isaia ha scritto: domenica 18 febbraio 2024, 19:56
Non e' un discorso per non accontentarsi mai. Per esempio col venezia e soprattutto col sudtirol dove parecchi storcevano il naso ho detto che e' stato bravo il mister nell'approccio e nel mettere il 3 centrocampista nel secondo tempo vittoria voluta e meritata.Ed anche in alcune (poche) sconfitte non ho criticato caserta. il primo tempo sulla ns sx ci hanno massacrato e come con la feralpi non ha apportato correttivi ed e' solo per puro caso che ionita manda fuori da 40 cm a porta spalancata , mazzocchi salva la prima volta sulla linea e se parli di mischie e' proprio perche' arrivavano in area piu volte precisamente stazionavano in area che e' diverso creando piu' di 3 occasioni. Poi e' come dici tu , calcio di rigore nel recupero del 1 tempo partita finita. Taglierebbe le gambe a qualsiasi squadra figurati all'ultima in classifica ed invece no! perche ci sta prendere un gol su autorete ma potevano segnare sul miracolo di micai di testa e un altro salvataggio sulla linea di mazzocchi.
Non ho mai detto predominio del lecco ma continuo a vedere un allenatore scollegato dal terreno di gioco che non sa quando e come equilibrare la squadra. Saracco ti ha regalato un gol, hai un rigore a favore, e' una bestemmia togliere uno dei 4 attaccanti per rinforzare il centrocampo? Siccome ci siamo passati tantissime volte io non mi faccio influenzare dal risultato.
Detto questo io sono FELICISSIMO di vincere anche cosi, firmerei ora per vincere sempre cosi e terrei sempre caserta in panchina. Il discorso della negativita' personalmente non mi riguarda. Pero' se uno per gioco, come facciamo qua sul forum, analizza la partita la deve analizzare a prescindere dal risultato secondo me.
Certo che le partite vanno analizzate a prescindere dal risultato.
E infatti è capitato anche a me di non essere contento dopo alcune vittorie, ma ieri per me non rientra tra queste.
Io il massacro a sinistra non l’ho visto, ho visto una reazione di rabbia dopo lo svantaggio, ed era fisiologico, perché come noi negli anni passati pretendevamo che il Cosenza desse l’anima contro squadre più forti in casa, lo stesso deve valere per gli altri e quindi è ovvio che qualcosa finisci con il concedere.
Poi su Micai e Saracco, spesso si fa l’errore di considerare i portieri come corpi estranei alle squadre, ma sono i protagonisti principali.
Detto questo, ieri per me a Caserta si può appuntare poco o nulla, e personalmente non avrei cambiato modulo (ad esempio il tre a zero nasce dalla rottura della loro linea di pressione e i quattro attaccanti tenevano la loro linea difensiva bassa creando il vuoto in mezzo) pur mantenendo qualche riserva sulla sua gestione (ma va detto che il Cosenza, a 2/3 del torneo, è dove questa rosa merita di essere).