Il primo impatto è stato stupendo. Obiettivamente è davvero una maglia bellissima. Ora però è venuto il momento di valutarne i pro e i contro, suddivisi in una serie di considerazioni.
* Bella è bella, ma è chiaramente una maglia da catalogo, al contrario di quelle ufficiali che stiamo indossando e che sono state disegnate apposta per noi. E' sostanzialmente la maglia con cui abbiamo giocato in Coppa Italia contro Trapani e Torino: lì, in trasferta, era argento e bianco, sembrava una semplice maglia bianca vista da lontano. Virata in rossoblu ha un altro impatto
* Ricorda molto la maglia della serie B 88-89 (evoluzione di quella dell'anno prima), la cosiddetta "maglia Bergamini" o maglia "Terme Luigiane"; sostanzialmente ne sembra una interpretazione moderna. Si sarebbe detto quasi un omaggio alla storia del Cosenza, ma in realtà è evidente che quella somigliana è una semplice coincidenza.
* Bella i primi dieci minuti, poi alla lunga stanca. Si è un po' sentita la mancanza delle nostre strisce verticali rossoblu. Oltretutto la si è utilizzata proprio in una partita contro una squadra, il Crotone, che veste esattamente quelle tonalità di rosso e soprattutto di blu (mentre il nostro solitamente è più scuro), ingenerando un po' di confusione. Io addirittura all'ingresso in campo pensavo che noi fossimo i bianchi
* A proposito di colori. Il primo problema visivo è stato il contrasto con pantaloncini e calzettoni, quelli chiaramente della muta solita, quindi con un tono di blu più scuro. Lo straniamento si è avuto soprattutto quando i nostri venivano inquadrati da dietro, visto che non c'era rosso sul retro della maglia. Sembravamo nerazzurri o blu-lilla. Si è avuta una sensazione di alienità, bisognava concentrarsi per convincersi che quello fosse il Cosenza
* A proposito di lilla. Quel blu, forse perché di sera, forse perché filtrato dalle telecamere, sembrava viola. La stessa impressione si ha nelle foto della partita: è blu, ma manca un millimetro al viola. Soprattutto nella mescolanza col rosso sul front della maglia, data dall'alternarsi di righine via via più grandi / piccole.
* Presentata come una maglia limited edition per il derby (allo stesso modo come la semplice maglia rossa da catalogo che ci fa da terza maglia, con l'aggiunta di un logo, è stata presentata contro il Carpi come una maglia per i 105 anni e venduta all'asta). Secondo me ancunu ha sbagliato ancunu candeggio e siamo rimasti senza maglie ufficiali
o forse la Legea ha mandato poco materiale e ha dovuto rimediare al volo mandandoci queste maglie rossoblu dal suo magazzino, in attesa di mandarci un'altra fornitura di quelle ufficiali. Lo scopriremo a Padova, dove non potremo giocare in bianco e quindi dovremmo indossare la maglia rossoblu. Se scenderemo di nuovo in campo con questa (o con quella rossa) altro che limited edition... In conclusione.
Certi esperimenti cromatici li lascerei proprio al Crotone, che sia nei colori che nei disegni delle maglie ha sempre innovato e sperimentato senza problemi, guardando spesso alla modernità (anche la loro divisa di quest'anno non fa eccezione). Saranno forse 20 anni che non si vede un Crotone con una "semplice" divisa rossoblu a strisce, senza templates strani e originali. Mi ricordo già al tempo di De Florio la loro maglia a due bande larghe verticali rossoblu ma distanziate, o qualche tempo dopo la loro maglia a strisce orizzontali davanti e verticali dietro.
Noi siamo il Cosenza, innoviamo ogni tanto (siamo gli unici in Italia e tra le sole 2-3 squadre al mondo ad aver proposto una divisa, maglia e pantaloncini, interamente rossa davanti e tutta blu dietro) ma quasi sempre evitando giochi di strisce troppo strani, specialmente negli ultimi anni, e soprattutto sempre tenendo fermi i nostri colori: il blu Cosenza è un blu tenebra, scurissimo, quello del derby andava bene appunto per il Crotone.
In sostanza, fateci giocare con la nostra maglia ché lo preferiamo.
Ho detto. A voi la parola
GUARASCIO MOLLA IL COSENZA CALCIO 
