Posto che Arrigoni non mi ha mai esaltato e che condivido appieno il ragionamento di cromosoma21, cionondimeno vorrei ricordare che, molto probabilmente, Arrigoni garantiva filtro e sicurezza alla retroguardia che con lui lì davanti (questo è innegabile) l'anno scorso è stata molto meno perforata di quest'anno. Non può essere solo un caso.
Ciò detto, tuttavia, poichè preferisco di gran lunga l'impostazione (chiamiamola impropriamente "zemaniana") secondo cui basta che si segni un gol in più dell'avversario si vince, allora uno che pensa più a contenere che a costruire gioco non mi serve.
Infine, visto che appena 6 mesi fa si esprimeva così:
"Sono contentissimo di questo trasferimento, non vedo l'ora di iniziare e spero sia una stagione ricca di soddisfazioni. Ho avuto il piacere di giocare a Lecce da avversario, questo stadio non è da Lega Pro. Per me questo è un treno da prendere al volo, senza pensarci un attimo. Lecce per me è una grande occasione e voglio sfruttarla al meglio"
non è che ora che il treno che ha preso al volo (sì, ma diritto in faccia) non gli piace più e non gli riesce di sfruttare al meglio la grande occasione torna ad 'accontentarsi' di uno stadio da Lega Pro come il Marulla?
Eh no, caro il mio Andrea Marocco Arrigoni: statti addì sì, a quadiàri a panchina d'u Lecce! Cià
Ma perché non possiamo essere semplicemente dei tifosi sereni? Ogni giorno ce n'è una nuova! Cosenza, infinita... sofferenza!