L'allenatore conta per il 20-30%
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L'allenatore conta per il 20-30%
E' vero, ma il 20-30% dei punti dell'anno scorso (60), per esempio, sono 12-18....
Ipotizziamo che Roselli abbia contribuito positivamente per un 10-15%.....con un allenatore vincente avremmo avuto dai 6 ai 9 punti in più...nella peggiore delle ipotesi.......
(ricordo Melfi, Matera, Andria, CZ in casa e fuori, Castellamare, ecc..)
A voi i commenti.......
Jamuu Aladì, Jamuuu Stefanù......
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Re: L'allenatore conta per il 20-30%
L'allenatore è importante. Ora non so percentualizzartelo perchè non sono bravo in statistiche e matematica.
La cosa certa è che puoi avere anche uno squadrone sulla carta ma che se non è guidato da uno che non ha polso sullo spogliatoio e che non sa ben schierarli in campo i risultati non si ottengono.
In campo vanno i giocatori ma il manico è fondamentale. Diversamente non esisterebbero allenatori top come può essere auteri o ciucci come può essere roselli.
La cosa certa è che puoi avere anche uno squadrone sulla carta ma che se non è guidato da uno che non ha polso sullo spogliatoio e che non sa ben schierarli in campo i risultati non si ottengono.
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Re: L'allenatore conta per il 20-30%
Lo scorso anno i play off erano ampiamente alla portata. Non li abbiamo raggiunti per colpa di roselli e la sua scellerata gestione delle partite con paganese, melfi e andria in primis.
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Re: L'allenatore conta per il 20-30%
Bravo, avevo dimenticato la Paganese.....Markol ha scritto:Lo scorso anno i play off erano ampiamente alla portata. Non li abbiamo raggiunti per colpa di roselli e la sua scellerata gestione delle partite con paganese, melfi e andria in primis.
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Re: L'allenatore conta per il 20-30%
Perchè, la partita a Castellammare contro una squadra decimata e senza spessore tecnico, reduce da un filotto impressionante di sconfitte e con il cambio del tecnico (Zavettieri ndr) proprio in quel match? E la partita a Matera no? U scienziato in quel match pensò bene di spostare dal centro del centrocampo, dove fino a quel momento era stato a dir poco strepitoso, dirottandolo in fascia e di fatto annullandolo, Fiordilino per far posto a quell'ectoplasma di Caccetta reduce da un lungo infortunio e non ancora recuperato, quindi assolutamente inadatto a contrastare il fortissimo centrocampo lucano (Armellino, Iannini, De Rose), col risultato di consentire agli azzurri di esercitare una pressione costante per tutti i 90'. E non solo! Quella partita vide il fantastico esperimento di lasciare Corsi e Ciancio in panca, per far posto all'ancora acerbo Pinna da un lato ed a Blondett dall'altro, il cui posto in coppia con Tedeschi, al centro della difesa, fu preso dal fenomeno Di Nunzio. Sciuaddru c'avimu patutu cu chissu!
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Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!
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Re: L'allenatore conta per il 20-30%
vi siete tenuti bassi...già st'anno capone e le sue fissazioni c'ha fatto perdere almeno almeno 12 punti..l'anno scorso un vu dicu proprio...e l'anno scorso avevi un attacco pure migliore e non lo sapevi sfruttare...st'anno piuttosto che puntare sui giovani scattanti ha voluto semi pensionati terzini...e jamu.... vi dimenticate anche la partita in casa col benevento 1-1 dove corsi sul fallo laterale al 93' vuole attaccare e capone si sgomita per fargli passare la palla dietro?!? e la formazione a matera totalmente sballata con 4 cristiani fuori ruolo pur di non mettere giovani in campo per poi perdere malamente e uscirsene con la mitica frase "la cosa strana é stare sopra il matera"???? deangelis facci sognare
..cento anni di storia..
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Re: L'allenatore conta per il 20-30%
LA scelta scellerata fu una soltanto: rinunciare alla coppia rodata Tedeschi-Blondett per inserire DiNunzio (!) con spostamento di blondett a terzinodx.
B O I C o o p !
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Re: L'allenatore conta per il 20-30%
Credo che il 30% sia la percentuale massima che può influire un allenatore su una partita nel saper leggere la partita e fare le opportune sostituzioni in corso e anche nel saper spronare ogni elemento della rosa affinchè in campo possa dare il meglio, questo anche e sopratutto durante gli allenamenti.. Poi anche un pubblico numeroso e caloroso ha la sua percentuale nello spingere la squadra alla vittoria direi un 10% massimo 15% ma la parte grossa quindi un 55%-60% è della squadra che va in campo. Morale a mio modesto avviso è che puoi prendere anche il mister più bravo del mondo ma se la percentuale che incide al 60% non ha qualità elevate si possono fare buoni campionati o sufficenti non cmq ottimi. Poi ha volte capitano le annate particolari dove tutto gira per il verso giusto e gli avversari che hanno maggiori qualità tecniche per vari motivi falliscono i loro obiettivi ed escono annate in cui il crotone o il leicester vincono i loro rispettivi campionati (esempi recentissimi, cmq rari)
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Re: L'allenatore conta per il 20-30%
Per me siamo più vicini ad un 20% che ad un 30%, ma a mio modo di vedere non è poco. Non pensiamo che i campionati si vincano per distacco...quando i punti di differenza sono pochi avere un allenatore che azzecca le scelte, sappia motivare tutti non è poca cosa. Sul forum si era fatto (per gioco) il nome di Zeman...beh se andate a vedere chi aveva a Foggia e Pescara. Senza andare troppo lontano Toscano ha vinto due campionati di fila con una squadra super collaudata e una società alle spalle ben strutturata, altrove pur facendo bene a Terni e Novara non è riuscito a mantenere la stessa continuità di risultati. Senza Roselli e in questa situazione sinceramente non so se avremmo fatto più punti, la sicurezza che alcuni hanno io non ce l'ho.
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Re: L'allenatore conta per il 20-30%
Personalmente credo.. che questa squadra risenta tantissimo dell'effetto Roselliano...è stata costruita per non creare gioco ma solo per difendersi e approfittare dell'errore dell'avversario di turno..Insomma lanci lunghi e pedalare...Il problema di De Angelis sará quello di armonizzare tutti i reparti per cercare di creare gioco ...Cosa molto ardua senza terzini decenti e un mediano dai piedi buoni..Quindi urgono alcuni acquisti che alzino il tasso tecnico della squadra..abbastanza velocemente..Se poi-De Angelis in questa sosta riuscirá a cambiare radicalmente la filosofia del collettivo...senza rinforzi adeguati...la percentuale del suo lavoro sarà "miracolosa" quindi non classificabile
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Re: L'allenatore conta per il 20-30%
non ho mai conosciuto un allenatore bravissimo a complicarsi la vita come roselli, un vero maestro nel martellarsi gli zebedei. le percentuali variano a seconda degli allenatori e a secondo del punto di vista per cui si valuta il loro operato. ecco se parliamo di valore aggiunto ad una rosa di calciatori con sacchi si può parlare anche del 51%, senza aver paura di sbilanciarmi. ma se parliamo di insussistenze e sopravvenienze passive, di limitatori e tre candele, anche roselli raggiunge agevolmente il 51%.
ci ficiaru puru u treninu
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Re: L'allenatore conta per il 20-30%
bruziomaurizio ha scritto:non ho mai conosciuto un allenatore bravissimo a complicarsi la vita come roselli, un vero maestro nel martellarsi gli zebedei. le percentuali variano a seconda degli allenatori e a secondo del punto di vista per cui si valuta il loro operato. ecco se parliamo di valore aggiunto ad una rosa di calciatori con sacchi si può parlare anche del 51%, senza aver paura di sbilanciarmi. ma se parliamo di insussistenze e sopravvenienze passive, di limitatori e tre candele, anche roselli raggiunge agevolmente il 51%.
La rosa del Milan 1988-89
Da sinistra, dietro: Van Basten, Rijkaard, Maldini, Antonioli, G. Galli, Pinato, Gullit, Tassotti, Virdis.
Al centro: F. Galli, P. Pagani (massaggiatore), Pincolini (prep. atletico), Sacchi (allenatore), Galbiati (allenatore in seconda), F. Pagani (massaggiatore), Donadoni. Seduti: Bianchi, Costacurta, Mussi, Evani, Baresi Franco, Ancelotti, Colombo, Massaro
Qualche anno dopo fece bene anche Capello al Milan. E Sacchi in altri club non fece altrettanto bene (vedi Atletico Madrid), in nazionale fu portato in finale per mano da Baggio sinnò caz**. Resta sicuramente un gran allenatore, ma nei risultati incidono come non mai gli undici.
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Re: L'allenatore conta per il 20-30%
certo, capello ha fatto bene al milan, ma ha trovato una squadra fatta, uno squadrone, il famoso "milan degli olandesi", come piace ricordare ai denigratori di sacchi. ma gli olandesi li ha inventati lui, e non solo loro. anche allegri sta facendo bene alla juve, ma il lavoro grosso l'ha fatto conte. così fece sacchi quando dal parma andò al milan. galli veniva da un mondiale disastroso con quei due gol presi da maradona e dalla bulgaria. non lo voleva nemmeno la mamma. tassotti era uno scarto della lazio. maldini una scommessa di 18 anni, che nella primavera del milan, così come nell'esordio in prima squadra l'anno prima di sacchi, giocava mediano. lui lo inventò terzino sx. colombo era un modesto muratore della mediana proveniente dall'avellino. filippo galli e Costacurta due ragazzi di 24 e 22 anni provenienti dal settore giovanile. baresi era una mezza sega scartata dall'inter che si tenette il fratello più virtuoso, beppe, una gaccia che gioco anche quache partita in nazionale (europeo 1980). Donadoni era una mezzala rachitica scartato da inter e soprattutto juve, che sacchi trasformò nel tornante tra i più forti di sempre. ancellotti veniva da un gravissimo infortunio. era un classico 10 di belle prospettive che la roma non ci pensò due volte a scaricarlo dopo che si era rotto. lo portò a milano Liedholm e sacchi si inventò il registra arretrato che impose il gioco al mondo. virdis era uno scarto della juve , non sapeva cosa fosse la doppia cifra. nel primo anno di sacchi, oltre lo scudetto, vinse la classifica marcatori con 17 reti, che per quei tempi non erano pochi. Gullit era il capitano della nazionale olandese, giocava libero. con sacchi diventò una seconda punta con i controkoglioni! evani era un terzino sx, cresciuto nel milan, uno dei tanti nato nel 1963 che venne fuori dalla scuola di italo galbiati. con sacchi diventò un fortissimo laterale alto sx nel 4-4-2 di nuova concezione. poi c'era van basten, tra i più scarsi attaccanti europei ai tempi dell'ajax. sul guern sportivo era sempre sul podio degli asini dopo le partite di coppe europee. veniva da un infortunio ed il primo anno faceva la panchina a virdis. il suo apporto 7 partite e 4 gol. poi divenne Van Basten, dopo lo splendido europeo 1988, con quel gol alla russia che riuscì a strapparmi qualche lacrima di commozione. massaro faceva il mediano, qualche volta il tornante. la fiorentina lo prese insieme a monelli dal monza, il vero campione tra i due (allora...). non ci pensò due volte a sbarazzarsene. con sacchi diventoò una seconda punta da tanti gol. e chiudo con il terzo olandese, Rijkaard, difensore centrale degli orange (insieme a Gullit!), con il buon arrigo diventò un interno di centrocampo, una vera rivoluzione tattica (come quelle successive di dino baggio e desailly). ecco cosa si è inventato sacchi, il grande milan, quello che se giri per il mondo ancora ricordano tutti, come l'olanda di cruijff, il brasile di pelè-didì-vavà, l'ungheria di puskas e il real madrid di di stefano. sacchi.....andre@4miglia ha scritto:bruziomaurizio ha scritto:non ho mai conosciuto un allenatore bravissimo a complicarsi la vita come roselli, un vero maestro nel martellarsi gli zebedei. le percentuali variano a seconda degli allenatori e a secondo del punto di vista per cui si valuta il loro operato. ecco se parliamo di valore aggiunto ad una rosa di calciatori con sacchi si può parlare anche del 51%, senza aver paura di sbilanciarmi. ma se parliamo di insussistenze e sopravvenienze passive, di limitatori e tre candele, anche roselli raggiunge agevolmente il 51%.
La rosa del Milan 1988-89
Da sinistra, dietro: Van Basten, Rijkaard, Maldini, Antonioli, G. Galli, Pinato, Gullit, Tassotti, Virdis.
Al centro: F. Galli, P. Pagani (massaggiatore), Pincolini (prep. atletico), Sacchi (allenatore), Galbiati (allenatore in seconda), F. Pagani (massaggiatore), Donadoni. Seduti: Bianchi, Costacurta, Mussi, Evani, Baresi Franco, Ancelotti, Colombo, Massaro
Qualche anno dopo fece bene anche Capello al Milan. E Sacchi in altri club non fece altrettanto bene (vedi Atletico Madrid), in nazionale fu portato in finale per mano da Baggio sinnò caz**. Resta sicuramente un gran allenatore, ma nei risultati incidono come non mai gli undici.
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Re: L'allenatore conta per il 20-30%
La mano di Sacchi nel Milan stellare era evidente. Ricordo che le squadre avversarie venivano schiacciate nella loro metacampo.
Se ci fosse stato uno alla Roselli al posto diSacchi il Milan avrebbe cmq vinto ciò che ha vinto,ma non allo stesso modo.
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29 maggio 2020:"Io non sono mai retrocesso!
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Re: L'allenatore conta per il 20-30%
state davvero paragonando sacchi a roselli? chiru é già tanto che lo chiamano on lega pro.
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