la scelta di Roselli, che non condividevo ma mi fidavo dell'allenatore, si è rivelata suicida.embedded ha scritto:Ti vuoi divertire?bruziomaurizio ha scritto:embedded ha scritto:E manu mali ca u pisante signu iu.....
Ok, Roselli è limitato e non sa gestire Mosciaro e De Angelis, ma mo' finiscimula ca.
Dico solo che dopo aver letto tutte queste critiche insensate mi divertirò a leggere quello che si dirà alla prossima sconfitta, tremo al pensiero che quel giorno in campo non ci sarà stato Mosciaro ma magari Cesca.
PREMONITORE!!!!!
perchè non dici tu qualcosa così ci divertiamo anche noi......
Ecco qua, basta poco, io intanto mi sono scialato a vedere come tanti se la prendono con Roselli per le sostituzioni in attacco, se si pensa che il problema di ieri sia stato Cesca invece di De Angelis o Mosciaro fate pure, ma una squadra che segna 2 gol al Benevento fuori casa non mi sembra che sia criticabile per l'attacco, anch'io avrei fatto entrare De Angelis al posto di Blondett subito dopo che con l'ingresso di Corsi l'assetto era stato aggiustato, magari avrebbe approfittato meglio di qualche mischia in area che alla fine abbiamo creato, quello che ieri è imputabile a Roselli con proposta di impalamento rapido è l'aver stravolto un assetto di squadra che era consolidato e che aveva dato frutti per un assetto sconsiderato che ha subito spaccato la squadra in due, e checcazzo!, contro il Lecce abbiamo sì giocato anche più coperti ma a centrocampo, specie sugli esterni, eravamo in linea e ben disposti, ieri invece ha abbandonato Caccetta e Arrigoni, che non sono due fulmini di guerra alla più assoluta confusione, senza intervenire nemmeno dopo il 2-1, se il Benevento non fosse una squadra che si guarda sempre le spalle, ce ne avrebbe potuto fare una caterva.
Insomma di come l'allenatore gestisce tizio o caio me ne importa una mazza, falso problema, in campo vanno in 11 e se qualcuno non gioca se ne deve fare una ragione e aspettare l'occasione se i risultati con gli altri arrivano, ma quando l'allenatore sbaglia assetto, e imperterrito lo mantiene mentre gli avversari si divertono, allora lo mando affanculo come ho fatto ieri.
Cambiare assetto "tornando" a lecce è stato un errore piu che tattico di sfiducia verso i suoi, parzialmente
recuperato nelle dichiarazioni postpartita: a lecce mettendo in conto la sconfitta, ha dovuto raccogliere le macerie e posizionarle in campo....a benevento ha smentito quanto fatto in due mesi. Un peccato perchè mettendo sempre in conto la sconfitta aveva l'opportunità di dare un ulteriore iniezione di autostima alla sua truppa.