Una medaglia maschile mancava all’Italia da sette anni. E Cosenza cambia la geografia del trampolino
Un argento nei tuffi che arriva dalla Calabria. Giovanni Tocci spiazza la geografia del trampolino: feudo a Bolzano, centro Federale a Trento, famiglia Marconi-Rinaldi a Roma: i podi della specialità hanno sempre seguito tratte precise. Ora c’è una faccia nuova, emozionata e disorientata, Tocci è freddo in gara ed emotivo fuori: «Non è che ho ancora ben capito che ho fatto e neanche dove devo andare».
Il protocollo del podio non gli è familiare, il richiamo della squadra che fischia e fa baraonda è troppo forte e Tocci fatica a rispettare i riti della cerimonia.
Non si può dire che non cercasse la medaglia, lo aveva dichiarato prima di iniziare perché nella stagione in cui ha centrato la qualificazione olimpica un buon risultato in Europa sembrava possibile. Le eliminatorie invece lo hanno sorpreso: «A un certo punto mi sono tremate le gambe. Vuoi vedere che adesso butto tutto?». Sembrava fuori, si è arrampicato, ha rimontato, con una tempra che di solito si costruisce con l’esperienza e invece Tocci butta in acqua come dote naturale.
Anche in finale la condotta è la stessa, meno rischi ma partenza controllata, classifica nel mucchio per poi lanciarsi in progressione e superare gli avversari una posizione dopo l’altra. Gli resta davanti solo il vicecampione del mondo Illyha Kvsha, ucraino come la donna che allena Tocci, Lyubov Barsukova chiamata a Cosenza con il marito Alexander cinque anni fa proprio per mettere su una palestra di tuffi. «Siamo un bel gruppetto, cinque o sei ragazzi e poi i più piccoli. Sentirete ancora parlare di noi. Il nostro impianto a Campagnano è l’unico della regione con i trampolini, non sapete che orgoglio sento a portare la nostra piccola realtà fino a questi livelli. Sono la prova che si lavora bene». Tocci ha vissuto l’esperimento dall’inizio, «ero bambino, sono capitato in vasca quando è arrivata la novità e invece di nuotare ho provato il trampolino».
Non porta solo la bandiera della regione, con il suo argento gli uomini dei tuffi si ripresentano sul podio. In Europa mancavano dal 2009, «In effetti era ora». I compagni di squadra si fanno notare: «Non ti allargare, viene qui va». Tocci li guarda, senza più punti di riferimento perché li ha lasciati sul trampolino. Deve ancora salire sul podio e si butta nella festa.
LA GARA NEL DETTAGLIO
Il punteggio: 414.30 punti
La progressione: dal quinto posto (doppio e mezzo rovesciato raggruppato da 76.50, a 5.40 dal podio), poi direttamente al secondo (triplo e mezzo avanti raggruppato da 73.50); ed infine il doppio e mezzo rovesciato che ha pagato 83.70 punti (miglior tuffo di tutti i finalisti).
I rivali che si è lasciato dietro negli ultimi tre tuffi: l’inglese Woodward, il francese Rosset e l’ucraino Kolodyi; poi l’austriaco Blaha che ha ceduto nel finale. L’unico che ha resistito è il vicecampione del mondo Illyha Kvsha, a quel punto già lontano, che vince l’oro con 439.70 punti.
fonte lastampa
