Presentazione alla comunità

[Accattone]

Ciao ragazzi e ragazze,
Vengo qui a presentarmi alla comunità (non ho trovato sezione dedicata a questo, quindi lo faccio qua sperando non dia fastidio).
Sono Xavier, alias Accattone (o HTT1), tifoso francese del FC St. Pauli (FCSP) di Amburgo, che senza dubbio alcuni tra voi conoscono, e appassionato di calcio popolare.
Sono inoltre fondatore e animatore della comunità dei tifosi francofoni di quel club che promuove la lotta contro ogni discriminazione nel calcio e la partecipazione attiva dei tifosi nelle sorti delle società calcistiche.
Seguo con attenzione le sorti del Cosenza Calcio che rappresenta una realtà interessantissima in Italia per lo sviluppo di una linea di accoglienza e di inclusione che mi fanno pensare al St. Pauli di qualche decada fa.
Inoltre, ho letto poco fa il capitolo di un libro in inglese sopra le curve progressiste nel calcio (The Roaring Red Front) e questo ha finito di incuriosirmi. Se qualcuno vuole leggere il capitolo in questione, lo tengo a disposizione.
Certo, gli ambienti di Amburgo e di Cosenza (senza parlare di Italia e Germania) sono ben diversi e i contesti non si somigliano, però credo che qualcosa ci unisce e potrebbe essere sviluppato tra di noi.
Siccome sono animatore della comunità francofona del FCSP, mi sono detto che sarebbe interessante scrivere a proposito del Cosenza Calcio e, soprattutto, dei suoi tifosi.
So che la situazione del club non è delle più rosee, ma ciò nonostante, mi pare che il dialogo tra le nostre comunità potrebbe avere un certo senso per quanto abbiamo valori comuni al di là delle differenze di fede calcistica.
Infatti, voglio dar voce ai tifosi del Cosenza Calcio per realizzare un insieme di articoli che dipingano le relazioni tra i tifosi del Cosenza e la società calcistica, la città in sé.
So che esistono diverse iniziative sociali e umanitarie di cui vorrei fare un ritratto fedele a partire dalle vostre testimonianze.
Quindi, fatemi sapere se qualcuno tra voi sarebbe interessato nel rispondere ad alcune domande sotto forma di un’intervista che, dopo, sarebbe tradotta e pubblicata sul nostro sito: https://sanktpauli.fr/.
Sarò anche ben lieto di rispondere alle vostre domande e alle vostre curiosità a rispetto del FC St. Pauli.
Sperando che la vostra accoglienza tra voi sarà positiva, vi lascio per ora con un abbraccio.

[emmeadiddru]

Per un attimo ho temuto che Guarascio volesse presentarsi al forum

Benvenuto

[Minaccia]

un insieme di articoli che dipingano le relazioni tra i tifosi del Cosenza e la società calcistica

[Accattone]

Per un attimo ho temuto che Guarascio volesse presentarsi al forum

Benvenuto

Certo che il mio nickname può far augurare del peggio, ma no, sono un tipo perbene.

[Accattone]

Sí, le relazioni tra la società ed i suoi tifosi... vasto argomento, nevvero?

[Minaccia]

Sí, le relazioni tra la società ed i suoi tifosi... vasto argomento, nevvero?

Stai per imparare moltissime strane parole in cosentino.
Tieni conto che si parla di una società che all'ultima gara in casa ha perquisito i tifosi (anche minorenni) e li ha sottoposti al metal detector per farli entrare allo stadio, ultima perla (in ordine di tempo) di una collana ricchissima lunga dodici anni. Prima che ti rispondano i molti utenti del forum, comincia tu a provare a immaginare quanto bene gli si vuole alla società

[Accattone]

Stai per imparare moltissime strane parole in cosentino.

Me l'immaginavo. Il mio italiano ufficiale sarà capovolto, ma accetto la sfida! Ahahah!

Tieni conto che si parla di una società che all'ultima gara in casa ha perquisito i tifosi (anche minorenni) e li ha sottoposti al metal detector per farli entrare allo stadio

Partiamo da questo. Lo avevo letto domenica nel forum e mi è parso strano... quali motivazioni ci sarebbero?
Altra domanda: fino a che punto il legame tra società e tifosi può essere ridotto senza porre in pericolo il futuro della società calcistica stessa? A quel Signore Guarascio, quali alternative percorribili ci sarebbero secondo te? (Se preferisci, possiamo scambiare in privato).

[Minaccia]

Me l'immaginavo. Il mio italiano ufficiale sarà capovolto, ma accetto la sfida! Ahahah!



Partiamo da questo. Lo avevo letto domenica nel forum e mi è parso strano... quali motivazioni ci sarebbero?
Altra domanda: fino a che punto il legame tra società e tifosi può essere ridotto senza porre in pericolo il futuro della società calcistica stessa? A quel Signore Guarascio, quali alternative percorribili ci sarebbero secondo te? (Se preferisci, possiamo scambiare in privato).

Le motivazioni le sa solo Arpagone (citazione per te che sei francese).
Lui odia essere contestato, nella settimana precedente erano stati comminati dei DASPO e delle altre sanzioni da parte della società al tifo organizzato, avrà usato la scusa delle possibili reazioni per ottenere anche dalle autorità la possibilità di queste perquisizioni, per presunti motivi di ordine pubblico.
La prima domanda prevede risposte complesse, su questo forum interverranno in molti e ne riceverai parecchie. Nessuna società può avere un futuro senza legame coi suoi tifosi, ma l'attuale proprietà sembra essere sorda da questo punto di vista e non fa nulla per stringere o rinsaldare questo legame. Zero comunicazione, zero pubbliche relazioni, zero operazioni simpatia, zero marketing, zero attenzione al pubblico: il club di calcio serve al proprietario solo per incassare sia direttamente (grazie ai soldi che gli porta la serie B) che indirettamente (la sua azienda è titolare dell'appalto per la raccolta della spazzatura in città). Il Cosenza per lui è solo questo: soldi che incassa, almeno da quando è in serie B. Prima invece lo definiva "un hobby".
Per contro, in molti tra i tifosi cominciano a maturare l'idea che questo club non sia (o non sia più) il "nostro" Cosenza, e dal nome (Eugenio Guarascio) del proprietario chiamano la squadra "Guarascese" (Guarachénne, in francese). La distanza tra tifo e società si sta facendo sempre più pericolosa. Ma l'impressione è che per Guarascio non esistano tifosi ma solo clienti (che comunque nemmeno tratta bene).

[Bia]

Le motivazioni le sa solo Arpagone (citazione per te che sei francese).
Lui odia essere contestato, nella settimana precedente erano stati comminati dei DASPO e delle altre sanzioni da parte della società al tifo organizzato, avrà usato la scusa delle possibili reazioni per ottenere anche dalle autorità la possibilità di queste perquisizioni, per presunti motivi di ordine pubblico.
La prima domanda prevede risposte complesse, su questo forum interverranno in molti e ne riceverai parecchie. Nessuna società può avere un futuro senza legame coi suoi tifosi, ma l'attuale proprietà sembra essere sorda da questo punto di vista e non fa nulla per stringere o rinsaldare questo legame. Zero comunicazione, zero pubbliche relazioni, zero operazioni simpatia, zero marketing, zero attenzione al pubblico: il club di calcio serve al proprietario solo per incassare sia direttamente (grazie ai soldi che gli porta la serie B) che indirettamente (la sua azienda è titolare dell'appalto per la raccolta della spazzatura in città). Il Cosenza per lui è solo questo: soldi che incassa, almeno da quando è in serie B. Prima invece lo definiva "un hobby".
Per contro, in molti tra i tifosi cominciano a maturare l'idea che questo club non sia (o non sia più) il "nostro" Cosenza, e dal nome (Eugenio Guarascio) del proprietario chiamano la squadra "Guarascese" (Guarachénne, in francese). La distanza tra tifo e società si sta facendo sempre più pericolosa. Ma l'impressione è che per Guarascio non esistano tifosi ma solo clienti (che comunque nemmeno tratta bene).

Esatto al 100%.
Aggiungiamo pure che per anni questa "Società" ha fatto finta che non ci fossero persone interessate a subentrare, solo per tenere a bada la piazza col tormentone "o lui, o niente calcio a Cosenza."
Nei fatti non è così, e ormai lo sanno tutti.
Fa finta di sedersi al tavolo, ma al dunque non si presenta mai, dicendo che sono solo persone che vogliono sponsorizzare.
Ma il miserabile non si è neanche curato minimamente di salvare le apparenze!
Anno dopo anno, invece di provare a costruire qualcosa, ha ridotto fino all'osso tutte le spese.
Giocatori prestati, molti senza riscatto, settore giovanile lasciato a se stesso senza strutture adeguate, nessun giocatore di proprietà a meno che non costasse poco ( e non era di categoria),improvvisazione totale.
Spese per i vari allenatori e Ds ridicole, su tutto. Tanto poi li cambia.
Un direttore Generale nemmeno a parlarne, senno non può operare indisturbato con questo scempio.
Le stesse spese però, stranamente, in uscita (basta vedere il bilancio alla voce oneri diversi) sono alte, stranamente alte.
Di fatto siamo la squadra che ha uscite da top club in B, ma è sempre ultima nel monte ingaggi e investimenti!
Praticamente, visto che il Cosenza calcio fa parte della Holding che Guarascio ha creato, ed è pure il cosiddetto core business, la squadra è solo un suo personale salvadanaio, da cui attinge ma non mette mai nulla!
L'anno scorso, in una intervista, alla domanda se investiva qualcosa, ha avuto la faccia tosta di rispondere "i seggiolini".
Peccato che tecnicamente non lo sia, visto che da regolamento il Cosenza era tenuto, come tutte le squadre di B, a dotare di seggiolini lo stadio.
E lui, visto il problema di dissesto al Comune, ne ha approfittato per spendere su questa cosa, ma solo a patto che gli ritornassero nella concessione dello stadio stesso! E quindi si sta riprendendo pure con gli interessi il suo "investimento".
Come detto benissimo da Minaccia, noi per lui siamo clienti, forse anche dipendenti. Che disprezza e offende ogni anno sempre di più...

Comunque, se ti interessa una sintetica ma esaustiva storia dei tifosi del Cosenza e del nostro tifo organizzato, ti consiglio il libro "Ultrà" di Tobias Jones. C'è anche in edizione inglese.

[Accattone]

I vostri commenti sono molto interessanti. Mi aiutano a capire meglio quel che sento da quando mi sono avvicinato al Cosenza Calcio per saperne di più e conoscere meglio il club.
Dal canto mio, ho cercato di conoscere meglio quel personaggio di Guarascese e, per la mia sorpresa, non ho trovato nessuna fonte esterna che dia elementi su di lui. Nulla. Nessun articolo in Wikipedia, ma sì, un bel blog tessendo le lodi dell'imprenditore e presidente di società calcistica.
Il che indica una forte tendenza a voler controllare l'opinione pubblica a suo rispetto e una volontà di non venir criticato da chiunque.
Per quanto riguarda il senso di essere clienti (o dipendenti), quello fa, a parer mio, purtroppo parte della mentalità attuale dei presidenti di società calcistiche che vedono in noi solo portafogli. È brutto? È. Si può fare diversamente? Lo speriamo.
Comunque, esistono, secondo voi, soluzioni percorribili per uscire da questo tipo di situazione? Ossia, ci sono, in Provincia di Cosenza, imprenditori seri e onesti che vorrebbero assumere il comando di una squadra di calcio non proprio di élite?
Oppure, qualcos'altro dovrebbe essere escogitato in termini di governance?
E il Guarascese, sarà che, pur scendendo in Serie C, lascerebbe il timone del Cosenza, visto che gli fa da vetrina per i propri negozi?
Su un altro punto dell'argomento: la giunta comunale e il sindaco, come si comportano di fronte alle vicende del Cosenza Calcio? Lasciano fare senza intromettersi oppure cercano di limitare il potere di danno del "Presidente"? O ancora, sono complici del sistema?
Lo so, sono moltissime domande ma, davvero, sto cercando di realizzare un ritratto abbastanza fedele della situazione per capire come vive una tifoseria con un carattere forte in un ambiente difficile.
Quindi, se risulto indiscreto, è solo per voglia di non parlare senza elementi concreti.
Passate una buona giornata, ragazzi e ancora grazie per le vostre risposte.

[DarkGOD]

più fake di maometto che saglia na montagna ccu ri geox ari pedi.

[Ferro da Milano]

più fake di maometto che saglia na montagna ccu ri geox ari pedi.

Dici?

[Bia]

Ciao ragazzi e ragazze,
Vengo qui a presentarmi alla comunità (non ho trovato sezione dedicata a questo, quindi lo faccio qua sperando non dia fastidio).
Sono Xavier, alias Accattone (o HTT1), tifoso francese del FC St. Pauli (FCSP) di Amburgo, che senza dubbio alcuni tra voi conoscono, e appassionato di calcio popolare.
Sono inoltre fondatore e animatore della comunità dei tifosi francofoni di quel club che promuove la lotta contro ogni discriminazione nel calcio e la partecipazione attiva dei tifosi nelle sorti delle società calcistiche.
Seguo con attenzione le sorti del Cosenza Calcio che rappresenta una realtà interessantissima in Italia per lo sviluppo di una linea di accoglienza e di inclusione che mi fanno pensare al St. Pauli di qualche decada fa.
Inoltre, ho letto poco fa il capitolo di un libro in inglese sopra le curve progressiste nel calcio (The Roaring Red Front) e questo ha finito di incuriosirmi. Se qualcuno vuole leggere il capitolo in questione, lo tengo a disposizione.
Certo, gli ambienti di Amburgo e di Cosenza (senza parlare di Italia e Germania) sono ben diversi e i contesti non si somigliano, però credo che qualcosa ci unisce e potrebbe essere sviluppato tra di noi.
Siccome sono animatore della comunità francofona del FCSP, mi sono detto che sarebbe interessante scrivere a proposito del Cosenza Calcio e, soprattutto, dei suoi tifosi.
So che la situazione del club non è delle più rosee, ma ciò nonostante, mi pare che il dialogo tra le nostre comunità potrebbe avere un certo senso per quanto abbiamo valori comuni al di là delle differenze di fede calcistica.
Infatti, voglio dar voce ai tifosi del Cosenza Calcio per realizzare un insieme di articoli che dipingano le relazioni tra i tifosi del Cosenza e la società calcistica, la città in sé.
So che esistono diverse iniziative sociali e umanitarie di cui vorrei fare un ritratto fedele a partire dalle vostre testimonianze.
Quindi, fatemi sapere se qualcuno tra voi sarebbe interessato nel rispondere ad alcune domande sotto forma di un’intervista che, dopo, sarebbe tradotta e pubblicata sul nostro sito: https://sanktpauli.fr/.
Sarò anche ben lieto di rispondere alle vostre domande e alle vostre curiosità a rispetto del FC St. Pauli.
Sperando che la vostra accoglienza tra voi sarà positiva, vi lascio per ora con un abbraccio.

Intanto Xavier (o HTT1) visto che vuoi scrivere un articolo, puoi mettere il link di qualche pezzo che hai scritto in passato?
Giusto per capire un pò. In fondo non sappiamo quanto di effettivamente vero ci sia in quello che dici, senza qualche scritto.
Il capitolo delle curve progressiste nel calcio mi interessa. Metti il link anche di quello, grazie.

[DarkGOD]

Dici?

siamo ultimi,cu na squadra i M E R * *,nu presidente i M E R * *,nessuno vuole comprare il cosenza e mo dal nulla venanu da rancia bulgaria e isole laos millantando interesse per il cosenza,sul forum.
e jamu ja.
come li chiura a viola,noi tiriamo madonne per il sangue amaro e chissi si scialano.
non escludo l'ipotesi simpaticune cozzolaro a cui chiura la viola per essere già virtualmente in b al nostro posto.

[cirujeda]

più fake di maometto che saglia na montagna ccu ri geox ari pedi.