ciccio71 ha scritto:eccomi, scusami se non sono intervenuto prima ma solo per impegni lavorativi. Ad ogni modo cercherò di essere meno tecnico possibile sperando di essere chiaro e semplificando al massimo ciò che purtroppo è complesso.
La costruzione di un Budget previsionale si basa su norme e principi dettati dalle normative vigenti e ciò non è di secondaria importanza poiché deve farci comprendere come tutte le previsioni di spesa e di ricavi nonché di entrate ed uscite non possono essere frutto della fantasia ma costruite sulla scorta di dati certi e riferiti agli anni o anno passato.
Premesso ciò , le risorse finanziarie messe a disposizione della società per lo svolgimento di tutte le operazioni aziendali previste è una somma CERTA e di cui si DISPONE e sulla cui base vengono poi modellate tutte le singole voci previste. Mi spiego:
- la società mette a disposizione per l'annata , supponiamo,1 mln di euro( o 10 mln) e questa somma sarà la base di partenza per l'organizzazione di tutti i costi previsti:
a- per acquisto giocatori,
b- per ingaggi,
c- per trasferte e ristoranti,
d- per contributi previdenziali,
e -oneri e tasse
f- altro
Poi la società sa che avrà, in previsione, anche delle Entrate e dei Ricavi, anch'essi parametratisulla base di ciò che è stato per l'anno precedente:
a- incasso botteghino ( riportando come previsione ciò che è stato quello dell'anno precedente- 2500 media presenza x 10€ di media prezzo biglietto x 17 partite= 425.000 €
b- contributi federali €400.000
sponsorizzazioni € 100.000
e ci fermiamo qui
La società ab origine sa che verificatesi tutte queste condizioni MINIME, perché non può ad esempio, in sede previsionale, aspettarsi una presenza allo stadio di 5000 spettatori( quello si che sarebbe un AZZARDO) che ti farebbe trovare in grandissimi problemi di liquidità nel caso non si dovesse verificare( MOLTO PROBABILE):
Costi previsionali 1.000.000
Ricavi previsionali 900.000
NETTO 100.000 apporto della società o imprenditore
Tutto ciò è già consacrato, è già prestabilito, è già conosciuto ed è già pronta la società a sopportare tale sostentamento.
L'intervento nel calciomercato, quale operazione non programmata, supponiamo che determini una ulteriore spesa di € 100.000
Questa maggiore spesa alla luce di quelli che sono stati i maggiori incassi da botteghino rispetto a ciò che era stato preventivato a partire dalla chiusura del calciomercato in poi, viene interamente coperta:
Catanzaro previsione media 2500 presenze 9000 REALTA'
Paganese previsione media 2500 presenze 2000 REALTA'
juve Stabia previsione media 2500 presenze 3000 REALTA'
lecce previsione media 2500 presenze 4500 REALTA'
Benevento previsione media 2500 presenze 6500 REALTA'
A) 12.500 presenze previste x10€ prezzo medio = 125.000 € incassi previsti
B) 24.500 presenze realizzate x 10€ prezzo medio = 240.500€ incassi realizzati
differenza tra incassi realizzati e previsti
240.500 - 125.000= surplus finanziario realizzato.
Quindi, se avesse operato sul mercato di riparazione al netto di tutti i conti previsionali l'operazione seguente al calciomercato sarebbe stata interamente coperta.
Poi è evidente che se non decidi di operare vorrà dire che utilizzerai quelle somme( 116.000€) per coprire quei 100.000 iniziali che erano già programmati come DA SOSTENERE.
Spero di essere stato chiaro e vi chiedo scusa per la lunghezza della risposta
A livello teorico non fa una grinza, però, oltre al fatto che noi questo bilancio previsionale non lo abbiamo letto (conoscendo Guarascio, ci starebbe pure che abbia usato una media spettatori più bassa di quella dello scorso campionato, giusto per non rischiare... ma questo non lo possiamo sapere) ci sono due clausolette che non funzionano:
1) Incide poco perché stiamo facendo conti approssimativi, però costi e ricavi non sono ovviamente calcolabili su una media di 10€ a spettatore visto che da una parte ci sono biglietti che costano (anche molto) di più ma dall'altra ci sono ingressi gratuiti e biglietti lupachiotto ad 1€ (mi pare che lo stesso prezzo si applichi anche agli accompagnatori dei disabili, ma non ne sono certa). D'altro canto, i costi non sono fissi ma crescono proporzionalmente al numero di spettatori: sicuramente l'apertura di ogni settore comporta un aggravio di spese per il servizio stuardt, credo (ma su questo non ci metterei la mano sul fuoco) che implichi anche un costo maggiore in termini di servizio croce rossa. Per esempio, in riferimento alla partita con il Benevento, profsyst ci spiegava che i 2000 e passa bambini delle scuole calcio, conteggiati nel totale degli spettatori e quindi nella media di 10€ a biglietto, non sono stati oltre 20000€ di entrate ma più di 2000€ di uscite solo per la stampa dei biglietti, senza considerare gli stuardt chiamati per l'apertura della B. Insomma, magari ci avviciniamo pure a questi 115.000€ di surplus, ma molto più probabilmente il surplus è stato minore
2) Vero problema della società attuale: tutti i discorsi fatti fino ad ora hanno un senso ed una logica se e quando si ragiona di un imprenditore che programma e reinveste per crescere. Guarascio da questo punto di vista è molto simile a Roselli: pensa prima (e soprattutto) a non prenderle, a non rimetterci. A noi sta cosa fa comodo finché il discorso si traduce in "non prendiamo penalizzazioni perché non facciamo mai il passo più lungo della gamba". Purtroppo, questo non fare il passo più lungo della gamba significa che si investirà sempre e comunque il preventivato, mai un centesimo di più se non c'è copertura al 200%. E una buona campagna acquisti non è garanzia di miglior classifica, maggiori presenze e, quindi, maggiori introiti, basti vedere la Casertana da gennaio in poi