CALCIOMERCATO 2024/25

[Rossoverdeblu]

Il discorso è un altro, non rigirare sempre la nchiampara a tuo uso e consumo. Il discorso era completamente all'opposto quando si paragona Cosenza a Lecce Salerno e compagnia bella. Economicamente parlando non è un paragone che regge

Non c'è paragone quando nelle realtà economicamente importanti, le aziende sono in società. Altrimenti non serve a niente avere un tessuto economico migliore di altri.
Bari non va in A da 20 anni....Bari!

[car89]

Non c'è paragone quando nelle realtà economicamente importanti, le aziende sono in società. Altrimenti non serve a niente avere un tessuto economico migliore di altri.
Bari non va in A da 20 anni....Bari!

E questo rafforza il concetto, perché se fanno fatica le città grandi a fare calcio ad alti livelli, figurati i paesoni.

[Rossoverdeblu]

E questo rafforza il concetto, perché se fanno fatica le città grandi a fare calcio ad alti livelli, figurati i paesoni.

Il contrario: Frosinone fa A e B ed ha 50.000 abitanti, la ricca Bari a momenti va in C ed è la città più ricca del meridione

[Vilienza]

Ma non solo, non è che a Benevento jocano i muzzareddre. Contano le proprietà e Catanzaro, pur essendo probabilmente la peggiore in merito a questo parametro, non li vede proprio....compreso quel morto di fame, testa di legno che c'è a Salerno

infattamente, un miliardario può far vincere la champions pure all'enna

[misasi]

come SEMPRE non si riesce a fare un discorso chiaro e con logia ARISTOTELEA perchè ogni volta finisce a minestrone e a gara chi ce l'ha più lungo.

questa è l'affermazione che conteso:
"Negli ultimi sette anni il Cosenza, dopo Benevento e Crotone, è la società, per il suo target, che ha fatto meglio in Italia."
Ed infatti ho chiesto, senza avere risposta, in base a quali parametri scaturirebbe fuori un giudizio del genere.

perchè se dal punto di vista sociale benevento e crotone possono avere qualche affinità, le due società economicamente non sono lontanamente equiparabili.

Per quanto riguarda Salerno e Lecce, allo stesso modo dobbiamo discutere delle società o del tessuto sociale? e ne avrei da dire su entrambi, considerando che non vivo a Verona per cui so benissimo che non ci pregiamo di avere nessun distretto industriale.

Dal punto di vista della forza societaria di Salerno sappiamo tutto per i noti fatti degli utlimi anni; Lecce vive bene e fa scuola grazie ad un gruppo capeggiato da un signore che fattura poco più di Guarascio.
Stiamo parlando di due città che quanto a centro urbano e provincia possono essere considerate alla stregua di Cosenza.
Diversamente, uscendo dall'ambito "geografico" facevo l'esempio dell'Empoli che con una società economicamente medio-piccola riesce a stare alla ribalta da anni.

[car89]

Il contrario: Frosinone fa A e B ed ha 50.000 abitanti, la ricca Bari a momenti va in C ed è la città più ricca del meridione

Eh ma fatti un giro a Frosinone, ma in generale in ciociaria, e poi mi dici.

[cs86]

nel momento in cui il CROTONE è salito in serie A PER DUE VOLTE per un totale di 3 stagioni

DECADE QUALSIASI ALTRO DISCORSO SUL POTERE ECONOMICO

un trovati alibi all'arronzo

Mo escia che Crotone tena nu tessuto economico ca para Milano se rapportato a noi

[Frascale67]

Non c'è paragone quando nelle realtà economicamente importanti, le aziende sono in società. Altrimenti non serve a niente avere un tessuto economico migliore di altri.
Bari non va in A da 20 anni....Bari!

Io ho semplicemente detto che, ECONOMICAMENTE parlando, Lecce e Salerno non sono comparabili a Cosenza, neppure lontanamente, oggi e negli ultimi 10/15 anni, prima erano più vicini. Stop. Che il Crotone che vale, ECONOMICAMENTE parlando, la metà di Cosenza sia andato in A due volte una volta fatta la domanda datevi un paio di rispose. Tutto qua.

[BURAN]

Io non credo che far calcio in serie B sia così difficile, può essere difficile arrivarci, ma una volta in serie B si può sostenere tranquillamente una permanenza con gli introiti che derivano da sponsor, botteghini, lega e diritti tv.

Questi ultimi anni di arronzo totale e gestione "dell'azienda Cosenza" degna del gibbone più intelligente dello zoo di New York, hanno dimostrato come si può addirittura (con tanto cul*) galleggiare ed arrancare non immettendo risorse (anzi facendo perdere le traccie di almeno 1/4 degli introiti) e operando scelte antieconomiche (piuttosto che rischiare di avere sul groppone il contratto di tizio per un'altro anno, tizio che comunque può essere utile alla squadra, lo mando in scadenza e lo perdo a parametro zero).

Pertanto sono estremamente felice di quello che sembra un nuovo corso, finalmente si acquistano giocatori e ci si muove proprio come una società economicamente debole deve muoversi!

[car89]

come SEMPRE non si riesce a fare un discorso chiaro e con logia ARISTOTELEA perchè ogni volta finisce a minestrone e a gara chi ce l'ha più lungo.

questa è l'affermazione che conteso:
"Negli ultimi sette anni il Cosenza, dopo Benevento e Crotone, è la società, per il suo target, che ha fatto meglio in Italia."
Ed infatti ho chiesto, senza avere risposta, in base a quali parametri scaturirebbe fuori un giudizio del genere.

perchè se dal punto di vista sociale benevento e crotone possono avere qualche affinità, le due società economicamente non sono lontanamente equiparabili.

Per quanto riguarda Salerno e Lecce, allo stesso modo dobbiamo discutere delle società o del tessuto sociale? e ne avrei da dire su entrambi, considerando che non vivo a Verona per cui so benissimo che non ci pregiamo di avere nessun distretto industriale.

Dal punto di vista della forza societaria di Salerno sappiamo tutto per i noti fatti degli utlimi anni; Lecce vive bene e fa scuola grazie ad un gruppo capeggiato da un signore che fattura poco meno di Guarascio.
Stiamo parlando di due città che quanto a centro urbano e provincia possono essere considerate alla stregua di Cosenza.
Diversamente, uscendo dall'ambito "geografico" facevo l'esempio dell'Empoli che con una società economicamente medio-piccola riesce a stare alla ribalta da anni.

Ma in realtà l'ho spiegato.

Per me, ma mi sembra abbastanza oggettivo, Cosenza non ha niente a che vedere con Lecce e Salerno, per non parlare di Empoli.....
E parlo, e l'ho detto, di capacità di una realtà, non delle società e della loro forza economica, perché queste sono sempre espressione di un contesto (anche il Citygroup che investe a Palermo è perché il contesto porta a fare quell'investimento, DeLa che compra il Bari e non la Reggina è perché il contesto porta a fare l'investimento, Sticchi Damiani che fa il capofila di un gruppo di imprenditori è il contesto che porta a fare quell'operazione).

E non mi va di fare il disfattista, soprattutto per rispetto di chi vive a Cosenza.
Ma è una città che non solo non offre niente, o quasi, da un punto di vista finanziario ed imprenditoriale, ma neanche commerciale (le migliori attività commerciali chiudono o si ridimensionano), turistico (basta provare a prendere un taxi o ad andare a un museo), ricettivo (non c'è un caffé storico che funzioni bene, i ristoranti buoni si contano su due dita, la sera esci e non c'è niente di interessante come offerta di intrattenimento).
We scorso ero a Lecce, la sera sembrava di stare a Miami se la paragono a Cosenza.

Quello che offre Cosenza è per lo più legato al terzo settore e per fortuna all'indotto dell'Università, che ci eleva un pò dalle altre realtà calabresi.

E in tutto ciò se vuoi andare in una città grande devi fare tre ore di macchina.

In questo contesto, che è simile, o vogliamo dire poco migliore, delle città che abbiamo nominato prima, fare sette anni consecutivi in serie B per me è un risultato importantissimo.

[misasi]

Ma in realtà l'ho spiegato.

Per me, ma mi sembra abbastanza oggettivo, Cosenza non ha niente a che vedere con Lecce e Salerno, per non parlare di Empoli.....
E parlo, e l'ho detto, di capacità di una realtà, non delle società e della loro forza economica, perché queste sono sempre espressione di un contesto (anche il Citygroup che investe a Palermo è perché il contesto porta a fare quell'investimento, DeLa che compra il Bari e non la Reggina è perché il contesto porta a fare l'investimento, Sticchi Damiani che fa il capofila di un gruppo di imprenditori è il contesto che porta a fare quell'operazione).

E non mi va di fare il disfattista, soprattutto per rispetto di chi vive a Cosenza.
Ma è una città che non solo non offre niente, o quasi, da un punto di vista finanziario ed imprenditoriale, ma neanche commerciale (le migliori attività commerciali chiudono o si ridimensionano), turistico (basta provare a prendere un taxi o ad andare a un museo), ricettivo (non c'è un caffé storico che funzioni bene, i ristoranti buoni si contano su due dita, la sera esci e non c'è niente di interessante come offerta di intrattenimento).
We scorso ero a Lecce, la sera sembrava di stare a Miami se la paragono a Cosenza.

Quello che offre Cosenza è per lo più legato al terzo settore e per fortuna all'indotto dell'Università, che ci eleva un pò dalle altre realtà calabresi.

E in tutto ciò se vuoi andare in una città grande devi fare tre ore di macchina.

In questo contesto, che è simile, o vogliamo dire poco migliore, delle città che abbiamo nominato prima, fare sette anni consecutivi in serie B per me è un risultato importantissimo.

Ohi Car mo sposto io il ragionamento. Lasciamo perdere lew analisi socio -economiche.
essere stati sulla bocca di tutta Italia per il famigerato cul* di Guarascio non è che sia nato per una leggenda metropolitana o per mero desiderio di sfotto' da parte degli avversari.
Questo per dire che al di là dei veri disfattisti che godrebbero pur di vedere Guarascio fallire l'analisi dei risultati non può nel nostro caso in nessun modo, purtroppo, essere discgiunta dal percorso che abbiamo fatto. Che è innegabile, sotto gli occhi di tutti e fatto di clamorosi (non dico irripetibili perchè ormai mi sono convinto anche io del contrario) sensazionali,eclatanti contigneze frutto forse di allineamenti planetari e di innumerevoli episodi che ci hanno fatto vergognare davanti a tutta la nazione e che non mi sento di poter omettere per arrivare a pensare che siamo la società che per dimensioni sociali, economiche e strutturali ha fatto meglio in italia.

[cirujeda]

Ma in realtà l'ho spiegato.

Per me, ma mi sembra abbastanza oggettivo, Cosenza non ha niente a che vedere con Lecce e Salerno, per non parlare di Empoli.....
E parlo, e l'ho detto, di capacità di una realtà, non delle società e della loro forza economica, perché queste sono sempre espressione di un contesto (anche il Citygroup che investe a Palermo è perché il contesto porta a fare quell'investimento, DeLa che compra il Bari e non la Reggina è perché il contesto porta a fare l'investimento, Sticchi Damiani che fa il capofila di un gruppo di imprenditori è il contesto che porta a fare quell'operazione).

E non mi va di fare il disfattista, soprattutto per rispetto di chi vive a Cosenza.
Ma è una città che non solo non offre niente, o quasi, da un punto di vista finanziario ed imprenditoriale, ma neanche commerciale (le migliori attività commerciali chiudono o si ridimensionano), turistico (basta provare a prendere un taxi o ad andare a un museo), ricettivo (non c'è un caffé storico che funzioni bene, i ristoranti buoni si contano su due dita, la sera esci e non c'è niente di interessante come offerta di intrattenimento).
We scorso ero a Lecce, la sera sembrava di stare a Miami se la paragono a Cosenza.

Quello che offre Cosenza è per lo più legato al terzo settore e per fortuna all'indotto dell'Università, che ci eleva un pò dalle altre realtà calabresi.

E in tutto ciò se vuoi andare in una città grande devi fare tre ore di macchina.

In questo contesto, che è simile, o vogliamo dire poco migliore, delle città che abbiamo nominato prima, fare sette anni consecutivi in serie B per me è un risultato importantissimo.

Parlo di realtà che conosco, premessa d'obbligo.

Lecce e il Salento hanno presenze turistiche nettamente superiori.
E non parlo solo di offerta estiva dove la forbice si allarga clamorosamente, come qualità e quantità (anche se le strutture ricettive li sono ferme ai tempi delle taverne romane, ad esclusione del turismo di nicchia).
Come città potremmo anche giocarcela, perchè è vero che loro hanno un centro storico oggettivamente superiore (meglio conservato, ben distribuito, ovviamente centrale al contrario di CS) ma noi potremmo controbattere con una maggiore centralità e facilità di arrivo: ma non lo facciamo e non lo facciamo per una totale assenza di una visione e di una programmazione politica.

Perchè invece le iniziative dei cosentini sono diverse, ma sono per lo piu slanci di pochi: non mi sento di dire che a CS c'è il deserto, ci si da da fare con quel poco che si ha (tanti piccoli eventi di iniziativa privata) e si cerca di dare qualcosa alla collettività.
A Cosenza si potrebbe vivere molto meglio, ma ci viviamo e tutto sommato cerchiamo di farlo dignitosamente...
Il deserto c'era negli anni 80/90, adesso anche il 14 agosto si sfanga

[Lupoavita]

Nota di folklore: oramai più che tifocosenza andrebbe chiamato tiforeggiana.

[car89]

Parlo di realtà che conosco, premessa d'obbligo.

Lecce e il Salento hanno presenze turistiche nettamente superiori.
E non parlo solo di offerta estiva dove la forbice si allarga clamorosamente, come qualità e quantità (anche se le strutture ricettive li sono ferme ai tempi delle taverne romane, ad esclusione del turismo di nicchia).
Come città potremmo anche giocarcela, perchè è vero che loro hanno un centro storico oggettivamente superiore (meglio conservato, ben distribuito, ovviamente centrale al contrario di CS) ma noi potremmo controbattere con una maggiore centralità e facilità di arrivo: ma non lo facciamo e non lo facciamo per una totale assenza di una visione e di una programmazione politica.

Perchè invece le iniziative dei cosentini sono diverse, ma sono per lo piu slanci di pochi: non mi sento di dire che a CS c'è il deserto, ci si da da fare con quel poco che si ha (tanti piccoli eventi di iniziativa privata) e si cerca di dare qualcosa alla collettività.
A Cosenza si potrebbe vivere molto meglio, ma ci viviamo e tutto sommato cerchiamo di farlo dignitosamente...
Il deserto c'era negli anni 80/90, adesso anche il 14 agosto si sfanga

Ma lo so bene e infatti per questo non volevo addentrarmi troppo nel discorso, perché sembra il classico discorso di chi se n'è andato e critica, e non mi appartiene perché io stimo tantissimo chi è rimasto, ancor di più chi è andato in giro ed è tornato, e molti di questi sono amici, la mia famiglia.
E infatti torno spessissimo.

[Lupoavita]

Leggo dell'nteresse della Reggiana per D'Orazio.