COSENZA - Papa Francesco ha nominato oggi monsignor Francescantonio Nolè nuovo arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano.
Nolè, dell'ordine francescano dei Frati Minori conventuali, era finora vescovo di Tursi-Lagonegro. All'arcidiocesi di Cosenza-Bisignano succede a Salvatore Nunnari, di cui il Papa ha accettato la rinuncia per raggiunti limiti di età. L'arcivescovo di Cosenza, monsignor Salvatore Nunnari, ha letto la lettera della Nunziatura Apostolica, come previsto dal diritto, per darne notizia ufficiale ai sacerdoti, religiosi e fedeli laici, nel salone degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile di Cosenza. Monsignor Nunnari nel formulare l'augurio all'eletto ha espresso sentimenti di profonda devozione e gratitudine al Santo Padre "che ha guardato con paterna benevolenza la nostra Chiesa e soprattutto il suo presbiterio" ed ha chiesto da subito di pregare per monsignor Nolè.
"Viene tra noi un vescovo paterno - ha detto monsignor Nunnari - un vescovo pastore perché di questo Cosenza ha bisogno. Così come avete fatto con me dove fare con lui. Siate uniti al vostro pastore vivendo intensamente la comunione del presbiterio. Monsignor Nolè dovrà contare su un presbiterio unito, su un laicato adulto e sul comune desiderio della santità". L'ingresso ufficiale è previsto per il prossimo 4 Luglio. L'arcivescovo di Cosenza e presidente della Conferenza episcopale calabra, Salvatore Nunnari, lascia il suo incarico nella città bruzia dopo 11 anni. Monsignor Nunnari è nato a Reggio Calabria 76 anni fa. Fu ordinato sacerdote nel 1964 ed il suo primo incarico da Vescovo risale al 1999 quando iniziò il suo ministero episcopale nella diocesi di Sant'Angelo dei Lombardi - Conza - Nusco - Bisaccia. Nel 2004 è stato eletto Arcivescovo Metropolita della diocesi di Cosenza-Bisignano. E' stato anche amministratore Apostolico dell'Eparchia di Lungro dal 2010 al 2012. Attualmente Nunnari è presidente della Conferenza Episcopale Calabra, membro del consiglio permanente della Cei, membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione San Francesco d'Assisi e Santa Caterina da Siena della Cei; delegato Cec per i Problemi Giuridici-Legali; delegato Commissione Cec per le Migrazioni.
BIOGRAFIA DI NOLE' - Il nuovo arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano, Francescantonio Nolè, è nato a Potenza il 9 giugno 1948. E' entrato il 20 settembre 1959 tra i Frati Minori Conventuali di Ravello all'età di undici anni dove è iniziata la sua formazione umana, spirituale, religiosa e culturale, che poi ha proseguito a Nocera Inferiore, Portici, Sant'Anastasia e Roma. Presso la Facoltà Teologica Seraphicum di Roma ha compiuto gli studi filosofici e teologici; ha conseguito la licenza in Teologia Morale presso la sezione San Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale di Napoli e presso l'Università Statale di Cassino la laurea in Pedagogia. Il 4 ottobre 1965 a Montella emette la professione temporanea e a Nocera Inferiore nel novembre 1971 la professione perpetua e viene ordinato sacerdote il 2 settembre 1973 a Potenza dal vescovo Vittorio Costantini.
Viene subito destinato a Nocera Inferiore, nel Convento di Sant'Antonio, prima come vicedirettore e poi come rettore dei ragazzi delle scuole medie aspiranti alla vita religiosa. Nel 1976 viene trasferito a Benevento, come direttore dei postulanti del Ginnasio-Liceo, fino al 1982. Nello stesso anno durante il Capitolo Provinciale, è nominato vicario provinciale e guardiano-parroco di Sant'Antonio in Portici. Nel 1991 viene inviato nuovamente a Benevento come guardiano e direttore dei Postulanti. Nel giugno 1992 è chiamato a Roma a dirigere il Centro Missionario Nazionale fino al 28 aprile 1994. Nello stesso anno, durante il Capitolo Provinciale tenuto a Nocera, è eletto ministro provinciale della provincia di Napoli, che comprende Campania e Basilicata. Il 30 aprile 1997 è confermato ministro provinciale per altri quattro anni. Il 4 novembre 2000 viene eletto alla sede vescovile di Tursi-Lagonegro ed è consacrato vescovo da Giovanni Battista, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, a Pompei il 10 dicembre 2000. Attualmente oltre a guidare la diocesi di Tursi-Lagonegro è membro della Commissione episcopale per Clero e la Vita consacrata della Conferenza Episcopale Italiana e delegato della Conferenza Episcopale di Basilicata per la Famiglia, la Liturgia e per l'Economia della Provincia Ecclesiastica.
http://www.quicosenza.it/le-notizie-del ... VdxdvApouV
Per la prima volta in vita mia mi interesso ad una nomina clericale. Chiunque sia questo Nolè, la prima opera buona l'ha fatta già prima di insediarsi. Ora, se giustizia divina esiste, Nunnari a cz. Così ho parlato
Bergoglio nomina il nuovo arcivescovo di Cosenza-Bisignano
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Re: Bergoglio nomina il nuovo arcivescovo di Cosenza-Bisignano
Chissà s'è parente a chiru du bassanu, na seconda punta ca signa ci vulissa cum'u pani e magari s'intavulamu na trattativa e ci parrassa nu cedissanu, sapimu ?.....................
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Re: Bergoglio nomina il nuovo arcivescovo di Cosenza-Bisignano
Per quello che oggi saluta la città, viene proposta la cittadinanza onoraria.
No a Nunnari cittadino onorario di Cosenza!!!
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Re: Bergoglio nomina il nuovo arcivescovo di Cosenza-Bisignano
mah io nn capisco perchè dovremmo dargli ( a nunnari) la cittadinanza onoraria? nn ha senso!
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Re: Bergoglio nomina il nuovo arcivescovo di Cosenza-Bisignano
Tecnicamente, si può fare che se danno la cittadinanza a lui me la tolgo io? Perché io ci tengo tanto ad essere cosentina, ma concittadina di sto tipo (che oggi rinnega le pugnalate al monaco e l'appoggio a luberto) proprio no
Lode a te
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Re: Bergoglio nomina il nuovo arcivescovo di Cosenza-Bisignano
Ammia u ma fattu nenti, anzi.
Via Popilia Chè!
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Re: Bergoglio nomina il nuovo arcivescovo di Cosenza-Bisignano
solo per quello che ha fatto a padre fedele dovrebbe essere proclamato cittadino disonorario...io ho guaqrdato con positività all'operato di sto sindaco che sta restituendo alla comunità tanti posti anonimi abbellendo tantissimo una citta mortificata dai cinque anni di periugini ma se fa na cosa del genere mi cade pesantemente..sarebbe come dare un'altra pugnalata a padre fedele e non lo accetto, da cosentino e cittadino del mondo onestooriginalbruzy ha scritto:Ammia u ma fattu nenti, anzi.
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Re: Bergoglio nomina il nuovo arcivescovo di Cosenza-Bisignano
Ricogliati a scorrrreggio. Io non ti voglio, ohi mafiusu fitusu!!!
Nunnari diventa cittadino onorario di Cosenza: ‘Non torno a Reggio mi fermo qui’.
Monsignor Salvatore Nunnari dopo essersi difeso ieri dalle accuse mossegli da Padre Fedele è stato ufficialmente dichiarato cittadino della città dei bruzi.
“Resterò a Cosenza”. Commosso e convinto di restare nella città dove è stato Arcivescovo per dieci anni. Nunnari non ha dubbi, né titubanze. Subito dopo aver ricevuto ieri sera, nella sala della adunanze della Provincia, la cittadinanza onoraria dal Consiglio comunale di Cosenza (19 voti a favore e tre contrari, espressi questi ultimi dai consiglieri Roberto Sacco, Giovanni Cipparrone e Cataldo Savastano) l’ex arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano, pochi giorni prima di lasciare la titolarità della Diocesi cosentina, per raggiunti limiti di età, al nuovo arcivescovo, Francesco Nolè, ha fatto un annuncio importante. “Quello cosentino è un popolo che mi ha accolto dentro. Avevo detto a chi ha insistito tanto di lasciar perdere perché mi sentivo già cittadino a pieno titolo, come ha dimostrato l’accoglienza che mi è stata tributata ieri sera in Duomo dal bagno di folla che mi ha trattenuto con sé per un’ora e trenta. Avevo l’idea di tornare a Reggio, ma l’insistenza sincera mi ha convinto a fermarmi qui in un appartamento in seminario che era quello già occupato in passato da Monsignor Agostino”.
Nel suo intervento di ringraziamento al Sindaco Mario Occhiuto, al Presidente del Consiglio comunale Luca Morrone , alla giunta comunale e a tutto il Consiglio comunale, Nunnari ha rimarcato di “aver imparato a Cosenza molte cose, ritrovando in questa nobilis civitas molte ricchezze. C’è nella sua breve, ma intensa relazione l’elenco delle cose fatte e tra queste il presule elenca il perdono chiesto in occasione della Festa della MARONNA del Pilerio per le vicende dell’Istituto Papa Giovanni di Serra d’Aiello. Nel corso della cerimonia l’ex arcivescovo è intervenuto sulla vicenda dei rom affermando che “sono state dette inesattezze. Una volta ero andato in vacanza per qualche giorno a Reggio. Mi telefona l’allora questore Anzalone e mi spiega: “i rom vogliono lei”. I rom per me sono come fratelli anche se, in quest’ultimo periodo, hanno cambiato religione. Certo i problemi sono tanti. Per occuparci di quelli di Via Popilia abbiamo dato vita ad un Centro finanziato dalla Charitas. Dare un briciolo di speranza ad un giovane è molto importante”.
Nunnari ha ricevuto dal Sindaco Mario Occhiuto la tradizionale pergamena con la motivazione della cittadinanza onoraria: “per non aver fatto mai venir meno il suo sostegno morale, spirituale e sociale di Pastore e di Educatore, richiamando costantemente la società calabrese al perseguimento di valori etici alti nel raggiungimento del bene comune e per essersi reso promotore ed interprete straordinario della valorizzazione e della promozione della dignità umana, nel corso della sua lunga attività pastorale”. Il presule ha ricambiato donando al Sindaco e all’Amministrazione comunale un’icona di argenteria russa del XV-XVII secolo. “Siamo onorati, ed anche emozionati – ha affermato Occhiuto – di avere nostro ospite un uomo di fede che ha lottato contro le ingiustizie. Il conferimento della cittadinanza onoraria è un omaggio dovuto per l’esempio di stile di vita semplice ed attento agli altri, per la solidarietà e la sua passione per l’umanità. Ed e’ anche un modo per legare il nome di Mons. Nunnari alla nostra città per sempre.
Un ulteriore passaggio del suo intervento il Sindaco Occhiuto lo ha poi dedicato alla lettera pastorale di Monsignor Nunnari ai giovani e alle donne, dove con chiarezza e fermezza condanna la violenza e gli abusi: “Penso alle tante giovani attirate dall’estero con una promessa di lavoro e poi esser schiave da aguzzini senza pietà e senza coscienza, penso alle donne di ogni latitudine e di ogni Paese, vittime di pregiudizi e della brutalità degli uomini. Ciascuno di noi deve sempre difendere la dignità umana e dobbiamo imparare a custodire e amare il corpo che è dono e tempio di Dio“”. Prima del Sindaco la seduta del Consiglio comunale è stata aperta tra le autorità presenti dal Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, il Procuratore della Repubblica Dario Granieri e il Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello Giuseppe Brancati, dal Presidente del Consiglio comunale Luca Morrone. A svolgere la relazione introduttiva è stato il consigliere comunale Mimmo Frammartino che ha iniziato il suo intervento definendo Mons.Nunnari come “un uomo del nostro tempo, una autorità della Chiesa che ha profondamente inciso con l’esempio di Sacerdote prima e di Pastore dopo, nel tessuto sociale calabrese sotto il profilo culturale sociale ed anche politico”.
La seduta del Consiglio comunale aveva fatto registrare in apertura la silenziosa protesta dei consiglieri Roberto Sacco e Giovanni Cipparrone che hanno sventolato in aula un cartello con la scritta “Siamo tutti cialtroni, grazie”, probabilmente riferita ad alcune dichiarazioni che in giornata i consiglieri Sacco e Cipparrone avevano sentito pronunciare a Monsignor Nunnari. Il Presidente del Consiglio Morrone, una volta accortosi del cartello, ha pregato i vigili di rimuoverlo dall’aula. Ma il loro dissenso e la loro contrarietà alla proposta di conferimento della cittadinanza onoraria i consiglieri Sacco e Cipparrone, cui si è aggiunto anche Cataldo Savastano l’hanno espressa anche quando si sono iscritti a parlare. “Il consiglio comunale di oggi – ha spiegato Sacco – doveva e poteva essere motivo di festa e di orgoglio per l’intera città di Cosenza. Quando si conferisce la cittadinanza onoraria ad una personalità significa che questa ha creato con Cosenza un legame forte, tangibile, indissolubile per motivi nobili e importanti. Nel caso in questione – ha aggiunto Sacco – questi motivi non emergono con chiarezza e non sono stati percepiti come tali da gran parte della cittadinanza. La città – ha detto ancora Sacco – non ha capito il ruolo da Lei assunto nella vicenda dei Rom, il suo essere ondivago tra il professare accoglienza senza se e senza ma da un lato e la mancanza di iniziative concrete dall’altro”.
Altra questione sollevata da Sacco quella della gestione dei loculi del cimitero. “Una gestione piena di ombre” – ha detto Sacco. E poi la vicenda che ha riguardato Padre Fedele, che a un certo punto ha fatto la sua comparsa nell’aula dove si è riunito il Consiglio comunale. “Anche in questo caso – ha aggiunto Sacco – Lei ha preferito guardare dall’altra parte e chiudere ogni dialogo”. Dissenso anche da parte del consigliere Giovanni Cipparrone. “Quando si esprime un dissenso in una città e in un consiglio – ha esordito Cipparrone – bisogna coglierne anche i lati positivi. Stasera stiamo mettendo ai voti una pratica politica. Questa richiesta è stata voluta dal Sindaco. Ne apprezzo la proposta, ma non apprezzo quanto è stato detto da Monsignor Nunnari in merito alla vicenda di Padre Fedele”. Cipparrone ha lamentato anche il mancato coinvolgimento di tutto il Consiglio nella condivisione della proposta. “E’ stata convocata una commissione quasi clandestina nella quale ci è stato comunicato il curriculum di Monsignor Nunnari che è noto a tutti. Non si può portare una pratica in consiglio che non è stata discussa su un piano politico”. Voto contrario anche da Cataldo Savastano che ha contestato a Monsignor Nunnari una mancata presa di posizione in alcune vicende come quella dei rom e di Padre Fedele Bisceglia. Posizione favorevole alla cittadinanza onoraria a Mons.Nunnari è stata espressa, durante le dichiarazioni di voto, dai consiglieri comunali Salvatore Perugini, Maria Lucente, Claudio Nigro, Francesco Perri e Michelangelo Spataro.
http://www.quicosenza.it - 27/06/2015.
Nunnari diventa cittadino onorario di Cosenza: ‘Non torno a Reggio mi fermo qui’.
Monsignor Salvatore Nunnari dopo essersi difeso ieri dalle accuse mossegli da Padre Fedele è stato ufficialmente dichiarato cittadino della città dei bruzi.
“Resterò a Cosenza”. Commosso e convinto di restare nella città dove è stato Arcivescovo per dieci anni. Nunnari non ha dubbi, né titubanze. Subito dopo aver ricevuto ieri sera, nella sala della adunanze della Provincia, la cittadinanza onoraria dal Consiglio comunale di Cosenza (19 voti a favore e tre contrari, espressi questi ultimi dai consiglieri Roberto Sacco, Giovanni Cipparrone e Cataldo Savastano) l’ex arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano, pochi giorni prima di lasciare la titolarità della Diocesi cosentina, per raggiunti limiti di età, al nuovo arcivescovo, Francesco Nolè, ha fatto un annuncio importante. “Quello cosentino è un popolo che mi ha accolto dentro. Avevo detto a chi ha insistito tanto di lasciar perdere perché mi sentivo già cittadino a pieno titolo, come ha dimostrato l’accoglienza che mi è stata tributata ieri sera in Duomo dal bagno di folla che mi ha trattenuto con sé per un’ora e trenta. Avevo l’idea di tornare a Reggio, ma l’insistenza sincera mi ha convinto a fermarmi qui in un appartamento in seminario che era quello già occupato in passato da Monsignor Agostino”.
Nel suo intervento di ringraziamento al Sindaco Mario Occhiuto, al Presidente del Consiglio comunale Luca Morrone , alla giunta comunale e a tutto il Consiglio comunale, Nunnari ha rimarcato di “aver imparato a Cosenza molte cose, ritrovando in questa nobilis civitas molte ricchezze. C’è nella sua breve, ma intensa relazione l’elenco delle cose fatte e tra queste il presule elenca il perdono chiesto in occasione della Festa della MARONNA del Pilerio per le vicende dell’Istituto Papa Giovanni di Serra d’Aiello. Nel corso della cerimonia l’ex arcivescovo è intervenuto sulla vicenda dei rom affermando che “sono state dette inesattezze. Una volta ero andato in vacanza per qualche giorno a Reggio. Mi telefona l’allora questore Anzalone e mi spiega: “i rom vogliono lei”. I rom per me sono come fratelli anche se, in quest’ultimo periodo, hanno cambiato religione. Certo i problemi sono tanti. Per occuparci di quelli di Via Popilia abbiamo dato vita ad un Centro finanziato dalla Charitas. Dare un briciolo di speranza ad un giovane è molto importante”.
Nunnari ha ricevuto dal Sindaco Mario Occhiuto la tradizionale pergamena con la motivazione della cittadinanza onoraria: “per non aver fatto mai venir meno il suo sostegno morale, spirituale e sociale di Pastore e di Educatore, richiamando costantemente la società calabrese al perseguimento di valori etici alti nel raggiungimento del bene comune e per essersi reso promotore ed interprete straordinario della valorizzazione e della promozione della dignità umana, nel corso della sua lunga attività pastorale”. Il presule ha ricambiato donando al Sindaco e all’Amministrazione comunale un’icona di argenteria russa del XV-XVII secolo. “Siamo onorati, ed anche emozionati – ha affermato Occhiuto – di avere nostro ospite un uomo di fede che ha lottato contro le ingiustizie. Il conferimento della cittadinanza onoraria è un omaggio dovuto per l’esempio di stile di vita semplice ed attento agli altri, per la solidarietà e la sua passione per l’umanità. Ed e’ anche un modo per legare il nome di Mons. Nunnari alla nostra città per sempre.
Un ulteriore passaggio del suo intervento il Sindaco Occhiuto lo ha poi dedicato alla lettera pastorale di Monsignor Nunnari ai giovani e alle donne, dove con chiarezza e fermezza condanna la violenza e gli abusi: “Penso alle tante giovani attirate dall’estero con una promessa di lavoro e poi esser schiave da aguzzini senza pietà e senza coscienza, penso alle donne di ogni latitudine e di ogni Paese, vittime di pregiudizi e della brutalità degli uomini. Ciascuno di noi deve sempre difendere la dignità umana e dobbiamo imparare a custodire e amare il corpo che è dono e tempio di Dio“”. Prima del Sindaco la seduta del Consiglio comunale è stata aperta tra le autorità presenti dal Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, il Procuratore della Repubblica Dario Granieri e il Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello Giuseppe Brancati, dal Presidente del Consiglio comunale Luca Morrone. A svolgere la relazione introduttiva è stato il consigliere comunale Mimmo Frammartino che ha iniziato il suo intervento definendo Mons.Nunnari come “un uomo del nostro tempo, una autorità della Chiesa che ha profondamente inciso con l’esempio di Sacerdote prima e di Pastore dopo, nel tessuto sociale calabrese sotto il profilo culturale sociale ed anche politico”.
La seduta del Consiglio comunale aveva fatto registrare in apertura la silenziosa protesta dei consiglieri Roberto Sacco e Giovanni Cipparrone che hanno sventolato in aula un cartello con la scritta “Siamo tutti cialtroni, grazie”, probabilmente riferita ad alcune dichiarazioni che in giornata i consiglieri Sacco e Cipparrone avevano sentito pronunciare a Monsignor Nunnari. Il Presidente del Consiglio Morrone, una volta accortosi del cartello, ha pregato i vigili di rimuoverlo dall’aula. Ma il loro dissenso e la loro contrarietà alla proposta di conferimento della cittadinanza onoraria i consiglieri Sacco e Cipparrone, cui si è aggiunto anche Cataldo Savastano l’hanno espressa anche quando si sono iscritti a parlare. “Il consiglio comunale di oggi – ha spiegato Sacco – doveva e poteva essere motivo di festa e di orgoglio per l’intera città di Cosenza. Quando si conferisce la cittadinanza onoraria ad una personalità significa che questa ha creato con Cosenza un legame forte, tangibile, indissolubile per motivi nobili e importanti. Nel caso in questione – ha aggiunto Sacco – questi motivi non emergono con chiarezza e non sono stati percepiti come tali da gran parte della cittadinanza. La città – ha detto ancora Sacco – non ha capito il ruolo da Lei assunto nella vicenda dei Rom, il suo essere ondivago tra il professare accoglienza senza se e senza ma da un lato e la mancanza di iniziative concrete dall’altro”.
Altra questione sollevata da Sacco quella della gestione dei loculi del cimitero. “Una gestione piena di ombre” – ha detto Sacco. E poi la vicenda che ha riguardato Padre Fedele, che a un certo punto ha fatto la sua comparsa nell’aula dove si è riunito il Consiglio comunale. “Anche in questo caso – ha aggiunto Sacco – Lei ha preferito guardare dall’altra parte e chiudere ogni dialogo”. Dissenso anche da parte del consigliere Giovanni Cipparrone. “Quando si esprime un dissenso in una città e in un consiglio – ha esordito Cipparrone – bisogna coglierne anche i lati positivi. Stasera stiamo mettendo ai voti una pratica politica. Questa richiesta è stata voluta dal Sindaco. Ne apprezzo la proposta, ma non apprezzo quanto è stato detto da Monsignor Nunnari in merito alla vicenda di Padre Fedele”. Cipparrone ha lamentato anche il mancato coinvolgimento di tutto il Consiglio nella condivisione della proposta. “E’ stata convocata una commissione quasi clandestina nella quale ci è stato comunicato il curriculum di Monsignor Nunnari che è noto a tutti. Non si può portare una pratica in consiglio che non è stata discussa su un piano politico”. Voto contrario anche da Cataldo Savastano che ha contestato a Monsignor Nunnari una mancata presa di posizione in alcune vicende come quella dei rom e di Padre Fedele Bisceglia. Posizione favorevole alla cittadinanza onoraria a Mons.Nunnari è stata espressa, durante le dichiarazioni di voto, dai consiglieri comunali Salvatore Perugini, Maria Lucente, Claudio Nigro, Francesco Perri e Michelangelo Spataro.
http://www.quicosenza.it - 27/06/2015.
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Re: Bergoglio nomina il nuovo arcivescovo di Cosenza-Bisignano
https://www.youtube.com/watch?v=pjRmlffgC_U
Chiedo gentilmente a chi ricorda, di segnalare quali siano i meriti per i quali a Nunnari sia stata conferita la cittadinanza onoraria. In parole povere.......cosa caz* ha fatto per meritarsela???
Il sindaco parla, in maniera molto politichese e generale, di temi per i giovani, per la città e sulla violenza contro le donne. Io non ricordo nulla di nulla di tutto questo, ma se anche fosse........tutto ciò contribuisce a fare di una semplice persona (perchè per me di questo si tratta, anche se sei vescovo resti una persona come tutte le altre.......se non peggio), un cittadino onorario???
Io ricordo, invece, oltre al già noto ostracismo verso il Monaco, assenza totale verso i bisogni della povera gente (in primis i rom e gli immigrati), lusso sfrenato ed ostentato e continue partecipazioni ad eventi mondani. Negli ultimi anni non è stato raro, purtroppo, imbattersi nelle strade della nostra città in disperati che dormivano a terra........dimenticati da tutti ed in particolare da chi professa carità e misericordia.
E nel frattempo l'Oasi è diventata una spa......
Caro Monaco, è inutile che ti ricordo........io non credo in dio, ma credo in te
Chiedo gentilmente a chi ricorda, di segnalare quali siano i meriti per i quali a Nunnari sia stata conferita la cittadinanza onoraria. In parole povere.......cosa caz* ha fatto per meritarsela???
Il sindaco parla, in maniera molto politichese e generale, di temi per i giovani, per la città e sulla violenza contro le donne. Io non ricordo nulla di nulla di tutto questo, ma se anche fosse........tutto ciò contribuisce a fare di una semplice persona (perchè per me di questo si tratta, anche se sei vescovo resti una persona come tutte le altre.......se non peggio), un cittadino onorario???
Io ricordo, invece, oltre al già noto ostracismo verso il Monaco, assenza totale verso i bisogni della povera gente (in primis i rom e gli immigrati), lusso sfrenato ed ostentato e continue partecipazioni ad eventi mondani. Negli ultimi anni non è stato raro, purtroppo, imbattersi nelle strade della nostra città in disperati che dormivano a terra........dimenticati da tutti ed in particolare da chi professa carità e misericordia.
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Re: Bergoglio nomina il nuovo arcivescovo di Cosenza-Bisignano
Padre Fedele a Mons. Nunnari: ”Sono innocente, ridammi ciò che mi spetta”.
“Io scuso Mons. Nunnari, che ha fatto degli sbagli colossali su di me”.
Lo ha detto padre Fedele Bisceglia, che ha tenuto oggi una conferenza stampa per contestare le parole dell’arcivescovo di Cosenza, riguardo alla sospensione del frate, accusato di stupro e ora assolto, dall’Ordine dei francescani. Nunnari aveva accusato Padre fedele di non aver mantenuto l’obbedienza, aggiungendo di non avere mai creduto alle accuse che le aveva rivolto la suora, presunta vittima. “Altri hanno tratto in errore il vescovo – dice Padre Fedele – e il vescovo ha mostrato solo l’indulto che mi era stato concesso”.
“In Corsica ho avuto momenti di grande disperazione – afferma Padre Fedele – e, perdonatemi, ma io avevo anche pensato di farla finita, rendetevi conto di cosa mi avevano accusato!”. “Rinnovo il mio amore e la mia ubbidienza per il vescovo, ma condanno chi lo ha tratto in errore e lancio un appello – dice Padre Fedele – al vescovo: ci sono 68 ore di tempo prima che tu vada via, tu sai che sono innocente, ridammi quello che mi spetta. E’ un tuo diritto e un tuo dovere”. “E ricordati che dobbiamo fare pulizia sull’Oasi Francescana – dice Padre Fedele – che è diventata oggetto di grandi entrate economiche, ma l’Oasi è dei cosentini”.
http://www.quicosenza.it - 29/06/2015.
https://www.youtube.com/watch?v=1xMT4EzquZ0
“Io scuso Mons. Nunnari, che ha fatto degli sbagli colossali su di me”.
Lo ha detto padre Fedele Bisceglia, che ha tenuto oggi una conferenza stampa per contestare le parole dell’arcivescovo di Cosenza, riguardo alla sospensione del frate, accusato di stupro e ora assolto, dall’Ordine dei francescani. Nunnari aveva accusato Padre fedele di non aver mantenuto l’obbedienza, aggiungendo di non avere mai creduto alle accuse che le aveva rivolto la suora, presunta vittima. “Altri hanno tratto in errore il vescovo – dice Padre Fedele – e il vescovo ha mostrato solo l’indulto che mi era stato concesso”.
“In Corsica ho avuto momenti di grande disperazione – afferma Padre Fedele – e, perdonatemi, ma io avevo anche pensato di farla finita, rendetevi conto di cosa mi avevano accusato!”. “Rinnovo il mio amore e la mia ubbidienza per il vescovo, ma condanno chi lo ha tratto in errore e lancio un appello – dice Padre Fedele – al vescovo: ci sono 68 ore di tempo prima che tu vada via, tu sai che sono innocente, ridammi quello che mi spetta. E’ un tuo diritto e un tuo dovere”. “E ricordati che dobbiamo fare pulizia sull’Oasi Francescana – dice Padre Fedele – che è diventata oggetto di grandi entrate economiche, ma l’Oasi è dei cosentini”.
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