Appalto stadio “Ceravolo”, era già tutto previsto?
Indagine della Procura di Catanzaro dopo che un imprenditore, ben prima che le buste venissero aperte, aveva fornito alla guardia di finanza il nome della ditta vincitrice.
Pesanti ombre si addensano sui lavori per il rifacimento dello stadio Nicola Ceravolo di Catanzaro. La Procura della Repubblica ha acceso i suoi riflettori per chiarire i contorni di una vicenda che, allo stato, appare inquietante. Siamo ancora in una fase embrionale dell'indagine, ma si parte da un dato: ben prima che le buste venissero aperte qualcuno già sapeva il nome della ditta che avrebbe effettuato l'opera. Infatti, circa un mese prima che la commissione del Comune capoluogo rendesse noto il nome dell'azienda vincitrice, un imprenditore si è presentato al comando della Guardia di finanza. Agli investigatori ha detto chiaro e tondo che l'affidamento dell'appalto era già stato deciso e ha fornito i nomi dei vincitori. Poche settimane dopo le anticipazioni dell'imprenditore si sono trasformate in realtà. A questo punto sono partiti gli accertamenti degli inquirenti che, in questi mesi, hanno acquisito in copia tutte le carte relative all'appalto e al suo affidamento per trovare riscontri alla dettagliata denuncia. Nei giorni scorsi il pm titolare dell'indagine Vincenzo Russo ha nuovamente sentito, come persona informata sui fatti, l'imprenditore autore della denuncia “premonitrice”. Un lungo colloquio su cui, al momento, vige il più stretto riserbo. Toccherà adesso agli inquirenti verificare se siano stati consumati degli illeciti o come altro sia stato possibile anticipare di un mese l'esito di un appalto pubblico da oltre 4 milioni di euro.
Era il 3 dicembre scorso quando la commissione giudicatrice, presieduta dal capo dell'area tecnica del Comune, Giuseppe Cardamone e composta dall’architetto Giuseppe Carpanzano, dal geometra Giovanni De Santis (in rappresentanza della Lega calcio) e dal segretario verbalizzante, Antonio Fusinato, alla presenza dei rappresentanti delle cinque ditte che hanno partecipato al bando di gara, ha aggiudicato la gara all’associazione temporanea di imprese “Ro.Gu.–Costantino–Co.Es.” con un punteggio complessivo di 80,7065 punti su 100. L’organismo ha assegnato i punteggi in base alla somma delle valutazioni relative ai progetti tecnici, ai costi e alla tempistica di esecuzione dei lavori delle offerte pervenute. L’Ati vincitrice ha presentato un ribasso economico pari allo 0,318%, per un importo totale di 4 milioni 169mila 698 euro circa e un cronoprogramma che prevede - a partire dalla consegna dei lavori - 60 giorni per il rifacimento del campo A e dei box dello stadio e 360 giorni per il completamento di tutte le opere di riqualificazione. Il cantiere non è stato ancora aperto in attesa del via libera del Coni di Roma.
Gaetano Mazzuca - Corriere della Calabria del 17/04/2014.