Mio cugino è figlio Simmaco

[Nube di Tempesta]

Mio cugino sta in paese, passa il giorno controvento
ad un'ora di autostrada per vedere una Città
e la sera ad una certa nel silenzio è tutto spento,
mio cugino qui ha capito cos'è un'università.
Non ho mai compreso bene come mi trovo in famiglia
proprio lui che è un po' così... e nemmeno mi somiglia.

Mio cugino là sul cozzo per la Storia non esiste:
vabbè, oggi ormai compensa col passato (però finto),
s'è inventato un impero per il suo blasone triste
e va in giro raccontando di chiamarsi Carlo Quinto.
E ti frichi 'i Federico, Bruzi, Roma e Magna Grecia?
Se lo senti lui è oltre, l'evoluzione della specie.

Santo chi ci aveva scissi in citeriori ed ulteriori
che non mi toccava avere st'individuo per parente!
Io mi nego calabrese quando viaggio e sono fuori,
"sono cosentino e basta" mi schermisco con la gente.
Già mi basta solo questo, non ho poi grandi pretese,
ma Dio non voglia mi confondi col cugino di paese!

Mio cugino si va vave... forse, o almeno così credo:
è che poi quando lui parla non del tutto lo comprendo;
ajadina, fhora ghabbu, senza dir che per corredo
usa "ma" per particella e va le frasi costruendo
con sintassi che risulta sconosciuta in italiano...
mio cugino, tutt'al più, può parlare in Vitaliano.

Mio cugì, i miei complimenti per domenica stavolta
te li faccio in poesia: ajadina, che vittoria!
I tre punti son già tuoi, la partita della svolta
segnerà per la stagione una nuova grande storia.
Il giorno di San Valentino, coi tre punti, mio cugì
tu sicuro ti rilanci e fili dritto in serie B.

Fin da ora mi congratulo, noi in città siamo sportivi,
manco poi ci scenderemo dentro il campo per il derby,
hai già vinto, complimenti, questa gioia immensa vivi,
fin da ora puoi godere, vai tranquillo, mica perdi.
Tanti auguri, Catanzaro, felicitazioni in coro!
la partita vincerai, non ho dubbi anzi ti onoro.

Tu del resto sei bandiera, di Calabria tutta il vanto,
tu sei gloria, sogni, coppe, fiero re sul Pontegrande,
tu che poi niente di meno, come dice anche il tuo canto,
sei l'orgoglio dei normanni (vado a cambiarmi le mutande).
Tu con la tua gran metropoli, tu che regni, mio cugì!
(ari ciùati io l'assecondo e ci dico sempre sì).

Mio cugì, sei benvenuto: noni, io non ti lancio sassi,
no, non ti succede niente, non è più l'ottantaquattro
quando tu hai fatto l'infame -sì, vorrei ti ricordassi,
ormai ti resta questo nome però quel che è fatto è fatto...
benvenuto, mio cugì, benvenuto 'sta domenica
quando ti ritroverai in città che per te è America.

[abba]

Tu del resto sei bandiera, di Calabria tutta il vento

[Bruzy Style]

[fabius1971]

Senza parole

[raffadani]

FENOMENALE

[terrone]

Bravo

[Oberdan_80]

Mio cugì, sei benvenuto: noni, io non ti lancio sassi,
no, non ti succede niente, non è più l'ottantaquattro
quando tu hai fatto l'infame -sì, vorrei ti ricordassi,
ormai ti resta questo nome però quel che è fatto è fatto...
benvenuto, mio cugì, benvenuto 'sta domenica
quando ti ritroverai in città che per te è America.

[Nube di Tempesta]

Kocis ci va chiami a sùarta