Io ricordo che quest'estate la società disse di voler puntare alla serie B in 2-3 anni. In base a questo tipo di programmazione, si programmano (appunto) gli investimenti.Ferro da Milano ha scritto:Chiaro e lineare. Ed in parte condivisibile. Non quando, però, non riesci a sottratti al vezzo di tanti, qui e non solo, di estremizzare al punto di augurare ai "tagliaturi" di ritrovare zio paglia. Qui non si chiede la luna, semplicemente si osserva che una partita come quella di ieri, probabilmente, con una panchina normale, più lunga, non l'avresti persa. A questo mi riferisco quando parlo di mancanza di volontà. E non parlo certo di Meluso o Roselli, ma di Guarascio ed il suo sistema ormai rodato di sfruttare fino all'usura gli uomini (non solo i giocatori, ma tutti, DS e allenatori compresi) che ha! Questo modo di fare non mi piace perché ci costa, ben oltre il risparmio che crede di ottenere! Tutto qui!marcello77 ha scritto:Ti sbagli Ferrù. Non credo la società non ci voglia provareFerro da Milano ha scritto:Marcè ci siamo ma per qualcuno non abbiamo l'obbligo di provarci. Prova ne sia la partita odierna. Oggi abbiamo perso per sfortuna, per la scarsa vena realizzativa dei nostri attaccanti ma soprattutto perché mezza squadra era stanca, con le gomme a terra, se non del tutto acciaccata (vedi Ciancio). Per fare rifiatare questi splendidi ragazzi ci vogliono rincalzi. Anche giovani e non necessariamente fuoriclasse. Come tutte le squadre, non solo quelle di vertice. Noi no! Perché l'alchimia quest'anno è stata aumentiamo il budget per alzare l'asticella e mettere in rosa qualche pezzotto (desideroso di rilancio e che costi poco) ma diminuiamo il monte salari, con meno gente in rosa. L'abbiamo già affrontato questo argomento e sembrava quasi pacifico il fatto che Mr. G non avesse speso tanto di più rispetto all'anno passato. Ma l'avevamo accettato visti gli uomini "flessibili" in rosa e perché si vociferava che, una volta vista la posizione raggiunta a metà torneo poi qualcuno di interessante lo si sarebbe aggregato col mercato di riparazione.
Stiamo ancora aspettando il centrocampista...
Poco più di 1 mese fa, ho parlato personalmente con Meluso e mi ha testualmente detto: "Ci siamo e ci proveremo fino alla fine". Il punto è il solito. Un altro presidente, avrebbe probabilmente speso qualcosa in più per rinforzare la squadra e dare quella spinta decisiva per un sogno di tutta la tifoseria.
C'è un però. Non è semplice, pur volendo, rinforzare una squadra a gennaio. non sempre si riesce a trovare gli elementi giusti e, spesso, inserirli in un contesto già collaudato e difficile.
In questo, mi sembra, Meluso e Roselli hanno ragione. Innesti mirati e di esperienza, con contratti a breve scadenza (Cavallaro e Di Nunzio). Ripeto, io prenderei anche un centrocampista, che possa giocare in mezzo e sugli esterni. Ci manca proprio numericamente, ma già dall'inizio.
Quello che io non capisco è quest'atmosfera di perenne critica, di ostracismo e di diffidenza verso la squara e la società........che si riespira anche e soprattutto in città. Sempre e subito pronti e rompere il giocattolo (come recita il topic) dopo una sconfitta, ma anche dopo aver vinto. E proprio per questo siamo sempre i soliti 1000/2000 allo stadio.
Ci provo, ma non riesco a capire. Fino a 2-3 anni fa, giocavamo a Marsala e ad Adrano. Oggi contro piazze storiche e ci stiamo giocando una possibile promozione in B..........ma sento e leggo anche qui sul forum "Guarascio vavatinni" o "Non vado più allo stadio", dopo una sconfitta immeritata e dopo un campionato (finora) giocato bene, dove abbiamo sbagliato soltanto 2 partite (Messina e Foggia).
Ma allora ho ragione e non sono fissato..........ricoglitivi Pagliuso (il padre e non il figlio)!!! Siamo sempre alle solite. A Cosenza si pretende tutto e subito, come se fossimo una grande piazza, che merita chissà cosa. Ricordo anche gli ultimi anni di B, con il solo ed unico messia al comando. Molta gente si era allontanata dallo stadio perchè s'era siccata della serie B!!!
Io ed altri, pur contestando cravatta russa, non avremmo mai e poi mai perso un tale patrimonio, ma gli amanti del calcio champagne, volevano la serie A e quindi abbandonarono il Cosenza.
Oggi la stessa storia........"Non vado allo stadio se non torniamo in B" e poi, magari, "Non vado allo stadio se non saliamo in serie A". Cusenza è chissa............
Io per primo ho sempre detto che il gioco di Roselli non mi entusiasma e che Gargamella deve cambiare in alcune cose. Ma come si può essere distruttivi al punto di dire: "Non vado più allo stadio???".
Più di una volta questa società ha detto che la programmazione è volta a garantire un futuro alla società stessa, che nel calcio moderno è la cosa più importante........anche maggiore di una vittoria contro l'Akragas. Ricordo che ne parlavamo sul Forum nell'estate del 2011, dopo l'ennesimo fallimento.
L'importante è avere un futuro e non sparire dopo 3-4 anni, come avvenuto in precedenza.
E' chiaro che tutti vogliamo dei risultati e delle vittorie, ma chi le pretende nell'immediato (ribadisco), non ha imparato niente dai precedenti fallimenti o (più probabile) è in malafede.
Da qui i contratti biennali (ad esempio) di Caccetta, Tedeschi, Perina e purtroppo Raimondi.
L'investimento di quest'anno è legato ad un progetto iniziale. Te l'ho scritto nel post di ieri. Se non si parte da questo ragionamento, si sbaglia a trarre le conclusioni...........come in molti state facendo.
Non si possono scindere le due cose, anche se adesso siamo in lotta play-off e tutti (me per primo), vorremmo un paio di acquisti di peso per provarci sul serio.
Magari non sarai tu, ma in tanti (anche qui sul forum), chiedono proprio la luna. Tutto e subito. Succedeva ai tempi della B, con il Rende appena promosso in C1 ed adesso.
Piaccia o no, la società ha scelto la politica dei piccoli passi per avere la certezza di un futuro.
Io ad esempio, sono più interessato ad un settore giovanile di qualità (una delle pecche maggiori dei primi anni di Guarascio), che al ritorno di Biccio. Sono più interessato a capire se gli stipendi sono regolarmente pagati, che a rimpiangere Calderini.
Ribadisco che non è possibile criticare e distruggere una squadra in lotta per un ritorno in B, dopo aver vissuto i 10-12 anni passati.
Siamo in zona retrocessione??? No.
Abbiamo punti di penalizzazione??? No.
Abbiamo accumulato debiti??? No.
Siamo coinvolti in lleciti o in scandali tipo quello delle scommesse??? No.
Abbiamo un futuro davanti??? Si.
Abbiamo possibilità di ritornare in B??? Si.
Abbiamo una società solida, che ha comunque degli aspetti da migliorare??? Si.
Ed allora, com'è possibile leggere commenti del tipo: "Guarascio vavatinni" o "Non vado più allo stadio"???
Vogliamo crescere come tifoseria??? O essere sempre e solo legati ai risultati???
Capisco e condivido quando si chiede un piccolo sforzo (leggi 1-2 acquisti per provarci con decisione quest'anno), ma non è possibile leggere o sentire gente che distrugge tutto e tutti. Ara vucca loro è tutto un fallimento, quando la realtà dice tutt'altro.
Da qui, ribadisco fino alla noia, i 1000/2000 malati che seguiamo la squadra. Gli altri, a questo punto sono costretto a dire anch'io, stativi ara casa cura Play Station o cura pay-tv.
U Cusenza unnè na moda.