola, a rendere giusto il verdetto del campo.
Che significato ha questo pari a reti bianche? Intanto, che la classifica continua a muoversi, che qualche concorrente diretta inizia a staccarsi e che ora iniziano a servire i gol degli attaccanti, ma sopratutto serve il salto di qualità della fase offensiva, che poi è il quid della filosofia zemaniana, dato che tra l'altro il tecnico insiste spesso nel non voler vedere solo traversoni e cross da parte dei suoi. Continuare su questo "filo d'Arianna" delle verticalizzazioni e del gioco "alla mano", può essere indubbiamente lo scacco matto amaranto per una stagione senza alcun tipo di patema d'animo. Tra le piccole pecche, anche una certa mancanza di personalità della mediana, sopratutto quando si ha davvero l'impressione che Botta e De Francesco potrebbero spezzare in due gare in equilibrio.
Domenica c'è il Lecce e il primo banco di prova ad alta quota per una Reggina che dovrà andare in Salento senza timore reverenziale o con troppo rispetto
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
Proiettiamoci sulla prossima gara che disputeremo al Marulla contro la Virtus Francavilla e, al netto del fatto che c'è una scarsissima disponibilità di siti ed informazioni riguardanti i pugliesi, spulciando il web ho trovato il seguente articolo su salentosport.net in cui, dopo la disastrosa partita giocata e persa in casa per 1-4 contro il Matera, prendono la parola il DS ed il tecnico dei biancazzurri. Due cose mi balzano all'occhio: 1) entrambi si dicono più o meno preoccupati per la prossima partita contro di noi, ma fiduciosi; 2) mister Calabro dice di avere impostato la partita contro i lucani in modo aggressivo e senza timori reverenziali...
Lascio a voi le conclusioni. Buona lettura.
VIRTUS FRANCAVILLA – Trinchera: “Massima fiducia nei ragazzi”, Calabro: “Recuperiamo le energie”
C’è un clima denso di amarezza nel post gara di Virtus Francavilla-Matera. Nessun calciatore biancazzurro si presenta in sala stampa ma è il direttore sportivo Stefano Trinchera a metterci la faccia. “Oggi (ieri, ndr) ho preferito non far venire nessuno dei ragazzi a parlare – esordisce il dirigente – , perché in questo momento hanno bisogno di ritrovare serenità e la convinzione di essere una squadra forte. Perché hanno già dimostrato di esserlo, anche nelle sconfitte. È un periodo in cui puntualmente appena ci tirano in porta prendiamo gol, un po’ perché beccano l’incrocio o perché qualcosa va storto. Dobbiamo cercare di correggerci quanto prima. La medicina noi la conosciamo, è il lavoro: dobbiamo lavorare in silenzio. Sono qui – prosegue Trinchera – per ribadire che abbiamo fiducia nei nostri ragazzi, sappiamo di dover tenere duro. Purtroppo il calendario non ci sta dando una mano, in quanto ci sta mettendo di fronte tutte squadre attrezzate per fare un campionato diverso dal nostro. E anche domenica prossima ci attende un’altra partita impegnativa a Cosenza, ma andiamo avanti con fiducia e con la convinzione di essere una squadra forte”.
Al di là della sconfitta patita contro il Matera, la sensazione è che alla Virtus manchi qualche punto. Ma Trinchera, con decisione, afferma: “Non dobbiamo piangerci addosso. Se a Messina non abbiamo vinto, se ad Agrigento non abbiamo vinto, evidentemente non è sufficiente disputare una grande partita, ma bisogna essere più attenti in fase difensiva e più determinati sotto porta quando si hanno le occasioni per far gol”.
Antonio Calabro, nel commentare la partita, individua nell’uno-due su punizione del Matera il momento che ha tagliato le gambe ai suoi. “Avevamo cominciato anche bene, come avevo chiesto alla squadra di partire forte. E lo abbiamo fatto. Siamo riusciti a tener testa ad una squadra davvero forte. Poi, i due gol su punizione ci hanno ammazzato a livello mentale e non siamo riusciti a reagire. Questo è un momento un po’ particolare, ad ogni minimo errore prendiamo gol. Ma non sarà sempre così. Ora dobbiamo dimenticare in fretta questa partita, perché non fa piacere a nessuno perdere e, soprattutto, con questo punteggio. Rimettiamo a posto le energie fisiche e mentali, a Cosenza ci attende un’altra partita tosta, dove partiremo dallo zero zero e cercheremo – conclude – , con il coltello tra i denti, di portare a casa un risultato positivo”.
Lascio a voi le conclusioni. Buona lettura.
VIRTUS FRANCAVILLA – Trinchera: “Massima fiducia nei ragazzi”, Calabro: “Recuperiamo le energie”
C’è un clima denso di amarezza nel post gara di Virtus Francavilla-Matera. Nessun calciatore biancazzurro si presenta in sala stampa ma è il direttore sportivo Stefano Trinchera a metterci la faccia. “Oggi (ieri, ndr) ho preferito non far venire nessuno dei ragazzi a parlare – esordisce il dirigente – , perché in questo momento hanno bisogno di ritrovare serenità e la convinzione di essere una squadra forte. Perché hanno già dimostrato di esserlo, anche nelle sconfitte. È un periodo in cui puntualmente appena ci tirano in porta prendiamo gol, un po’ perché beccano l’incrocio o perché qualcosa va storto. Dobbiamo cercare di correggerci quanto prima. La medicina noi la conosciamo, è il lavoro: dobbiamo lavorare in silenzio. Sono qui – prosegue Trinchera – per ribadire che abbiamo fiducia nei nostri ragazzi, sappiamo di dover tenere duro. Purtroppo il calendario non ci sta dando una mano, in quanto ci sta mettendo di fronte tutte squadre attrezzate per fare un campionato diverso dal nostro. E anche domenica prossima ci attende un’altra partita impegnativa a Cosenza, ma andiamo avanti con fiducia e con la convinzione di essere una squadra forte”.
Al di là della sconfitta patita contro il Matera, la sensazione è che alla Virtus manchi qualche punto. Ma Trinchera, con decisione, afferma: “Non dobbiamo piangerci addosso. Se a Messina non abbiamo vinto, se ad Agrigento non abbiamo vinto, evidentemente non è sufficiente disputare una grande partita, ma bisogna essere più attenti in fase difensiva e più determinati sotto porta quando si hanno le occasioni per far gol”.
Antonio Calabro, nel commentare la partita, individua nell’uno-due su punizione del Matera il momento che ha tagliato le gambe ai suoi. “Avevamo cominciato anche bene, come avevo chiesto alla squadra di partire forte. E lo abbiamo fatto. Siamo riusciti a tener testa ad una squadra davvero forte. Poi, i due gol su punizione ci hanno ammazzato a livello mentale e non siamo riusciti a reagire. Questo è un momento un po’ particolare, ad ogni minimo errore prendiamo gol. Ma non sarà sempre così. Ora dobbiamo dimenticare in fretta questa partita, perché non fa piacere a nessuno perdere e, soprattutto, con questo punteggio. Rimettiamo a posto le energie fisiche e mentali, a Cosenza ci attende un’altra partita tosta, dove partiremo dallo zero zero e cercheremo – conclude – , con il coltello tra i denti, di portare a casa un risultato positivo”.
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
Da tuttolegapro, parola all'ex: parla De Angelis, calciatore che ben si è disimpegnato dalle nostre parti e che, ne sono sicuro, domenica raccoglierà grandi applausi dal Marulla.
Virtus Francavilla, De Angelis: "Mi trovo bene qui. Il Cosenza? Potrà giocarsi le proprie carte"
29.09.2016 15:00 di Nunzio Danilo FERRAIOLI
articolo letto 344 volte
E' il grande ex della sfida di domenica sera tra Cosenza e Virtus Francavilla. Stiamo parlando dell'attaccante dei pugliesi, ma ex capitano rossoblu, Gianluca De Angelis (in foto). L'attaccante ai microfoni della Gazzetta del Sud ha fatto il punto della situazione, ecco uno stralcio delle sue parole così come riportato da cosenzachannel: “Quando andai via devo dire che ci rimasi molto male. In fondo al termine della stagione precedente ero stato tra i migliori. Detto ciò non nutro rancori ed ho un ottimo rapporto con i miei ex compagni. Virtus Francavilla? Mi trovo molto bene qui, la società è solida e del tecnico Calabro sentirete parlare certamente in futuro. Girone C? Credo che il Cosenza, insieme a Foggia, Lecce, Matera e Juve Stabia possa giocarsi le proprie carte. Le prime tre in classifica sembrano destinate a spartirsi il podio, ma dovranno prestare attenzione alle loro antagoniste. I Lupi, del resto, possono contare su elementi di esperienza come Tedeschi, Blondett, Caccetta, Cavallaro, Statella e Corsi. Formano una grande squadra da tre anni a questa parte”.
Virtus Francavilla, De Angelis: "Mi trovo bene qui. Il Cosenza? Potrà giocarsi le proprie carte"
29.09.2016 15:00 di Nunzio Danilo FERRAIOLI
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E' il grande ex della sfida di domenica sera tra Cosenza e Virtus Francavilla. Stiamo parlando dell'attaccante dei pugliesi, ma ex capitano rossoblu, Gianluca De Angelis (in foto). L'attaccante ai microfoni della Gazzetta del Sud ha fatto il punto della situazione, ecco uno stralcio delle sue parole così come riportato da cosenzachannel: “Quando andai via devo dire che ci rimasi molto male. In fondo al termine della stagione precedente ero stato tra i migliori. Detto ciò non nutro rancori ed ho un ottimo rapporto con i miei ex compagni. Virtus Francavilla? Mi trovo molto bene qui, la società è solida e del tecnico Calabro sentirete parlare certamente in futuro. Girone C? Credo che il Cosenza, insieme a Foggia, Lecce, Matera e Juve Stabia possa giocarsi le proprie carte. Le prime tre in classifica sembrano destinate a spartirsi il podio, ma dovranno prestare attenzione alle loro antagoniste. I Lupi, del resto, possono contare su elementi di esperienza come Tedeschi, Blondett, Caccetta, Cavallaro, Statella e Corsi. Formano una grande squadra da tre anni a questa parte”.
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
per me DeA resta un lusso per la legapro,dentro e fuori dal campo.
..cento anni di storia..
con nessuna dirigenza solo per l'amore del cosenza..'ncarogna sempre
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
Francavilla Fontana non è Reggio Calabria, così il web latita in merito ad informazioni provenienti dal centro pugliese. Allora, Ferro da Milano corre ai ripari e fornisce ai forumisti un po' di rassegna stampa. Buona lettura.
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
Conferenza stampa di mister Calabro. Persona seria e, sembra, allenatore preparato. Dal minuto 11:40 parla del nostro Cosenza (non ho capito che dice quando farfuglia qualcosa tipo: "si permettono di avere BIRRA in panchina..." ? ). A parte questo da ciò che dice, dimostra di conoscere alla perfezione il modo di giocare classico di Roselli. Spero che il nostro mister lo voglia sorprendere!
https://www.youtube.com/watch?v=1yagSokvNl8
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
Sentito e risentito senza riuscire a decifrare minimamente la parola sbiascicata che segnali tu Ferro !!! Forse il cognome di un giocatore da noi inesistente, tipo bredle: si sara'sbagliato!! Comunque un vero mistero, da non dormirci la notte .....Ferro da Milano ha scritto:Conferenza stampa di mister Calabro. Persona seria e, sembra, allenatore preparato. Dal minuto 11:40 parla del nostro Cosenza (non ho capito che dice quando farfuglia qualcosa tipo: "si permettono di avere BIRRA in panchina..." ? ). A parte questo da ciò che dice, dimostra di conoscere alla perfezione il modo di giocare classico di Roselli. Spero che il nostro mister lo voglia sorprendere!
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Re: Cosa dicono in casa dei nostri prossimi avversari?
cromosoma21 ha scritto:Sentito e risentito senza riuscire a decifrare minimamente la parola sbiascicata che segnali tu Ferro !!! Forse il cognome di un giocatore da noi inesistente, tipo bredle: si sara'sbagliato!! Comunque un vero mistero, da non dormirci la notte .....Ferro da Milano ha scritto:Conferenza stampa di mister Calabro. Persona seria e, sembra, allenatore preparato. Dal minuto 11:40 parla del nostro Cosenza (non ho capito che dice quando farfuglia qualcosa tipo: "si permettono di avere BIRRA in panchina..." ? ). A parte questo da ciò che dice, dimostra di conoscere alla perfezione il modo di giocare classico di Roselli. Spero che il nostro mister lo voglia sorprendere!
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Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!