Bashkim etnofolk per il centenario
Ciao Simone com và,
non sò se leggerai questa mia comunicazione,ma mi sento in dovere in quanto artista di proportela e mi appello alla tua sensibilità affinkè tu gli possa dare uno sguardo pure fugace.
Mi chiamo Rocco Marco Moccia,sono un ragazzo di Cosenza che si occupa di musica popolare,etnica e tradizionale del sud e delle minoranze linguistiche meridionali, e ormai da anni
solco le piazze polverose del sud per cercare di comunicare i miei sentimenti artistici con il mio gruppo,i Bashkim etnofolk (www.bashkimetnofolk.com).Sono un tuo grande ammiratore e finalmente sò che
verrai nella mia città.Devi sapere però,purtroppo,che ti esibirai in una realtà alquanto amara,dove l'amministrazione ke ti ha ingaggiato non paga gli artisti locali (e non solo) da un sacco di tempo,alcuni da almeno 4-5 anni,e nonostante ciò continua a proporre spettacoli,a coinvolgere gente,perchè nella vana gloria di realtà provinciale pretende di dare sempre una bella immagine di sè cercando di nascondere quella che invece in realtà è una triste realtà.
Perchè gli artisti locali,quelli cosiddetti di serie B,devono essere trattati così quando poi al grande artista di turno non solo gli si danno un sacco di soldi e pure subito (o quasi) e gli si prostano pure ai piedi con tappeti e allori? Secondo me andrebbe creato un ente di salvaguardia per i musicisti che lottano quotidianamente per portare un tozzo di pane a casa. In Italia la nostra non è vista nemmeno come una professione dall'opinione pubblica, ma piuttosto come un modo "originale" di ingannare il tempo e trastullarsi. La prossima volta che qualcuno mi chiederà che lavoro fai per vivere gli risponderò che faccio notti insonni, lunghe ore di viaggio, carico e scarico, monto e smonto. Magari crederà che faccio traslochi e non emetterà quell'odioso suono...ehm...ah... abbassando la testa che tutti fanno quando gli dico che faccio il musicista.Ora una cosa ti chiedo semmai leggerai questa mia,che da quel palco possa partire proprio da te una sorta di appello solidale verso i tuoi colleghi più poveri,una denuncia ferma,affinkè la smettano tutti questi cravattari politici di M E R * * di giocare con le vite delle persone.
con enorme ammirazione,
Rocco Marco Moccia