Da Silva, dal fallimento a Cosenza a Eroe del Paraguay.
Nell'estate del 2001, dopo aver sfiorato la Serie A, il Cosenza saluta Bortolo Mutti finito al neo promosso Palermo guidato da Franco Sensi e si affida in panchina alla bandiera storica Gigi De Rosa, già vice dello stesso Mutti. Molti protagonisti lasciano, Pantanelli va al Cagliari, Silvestri a Lecce, Savoldi finisce alla Reggina e anche l’idolo della tifoseria Riccardo Zampagna finisce al Siena. Tanti i volti nuovi, da Micillo ad Oshadogan, passando per il ritorno di Moscardi in mezzo al campo e l’arrivo dell’esperto Giampaolo; in avanti la nuova coppia d’attacco formata da Zaniolo (protagonista con lo Spezia) e Mendil dall’Avellino.
Il precampionato fa ben sperare: la prima al San Vito, in Coppa Italia, finisce 1-1 contro il Venezia di Cesare Prandelli. I riflettori sono tutti puntati sul giovanissimo Francesco Modesto, 19 anni, mandato in campo a sorpresa dal primo minuto.
Una prova maiuscola quella del terzino sinistro nato a Crotone e cresciuto nella primavera rossoblù che colpisce Prandelli: il tecnico lo segnala a Rino Foschi che riesce a strapparne la comproprietà. Nella stessa trattativa a vengono inseriti anche due giovani difensori paraguaiani già nel giro della nazionale: Paulo Da Silva e Ruben Maldonado, che arrivano a Cosenza in prestito con diritto di riscatto a favore della società guidata dal presidente Pagliuso.
Dopo un buon avvio di stagione con 8 punti nelle prime quattro partite, i rossoblu subiscono due pesanti stop casalinghi con Como e Reggina. La panchina di De Rosa inizia a traballare ma il peggio deve ancora arrivare. Nel posticipo del lunedi sera, al Menti il Cosenza affronta il Vicenza di Fascetti: nel primo tempo i rossoblu passano in vantaggio con Giandebiaggi, nella ripresa Schwoch guida la rimonta e porta i padroni di casa sul 2-1. Moscardi su punizione trova la rete del pari così De Rosa decide di dar maggiore copertura alla squadra inserendo Da Silva al posto di Tatti.
Un debutto traumatico per il paraguaiano, che a dieci minuti dal termine si fa rubare palla da Della Morte stendendolo in area: calcio di rigore e Schwoch firma la tripletta.
La stagione di Da Silva in rossoblu dura praticamente 24’ minuti, entrerà solo per un minuto nella vittoria allo Scida di Crotone al posto di Di Sole prima di essere rispedito al mittente. Il ritorno in patria nel Libertad, poi al Toluca in Messico dove resta per diversi anni diventando un vero e proprio pilastro difensivo della squadra messicana, conquistando anche la CONCACAF Champions League nel 2003. Con la nazionale del Paraguay disputa i mondiali del 2006 e nel 2007 finisce nella top 11 della Copa America. Nel 2009 il ritorno in Europa con la maglia del Sunderland, una buona stagione e un altro mondiale dal protagonista nel 2010. Nel 2011 arriva in finale di Copa America contro l’Uruguay e in estate passa al Real Saragozza: 42 presenze in Liga e una rete, prima del ritorno in Messico con il Pachuca.
Con la maglia biancorossa del suo Paese è il recordman di presenze: dopo aver eliminato il Brasile, mercoledì affronterà l’Argentina di Messi, Aguero e Tevez, sognando di staccare un altro pass per la finale. Dopo quattro anni Da Silva ha l'opportunità di alzare al cielo un trofeo con la fascia di capitano al braccio mentre a Cosenza verrà ricordato per quello sciagurato errore contro il Vicenza.
http://www.cosenza24.net - 29/06/2015.
P.S. Modesto non durò neanche 20 giorni. Natru pocu u portava 'mbrazza a Venezia.......
Da Silva, dal fallimento a Cosenza a Eroe del Paraguay
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Re: Da Silva, dal fallimento a Cosenza a Eroe del Paraguay
L'ho sempre detto che Da Silva e Maldonado erano fortissimi e avremmo dovuto riscattarli. Purtroppo questo tipo di discorsi con Pagliuso non si sarebbe mai potuto fare nemmeno all'epoca, quando ancora si compravano i cartellini dei calciatori (e già noi eravamo precursori dei mercati fatti coi prestiti e i parametri zero che imperano oggi al di sotto della serie B).
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Re: Da Silva, dal fallimento a Cosenza a Eroe del Paraguay
Dopu i sia ciciari ricùati stanotte i l'Argentina, tornerà a Cosenza a staccare sazizze e suprissate, atru ca pass ppè a finale.............................marcello77 ha scritto:Da Silva, dal fallimento a Cosenza a Eroe del Paraguay.
Con la maglia biancorossa del suo Paese è il recordman di presenze: dopo aver eliminato il Brasile, mercoledì affronterà l’Argentina di Messi, Aguero e Tevez, sognando di staccare un altro pass per la finale. Dopo quattro anni Da Silva ha l'opportunità di alzare al cielo un trofeo con la fascia di capitano al braccio mentre a Cosenza verrà ricordato per quello sciagurato errore contro il Vicenza.
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POCA CUMBIDENZA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Chini vò capire capiscia...............