"Il mio credo è attaccare alti gli avversari"

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cromosoma21
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Re: "Il mio credo è attaccare alti gli avversari"

Messaggio da cromosoma21 »

lupo1970 ha scritto: domenica 29 gennaio 2017, 9:37
cromosoma21 ha scritto: domenica 29 gennaio 2017, 9:24 Ieri nel primo tempo i ragazzi hanno approcciat in modo indisponente, complice uno statella svogliato un mungo non pervenuto e un D'Anna che la buttava alle quaglie. Anche baclet era fumoso.... Bene la strigliata di dea negli spogliatoi e la mossa letizia....
Che non si ripeta più, mi ero cominciato a innervosire....
Urge ancora un altro peperino PWR l'attacco, per esaltare il sistema do gioco di dea + l'elemento PRINCIPE il centrocampista ottimo, anche per far rifiatare caccetta anche lui non in grande spolvero ieri
Possibilmente presi con contratti fino al 2018
Si andrebbe presa gente di prospettiva, come quando si prese statella..... e con contratti lunghi, non prestiti di 6 mesi.....
Ci vorrebbero lungimiranza e progettualità, ho usato il condizionale lupo.......


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DarkGOD
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Re: "Il mio credo è attaccare alti gli avversari"

Messaggio da DarkGOD »

"Mi preme tuttavia ribadire un concetto: siamo il Cosenza e a prescindere dal Matera o dalla Vibonese non dobbiamo avere timore reverenziale di nessuno"
queste le parole del mister durante la conferenza stampa pre-vibonese..
consapevolezza nella nostra forza e imperativo di tenere alto il nome dei lupi
è anche con frasi come queste che si stimolano i ragazzi a fare bene..a differenza di qualcun altro .
non finirò mai di dire che il miglior colpo della stagione è stato l'esonero di kojak.
adesso mi sento orgoglioso della mia squadra a prescindere dal risultato
grazie dea
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bruziomaurizio
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Re: "Il mio credo è attaccare alti gli avversari"

Messaggio da bruziomaurizio »

a gaviscon avia investito cu nua, grazie a capi i milanciana. vediamo di farla fallire. grande e grazie DeA!
:flag: :D ci ficiaru puru u treninu :twisted: :lol:
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Re: "Il mio credo è attaccare alti gli avversari"

Messaggio da Oberdan_80 »

io mi ritrovo quatto damigiane da 5l di Gaviscon, una sola è a metà ma da 1 mese non ne faccio più uso, il mio medico ha parlato di guarigione miracolosa... se Carlitos vuole passare gliele regalo :D :sord
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Ferro da Milano
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Re: "Il mio credo è attaccare alti gli avversari"

Messaggio da Ferro da Milano »

"Il mio credo è attaccare alti gli avversari..."

Ieri non siamo stati ordinati nel farlo. Nel senso che non ho visto sempre gli attaccanti essere aggressivi (ad esempio come contro il Taranto o il Matera) e salire insieme nel pressare. Spesso ho vist un solo attaccante andare in pressione e questo non solo non è utile, anzi, diventa deleterio! Perché quell'uomo si stanca correndo a vuoto perché il difensore può comodamente appoggiare a destra o a sinistra ad un compagno che ovviamente sarà libero perché i nostri attaccanti e centrocampisti non sono saliti tutti a chiudere gli spazi nel fare pressing. Ieri li abbiamo fatti ragionare troppo, lì dietro, ed i nostri uomini si sono spompati inutilmente. Se questa tattica dispendiosa sul piano fisico dev'essere adottata (ed a me piace,perché credo che la migliore difesa sia l'attacco) allora va fatta in modo ordinato e metodico, con l'impegno di tutti gli effettivi di reparto impegnati.
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!
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Re: "Il mio credo è attaccare alti gli avversari"

Messaggio da bruziomaurizio »

Ferro da Milano ha scritto: domenica 5 febbraio 2017, 15:02 "Il mio credo è attaccare alti gli avversari..."

Ieri non siamo stati ordinati nel farlo. Nel senso che non ho visto sempre gli attaccanti essere aggressivi (ad esempio come contro il Taranto o il Matera) e salire insieme nel pressare. Spesso ho vist un solo attaccante andare in pressione e questo non solo non è utile, anzi, diventa deleterio! Perché quell'uomo si stanca correndo a vuoto perché il difensore può comodamente appoggiare a destra o a sinistra ad un compagno che ovviamente sarà libero perché i nostri attaccanti e centrocampisti non sono saliti tutti a chiudere gli spazi nel fare pressing. Ieri li abbiamo fatti ragionare troppo, lì dietro, ed i nostri uomini si sono spompati inutilmente. Se questa tattica dispendiosa sul piano fisico dev'essere adottata (ed a me piace,perché credo che la migliore difesa sia l'attacco) allora va fatta in modo ordinato e metodico, con l'impegno di tutti gli effettivi di reparto impegnati.
Bravo ferro, giusta osservazione. Pressing alto e costante e aggiungo attacco sulle seconde pal** con la mediana, sempre!
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Re: "Il mio credo è attaccare alti gli avversari"

Messaggio da bruziomaurizio »

bruziomaurizio ha scritto: domenica 5 febbraio 2017, 15:40
Ferro da Milano ha scritto: domenica 5 febbraio 2017, 15:02 "Il mio credo è attaccare alti gli avversari..."

Ieri non siamo stati ordinati nel farlo. Nel senso che non ho visto sempre gli attaccanti essere aggressivi (ad esempio come contro il Taranto o il Matera) e salire insieme nel pressare. Spesso ho vist un solo attaccante andare in pressione e questo non solo non è utile, anzi, diventa deleterio! Perché quell'uomo si stanca correndo a vuoto perché il difensore può comodamente appoggiare a destra o a sinistra ad un compagno che ovviamente sarà libero perché i nostri attaccanti e centrocampisti non sono saliti tutti a chiudere gli spazi nel fare pressing. Ieri li abbiamo fatti ragionare troppo, lì dietro, ed i nostri uomini si sono spompati inutilmente. Se questa tattica dispendiosa sul piano fisico dev'essere adottata (ed a me piace,perché credo che la migliore difesa sia l'attacco) allora va fatta in modo ordinato e metodico, con l'impegno di tutti gli effettivi di reparto impegnati.
Bravo ferro, giusta osservazione. Pressing alto e costante e aggiungo attacco sulle seconde pal** con la mediana, sempre!
:D
Il famoso tema tattico: "anema e core"
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Re: "Il mio credo è attaccare alti gli avversari"

Messaggio da DarkGOD »

nonostante la partita sottotono,la tattica di attaccare alti dimostra che prima o poi u gollicchio arriva se tiri in porta..
una partita come quella di vibo,con qualcun altro in panchina sarebbe finita che a furia di difenderci il tiro della domenica lo avrebbero fatto gli avversari (accaduto non so quante volte!) senza avere le pal** di reagire ed attaccare,dato che non avevi la testa e la tattica per farlo.
quindi onestamente a dea non mi sento di rimproverargli nulla..continua così che l'importante è giocare a calcio!
tanto ai playoff c'arriviamo lo stesso..non come l'anno scorso che ci potevi arrivare e per un punto ti sono sfumati perchè per 14 partite di fila hai preferito pareggiare anche con le piccole senza fare un tiro in porta.
per me questo vuol dire tanto..non so per voi
almeno ora quando guardo il cosenza,che vinca o che perda,guardo una partita di pallune!!!!
+tiri
-mostaccioli
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Re: "Il mio credo è attaccare alti gli avversari"

Messaggio da Ferro da Milano »

Con buona pace di chi apprezza i mustazzuali, anche in riva allo Stretto dove, si sa, non sono certo sostenitori rossoblu, hanno recepito la svolta - dati alla mano - che la nostra squadra ha avuto con l'avvento di De Angelis. Ecco, in merito, un articolo tratto dal sito tuttoreggina:

VERSO COSENZA-REGGINA - Occhio amaranto, i Lupi con la nuova gestione tecnica hanno cambiato passo: più punti e più gol rispetto alla prima parte di stagione
09.02.2017 20:48 di Redazione Tuttoreggina
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Da quando Stefano De Angelis ha assunto la guida del Cosenza, al posto di Giorgio Roselli, i Lupi sembrano averne tratto giovamento. A livello di numeri, il quadro è palese e chiaro. Peraltro, la squadra sembra aver rinnovato la sua mentalità in campo, prima votata al contenimento, oggi un pò più offensiva, tanto che il neo tecnico rossoblù ha giocato con il 4-3-3 e contro la Reggina sta pensando di sdoganare il 4-2-3-1.

Due vittorie, un pari e un ko, quello clamoroso contro il Matera, quando i rossoblù erano persino passati in vantaggio. La media punti al momento si attesta a 1,75 punti/gara (prima era 1,5 punti/gara), mentre la squadra ha innalzato la sua media realizzativa, facendo registrare nelle ultime gare una media gol di 2 reti a gara, contro l'1,3 della gestione Roselli.

Ci sono tutti gli ingredienti per dover tenere a bada una squadra ostica e rognosa, che non ha mai nascosto le proprie ambizioni di altissima classifica.
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!