L'allenatore conta per il 20-30%

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andre@4miglia
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Re: L'allenatore conta per il 20-30%

Messaggio da andre@4miglia »

bruziomaurizio ha scritto:
andre@4miglia ha scritto:
bruziomaurizio ha scritto:non ho mai conosciuto un allenatore bravissimo a complicarsi la vita come roselli, un vero maestro nel martellarsi gli zebedei. le percentuali variano a seconda degli allenatori e a secondo del punto di vista per cui si valuta il loro operato. ecco se parliamo di valore aggiunto ad una rosa di calciatori con sacchi si può parlare anche del 51%, senza aver paura di sbilanciarmi. ma se parliamo di insussistenze e sopravvenienze passive, di limitatori e tre candele, anche roselli raggiunge agevolmente il 51%.
Immagine
La rosa del Milan 1988-89
Da sinistra, dietro: Van Basten, Rijkaard, Maldini, Antonioli, G. Galli, Pinato, Gullit, Tassotti, Virdis.
Al centro: F. Galli, P. Pagani (massaggiatore), Pincolini (prep. atletico), Sacchi (allenatore), Galbiati (allenatore in seconda), F. Pagani (massaggiatore), Donadoni. Seduti: Bianchi, Costacurta, Mussi, Evani, Baresi Franco, Ancelotti, Colombo, Massaro


Qualche anno dopo fece bene anche Capello al Milan. E Sacchi in altri club non fece altrettanto bene (vedi Atletico Madrid), in nazionale fu portato in finale per mano da Baggio sinnò caz**. Resta sicuramente un gran allenatore, ma nei risultati incidono come non mai gli undici.
certo, capello ha fatto bene al milan, ma ha trovato una squadra fatta, uno squadrone, il famoso "milan degli olandesi", come piace ricordare ai denigratori di sacchi. ma gli olandesi li ha inventati lui, e non solo loro. anche allegri sta facendo bene alla juve, ma il lavoro grosso l'ha fatto conte. così fece sacchi quando dal parma andò al milan. galli veniva da un mondiale disastroso con quei due gol presi da maradona e dalla bulgaria. non lo voleva nemmeno la mamma. tassotti era uno scarto della lazio. maldini una scommessa di 18 anni, che nella primavera del milan, così come nell'esordio in prima squadra l'anno prima di sacchi, giocava mediano. lui lo inventò terzino sx. colombo era un modesto muratore della mediana proveniente dall'avellino. filippo galli e Costacurta due ragazzi di 24 e 22 anni provenienti dal settore giovanile. baresi era una mezza sega scartata dall'inter che si tenette il fratello più virtuoso, beppe, una gaccia che gioco anche quache partita in nazionale (europeo 1980). Donadoni era una mezzala rachitica scartato da inter e soprattutto juve, che sacchi trasformò nel tornante tra i più forti di sempre. ancellotti veniva da un gravissimo infortunio. era un classico 10 di belle prospettive che la roma non ci pensò due volte a scaricarlo dopo che si era rotto. lo portò a milano Liedholm e sacchi si inventò il registra arretrato che impose il gioco al mondo. virdis era uno scarto della juve , non sapeva cosa fosse la doppia cifra. nel primo anno di sacchi, oltre lo scudetto, vinse la classifica marcatori con 17 reti, che per quei tempi non erano pochi. Gullit era il capitano della nazionale olandese, giocava libero. con sacchi diventò una seconda punta con i controkoglioni! evani era un terzino sx, cresciuto nel milan, uno dei tanti nato nel 1963 che venne fuori dalla scuola di italo galbiati. con sacchi diventò un fortissimo laterale alto sx nel 4-4-2 di nuova concezione. poi c'era van basten, tra i più scarsi attaccanti europei ai tempi dell'ajax. sul guern sportivo era sempre sul podio degli asini dopo le partite di coppe europee. veniva da un infortunio ed il primo anno faceva la panchina a virdis. il suo apporto 7 partite e 4 gol. poi divenne Van Basten, dopo lo splendido europeo 1988, con quel gol alla russia che riuscì a strapparmi qualche lacrima di commozione. massaro faceva il mediano, qualche volta il tornante. la fiorentina lo prese insieme a monelli dal monza, il vero campione tra i due (allora...). non ci pensò due volte a sbarazzarsene. con sacchi diventoò una seconda punta da tanti gol. e chiudo con il terzo olandese, Rijkaard, difensore centrale degli orange (insieme a Gullit!), con il buon arrigo diventò un interno di centrocampo, una vera rivoluzione tattica (come quelle successive di dino baggio e desailly). ecco cosa si è inventato sacchi, il grande milan, quello che se giri per il mondo ancora ricordano tutti, come l'olanda di cruijff, il brasile di pelè-didì-vavà, l'ungheria di puskas e il real madrid di di stefano. sacchi.....
E chin'era u magu Otelma? :lol: La sua mano e il suo modo di fare calcio si vedeva, ha cercato di allontanare il calcio italiano dal solito stereotipo difensivista ma è innegabile ca ha avuto jocaturi serissimi. :wink: E senza chissi facìa caz** come è normale che sia.


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Nube di Tempesta
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Re: L'allenatore conta per il 20-30%

Messaggio da Nube di Tempesta »

Se penso a chi mandavamo in campo in maglia azzurra gli anni 90 e i primi 2000 (vincendo peraltro molto meno di quanto avremmo potuto) rivedo la nazionale degli ultimi anni e mi viene da piangere (al netto di qualche bel risultato). Poi guardo la generazione dei ragazzini che saranno gli azzurri di domani e un po' di speranza seria si riaccende.
O forse sarà la nostalgia per quando eravamo ragazzini anche noi e tutti i problemi e le preoccupazioni si limitavano all'interrogazione di matematica, all'esame universitario e a ra guagliuna conosciuta a una festa che ti faceva penare venti minuti prima di dartela, ma se ripenso a quando guardavi l'Italia e vedevi Baggio, Maldini, Baresi, Zenga, Donadoni... e la lista potrebbe essere lunghissima... e la voce di Pizzul a raccontare tutto... non ce la posso fare, troppi ricordi.
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