originalbruzy ha scritto::ROFL: :ROFL: :ROFL:
Gallè rida poco ca unu di dua è n'amico tua....
Comunque, il mio pensiero su Quaglio è arcinoto, su Marino non mi esprimo, valuterò a giochi fatti, ma due parole su Guarascio fatemele dire:
volenti o nolenti, è l'unico che ha visto un business nel Cosenza; sicuramente non lo fa per filantropia o passione, ma di questo riesco tranquillamente a fregarmene, di presidenti tifosi ne abbiamo già avuti ed i risultati sono nella memoria di tutti, quindi arrassusia.......solo questo vorrei per il mio Cosenza, un imprenditore consapevole che una squadra di calcio, saputa ben amministrare, può essere un'impresa redditizia; che poi si chiami Guarascio, Pinco o Pallino non mi importa, ma non voglio più rivivere il dramma di un fallimento.
Un'ultima cosa, su Fiore, ve lo dico con il cuore.....ci avete scassato gli zebedei!
Lo ringrazio per la passione e la competenza che ha profuso in questi due anni, ma io resto uno scettico per natura, non credo lo abbia fatto senza un fine.
Quale sia non lo so e non mi interessa, alcune dichiarazioni poteva risparmiarsele (si, anche lui!) quando ha dato le dimissioni aveva tutta la mia solidarietà, seppur tardive, tranne poi ritirarle e riotrnare al lavoro dopo aver fatto ferro e fuoco.....mha!
Della cordata famosa non vorrei proprio parlare, ma da piccolo imprenditore vi dico una cosa.....se vuoi acquistare una società lo fai, senza se e senza ma, non ti nascondi dietro un anonimato che a Cosenza, onestamente, fa ridere i polli.
Detto ciò, massima allerta su cosa succede al nostro Cosenza, ma Fiore è, attualmente, un capitolo chiuso, vidimu da finiscia......personalmente, ho due miti, uno si chiama Gigi Marulla, anche se vacillò notevolmente quando appoggiò la candidatura di Pagliuso con il centrodestra, ma le lacrime di Pescara e Padova, IO non le posso dimenticare....Fiore non rientra tra questi....neanche lontanamente.
"Proprio per queste origini, il popolo bruzio viene descritto come un popolo di guerrieri, rude e bellicoso. La storia ce li tramanda come un popolo che ha fatto della sua potenza bellica e della voglia di indipendenza e libertà la sua grandezza."