Al congresso di Zurigo il n.1 uscente centra il quinto mandato consecutivo ai vertici del calcio mondiale: decisivo l'esito schiacciante del primo scrutinio
Sepp Blatter è stato riconfermato come presidente della Fifa: lo sfidante Ali Bin Hussein si è ritirato, dopo che la prima votazione aveva dato un risultato schiacciante, nonostante non fosse stato raggiunto il quorum per la riconferma del numero uno uscente. La prima votazione si era chiusa infatti con Blatter a 133 voti contro i 73 del principe giordano Ali. Al presidente uscente bastavano altri 7 voti per essere rieletto, e sarebbe servita una seconda votazione. Ma Ali ha ritirato la sua candidatura spalancando così le porte del quinto mandato consecutivo a Blatter, in carica da 17 anni.
BLATTER — "Avrei potuto ricevere più voti ma andiamo avanti - le parole di Blatter -. Ringrazio tutti per avermi dato la possibilità di guidare ancora il calcio per i prossimi 4 anni. Mi piace il mio lavoro, non sono perfetto ma nessuno lo è. Sono però sicuro che faremo un buon lavoro insieme, grazie per la fiducia. Sarò al comando di questa nave, la riporteremo al largo"
Detto che "l'età non è un problema" e che "abbiamo bisogno delle donne", Blatter ha anche assicurato che "non toccheremo la Coppa del Mondo, è troppo importante". "Sono un uomo di fede, Dio, Allah, chiunque, ci aiuteranno a risollevare la Fifa - prosegue il 79enne svizzero, alla guida dal 1998 -. Alla fine di questo mio mandato, consegnerò al mio successore una Fifa in una posizione forte, una buona Fifa, robusta. Dobbiamo lavorare insieme. Mi prendo questa responsabilità e sono convinto che assieme a voi ce la faremo".
LA RESA — La Uefa, con Platini, si era schierata per Ali ma non è bastato. Ali ha lasciato la corsa alla presidenza con queste parole: "Voglio ringraziarvi tutti. È stato un meraviglioso viaggio e voglio soprattutto ringraziare quanti di voi sono stati così coraggiosi da votarmi".
http://www.gazzetta.it/Calcio/29-05-201 ... 8017.shtml
Fifa, Blatter ancora presidente ma successivamente si dimette
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Fifa, Blatter ancora presidente ma successivamente si dimette
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Re: Fifa, Blatter ancora presidente: lo sfidante Ali si è ritirato
79 anni e varie macchie. Che tristezza.
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Re: Fifa, Blatter ancora presidente: lo sfidante Ali si è ritirato
Scandalo Fifa, Blatter annuncia dimissioni: "Lascio per il bene del calcio". Fbi: "E' indagato"
Il presidente della federazione mondiale lascia la presidenza. Presto la convocazione di un consiglio elettivo straordinario: "Rimarrò in carica solo fino ad allora". Il suo n.2 Valcke inchiodato da una mail della federazione sudafricana
di MARCO MENSURATI e FABIO TONACCI
ROMA - Joseph Blatter alza bandiera bianca: il presidente della Fifa lascia la presidenza. Il coinvolgimento del suo braccio destro Jerome Valcke sapeva è stata la goccia che ha travolto il n.1 del calcio mondiale, rieletto venerdì scorso alla guida della federazione mondiale: "Il mio profondo attaccamento alla Fifa mi ha spinto a questa decisione. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto alla presidenza della Fifa e che hanno fatto per il calcio. Quello che conta per me è la Fifa e il calcio". In nottata però fonti dell'Fbi confermano quanto già anticipato da media americani: Il presidente dimissionario è sotto inchiesta del ministero della Giustizia Usa e dell'Fbi".
Nella conferenza stampa convocata a Zurigo per annunciare le dimissioni Blatter ha detto che cercherà di organizzare un congresso elettivo straordinario prima di quello previsto il 13 maggio 2016 a Città del Messico. "Continuerò a esercitare le mie funzioni finchè non verrà scelto un nuovo presidente. Tengo alla Fifa più che a qualsiasi cosa, e voglio il meglio per il calcio, per questo avevo deciso di ricandidarmi alla presidenza. Le elezioni sono finite, ma le sfide che abbiamo davanti no. La Fifa ha bisogno di una profonda ristrutturazione: ecco perché ho convocato il consiglio elettivo straordinario. Tutto sarà fatto nel rispetto dello statuto e coloro che vogliono candidarsi avranno il tempo sufficiente per farlo".
Blatter ha ammesso di essersi ripresentato, nonostante lo scandalo corruzione che ha pesato sulla Fifa, "perché ero convinto fosse l'opzione migliore". Il 79enne dirigente svizzero ha sottolineato che "questo mandato non sembra essere supportato" da altre componenti del mondo del calcio. Per quanto riguarda invece le indagini da parte delle autorità svizzere, il procuratore generale elvetico ha detto per ora che Blatter non è indagato. Poi la smentita dell'Fbi. Secondo una fonte citata dall'Abc, Blatter sarebbe indagato nell'ambito della stessa inchiesta per corruzione che ha portato la scorsa settimana all'arresto di 14 persone.
Valcke comunque di sicuro era al corrente di tutto. Il numero due della Fifa era stato informato personalmente dalla Federazione Sudafricana di calcio dei 10 milioni di dollari da girare sul conto controllato dal presidente della Concacaf, la Confederazione nord e centro americana. Lo testimonia una mail, datata 4 marzo 2008, che qui pubblichiamo. E che dimostra, in maniera inequivocabile, che la Fifa ha mentito ai giornalisti di tutto il mondo.
"Valcke non è coinvolto nella creazione, nell'approvazione e nell'esecuzione del progetto in questione", si legge nel comunicato stampa che hanno prodotto gli uffici della Fifa subito dopo la notizia, pubblicata dal New York Times, che l''high Fifa official' citato nell'indictment act dell'Fbi come soggetto che ha disposto i tre bonifici-tangente per un totale di 10 milioni di dollari sarebbe proprio il segretario generale della Federazione mondiale del calcio, il braccio destro di Sepp Blatter.
Una difesa d'ufficio che però viene annichilita dalla mail del 4 marzo 2008, indirizzata a lui dal presidente della Federcalcio sudafricana Oliphant. "Dear Mr Valcke", scrive Oliphant, "A seguito della decisione del governo sudafricano, la South African Football Association richiede che la Fifa trattenga 10 milioni di dollari dal budget previsto per il futuro Comitato organizzatore dei mondiali 2010 e giri quella somma al programma "Diaspora Legacy", riducendo il fondo totale da 423 a 413 milioni di dollari". Non solo. La mail specifica anche a chi devono finire i soldi. "Il programma è amministrato direttamente dal presidente della Concacaf, che agirà da fiduciario". E chi è il presidente Concacaf in quel momento? Il solito Jack Warner, arrestato mercoledì scorso per aver preso milioni di dollari di tangenti per pilotare tre voti decisivi per l'assegnazione dei mondiali 2010 al Sudafrica, in danno del Marocco. "Yours faithfully, Dr. M. Oliphant", così si chiude la lettera.
Per Valcke, e dunque per Sepp Blatter di cui Valcke è il collaboratore più fidato e stretto, diventa difficile adesso negare l'evidenza. A Zurigo sapevano tutti di quei dieci milioni di dollari di cui il Sudafrica si privava per offrirli alla Concacaf di Warner, che aveva votato a loro favore nel comitato esecutivo della Fifa. "Sostegno alla diaspora africana", era la giustificazione. Ma per gli investigatori dell'Fbi era soltanto il prezzo della corruzione. I tre bonifici sono stati effettuati a partire dal gennaio 2008 dal conto svizzero della Fifa direttamente su quelli della Concacaf in una banca di New York, "nella disponibilità - secondo l'accusa - di Jack Warner". Tant'è che 1,4 milioni li metterà sul proprio conto personale, altri 750.000 dollari li girerà sul conto alle Cayman di Chuck Blazer, il segretario generale Concacaf che da un paio d'anni, però, sta collaborando con l'Fbi. E che ha aperto agli investigatori americani il vaso di Pandora della Federazione mondiale del calcio. Cosa ancora ne uscirà, lo sapremo presto. Intanto si apre la corsa alla successione. Nelle ultime ore, è arrivato l'annuncio di una possibile candidatura: quella dell'ex campione di calcio brasiliano Zico.
http://www.repubblica.it/sport/calcio/2 ... 115889545/
Il presidente della federazione mondiale lascia la presidenza. Presto la convocazione di un consiglio elettivo straordinario: "Rimarrò in carica solo fino ad allora". Il suo n.2 Valcke inchiodato da una mail della federazione sudafricana
di MARCO MENSURATI e FABIO TONACCI
ROMA - Joseph Blatter alza bandiera bianca: il presidente della Fifa lascia la presidenza. Il coinvolgimento del suo braccio destro Jerome Valcke sapeva è stata la goccia che ha travolto il n.1 del calcio mondiale, rieletto venerdì scorso alla guida della federazione mondiale: "Il mio profondo attaccamento alla Fifa mi ha spinto a questa decisione. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto alla presidenza della Fifa e che hanno fatto per il calcio. Quello che conta per me è la Fifa e il calcio". In nottata però fonti dell'Fbi confermano quanto già anticipato da media americani: Il presidente dimissionario è sotto inchiesta del ministero della Giustizia Usa e dell'Fbi".
Nella conferenza stampa convocata a Zurigo per annunciare le dimissioni Blatter ha detto che cercherà di organizzare un congresso elettivo straordinario prima di quello previsto il 13 maggio 2016 a Città del Messico. "Continuerò a esercitare le mie funzioni finchè non verrà scelto un nuovo presidente. Tengo alla Fifa più che a qualsiasi cosa, e voglio il meglio per il calcio, per questo avevo deciso di ricandidarmi alla presidenza. Le elezioni sono finite, ma le sfide che abbiamo davanti no. La Fifa ha bisogno di una profonda ristrutturazione: ecco perché ho convocato il consiglio elettivo straordinario. Tutto sarà fatto nel rispetto dello statuto e coloro che vogliono candidarsi avranno il tempo sufficiente per farlo".
Blatter ha ammesso di essersi ripresentato, nonostante lo scandalo corruzione che ha pesato sulla Fifa, "perché ero convinto fosse l'opzione migliore". Il 79enne dirigente svizzero ha sottolineato che "questo mandato non sembra essere supportato" da altre componenti del mondo del calcio. Per quanto riguarda invece le indagini da parte delle autorità svizzere, il procuratore generale elvetico ha detto per ora che Blatter non è indagato. Poi la smentita dell'Fbi. Secondo una fonte citata dall'Abc, Blatter sarebbe indagato nell'ambito della stessa inchiesta per corruzione che ha portato la scorsa settimana all'arresto di 14 persone.
Valcke comunque di sicuro era al corrente di tutto. Il numero due della Fifa era stato informato personalmente dalla Federazione Sudafricana di calcio dei 10 milioni di dollari da girare sul conto controllato dal presidente della Concacaf, la Confederazione nord e centro americana. Lo testimonia una mail, datata 4 marzo 2008, che qui pubblichiamo. E che dimostra, in maniera inequivocabile, che la Fifa ha mentito ai giornalisti di tutto il mondo.
"Valcke non è coinvolto nella creazione, nell'approvazione e nell'esecuzione del progetto in questione", si legge nel comunicato stampa che hanno prodotto gli uffici della Fifa subito dopo la notizia, pubblicata dal New York Times, che l''high Fifa official' citato nell'indictment act dell'Fbi come soggetto che ha disposto i tre bonifici-tangente per un totale di 10 milioni di dollari sarebbe proprio il segretario generale della Federazione mondiale del calcio, il braccio destro di Sepp Blatter.
Una difesa d'ufficio che però viene annichilita dalla mail del 4 marzo 2008, indirizzata a lui dal presidente della Federcalcio sudafricana Oliphant. "Dear Mr Valcke", scrive Oliphant, "A seguito della decisione del governo sudafricano, la South African Football Association richiede che la Fifa trattenga 10 milioni di dollari dal budget previsto per il futuro Comitato organizzatore dei mondiali 2010 e giri quella somma al programma "Diaspora Legacy", riducendo il fondo totale da 423 a 413 milioni di dollari". Non solo. La mail specifica anche a chi devono finire i soldi. "Il programma è amministrato direttamente dal presidente della Concacaf, che agirà da fiduciario". E chi è il presidente Concacaf in quel momento? Il solito Jack Warner, arrestato mercoledì scorso per aver preso milioni di dollari di tangenti per pilotare tre voti decisivi per l'assegnazione dei mondiali 2010 al Sudafrica, in danno del Marocco. "Yours faithfully, Dr. M. Oliphant", così si chiude la lettera.
Per Valcke, e dunque per Sepp Blatter di cui Valcke è il collaboratore più fidato e stretto, diventa difficile adesso negare l'evidenza. A Zurigo sapevano tutti di quei dieci milioni di dollari di cui il Sudafrica si privava per offrirli alla Concacaf di Warner, che aveva votato a loro favore nel comitato esecutivo della Fifa. "Sostegno alla diaspora africana", era la giustificazione. Ma per gli investigatori dell'Fbi era soltanto il prezzo della corruzione. I tre bonifici sono stati effettuati a partire dal gennaio 2008 dal conto svizzero della Fifa direttamente su quelli della Concacaf in una banca di New York, "nella disponibilità - secondo l'accusa - di Jack Warner". Tant'è che 1,4 milioni li metterà sul proprio conto personale, altri 750.000 dollari li girerà sul conto alle Cayman di Chuck Blazer, il segretario generale Concacaf che da un paio d'anni, però, sta collaborando con l'Fbi. E che ha aperto agli investigatori americani il vaso di Pandora della Federazione mondiale del calcio. Cosa ancora ne uscirà, lo sapremo presto. Intanto si apre la corsa alla successione. Nelle ultime ore, è arrivato l'annuncio di una possibile candidatura: quella dell'ex campione di calcio brasiliano Zico.
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