grandissimo ElisenoFerro da Milano ha scritto:
a cura di Eliseno Sposato
Scusate il titolo forte e senza mediazioni, ma oggi ci sta tutto.
Francamente c'è davvero poco oggi da commentare. Basta un solo dato statistico: da Siracusa il Cosenza torna senza avere neanche effettuato un solo tiro verso la porta avversaria, e questo è emblematico di una prestazione veramente vergognosa.Ma il presidente Guarscio lo vede come gioca il Cosenza?
Di fronte ad una squadra modesta, con un centrocampo fatto di onesti mestieranti della serie C con tanti anni sulle spalle e davanti al quale i nostri Caccetta, Ranieri, Filippini e Statella, non sono riusciti quasi mai a creare una superiorità numerica per creare pericoli dalle parti di Santurro. Di chi è la colpa? certamente dei 14 scesi in campo, ma soprattutto del nostro tecnico, che ancora una volta ha impostato una gara su di un noiosissimo gioco sparagnino, lasciando agli avversari il pallino del gioco e condurre le gare a proprio piacimento, senza mai provarli ad impensierire.
Purtroppo questi siamo: una squadra senza "pal**" guidata da un allenatore senza "pal**" che propone un gioco talmente antiquato e prevedibile come le sue conferenze stampa di presentazione ad ogni vigilia di gara, dove dipinge la squadra avversaria come la più forte del mondo, che per essere superata bisogna che si giochi la gara della vita. Certo in campo non ci va lui, ma è Roselli che deve dare la personalità alla sua squadra. Il suo invece è un atteggiamento da perdente che francamente ha stancato, non solo noi che siamo tra i pochissimi che lo diciamo apertamente, ma anche tantissimi tifosi che hanno una fede incrollabile e con questa mediano la delusione. Ma noi che dobbiamo fare da osservatori e critici, non possiamo mettere la nostra fede e la nostra passione davanti alla razionalità, e per questo dobbiamo denunciare cosa non va all'interno del nostro amato Cosenza.
Certo resta un esercizio intellettuale fine a se stesso che ci spedisce dritti dritti nella schiera dei famigerati "tagliaturi", ma tant'è poco importa perchè crediamo sia giusto aprire gli occhi a chi ancora si culla sulla vittoria della Coppa Italia, quella del derby contro uno dei Catanzaro più scarsi della storia, ad un campionato finito a ridosso delle prime quasi che stessimo giocando in Serie A, e si accontenta di vivacchiare alla meno peggio.
Il tutto è lo specchio di una Società ed un Presidente senza ambizioni che non mostra alcun amore verso i colori rossoblù e che non potrà che farci galleggiare in un limbo così anonimo da essere più opprimente del peggiore girone infernale. Speriamo solo di essere smentiti dai fatti al più presto, che di raccontare partite come quella di oggi siamo francamente stufi.
sulla telefonata di Roselli meglio stendere un velo pietoso evedintemente al prima critica seria sulla stampa da quando è a Cosenza ha colpito nel segno