Ferro da Milano ha scritto:felipao ha scritto:Ferro da Milano ha scritto:A tutti piacerebbe gioco spumeggiante e spettacolare e a tutti, soprattutto, piace vincere. Ora, non che le cose siano inversamente proporzionali e non possano coesistere. Qui mi sembra, leggendo diversi commenti, che se si cerca la vittoria si va incontro alla sconfitta, se invece si applica una tattica accorta, dai e dai, sfiancando l'avversario si può provare a vincerla. Io credo che la verità stia nel mezzo, nel senso che Roselli è vero che non pratica un calcio champagne ma è altrettanto vero che ancora non ha trovato la quadratura del cerchio nè soprattutto una forma accettabile dei suoi uomini, per cui sta facendo di necessità virtù. E sta facendo bene, la classifica gli dà ragione. L'unica cosa che davvero non riesco a capire sia sul piano tecnico che su quello della gestione delle risorse (la rosa è corta!) è il mancato utilizzo, in diverse partite, del terzo cambio: ma perché?
Non possono porsi domande del genere. Si chiama lesa maestá. E tu diventi automaticamente nu tiraturu
Dici? Allora ritiro immediatamente il quesito!
Scherzi a parte, la creazione di fazioni in maniera deleteria non mi é mai piaciuta. Noto che anche qui si stanno creando divisioni secche tra chi sostiene che "il Cosenza si ama e non si discute" indi per cui chi osa dire ad esempio che Roselli sbaglia a si stipá u terzo cambio é nu tiraturu brutti e chi, invece, ritiene di essere libero di esprimere dei pareri personali sui vari aspetti inerenti il Cosenza calcio senza essere un tiraturu ipso facto ma in ragione del suo status di tifoso rossoblù.
Per la cronaca, quando si esprime la propria opinione si fa sempre cosa giusta e, soprattutto, non si contesta il Cosenza ma si dimostra di amarlo ancor di più rispetto a coloro che accettano passivamente tutto purché ci sia il calcio (pulito) a Cosenza.
La critica (un certo tipo di critica, almeno quella che c'è sul forum) non significa essere tiraturi o volere il male del Cosenza perché non si critica la gloriosa maglia dei lupi ma se del caso le idee, le scelte e le dichiarazioni dell'allenatore, del ds o del presidente di turno che non possono essere equiparati sic et simpliciter al Cosenza calcio perché il Cosenza calcio é un concetto generale ed ideale che alberga nei cuori di tutti noi, mentre allenatore, ds o presidente sono persone fisiche che gestiscono in un dato momento storico gli aspetti relativi al Cosenza calcio.
Quindi, affermare che chi critica ad esempio le scelte di Roselli non ama o fa il male del Cosenza calcio confonde clamorosamente i due piani sopra citati: Il piano dei valori (il concetto di Cosenza calcio in sé che é assoluto) ed il piano dei fatti (gli individui che in un determinato periodo e contesto storico operano materialmente nel e per il Cosenza calcio).
Spero di essere stato chiaro e di aver lanciato bene un messaggio distensivo a chi litiga per questioni stupide sulla base di distinzioni inesistenti e di renziana memoria (quindi forse anche demenziali) tra tifosi veri e gufi o tiraturi.
Siamo tutti tifosi del Cosenza calcio.