Rossoverdeblu ha scritto: lunedì 27 novembre 2023, 7:51
Perdonami, ma tu dove vivi? Da come parli mi sembra che sei di Parma o di Udine.
Cosenza ti sembra una città vivibile? O solo io vedo un disastro incommentabile?
Scendiamo dal piedistallo, che siamo ridicoli ...
litigo costantemente con chi sta sul piedistallo che dici, sono un feroce critico della nostra città, dei nostri usi e dei nostri concittadini (critico ferocemente anche me per alcune cose di cui sono volontariamente o involontariamente imbevuto)
la decadenza di cosenza è evidente in ogni aspetto (e su molti di questi non c'è mai stata la gloria di cui molti si vaviano)
e ti dirò di più, io tutte ste differenze con i catanzaresi non le ho mai viste. siamo due città simili per mentalità (clientelare) e vava
e anche i tifosi medi delle due compagini sono pressochè identici.
noi avevamo delle sacche di persone diverse. I gruppi delle curve, la cosenza antagonista, la scena teatrale, musicale e culturale in genere, davano alternative all'amorfismo generale che è sempre stata la normalità di questa città. la gente che voleva trovava alternative, a catanzaro (ci ho vissuto qualche mese) no. questa, per me, è la sostanziale differenza tra il vivere qui o lì.
se parliamo di mentalità generale delle città, del funzionamento delle cose etc siamo sempre state molto simili, qui c'era qualche alternativa.
e ancora oggi credo che su questo aspetto siamo messi leggermente meglio (escludo però lo stadio), leggermente rispetto al passato, ma ancora meglio.
Il mio post precedente era evidentemente un post leggero di fissiamiantu per smorzare un po' la delusione di ieri, e parlava esclusivamente del loro striscione. Fermo restando quanto scritto sopra, è innegabile che la bellezza delle due città sia imparagonabile. Potevano sfotterci su mille cose, invece hanno scelto l'unica cosa che oggettivamente è na minchiata, questo si che l'ho trovato ridicolo e m'ha fatto molto ridere.
per il resto, sempre se parliamo in generale, è sempre stata na guerra tra poveracci
"dunami ̶f̶u̶r̶t̶u̶n̶a̶ u cul* i Guarascio e jettami a mare" (cit. mia nonna)