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(ANSA) - MILANO, 15 OTT - L'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni è indagato per rapina dalla procura di Bergamo.
Il sostituto procuratore Giancarlo Mancusi ha così configurato il fatto di una ventina di giorni fa, quando l'ex calciatore aveva costretto un fotografo, che lo aveva appena immortalato mentre era a spasso con la famiglia, a consegnargli la scheda di memoria della macchina digitale. Nei giorni scorsi il pm ha notificato la chiusura delle indagini.
Cristiano Doni indagato per rapina
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Re: Cristiano Doni indagato per rapina
L'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni è indagato per rapina dalla Procura di Bergamo. Il pm Giancarlo Mancusi ha così configurato l'episodio accaduto una ventina di giorni fa, quando l'ex calciatore aveva costretto un fotografo, che lo aveva appena immortalato mentre era a spasso con la famiglia, a consegnargli la scheda di memoria della macchina digitale.
Il sostituto procuratore nei giorni scorsi ha notificato la chiusura delle indagini. Doni, difeso dall'avvocato Salvatore Pino - lo stesso che lo assiste nell'inchiesta sul Calcioscommesse - pare intenzionato a farsi interrogare dal pm per fornire una propria versione. Il fatto era accaduto nel primo pomeriggio del 21 settembre in piazza della Libertà.
L'ex capitano nerazzurro era appena uscito dal ristorante Bobino, dove aveva pranzato insieme alla famiglia. Lo aveva notato Sergio Agazzi, fotografo dell'agenzia Fotogramma che fornisce i servizi alla redazione bergamasca del Corriere della Sera (la sede è proprio sopra al Bobino), che aveva cominciato a scattare.
Doni si era innervosito, anche perché era in compagnia dei familiari, tra cui la figlia di 10 anni e il secondogenito nato due mesi fa. «Mi si era fatto incontro - racconta Agazzi - urlando "avvoltoi" e chiedendomi nervosamente se era uscito bene in foto». «Mi aveva afferrato per il bavero - continua Agazzi - e mi aveva costretto a consegnargli la scheda con le immagini appena scattate».
http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/906756/
Il sostituto procuratore nei giorni scorsi ha notificato la chiusura delle indagini. Doni, difeso dall'avvocato Salvatore Pino - lo stesso che lo assiste nell'inchiesta sul Calcioscommesse - pare intenzionato a farsi interrogare dal pm per fornire una propria versione. Il fatto era accaduto nel primo pomeriggio del 21 settembre in piazza della Libertà.
L'ex capitano nerazzurro era appena uscito dal ristorante Bobino, dove aveva pranzato insieme alla famiglia. Lo aveva notato Sergio Agazzi, fotografo dell'agenzia Fotogramma che fornisce i servizi alla redazione bergamasca del Corriere della Sera (la sede è proprio sopra al Bobino), che aveva cominciato a scattare.
Doni si era innervosito, anche perché era in compagnia dei familiari, tra cui la figlia di 10 anni e il secondogenito nato due mesi fa. «Mi si era fatto incontro - racconta Agazzi - urlando "avvoltoi" e chiedendomi nervosamente se era uscito bene in foto». «Mi aveva afferrato per il bavero - continua Agazzi - e mi aveva costretto a consegnargli la scheda con le immagini appena scattate».
http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/906756/