ecco perché la rivalità con i paesanotti...
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Re: ecco perché la rivalità con i paesanotti...
E poi c'è quest'altra storia...
http://www.parideleporace.it/fotogrammi ... catanzaro/
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Re: ecco perché la rivalità con i paesanotti...
Lo vivemmo come un tradimento infame; me lo ricordo benissimo anche se ero un bambino.
Mi ricordo gli appelli alla bella giornata di sport, gli inviti ad andare a Catanzaro, le strette di mano tra tifosi davanti alle telecamere, mi ricordo le feste e i proclami di fratellanza nella settimana che precedette la partita.
E poi la Cambogia, assalti, lanci di pietre e vasi di piante da dietro i muri e dai balconi, noi in cinquemila persino con parecchi bambini, le nostre macchine sfasciate, i parabrezza distrutti, quelli che per una settimana ci avevano invitato a passare insieme a loro una giornata di sport ci lanciavano di tutto, trasfigurati da un odio incomprensibile.
Un'infamia che credevamo restasse perenne come l'odio che ci avrebbe separato da lì in poi, noi distanti solo cento chilometri di autostrada.
Per fortuna pare che non sia più così; per fortuna pare che siano trascorsi quegli anni 80 e anche i primi 90, quando al San Vito si spararono anche lacrimogeni ad altezza d'uomo dalla parte di via degli stadi al termine di un derby elettrico, e i poliziotti inseguirono la gente fin nei portoni dei palazzi sulla stessa via degli stadi.
Intanto il calcio è andato avanti, sono successe parecchie cose orrende negli stadi da quel novembre dell'84, dall'Heysel in poi abbiamo capito che nel calcio l'odio e la violenza possono portare tragedie inaspettate; si è affermato internet che ha reso nulla qualunque distanza e abbiamo preso persino a conoscerci, coi catanzaresi, spesso ormai in tempo reale, nel battito di ciglia di un clic (una volta avremmo dialogato con i cric).
Oggi è il 2016 e forse quell'odio non c'è più. Al suo posto, finalmente, una normale rivalità calcistica. Oggi inorridiamo giustamente se un ragazzo catanzarese viene aggredito da vigliacchi imbecilli ad un concerto a Cosenza e gli esprimiamo solidarietà; anzi, esprimiamo spesso solidarietà a tutti i catanzaresi (devono pur sempre vivere a Catanzaro!).
Che vengano pure i loro trecento tifosi. Saranno accolti in uno stadio vero con tutte le misure di sicurezza previste dalla legge e defluiranno tranquillamente lungo un'arteria che li porterà di nuovo sull'autostrada in pochi minuti.
Oggi Cosenza-Catanzaro è finalmente semplicemente un derby, senza quell'odio extracalcistico figlio di un'infamia che però, quella no, non la scorderemo.
Mi ricordo gli appelli alla bella giornata di sport, gli inviti ad andare a Catanzaro, le strette di mano tra tifosi davanti alle telecamere, mi ricordo le feste e i proclami di fratellanza nella settimana che precedette la partita.
E poi la Cambogia, assalti, lanci di pietre e vasi di piante da dietro i muri e dai balconi, noi in cinquemila persino con parecchi bambini, le nostre macchine sfasciate, i parabrezza distrutti, quelli che per una settimana ci avevano invitato a passare insieme a loro una giornata di sport ci lanciavano di tutto, trasfigurati da un odio incomprensibile.
Un'infamia che credevamo restasse perenne come l'odio che ci avrebbe separato da lì in poi, noi distanti solo cento chilometri di autostrada.
Per fortuna pare che non sia più così; per fortuna pare che siano trascorsi quegli anni 80 e anche i primi 90, quando al San Vito si spararono anche lacrimogeni ad altezza d'uomo dalla parte di via degli stadi al termine di un derby elettrico, e i poliziotti inseguirono la gente fin nei portoni dei palazzi sulla stessa via degli stadi.
Intanto il calcio è andato avanti, sono successe parecchie cose orrende negli stadi da quel novembre dell'84, dall'Heysel in poi abbiamo capito che nel calcio l'odio e la violenza possono portare tragedie inaspettate; si è affermato internet che ha reso nulla qualunque distanza e abbiamo preso persino a conoscerci, coi catanzaresi, spesso ormai in tempo reale, nel battito di ciglia di un clic (una volta avremmo dialogato con i cric).
Oggi è il 2016 e forse quell'odio non c'è più. Al suo posto, finalmente, una normale rivalità calcistica. Oggi inorridiamo giustamente se un ragazzo catanzarese viene aggredito da vigliacchi imbecilli ad un concerto a Cosenza e gli esprimiamo solidarietà; anzi, esprimiamo spesso solidarietà a tutti i catanzaresi (devono pur sempre vivere a Catanzaro!).
Che vengano pure i loro trecento tifosi. Saranno accolti in uno stadio vero con tutte le misure di sicurezza previste dalla legge e defluiranno tranquillamente lungo un'arteria che li porterà di nuovo sull'autostrada in pochi minuti.
Oggi Cosenza-Catanzaro è finalmente semplicemente un derby, senza quell'odio extracalcistico figlio di un'infamia che però, quella no, non la scorderemo.
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Re: ecco perché la rivalità con i paesanotti...
Se leggi su i loro portali ti accorgi che sono ancora negli anni ottanta... Basta farti un giro su Internet.Nube di Tempesta ha scritto:Lo vivemmo come un tradimento infame; me lo ricordo benissimo anche se ero un bambino.
Mi ricordo gli appelli alla bella giornata di sport, gli inviti ad andare a Catanzaro, le strette di mano tra tifosi davanti alle telecamere, mi ricordo le feste e i proclami di fratellanza nella settimana che precedette la partita.
E poi la Cambogia, assalti, lanci di pietre e vasi di piante da dietro i muri e dai balconi, noi in cinquemila persino con parecchi bambini, le nostre macchine sfasciate, i parabrezza distrutti, quelli che per una settimana ci avevano invitato a passare insieme a loro una giornata di sport ci lanciavano di tutto, trasfigurati da un odio incomprensibile.
Un'infamia che credevamo restasse perenne come l'odio che ci avrebbe separato da lì in poi, noi distanti solo cento chilometri di autostrada.
Per fortuna pare che non sia più così; per fortuna pare che siano trascorsi quegli anni 80 e anche i primi 90, quando al San Vito si spararono anche lacrimogeni ad altezza d'uomo dalla parte di via degli stadi al termine di un derby elettrico, e i poliziotti inseguirono la gente fin nei portoni dei palazzi sulla stessa via degli stadi.
Intanto il calcio è andato avanti, sono successe parecchie cose orrende negli stadi da quel novembre dell'84, dall'Heysel in poi abbiamo capito che nel calcio l'odio e la violenza possono portare tragedie inaspettate; si è affermato internet che ha reso nulla qualunque distanza e abbiamo preso persino a conoscerci, coi catanzaresi, spesso ormai in tempo reale, nel battito di ciglia di un clic (una volta avremmo dialogato con i cric).
Oggi è il 2016 e forse quell'odio non c'è più. Al suo posto, finalmente, una normale rivalità calcistica. Oggi inorridiamo giustamente se un ragazzo catanzarese viene aggredito da vigliacchi imbecilli ad un concerto a Cosenza e gli esprimiamo solidarietà; anzi, esprimiamo spesso solidarietà a tutti i catanzaresi (devono pur sempre vivere a Catanzaro!).
Che vengano pure i loro trecento tifosi. Saranno accolti in uno stadio vero con tutte le misure di sicurezza previste dalla legge e defluiranno tranquillamente lungo un'arteria che li porterà di nuovo sull'autostrada in pochi minuti.
Oggi Cosenza-Catanzaro è finalmente semplicemente un derby, senza quell'odio extracalcistico figlio di un'infamia che però, quella no, non la scorderemo.
E poi in ultimo é palese che all'andata non sei venuto sul cozzo: Le pietre continuano ad arrivare dai vicoli vigliacchi
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Re: ecco perché la rivalità con i paesanotti...
Mah, saranno passati gli anni ma x me è sempre lo stesso odio di una volta,quello di mio padre ke con i boys di de Maria vinse ai rigori in quel posto e fu accompagnato alla littorina a sassate, quello di mio padre ke quando istituirono le regioni si rifiutò di andare ogni mattina di andare a lavorare in quel posto pur rimettendoci, il mio odio di bambino di quinta elementare ke fa la prima trasferta con febbre e cuore in gola e viene preso a sassate per tre ore da gente comune dietro un cozzo(ke coraggio!). Io nn li conosco nn li voglio conoscere, nn ho mai mangiato né conosco il murseddu, e li odiero' sempre qualsiasi cosa facciano! Del resto anche prima dell' unita' d'italia c'erano le 2 Calabrie...io a questi nn ci riesco proprio a considerarli né cugini né conoscenti.....GIallorozzo figlio stupido della Calabria!
Tifoso nacqui Izzator divenni.
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Re: ecco perché la rivalità con i paesanotti...
Ps ancor +emblematico della loro mentalità invidiata in tutta Europa sono le frasi noi abbiamo fatttttto la serie a etc..vedi lo striscione dell'86 noi dove nn sarete mai voi...appunto io vado fiero degli anni bui e il mio cosenza l'ho seguito con gli stessi amore e orgoglio da Sapri, marigliano-Nola a Firenze Bergamo Venezia e Pescara padova etc..questa è la differenza fra noi e loro, fra Mariella e palanca, fra aita e Pino Lorenzo, che a quanto pare godeva a pigliarlo al cul*....ancora oggi ho insegnato a mia figlia di 3 anni la differenza:quando mia figlia vede il cosenza dice i lupacchiotti e tutte le squadre giallorosse dice i coniglietti. E poi smettiamola con sta cosa che nn vinciamo da trent'anni..la coppa Italia è ufficiale e gli abbiamo fatto tre cicerchie a domicilio che ancora bruciano nel loro cul*...Avanti cosenza domani schiaccianoci e cominciamo come nell'88 dopo Salerno, una cavalcata trionfale verso la B. Domani tutti in carogna fuori la voce e vinciamo ancora tutti insieme !!
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Re: ecco perché la rivalità con i paesanotti...
Un'atipica coda di derby, visti i risultati dell'andata delle due semifinali di playoff, potrebbe giocarsi nel corso dell'eventuale (quanto probabile) finale Pisa-Foggia. Ad affrontarsi, in un match nel match, ci saranno, infatti, Rino Gattuso, da un lato, opposto a Iemme***, dall'altro.
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!
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Re: ecco perché la rivalità con i paesanotti...
Secondo me Gattuso ed il Cosenza non c'entrano proprio niente.Ferro da Milano ha scritto:Un'atipica coda di derby, visti i risultati dell'andata delle due semifinali di playoff, potrebbe giocarsi nel corso dell'eventuale (quanto probabile) finale Pisa-Foggia. Ad affrontarsi, in un match nel match, ci saranno, infatti, Rino Gattuso, da un lato, opposto a Iemme***, dall'altro.
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Re: ecco perché la rivalità con i paesanotti...
per il momento...Bruzy Style ha scritto:Secondo me Gattuso ed il Cosenza non c'entrano proprio niente.Ferro da Milano ha scritto:Un'atipica coda di derby, visti i risultati dell'andata delle due semifinali di playoff, potrebbe giocarsi nel corso dell'eventuale (quanto probabile) finale Pisa-Foggia. Ad affrontarsi, in un match nel match, ci saranno, infatti, Rino Gattuso, da un lato, opposto a Iemme***, dall'altro.
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Re: ecco perché la rivalità con i paesanotti...
Ma è vero il fatto che i cozzolari vogliono fare una squadra forte il prossimo anno?
Cosentino contestato per tutto l'anno ancora non se ne va ?
Cosentino contestato per tutto l'anno ancora non se ne va ?
30 Giugno 2011: Torneremo...
16 Giugno 2018: Siamo tornati.
10 Maggio 2021: Eravamo tornati.
3 Agosto 2021: B simu torna.
19/07/2015
...LE BANDIERE NON MUOIONO MAI.
16 Giugno 2018: Siamo tornati.
10 Maggio 2021: Eravamo tornati.
3 Agosto 2021: B simu torna.
19/07/2015
...LE BANDIERE NON MUOIONO MAI.
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Re: ecco perché la rivalità con i paesanotti...
salvi69 ha scritto:per il momento...Bruzy Style ha scritto:Secondo me Gattuso ed il Cosenza non c'entrano proprio niente.Ferro da Milano ha scritto:Un'atipica coda di derby, visti i risultati dell'andata delle due semifinali di playoff, potrebbe giocarsi nel corso dell'eventuale (quanto probabile) finale Pisa-Foggia. Ad affrontarsi, in un match nel match, ci saranno, infatti, Rino Gattuso, da un lato, opposto a Iemme***, dall'altro.