Chi c'era nei momenti più tristi della nostra amata squadra e ci sarà fino alla fine ha le stesse preoccupazioni e veleni di chi ha disertato ai tempi di quel ces..o e lo farà anche ora con questa immondizia umana.
Bisogna condividere tutto, non solo gioie ma anche e purtroppo dolori.
Si discute anche per strada, con amici e conoscenti su cosa fare, sul chiedere tu va aru campu? E vida tu! Io no, mi signu ruttu u cazzu.
Lo stesso vale per le contestazioni
Ma a curva ha fisscatu? A tribuna? Jamu aru San vitino! Giratici I spalle! Vannu minati!
Daspo,arresti e altro non hanno insegnato nulla e di certo non risolvono nessun problema societario, o di calcio giocato, vedi Cosenza--torino 96/97, per finire a Cosenza - paganese di due anni fa.
Andare allo stadio o meno è solo una scelta personale.
In tanti, tantissimi hanno abbondonato i gradoni in quei 15 anni di M E R * * altri ancor prima
Poi i ritorni di fiamma e i nuovi arrivi che sono ormai evidenti ogni domenica, in casa e fuori, ma molti continuano a non venire coerenti con una scelta presa.
Io personalmente, finché il cosenza gioca, sarò sempre al mio posto, anche solitario, come fatto in anni peggiori. la voglia di calpestare quei gradoni non me la leveranno mai, né pagliuso, né nucaro, né intrieri, la macchia, né guarascio e tutti i Luard* mercenari
Solo per la maglia!!