Rai Storia: Cosenza l'Atene di Calabria
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Rai Storia: Cosenza l'Atene di Calabria
LUNEDI 12 OTTOBRE ore 21,10
https://www.facebook.com/watch/?v=2805601329764423
Storia delle nostre città: Cosenza
Su Rai Storia (canale 54) l'Atene della Calabria
Una città le cui origini possono essere fatte risalire all’ottavo secolo a.c. quando sorse il primitivo villaggio di Kos. Da qui sarebbe nata Cosenza, la protagonista di “Storia delle nostre città”, in onda lunedì 12 ottobre alle 21.10 su Rai Storia. L’insediamento fu successivamente conquistato dal bellicoso popolo dei Bruzi che qui insediarono la loro capitale, da dove dominarono incontrastati la Calabria per secoli. Dopo aver più volte sconfitto in guerra i greci, i Bruzi cedettero di fronte alla micidiale avanzata di Roma e la città diventò una colonia con il nome di Consentia. Dopo il crollo dell’Impero, e l’arrivo dei barbari, Cosenza subì prima la dominazione dei goti, dei bizantini e degli svevi per poi essere contesa tra gli Angiò e gli Aragonesi. Quest’ultimi nel XVI secolo ne fecero una tra le città più importanti del loro regno e nel 1511 vi fondarono l’Accademia Cosentina. La prestigiosa scuola segnò per Cosenza l’avvio di una fioritura culturale e umanistica che vide la sua massima espressione nella figura di Bernardino Telesio, filosofo ispiratore di Giordano Bruno, Tommaso Campanella e Francesco Bacone. In quel glorioso periodo la città fu onorata dell’appellativo di “Atene della Calabria”. Nell’800 Cosenza entra a far parte del Regno Borbonico ed è teatro di violenti scontri durante gli anni che portarono all’unità d’Italia. Oggi la città è il capoluogo di provincia più a Nord della Calabria e rappresenta una realtà che sta costruendo il suo futuro sulle fondamenta del suo grande passato. Ancora oggi la città porta infatti i segni indelebili della sua lunga storia tra i vicoli del centro caratterizzato da un dedalo di strette strade che si snodano attorno ad antichi edifici romani, chiese medievali, conventi, case fortezze, palazzi padronali e bellissime piazze. Ma anche innovative gallerie d’arte, moderni musei diffusi e opere architettoniche futuriste come il “Ponte di San Francesco di Paola" che rappresenta con i suoi 104 metri di altezza il ponte strallato più alto d'Europa.
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Storia delle nostre città: Cosenza
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Una città le cui origini possono essere fatte risalire all’ottavo secolo a.c. quando sorse il primitivo villaggio di Kos. Da qui sarebbe nata Cosenza, la protagonista di “Storia delle nostre città”, in onda lunedì 12 ottobre alle 21.10 su Rai Storia. L’insediamento fu successivamente conquistato dal bellicoso popolo dei Bruzi che qui insediarono la loro capitale, da dove dominarono incontrastati la Calabria per secoli. Dopo aver più volte sconfitto in guerra i greci, i Bruzi cedettero di fronte alla micidiale avanzata di Roma e la città diventò una colonia con il nome di Consentia. Dopo il crollo dell’Impero, e l’arrivo dei barbari, Cosenza subì prima la dominazione dei goti, dei bizantini e degli svevi per poi essere contesa tra gli Angiò e gli Aragonesi. Quest’ultimi nel XVI secolo ne fecero una tra le città più importanti del loro regno e nel 1511 vi fondarono l’Accademia Cosentina. La prestigiosa scuola segnò per Cosenza l’avvio di una fioritura culturale e umanistica che vide la sua massima espressione nella figura di Bernardino Telesio, filosofo ispiratore di Giordano Bruno, Tommaso Campanella e Francesco Bacone. In quel glorioso periodo la città fu onorata dell’appellativo di “Atene della Calabria”. Nell’800 Cosenza entra a far parte del Regno Borbonico ed è teatro di violenti scontri durante gli anni che portarono all’unità d’Italia. Oggi la città è il capoluogo di provincia più a Nord della Calabria e rappresenta una realtà che sta costruendo il suo futuro sulle fondamenta del suo grande passato. Ancora oggi la città porta infatti i segni indelebili della sua lunga storia tra i vicoli del centro caratterizzato da un dedalo di strette strade che si snodano attorno ad antichi edifici romani, chiese medievali, conventi, case fortezze, palazzi padronali e bellissime piazze. Ma anche innovative gallerie d’arte, moderni musei diffusi e opere architettoniche futuriste come il “Ponte di San Francesco di Paola" che rappresenta con i suoi 104 metri di altezza il ponte strallato più alto d'Europa.
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Re: Rai Storia: Cosenza l'Atene di Calabria
grazie
"dunami ̶f̶u̶r̶t̶u̶n̶a̶ u cul* i Guarascio e jettami a mare" (cit. mia nonna)
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Re: Rai Storia: Cosenza l'Atene di Calabria
un ottimo ripasso di storia. troppo pomposo con troppe lodi forse, ma bello. temevo molto la solita cosa "clientelare" rai, invece è stato prodotto interamente fuori, con studiosi validi, nessuna marchetta politica nè riferimenti a vavusi locali contemporanei. promosso
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Re: Rai Storia: Cosenza l'Atene di Calabria
Fatto bene. Anche se con inesattezze storiche, mi è piaciuto. Ad Atene della Calabria, il catanzarese medio ha avuto una sincope!
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!
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Re: Rai Storia: Cosenza l'Atene di Calabria
tipo (sono colpevolmente abbastanza ignorante sulla storia della mia città)?Ferro da Milano ha scritto: martedì 13 ottobre 2020, 9:04 Fatto bene. Anche se con inesattezze storiche, mi è piaciuto. Ad Atene della Calabria, il catanzarese medio ha avuto una sincope!
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Re: Rai Storia: Cosenza l'Atene di Calabria
A parte le più che dubbie origini italiche ed il presunto nome della città (Kos è greco, non certo un nome italico ed i greci nell’VIII secolo a.c. non erano arrivati nell’entroterra calabrese ed appena si affacciavano timidamente sulle coste!) si parla di alleanza con Alessandro re dell’Epiro, quando invece il Molosso fu sconfitto dai Bruzi nei pressi di Mendicino, l’allora Pandosia. Poi altri dettagli su cui non vale la pena dilungarsi.
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!
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Re: Rai Storia: Cosenza l'Atene di Calabria
non mi sembra roba di poco conto
possibile che abbiano fatto errori così grossolani?
rivedrei completamente il mio giudizio.
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Re: Rai Storia: Cosenza l'Atene di Calabria
A me non ha entusiasmato, da Rai Storia mi sarei aspettato di meglio... mi è sembrato alquanto cattedratico e poco televisivo.
Avrei fatto una narrazione più fluida e completa con approfondimenti su tematiche/figure specifiche, tipo Bernardino Telesio.
Il tempo è tiranno, hanno tagliato molta roba e, certamente, hanno sorvolato su molti fatti storici non ritenuti di interesse primario. E' probabile (anzi direi certo) che l'alleanza con Annibale vi sia stata, magari in tempi diversi rispetto allo scontro avvenuto a Pandosia.
Avrei fatto una narrazione più fluida e completa con approfondimenti su tematiche/figure specifiche, tipo Bernardino Telesio.
Il tempo è tiranno, hanno tagliato molta roba e, certamente, hanno sorvolato su molti fatti storici non ritenuti di interesse primario. E' probabile (anzi direi certo) che l'alleanza con Annibale vi sia stata, magari in tempi diversi rispetto allo scontro avvenuto a Pandosia.
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Re: Rai Storia: Cosenza l'Atene di Calabria
Non confondere Alessandro I re dell’Epiro, zio di Alessandro Magno, con Annibale. Ci sono 150 di differenza tra i due ed io parlavo di un altro episodio storico. Per quanto riguarda il generale cartaginese, ti confermo che si alleò coi Bruzi. Il primo, invece, ci ha lasciato la pelle a causa dei nostri fieri avi, attorno alle colline di Mendicino!originalzagor ha scritto: sabato 17 ottobre 2020, 17:34 A me non ha entusiasmato, da Rai Storia mi sarei aspettato di meglio... mi è sembrato alquanto cattedratico e poco televisivo.
Avrei fatto una narrazione più fluida e completa con approfondimenti su tematiche/figure specifiche, tipo Bernardino Telesio.
Il tempo è tiranno, hanno tagliato molta roba e, certamente, hanno sorvolato su molti fatti storici non ritenuti di interesse primario. E' probabile (anzi direi certo) che l'alleanza con Annibale vi sia stata, magari in tempi diversi rispetto allo scontro avvenuto a Pandosia.
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Re: Rai Storia: Cosenza l'Atene di Calabria
Ferro da Milano ha scritto: lunedì 19 ottobre 2020, 2:27Non confondere Alessandro I re dell’Epiro, zio di Alessandro Magno, con Annibale. Ci sono 150 di differenza tra i due ed io parlavo di un altro episodio storico. Per quanto riguarda il generale cartaginese, ti confermo che si alleò coi Bruzi. Il primo, invece, ci ha lasciato la pelle a causa dei nostri fieri avi, attorno alle colline di Mendicino!originalzagor ha scritto: sabato 17 ottobre 2020, 17:34 A me non ha entusiasmato, da Rai Storia mi sarei aspettato di meglio... mi è sembrato alquanto cattedratico e poco televisivo.
Avrei fatto una narrazione più fluida e completa con approfondimenti su tematiche/figure specifiche, tipo Bernardino Telesio.
Il tempo è tiranno, hanno tagliato molta roba e, certamente, hanno sorvolato su molti fatti storici non ritenuti di interesse primario. E' probabile (anzi direi certo) che l'alleanza con Annibale vi sia stata, magari in tempi diversi rispetto allo scontro avvenuto a Pandosia.
vero!
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Re: Rai Storia: Cosenza l'Atene di Calabria
In poco più di 40 minuti è difficile narrare la storia e approfondire alcuni temioriginalzagor ha scritto: sabato 17 ottobre 2020, 17:34 A me non ha entusiasmato, da Rai Storia mi sarei aspettato di meglio... mi è sembrato alquanto cattedratico e poco televisivo.
Avrei fatto una narrazione più fluida e completa con approfondimenti su tematiche/figure specifiche, tipo Bernardino Telesio.
Il tempo è tiranno, hanno tagliato molta roba e, certamente, hanno sorvolato su molti fatti storici non ritenuti di interesse primario. E' probabile (anzi direi certo) che l'alleanza con Annibale vi sia stata, magari in tempi diversi rispetto allo scontro avvenuto a Pandosia.
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Re: Rai Storia: Cosenza l'Atene di Calabria
Condivido. In 40 minuti è difficile approfondire tutti i temi della storia della nostra città.
In ogni caso, buon ripasso di storia.
Erano anni che non vedevo un video sulla storia e le origini di Cosenza
Ricordo da ragazzo una VHS della CARICAL fatto molto bene. Mi pare fosse il 1990 o 1991.
In ogni caso, buon ripasso di storia.
Erano anni che non vedevo un video sulla storia e le origini di Cosenza
Ricordo da ragazzo una VHS della CARICAL fatto molto bene. Mi pare fosse il 1990 o 1991.
ODIO ETERNO AL CALCIO MODERNO!!!
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Re: Rai Storia: Cosenza l'Atene di Calabria
Riguardo Annibale e la nostra alleanza con lui riporto un estratto.Ferro da Milano ha scritto: lunedì 19 ottobre 2020, 2:27Non confondere Alessandro I re dell’Epiro, zio di Alessandro Magno, con Annibale. Ci sono 150 di differenza tra i due ed io parlavo di un altro episodio storico. Per quanto riguarda il generale cartaginese, ti confermo che si alleò coi Bruzi. Il primo, invece, ci ha lasciato la pelle a causa dei nostri fieri avi, attorno alle colline di Mendicino!originalzagor ha scritto: sabato 17 ottobre 2020, 17:34 A me non ha entusiasmato, da Rai Storia mi sarei aspettato di meglio... mi è sembrato alquanto cattedratico e poco televisivo.
Avrei fatto una narrazione più fluida e completa con approfondimenti su tematiche/figure specifiche, tipo Bernardino Telesio.
Il tempo è tiranno, hanno tagliato molta roba e, certamente, hanno sorvolato su molti fatti storici non ritenuti di interesse primario. E' probabile (anzi direi certo) che l'alleanza con Annibale vi sia stata, magari in tempi diversi rispetto allo scontro avvenuto a Pandosia.
Annibale aveva inviato nel Bruzio il luogotenente Annone e i Bruzi si sollevarono a favore dei cartaginesi ma le città della Magna Grecia, rivali di Cartagine, si opposero. Annone nel 215 a.c. riuscì a conquistare Locri e Crotone dove furono concentrati i Bruzi, e al porto di Locri avrebbero dovuto affluire i rinforzi che Annibale attendeva dalla madrepatria, poichè per l'accordo con Capua non poteva arruolare in Campania, e pure i rifornimenti attraverso i saccheggi gli stavano inimicando le popolazioni italiche prima favorevoli.
- autunno 203 a.c. - il senato cartaginese per l'invasione di Scipione, ordinò ad Annibale di tornare in Africa. Per la prima volta dopo ben trentaquattro anni, Annibale tornava nella patria che aveva lasciato da ragazzo per seguire il padre. Egli fece costruire una flotta con il legname della Sila. Prima di abbandonare l'Italia, procedette a distruzioni e saccheggi sul territorio per non lasciare bottino nelle mani dei Romani; massacrò i soldati italici che rifiutavano di seguirlo in Africa.
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