RIP GIGI MARULLA
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Re: RIP GIGI MARULLA
Te ne sei andato troppo presto. Ancora non riesco a crederci, mi sembra di vivere un incubo e so già che stanotte non dormirò. Addio campione
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Re: RIP GIGI MARULLA
Sarai per sempre l'orgoglio e il vanto di chi ama il cosenza
Grazie di cuore, Gigi
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Re: RIP GIGI MARULLA
Non è il caldo che mi impedisce di dormire, è il pensiero incredulo che tu non ci sei più. Piango la tua morte Gigi, la condivido con tutti i forumisti che oggi sento miei fratelli più di ieri, non ti dimenticherò mai, sarai per sempre il bomber più forte di tutti i tempi.
Via Popilia Chè!
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Re: RIP GIGI MARULLA
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Via Popilia Chè!
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Re: RIP GIGI MARULLA
tornare a casa e leggere una di quelle notizie che non avresti mai e poi mai pensato di leggere..
per molti di noi gigi è stato come un secondo papà che ci ha cresciuto dandoci l'amore che nutriamo verso il cosenza calcio come farebbe un padre con un figlio..
non riesco davvero a metabolizzare..mi sembra di scrivere solo fesserie.....non è possibile..
è qualcosa che va oltre il calcio..
un grande abbraccio a kevin..a tutta la famiglia..
ma io ancora non ci riesco a credere.............................
per molti di noi gigi è stato come un secondo papà che ci ha cresciuto dandoci l'amore che nutriamo verso il cosenza calcio come farebbe un padre con un figlio..
non riesco davvero a metabolizzare..mi sembra di scrivere solo fesserie.....non è possibile..
è qualcosa che va oltre il calcio..
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ma io ancora non ci riesco a credere.............................
..cento anni di storia..
con nessuna dirigenza solo per l'amore del cosenza..'ncarogna sempre
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Re: RIP GIGI MARULLA
un abbraccio ai fratelli cosentini per la grande perdita. Genova piange Gigi Marulla, sempre nel cuore RIP
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Re: RIP GIGI MARULLA
E' da ieri che sto piangendo, ho pianto ieri nel letto come un bambino e tuttora piango ancora proprio come un bambino come quel bambino che incomincio' a seguire il Cosenza e che ebbe la fortuna di vederti ancora in campo con il Cosenza da subito ti individuai come il mio calciatore preferito e dove nonostante l'età matura calcisticamente eri sempre il numero 1. Marulla Grande Uomo!Grande Calciatore e Capitano! Per sempre il mio Mito!
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Re: RIP GIGI MARULLA
Per Gigi Marulla (1963-2015)
Marulla i cosentini piangono
il gran morto di loro gente.
Triste destino per un eroe della domenica lasciar il mondo in una maledetta domenica. A Cosenza nel bel periodo in cui “a Duminica era du palluni” Gigi Marulla e’ stato l’uomo bandiera per antonomasia. I ragazzini degli anni Ottanta l’hanno amato come un eroe dei cartoni animati, i vecchi tifosi in suo nome hanno messo in archivio le prodezze di Campanini, gli ultra’ suoi coetanei l’hanno idolatrato dall’inizio alla fine come il campione perfetto che mai ti abbandona e che tutto ti dona. Ai Nuclei sconvolti con il suo cognome piano aveva permesso anche il calembour da sballati “Marulla La Canna” incrociandosi con un giocatore di bruzia schiatta popolare.
Piange Cosenza dal Busento al San Vito, dalle Cannuzze a Vaglio Lise l’uomo bandiera d’altri tempi. Campione dell’era bella del miglior ciclo rossoblu, Marulla e’ stato per Cosenza quello che furono Juliano per il Napoli, Bulgarelli per il Bologna, Mazzola per l’Inter, Rivera per il Milan, Riva per il Cagliari. In provincia però a Cosenza nel periodo più’ bello della storia centenaria dei Lupi e fa piacere che Fabrizio Bocca nel suo blog su Repubblica abbia colto questo particolare versante di storia patria calcistica fatta di belle azioni e sentimenti veri.
Calabrese di Stilo, esordio ad Acireale, parentesi illustre nel Grifone genoano gemellato dei lupi silani, poi Avellino e un finale per nulla triste e solitario nel Castrovillari. In mezzo e dopo solo Cosenza. La statistica narra delle presenze e dei goal che lo mettono in cima a tutti gli altri. Una forza propulsiva nel piede e nella testa. Il coraggio mai domo. Molti cosentini hanno un foto con lui presenza fissa e amichevole della fede pallonara. Un giro nei social vi permetterà dii capire come era intimo e familiare ad una popolazione intera. .Una moglie cosentina, due figli cosentini, una “mutria” magno greca diventata cosentina quella di Gigi Marulla. Nome da musical americano, cognome da ditirambo, egli e’ stato il nostro Rambo nell’area di rigore degli avversari.
Giacomo Mancini per la sfida elettorale con don Peppino Carratelli, presidente della promozione in serie B lo chiamo’ in lista per bilanciare il gap tifoso. Gigi Marulla come una varchiglia di Renzelli, come una poesia di Ciardullo, come una pagina di Telesio. Marulla adorato a Cosenza e dalla sua provincia grande. Dai Casali al Manco, dalla bizantina Rossano fino ad Amantea abbiamo avuto il nostro Maradona. Senza gli eccessi da pibe isterico. Calabrese buono Gigi. Solidale e amico della Terra di Piero, allenatore di D è campione di scuola calcio, compagnone di tifosi e giornalisti.
E ai grandi campioni spettano le leggende intramontabili.La ritualità del goleador a volte incontra gesta da Omero che la poesia popolare tramanda a futura memoria:. “Te lo ricordi Marulla” canteremo noi cosentini fino alla fine del mondo quando incontreremo i salernitani.
All’Adriatico di Pescara si lottava per non retrocedere. E al supplementare a pochi minuti dai rigori con la determinazione di un Rombo di tuono la Gloria arride all’audace centravanti che incanta l’Italia in una rara diretta televisiva Rai di quegli anni. Si,ti ricordiamo Marulla, e ti veneriamo ancora, e non ti dimenticheremo mai per la tua forza e la tua generosità. Achille degli stadi che avevi come tallone da ferire un cuore generoso che ci lascia orfani e tristi del nostro capitano. Oh capitano che a Padova tentasti l’altro miracolo in mezzo ai nani indecorosi. Un eroe che non ha abbandonato mai la sua truppa. Nelle nostre strade e nelle piazze il suo nome sarà ricordato con un sibilo di gioia che freme al ricordo di qualcosa di straordinario. Te lo ricordi Marulla? La nostra bandiera. Un uomo vero. Idolo delle tifose che iniziarono ad affollare gli spalti cosentini in coincidenza della sua ascesa e che non hanno mai visto una sua caduta sul campo e tantomeno nella vita privata durata troppo poco per infamia del Fato.
È’ spirato di sera Gigi Marulla come nella poesia di Garcia Lorca. A Cavinia luogo incantato delle nostri estati gli dei hanno distrutto un nostro sentimento certo.
Noi cosentini perdiamo un amico e un campione. Nel lutto terribile guadagniamo un mito. Ti ricorderemo per sempre Marulla. Ti siamo grati per la gioia che hai regalato ai migliori anni della nostra vita di tifosi. Ululano dolore i lupi sul Busento. Onorano Gigi Marulla che fu e resta l’unico vero re di Cosenza.
PARIDE LEPORACE
http://www.parideleporace.it/#sthash.Bl0oRnO7.dpuf
Marulla i cosentini piangono
il gran morto di loro gente.
Triste destino per un eroe della domenica lasciar il mondo in una maledetta domenica. A Cosenza nel bel periodo in cui “a Duminica era du palluni” Gigi Marulla e’ stato l’uomo bandiera per antonomasia. I ragazzini degli anni Ottanta l’hanno amato come un eroe dei cartoni animati, i vecchi tifosi in suo nome hanno messo in archivio le prodezze di Campanini, gli ultra’ suoi coetanei l’hanno idolatrato dall’inizio alla fine come il campione perfetto che mai ti abbandona e che tutto ti dona. Ai Nuclei sconvolti con il suo cognome piano aveva permesso anche il calembour da sballati “Marulla La Canna” incrociandosi con un giocatore di bruzia schiatta popolare.
Piange Cosenza dal Busento al San Vito, dalle Cannuzze a Vaglio Lise l’uomo bandiera d’altri tempi. Campione dell’era bella del miglior ciclo rossoblu, Marulla e’ stato per Cosenza quello che furono Juliano per il Napoli, Bulgarelli per il Bologna, Mazzola per l’Inter, Rivera per il Milan, Riva per il Cagliari. In provincia però a Cosenza nel periodo più’ bello della storia centenaria dei Lupi e fa piacere che Fabrizio Bocca nel suo blog su Repubblica abbia colto questo particolare versante di storia patria calcistica fatta di belle azioni e sentimenti veri.
Calabrese di Stilo, esordio ad Acireale, parentesi illustre nel Grifone genoano gemellato dei lupi silani, poi Avellino e un finale per nulla triste e solitario nel Castrovillari. In mezzo e dopo solo Cosenza. La statistica narra delle presenze e dei goal che lo mettono in cima a tutti gli altri. Una forza propulsiva nel piede e nella testa. Il coraggio mai domo. Molti cosentini hanno un foto con lui presenza fissa e amichevole della fede pallonara. Un giro nei social vi permetterà dii capire come era intimo e familiare ad una popolazione intera. .Una moglie cosentina, due figli cosentini, una “mutria” magno greca diventata cosentina quella di Gigi Marulla. Nome da musical americano, cognome da ditirambo, egli e’ stato il nostro Rambo nell’area di rigore degli avversari.
Giacomo Mancini per la sfida elettorale con don Peppino Carratelli, presidente della promozione in serie B lo chiamo’ in lista per bilanciare il gap tifoso. Gigi Marulla come una varchiglia di Renzelli, come una poesia di Ciardullo, come una pagina di Telesio. Marulla adorato a Cosenza e dalla sua provincia grande. Dai Casali al Manco, dalla bizantina Rossano fino ad Amantea abbiamo avuto il nostro Maradona. Senza gli eccessi da pibe isterico. Calabrese buono Gigi. Solidale e amico della Terra di Piero, allenatore di D è campione di scuola calcio, compagnone di tifosi e giornalisti.
E ai grandi campioni spettano le leggende intramontabili.La ritualità del goleador a volte incontra gesta da Omero che la poesia popolare tramanda a futura memoria:. “Te lo ricordi Marulla” canteremo noi cosentini fino alla fine del mondo quando incontreremo i salernitani.
All’Adriatico di Pescara si lottava per non retrocedere. E al supplementare a pochi minuti dai rigori con la determinazione di un Rombo di tuono la Gloria arride all’audace centravanti che incanta l’Italia in una rara diretta televisiva Rai di quegli anni. Si,ti ricordiamo Marulla, e ti veneriamo ancora, e non ti dimenticheremo mai per la tua forza e la tua generosità. Achille degli stadi che avevi come tallone da ferire un cuore generoso che ci lascia orfani e tristi del nostro capitano. Oh capitano che a Padova tentasti l’altro miracolo in mezzo ai nani indecorosi. Un eroe che non ha abbandonato mai la sua truppa. Nelle nostre strade e nelle piazze il suo nome sarà ricordato con un sibilo di gioia che freme al ricordo di qualcosa di straordinario. Te lo ricordi Marulla? La nostra bandiera. Un uomo vero. Idolo delle tifose che iniziarono ad affollare gli spalti cosentini in coincidenza della sua ascesa e che non hanno mai visto una sua caduta sul campo e tantomeno nella vita privata durata troppo poco per infamia del Fato.
È’ spirato di sera Gigi Marulla come nella poesia di Garcia Lorca. A Cavinia luogo incantato delle nostri estati gli dei hanno distrutto un nostro sentimento certo.
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My Problem Child.
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Store prodotti per l'infanzia: primitasti.it
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Re: RIP GIGI MARULLA
Gigi Marulla, lode a un bomber di provincia.
Mi dispiace moltissimo per Gigi Marulla, soprattutto perchè andarsene a 52 anni non è giusto. Ma anche perché se ne va un pezzo di calcio che forse non vedremo mai più fatto di campi di provincia, di serie B, di serie C, di Sud. Da cui ci stiamo allontanando. Come i grandi centri commerciali che divorano il negozio di frutta e verdura. Non sono un nostalgico, anzi, ma è anche vero che è preferisco il calcio vicino alla gente, e mi sta qui lo star system nello sport.
Esiste un calcio di cui oggi ci occupiamo solo distrattamente e che sta sparendo assediato dalla crisi economica, impoverito dagli spettatori che fuggono, ridotto al minimo dalle squadre che scompaiono, strozzato da una mafia criminale che lo inquina.
Gigi Marulla era il classico bomber di provincia, l'idolo di Cosenza (ma c'è lo ricordiamo anche al Genoa, certo), non uno qualsiasi, uno da cento gol, uno per cui il pubblico delirava. C'era un tempo in cui quel calcio lo conoscevamo e lo frequentavamo, avevamo la perfetta cognizione di giocatori come Palanca del Catanzaro o Chimenti del Taranto, oggi sappiamo tutto di di squadre tedesche e inglesi, e certe squadre, certi giocatori a noi assai più vicini li abbiamo persi di vista. E anzi i gol di Marulla non sono nemmeno così lontani nel tempo. La bellezza del calcio è che tutti hanno una loro Champions League per cui lottare e c'è lo stiamo dimenticando.
Spero che i giornali dedichino il giusto ricordo - se serve sottraendolo a quelle odiose e fanatiche star del pallone globalizzato - a un bomber di provincia, morto a pochi chilometri dallo stadio dove giocava la sua squadra che salvò a forza di gol dalla retrocessione in C. E fu come vincere un scudetto.
Lode a te Gigi Marulla, bomber del Cosenza.
FABRIZIO BOCCA
http://bocca.blogautore.repubblica.it/2 ... provincia/
Mi dispiace moltissimo per Gigi Marulla, soprattutto perchè andarsene a 52 anni non è giusto. Ma anche perché se ne va un pezzo di calcio che forse non vedremo mai più fatto di campi di provincia, di serie B, di serie C, di Sud. Da cui ci stiamo allontanando. Come i grandi centri commerciali che divorano il negozio di frutta e verdura. Non sono un nostalgico, anzi, ma è anche vero che è preferisco il calcio vicino alla gente, e mi sta qui lo star system nello sport.
Esiste un calcio di cui oggi ci occupiamo solo distrattamente e che sta sparendo assediato dalla crisi economica, impoverito dagli spettatori che fuggono, ridotto al minimo dalle squadre che scompaiono, strozzato da una mafia criminale che lo inquina.
Gigi Marulla era il classico bomber di provincia, l'idolo di Cosenza (ma c'è lo ricordiamo anche al Genoa, certo), non uno qualsiasi, uno da cento gol, uno per cui il pubblico delirava. C'era un tempo in cui quel calcio lo conoscevamo e lo frequentavamo, avevamo la perfetta cognizione di giocatori come Palanca del Catanzaro o Chimenti del Taranto, oggi sappiamo tutto di di squadre tedesche e inglesi, e certe squadre, certi giocatori a noi assai più vicini li abbiamo persi di vista. E anzi i gol di Marulla non sono nemmeno così lontani nel tempo. La bellezza del calcio è che tutti hanno una loro Champions League per cui lottare e c'è lo stiamo dimenticando.
Spero che i giornali dedichino il giusto ricordo - se serve sottraendolo a quelle odiose e fanatiche star del pallone globalizzato - a un bomber di provincia, morto a pochi chilometri dallo stadio dove giocava la sua squadra che salvò a forza di gol dalla retrocessione in C. E fu come vincere un scudetto.
Lode a te Gigi Marulla, bomber del Cosenza.
FABRIZIO BOCCA
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Re: RIP GIGI MARULLA
Un forte abbraccio ragazzi e sentite condoglianze alla famiglia..da un tifoso del Catanzaro.
R.I.P. GIGI
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Re: RIP GIGI MARULLA
Aldilà di ogni rivalità sportiva, bisogna tributare la giusta gloria e magnificenza ad un degno avversario di epici derby, un uomo per bene, pianto da tutti, espressione di un calcio old style che abbiamo amato. Riposa in pace bomber e condoglianze alla famiglia ed a tutti i tifosi cosentini.
Un tifoso del catanzaro
Un tifoso del catanzaro