i romani odiano i calabresi?
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i romani odiano i calabresi?
Se fosse vero credo che la colpa non é dei cosentini http://www.notia.it/2015/04/romani-odiano-calabresi/
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Re: i romani odiano i calabresi?
boh, vado e vengo da Roma dove ho anche uno studio, l'ultima volta giovedì scorso sono stato anche ospite a casa di gente importante dello spettacolo e ho cenato coi vip (il tutto per caso), mi aggiro tutte le volte per il centro, chiedo informazioni, parlo con la gente... boh... tutti tranquillissimi. sarà che non sono calabrese ma cosentino.
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Re: i romani odiano i calabresi?
Ma infatti noi non abbiamo l'accento marcato, noi non " sputiamo "Nube di Tempesta ha scritto:boh, vado e vengo da Roma dove ho anche uno studio, l'ultima volta giovedì scorso sono stato anche ospite a casa di gente importante dello spettacolo e ho cenato coi vip (il tutto per caso), mi aggiro tutte le volte per il centro, chiedo informazioni, parlo con la gente... boh... tutti tranquillissimi. sarà che non sono calabrese ma cosentino.
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Re: i romani odiano i calabresi?
un fissiamu, che abbiamo l'accento (anzi l'accendo) marcatissimo invecekekkobruzio ha scritto: Ma infatti noi non abbiamo l'accento marcato, noi non " sputiamo "
(ca pu, mica è nu difetto...)
"dunami ̶f̶u̶r̶t̶u̶n̶a̶ u cul* i Guarascio e jettami a mare" (cit. mia nonna)
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Re: i romani odiano i calabresi?
Quest'articolo è uno scempio, una delle cose peggiori che ho letto in vita mia. Un'accozzaglia di luoghi comuni e minchiate stratosferiche...
Intanto, parliamo di un articolo che si chiama "Perché i romani odiano i calabresi"... ti aspetteresti di leggere almeno una volta "perchè ci sono romani razzisti" (che poi è l'unica risposta possibile se parliamo di qualcuno che odia un'intera regione, in massa) invece nada. Eppure riconoscono che lo stesso trattamento viene destinato ad asiatici e africani (qua doventa troppo difficile scendere al livello regionale, odiamo i continenti interi, ma non è un problema di razzismo...). Le motivazioni alternative sono ridicole:
- Impara a parlà, studiate er vocabolario, torna da 'ndo sei venuto... il nostro accendo sarà quel che sarà (e anche qui, come caz* fai a generalizzare), ma la moria di maestre di italiano a Roma è innegabile
- "Credo che i romani ci odino perché pensano che facciamo salire i prezzi delle case," ragiona Antonio. "Nel senso che tu arrivi qui da studente e hai i genitori che ti pagano l'affitto, e allora puoi permetterti una singola a 600 euro al mese e questo ovviamente crea problemi..." Standing ovation... Ora, che ci sia qualche calabrese che si può permettere la singola a 600€ non lo metto in dubbio, ma chi si è preso la briga di andare a contare quanti sono i calabresi che vivono a Roma, se ha due minuti liberi potrebbe contare quanti sono i calabresi che possono permettersi queste cifre? E parliamo solo di affitti, poi ci sono le tasse universitarie, i libri, i trasporti, il mangiare... Ma si sa, siamo una regione ricca noi... Poi magari conta anche quanti sono i calabresi (ma anche pugliesi, siciliani, sardi, marchigiani e non romani in generale) che vivono in stanze quadruple, magari in case con un solo bagno, perché i genitori quello si possono permettere. E alla fine vediamo se i prezzi delle case li fanno salire gli studenti fuori sede o i palazzinari romani, con il benestare dei loro rappresentanti politici.
- Lo scatolo... Anche se a casa mia non si usa, come criticare chi lo fa? E' colpa nostra se il vostro pane fa schifo al caz*, non avete le olive mpurnate o ammaccate, mangiate il sugo della cirio (esiste ancora?) e vi permettete di chiamare salsiccia una cosa immonda che a quel punto è meglio un wurstel di soia? Mparativi a cucinà e poi se ne parla
L'unica sacrosanta verità che si legge nell'articolo viene stigmatizzata e quasi derisa. Questo è convinto veramente che si possano paragonare Cosenza alle altre 4 province. Insomma, parla della Calabria ma dimostra che della Calabria non sa un caz*, che in Calabria non c'è mai stato e che, in fin dei conti, anche lui pensa che con meno calabresi pagherebbe meno d'affitto. La chiusura dell'articolo mi ricorda tanto la frase "io non ho nulla contro i gay, ho tanti amici gay..." Insomma, cretina io che rispondo pure seriamente
Intanto, parliamo di un articolo che si chiama "Perché i romani odiano i calabresi"... ti aspetteresti di leggere almeno una volta "perchè ci sono romani razzisti" (che poi è l'unica risposta possibile se parliamo di qualcuno che odia un'intera regione, in massa) invece nada. Eppure riconoscono che lo stesso trattamento viene destinato ad asiatici e africani (qua doventa troppo difficile scendere al livello regionale, odiamo i continenti interi, ma non è un problema di razzismo...). Le motivazioni alternative sono ridicole:
- Impara a parlà, studiate er vocabolario, torna da 'ndo sei venuto... il nostro accendo sarà quel che sarà (e anche qui, come caz* fai a generalizzare), ma la moria di maestre di italiano a Roma è innegabile
- "Credo che i romani ci odino perché pensano che facciamo salire i prezzi delle case," ragiona Antonio. "Nel senso che tu arrivi qui da studente e hai i genitori che ti pagano l'affitto, e allora puoi permetterti una singola a 600 euro al mese e questo ovviamente crea problemi..." Standing ovation... Ora, che ci sia qualche calabrese che si può permettere la singola a 600€ non lo metto in dubbio, ma chi si è preso la briga di andare a contare quanti sono i calabresi che vivono a Roma, se ha due minuti liberi potrebbe contare quanti sono i calabresi che possono permettersi queste cifre? E parliamo solo di affitti, poi ci sono le tasse universitarie, i libri, i trasporti, il mangiare... Ma si sa, siamo una regione ricca noi... Poi magari conta anche quanti sono i calabresi (ma anche pugliesi, siciliani, sardi, marchigiani e non romani in generale) che vivono in stanze quadruple, magari in case con un solo bagno, perché i genitori quello si possono permettere. E alla fine vediamo se i prezzi delle case li fanno salire gli studenti fuori sede o i palazzinari romani, con il benestare dei loro rappresentanti politici.
- Lo scatolo... Anche se a casa mia non si usa, come criticare chi lo fa? E' colpa nostra se il vostro pane fa schifo al caz*, non avete le olive mpurnate o ammaccate, mangiate il sugo della cirio (esiste ancora?) e vi permettete di chiamare salsiccia una cosa immonda che a quel punto è meglio un wurstel di soia? Mparativi a cucinà e poi se ne parla
L'unica sacrosanta verità che si legge nell'articolo viene stigmatizzata e quasi derisa. Questo è convinto veramente che si possano paragonare Cosenza alle altre 4 province. Insomma, parla della Calabria ma dimostra che della Calabria non sa un caz*, che in Calabria non c'è mai stato e che, in fin dei conti, anche lui pensa che con meno calabresi pagherebbe meno d'affitto. La chiusura dell'articolo mi ricorda tanto la frase "io non ho nulla contro i gay, ho tanti amici gay..." Insomma, cretina io che rispondo pure seriamente
Lode a te
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Re: i romani odiano i calabresi?
"E vi odio a voi romani, io vi odio tutti quanti,
brutta banda di ruffiani e di intriganti,
cammuffati bene o male, siete sempre farabutti,
io vi odio a voi romani, vi odio tutti"
By Alberto Fortis
brutta banda di ruffiani e di intriganti,
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POCA CUMBIDENZA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Chini vò capire capiscia...............
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Re: i romani odiano i calabresi?
[quote="abba"][/quote]
è un "articolo" di vice italia, sostanzialmente fuffa...
il tipo conduce un'indagine intervistando ben 2 (due!) romani? no! calabresi (un crotonese e una cosentina), che valore può avere questa cosa?
l'unica cosa evidente, come dici tu, è che il tipo non sappia davvero di cosa sta parlando (solo per il fatto di dire scatolo....ma chi caz* ha mai sentito dire scatolo. a noi ci spediscono il PACCO!!! ), e non la capisce nemmeno parlando con i due ragazzi, perchè è evidentemente un superficiale (ma suppongo che a lui non interessi nemmeno esserlo. ripeto, chi conosce la testata, la sezione italia almeno, sa che questo è il tenore degli articoli/reportage/inchieste...fuffa).
tra l'altro tutto parte da un presupposto sbagliato, ovvero il presunto odio verso i calabresi da parte dei romani (che tra l'altro, si sa, sono figure mitologiche. non esistono). odio che certamente non è stato dimostrato dall'articolo, ma soprattutto che non c'è.
a roma i calabresi sono tantissimi. ne conosco molti, io stesso ci ho vissuto per 6 anni, e non ho mai sentito discriminazioni, dirette o indirette, nei nostri confronti (a parte i luoghi comuni sull'uso smodato di cibo. e qui siamo i primi ad autoprenderci per il cul*). l'unico luogo comune che effettivamente mi è capitato spesso di sentire è quello delle "studentesse calabresi zoccole quando escono dal paesello"... ma l'ho sentito dire anche delle pugliesi, siciliane, abbruzzesi etc etc etc... e spessissimo da maschietti abbastanza frustrati
ps... concordo sostanzialmente con te, però a roma u pane u sannu fa'... e sannu puru cucinà
è un "articolo" di vice italia, sostanzialmente fuffa...
il tipo conduce un'indagine intervistando ben 2 (due!) romani? no! calabresi (un crotonese e una cosentina), che valore può avere questa cosa?
l'unica cosa evidente, come dici tu, è che il tipo non sappia davvero di cosa sta parlando (solo per il fatto di dire scatolo....ma chi caz* ha mai sentito dire scatolo. a noi ci spediscono il PACCO!!! ), e non la capisce nemmeno parlando con i due ragazzi, perchè è evidentemente un superficiale (ma suppongo che a lui non interessi nemmeno esserlo. ripeto, chi conosce la testata, la sezione italia almeno, sa che questo è il tenore degli articoli/reportage/inchieste...fuffa).
tra l'altro tutto parte da un presupposto sbagliato, ovvero il presunto odio verso i calabresi da parte dei romani (che tra l'altro, si sa, sono figure mitologiche. non esistono). odio che certamente non è stato dimostrato dall'articolo, ma soprattutto che non c'è.
a roma i calabresi sono tantissimi. ne conosco molti, io stesso ci ho vissuto per 6 anni, e non ho mai sentito discriminazioni, dirette o indirette, nei nostri confronti (a parte i luoghi comuni sull'uso smodato di cibo. e qui siamo i primi ad autoprenderci per il cul*). l'unico luogo comune che effettivamente mi è capitato spesso di sentire è quello delle "studentesse calabresi zoccole quando escono dal paesello"... ma l'ho sentito dire anche delle pugliesi, siciliane, abbruzzesi etc etc etc... e spessissimo da maschietti abbastanza frustrati
ps... concordo sostanzialmente con te, però a roma u pane u sannu fa'... e sannu puru cucinà
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Re: i romani odiano i calabresi?
Parto dalle cose serie: la cucina romana a me piace, ho esagerato di proposito. Il pane non lo gradisco particolarmente, ma sinceramente c'è di peggio, molto peggio.Vilienza ha scritto:è un "articolo" di vice italia, sostanzialmente fuffa...abba ha scritto:
il tipo conduce un'indagine intervistando ben 2 (due!) romani? no! calabresi (un crotonese e una cosentina), che valore può avere questa cosa?
l'unica cosa evidente, come dici tu, è che il tipo non sappia davvero di cosa sta parlando (solo per il fatto di dire scatolo....ma chi caz* ha mai sentito dire scatolo. a noi ci spediscono il PACCO!!! ), e non la capisce nemmeno parlando con i due ragazzi, perchè è evidentemente un superficiale (ma suppongo che a lui non interessi nemmeno esserlo. ripeto, chi conosce la testata, la sezione italia almeno, sa che questo è il tenore degli articoli/reportage/inchieste...fuffa).
tra l'altro tutto parte da un presupposto sbagliato, ovvero il presunto odio verso i calabresi da parte dei romani (che tra l'altro, si sa, sono figure mitologiche. non esistono). odio che certamente non è stato dimostrato dall'articolo, ma soprattutto che non c'è.
a roma i calabresi sono tantissimi. ne conosco molti, io stesso ci ho vissuto per 6 anni, e non ho mai sentito discriminazioni, dirette o indirette, nei nostri confronti (a parte i luoghi comuni sull'uso smodato di cibo. e qui siamo i primi ad autoprenderci per il cul*). l'unico luogo comune che effettivamente mi è capitato spesso di sentire è quello delle "studentesse calabresi zoccole quando escono dal paesello"... ma l'ho sentito dire anche delle pugliesi, siciliane, abbruzzesi etc etc etc... e spessissimo da maschietti abbastanza frustrati
ps... concordo sostanzialmente con te, però a roma u pane u sannu fa'... e sannu puru cucinà
Per il resto, se avessero il buon cuore di scrivere sugli articoli "attenzione, stessa credibilità di libero", si eviterebbero questi spiacevoli commenti, uno li prenderebbe come rivista umoristica (?) e trarrebbe le dovute conseguenze...
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Re: i romani odiano i calabresi?
tipo addi signu mo' ad esempioabba ha scritto: Il pane non lo gradisco particolarmente, ma sinceramente c'è di peggio, molto peggio.
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Re: i romani odiano i calabresi?
non ti puoi fare mandare lo scatolo?Vilienza ha scritto:tipo addi signu mo' ad esempioabba ha scritto: Il pane non lo gradisco particolarmente, ma sinceramente c'è di peggio, molto peggio.
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Re: i romani odiano i calabresi?
e mo mangiu...abba ha scritto:
non ti puoi fare mandare lo scatolo?
ho drasticamente ridotto il consumo e ho imparato a farmelo da solo, giusto perchè noi calabresi siamo mammoni, con risultati discreti. unn'è u pane i mangone, ma sicuramente meglio di quello che c'è qui.
qui è l'emilia, dove sicuramente non sanno fare il pane e nemmeno il vino rosso (su quest'ultimo puru nua però un simu sti gran maestri...a essa sinceri), ma benedica per u riastu si mangia na meraviglia. del resto in italia, sul cibo, addi capiti capiti, ncappi buanu
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