Come dire la nostra nella società e nelle scelte

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Fabriziocs88
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Come dire la nostra nella società e nelle scelte

Messaggio da Fabriziocs88 »

Vi spiego l'azionariato popolare.
Cosa si intende per Azionariato popolare applicato alle società calcistiche?
«È una pratica, diffusa nel mondo sportivo, attraverso la quale i tifosi partecipano alla vita e al governo di una società, diventandone azionisti».
Esiste in Italia un modello legislativo cui ispirarsi?
«Al momento no»
I modelli esteri sono applicabili da noi?
«L’articolo 18 della Costituzione parla chiaro: i cittadini hanno diritto ad associarsi per fini che non sono vietati dalla legge penale».
Quali sono i principali club europei ad azionariato popolare?
«Barcellona, Real Madrid, Bayern Monaco, Amburgo, Benfica, Sporting Lisbona, Arsenal. Ma potrei citarne un'altra decina come minimo».
In Italia sono state avviate esperienze di questo tipo?
«Sono già a buon punto Venezia e Modena. Il presidente Pizzigati ha annunciato che i tifosi veneziani acquisteranno il 30% delle azioni della società e saranno rappresentati da un membro nel consiglio d’amministrazione. La formula sarà quella della public company. A Modena invece è stata fondata una cooperativa. I sostenitori dovrebbero assicurarsi il 10% per la fine dell’anno.
Anche altre realtà si stanno interessando al fenomeno: Pisa, Foggia, Brescia, Ancona, Chievo. Vi è poi il caso di una squadra che gioca in serie D, l’ASD Santarcangelo, dove il 10% delle quote societarie è posseduto da un’associazione di tifosi, chiamata "Squadramia"».
Prendiamo Barçellona e Real Madrid. Come si fa a diventare soci?
«Pagando una quota annuale, che varia a seconda dell’età. A Barcellona da 0 a 5 anni la quota è di 34 euro, 68 euro da 6 a 14 anni, 137 euro dai 14 anni in su. A Madrid essere soci non costa nulla fino a 10 anni, si pagano 47 euro dagli 11 ai 14 anni, 136 dai 14 anni in poi».
In che modo vengono rappresentati i soci?
«Tramite l’assemblea generale».
Come vengono scelti i membri dell’assemblea?
«A Barcellona attraverso un meccanismo che seleziona con sorteggio l’1,5% dei soci complessivi più una percentuale inferiore all’1% scelta fra i soci con maggiore anzianità. A Madrid mediante una votazione a suffragio universale che elegge 33 rappresentanti ogni 1000 fino a un massimo di 2000. Questo, ovviamente, per motivi logistici: sarebbe impossibile organizzare un’assemblea alla quale far partecipare tutti i soci, che nel caso del Barcellona sono oltre 175.000».
Quali sono gli altri organi di governo?
«L’azionariato è un modello che consente ai tifosi di partecipare da azionisti al governo di una società. Si comincia con poco, si può arrivare ad essere il presidente del Barcellona. Il comitato direttivo dirige e amministra le attività del club, e il presidente lo rappresenta nei rapporti con terzi».
Come viene eletto il presidente?
«Sia a Barcellona che a Madrid con elezione a suffragio universale tra tutti i soci. Il mandato è di 4 anni e non è possibile essere eletti per più di due volte consecutive».
È il presidente a mettere i soldi nel calciomercato?
«Gli euro investiti per acquistare calciatori non escono dalle tasche dei Laporta o Perez di turno. I presidenti hanno una funzione di garanzia qualora il bilancio di fine anno dovesse essere chiuso in disavanzo. In tal caso si impegnano a coprire le perdite».
Torniamo ai soci. Quali sono i loro diritti?
«Eleggere il presidente e gli altri organi di governo, partecipare alle attività organizzate dal club e fruire dei benefici previsti».
Di che benefici si tratta?
«Si va dall’acquisto dei biglietti in anticipo ad altre agevolazioni, come sconti in negozi convenzionati ed altro. Secondo uno studio fatto da un prestigioso istituto catalano, nel 2008 un abitante di Barcellona socio del club ha risparmiato circa 700 euro in un anno rispetto ad un abitante non socio, proprio grazie alle agevolazioni previste per i soci del club. Se in una famiglia ci sono due soci, sommando il risparmio si arriva ad una cifra niente male. "Més que un club", ovvero "Più che un club" è il motto del Barcellona. Niente di più calzante alla realtà calcistica più importante del mondo, diretta emanazione di quella che è la cultura del posto».
Ma non è tutto quì giusto?
«No, rimanendo nel pianeta calcio, il Barça ha stabilito nel 2009 un record assoluto; il trionfo in tutte e sei le competizioni alle quali ha partecipato. Il dominio dei blaugrana di La Porta nasce anzitutto dall’aver sfruttato la cosiddetta legge "attira-cervelli". Una legge del governo Zapatero che garantisce un pesante sgravio fiscale della durata di cinque anni per i lavoratori stranieri. Tale trattamento fiscale, in tempi di crisi economica, ha consentito alle squadre spagnole di assicurarsi campioni del calibro di Cristiano Ronaldo, Ibrahimovic, Benzema e Kaka. Da solo il provvedimento fiscale di Zapatero non basta però a giustificare le fortune dei club spagnoli».
Un modello da imitare quindi?
«E’il modello gestionale ed organizzativo la base di tutto, che a Barcellona si caratterizza con la spettacolarità nel gioco e nel divertimento offerto al pubblico. Una programmazione che porta trofei in bacheca, ma anche soldi in cassa. La Champions vinta a Roma è valsa al Barça, secondo uno studio di Mastercard, circa centodieci milioni di euro. Un bottino composto dai premi per la partecipazione e la vittoria finale elargiti dall’Uefa, dai diritti televisivi, dal botteghino, dalle tante entrate commerciali e di marketing tra sponsor, merchandising, vendita di cibo e bevande.
La conquista del mondiale per club è valsa, solo per il premio Fifa, circa 5 milioni di dollari. Il bilancio del Barça nel 2008/09 si è chiuso con un utile di 8,8 milioni di euro. La previsione per il 2009/10 è di 20 milioni di attivo. Le vittorie sportive ed i proventi delle entrate commerciali generano introiti notevoli, che, unitamente all’azionariato popolare, garantiscono al Barcellona prosperità economica e la possibilità, per i soci, di co-gestire il club».
È possibile perdere la carica di socio?
«Per decisione volontaria, per morte o per motivi di carattere disciplinare. Lo statuto del Real Madrid aggiunge a tali cause anche il mancato pagamento della quota entro 4 mesi dalla data prevista».
Tornando all’aspetto generale, quale è lo scopo primario dell’azionariato popolare?
«La stabilizzazione del club a livello economico e sociale».
Cosa siintende per stabilità sociale?
«Le società ad azionariato popolare valorizzano il territorio, promuovendo iniziative di sostegno delle comunità locali in vari settori, anche attraverso la costituzione di fondazioni ad hoc».
Perché in Italia l’azionariato popolare non è ancora diffuso come all’estero?
«I tifosi italiani ignorano la possibilità di partecipare attivamente alla vita del club: questa è la conclusione.
Bastano 20000 cuori rossoblu per dire la nostra e invertire finalmente la rotta e tornare tutti uniti sugli spalti e far tremare tutti ovunque andiamo.
"Io C credo" E tu?


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Fabriziocs88
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Re: Come dire la nostra nella società e nelle scelte

Messaggio da Fabriziocs88 »

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Re: Come dire la nostra nella società e nelle scelte

Messaggio da aficionados64 »

E ki tanni i di
Fabriziocs88
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Re: Come dire la nostra nella società e nelle scelte

Messaggio da Fabriziocs88 »

Tu sei d'accordo? Reputi interessante l'azionariato oppure no? Non perdiamoci a chiacchiere se quaglio sia o meno il nuovo ds parliamo di cose serie per il futuro e secondo me il futuro per il nostro calcio e' solo questo tanto non verrà nessuno ad investire nel cosenza
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Re: Come dire la nostra nella società e nelle scelte

Messaggio da felipao »

L'argomento è interessantissimo anche perché riguarda un ambito attinente ad un nuovo modo, per il nostro calcio, di essere tifosi. La possibilità per i tifosi di partecipare attivamente alle vicende della propria squadra rappresenta il futuro del nostro calcio che fa i conti con la crisi e con la scarsità di risorse finanziarie ed umane e nel contempo che registra l'emergere crescente di una forte domanda dal basso in termini di ricettività delle società delle istanze dei tifosi. L'azionariato popolare è uno strumento per consentire ai tifosi di avere voce in capitolo nell' ambito delle decisioni societarie e per accorciare quel gap tra società ed aspettative dei tifosi che tanto soffriamo qui a Cosenza. Inoltre ognuno di noi può partecipare e contribuire più compiutamente alla vita della nostra squadra.
Il 15 aprile ci sarà l'assemblea dei soci della associazione Cosenza nel cuore e all' o.d.g. ci sarà anche il tema dell' acquisizione di quote del Cosenza da parte dei tifosi......il primo passo, secondo me è aderire ad associazioni di tifosi che hanno come scopo sociale obiettivi di questo tipo........
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Rey86
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Re: Come dire la nostra nella società e nelle scelte

Messaggio da Rey86 »

l'idea è bella ma bisogna vedere a quanto ammonta la spesa vista la crisi e la disoccupazione, non sono convinto che si debba iscrivere per forza ad associazioni di tifosi già esistenti.
Fabriziocs88
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Re: Come dire la nostra nella società e nelle scelte

Messaggio da Fabriziocs88 »

Io facendo un po' di calcoli con una spesa di 50€ annui bastano 20000 veri tifosi e possiamo acquistare anche il 90% delle quote perché si raggiunge il 1.000.000,00 di euro e faremo un campionato da vertice più i vari sponsor che si affiancherebbero facilmente vista la trasparenza e la serietà del progetto. Non dobbiamo affiancare nessun'altra tifoseria o club ma creare il nostro azionariato e farlo partire subito.
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Re: Come dire la nostra nella società e nelle scelte

Messaggio da felipao »

20000 veri tifosi sono assai.....il 90% delle quote come obiettivo non è realizzabile, al massimo un 10% secondo me. Poi riguardo ad aderire ad associazioni di tifosi che si pongono l'obiettivo dell' azionariato popolare ho espresso un mio pensiero. Io mi sono associato a Cosenza nel cuore anche per questa prospettiva ma non è detto che bisogna aderire ad associazioni già esistenti.....sé ne possono creare anche nuove ed altre....il punto importante secondo me è però associarsi per perseguire l'obiettivo....uniti è più facile
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Re: Come dire la nostra nella società e nelle scelte

Messaggio da Fabriziocs88 »

Si è vero si potrebbe anche trasformare cosenza nel cuore in azionariato. Dove si svolge la riunione il 15?
Fabriziocs88
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Re: Come dire la nostra nella società e nelle scelte

Messaggio da Fabriziocs88 »

Col 10% non ti invitano neanche alle assemblee più ridicole anzi che abbonarsi partecipiamo all'azionariato e in base al contributo stabiliamo se sia il caso di regalare l'abbonamento in curva o in altri settori equivalenti alla somma versata
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Re: Come dire la nostra nella società e nelle scelte

Messaggio da felipao »

Fabriziocs88 ha scritto:Si è vero si potrebbe anche trasformare cosenza nel cuore in azionariato. Dove si svolge la riunione il 15?
È una assemblea dei soci.....quindi per partecipare si deve essere socio della associazione. Comunque si terrà il 15 aprile alle 19.30 nella sede del coni di p.zza Matteotti
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Re: Come dire la nostra nella società e nelle scelte

Messaggio da Nube di Tempesta »

10%, 90%... pure Barzan voleva il n% delle quote. Possiamo associarci come i Tre Moschettieri o la Setta del Pugnale Nero, ma se Guarascio le quote non le vende -o non ne vende più di un tot- non si risolve nulla. Nella peggiore delle ipotesi si compra una minima percentuale, i soldi vengono messi quindi per far giocare alla playstation dal vero Quaglio, non si conta assolutamente nulla e tutto rimane come prima, con l'aggravante che stavolta pagheremmo di tasca nostra per vedere i soliti balletti.
Oltretutto dovrebbero essere apportate serissime modifiche allo statuto sociale per avere una struttura di tipo spagnolo, altrimenti il presidente elettivo in carica 4 anni ce lo sogniamo.
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Fabriziocs88
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Re: Come dire la nostra nella società e nelle scelte

Messaggio da Fabriziocs88 »

Noi intanto muoviamoci verso questa tendenza che poi il prezzo lo facciamo noi al caro guarascio e di sicuro non metteremo quaglio ds ma ci teniamo stretto marino o altri candidati seri e professionali che amano i colori rossoblu
Fabriziocs88
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Re: Come dire la nostra nella società e nelle scelte

Messaggio da Fabriziocs88 »

Bisogna crederci e tutto sarà possibile
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Re: Come dire la nostra nella società e nelle scelte

Messaggio da LupoCs86 »

Di ciò se ne parlò prima dell'ultimo fallimento... Poi rimasero solo parole...la vedo difficile qui con sta truscia!