Bia ha scritto: lunedì 7 novembre 2022, 22:18
I TRIDENTI PIU' FORTI DELLA STORIA secondo WILLIAM HILL NEWS
Pelé-Garrincha-Vavá (Brasile 1958)
Per gli amanti del calcio, l’attacco del Brasile che sbalordì il mondo nel 1958, è qualcosa da ricordare per sempre. Pelè, Garrincha e Vavà furono il terminale perfetto di una squadra che non aveva punti deboli.
Di Stefano-Puskas-Gento (Real Madrid 1960)
Secondo France Football, storica rivista francese ideatrice del Pallone d’Oro, il tridente composto da Di Stefano-Puskas-Gento, che guidò il Real Madrid del 1960, è il migliore della storia della Coppa dei Campioni o Champions League e raggiunse il suo apice proprio nella vittoria per 7-3 contro l’Eintracht, nella finale del 18 maggio 1960, quando Puskás e Di Stéfano realizzarono rispettivamente 4 e 3 gol.
Maradona-Giordano-Careca (Napoli 1987/1988)
La Ma.Gi.Ca del Napoli non poteva mancare in questa speciale classifica. Questo Tridente incantò a suon di giocate lo stadio San Paolo, anche se c’è da ricordare una strana curiosità: nei due scudetti conquistati dal Napoli in quegli anni, solo Maradona fu presente in entrambe le occasioni, vincendone prima uno con Bruno Giordano, quando non c’era ancora Careca, e poi un altro con Careca quando invece a mancare era proprio Giordano.
Del Piero-Vialli-Ravanelli (Juventus 1996)
Classe, potenza e sacrificio, basterebbero queste tre semplici parole a descrivere il tridente della Juventus di metà anni 90, composto da Del Piero, Vialli e Ravanelli che portò i bianconeri alla conquista della Champions League del 1996.
Ronaldo-Rivaldo-Ronaldinho (Brasile 1999/2002)
Tridente tutto fantasia quello del Brasile, che si aggiudicò prima la Copa America del 1999 in Paraguay e successivamente il Mondiale del 2002 in Giappone e Corea del Sud. Un attacco dal potenziale stratosferico, dotato di tecnica, genialità, visione di gioco e potenza.
Eto’o-Milito-Sneijder (Inter 2010)
Gli eroi del Triplete. Samuel Eto’o, arrivato a Milano grazie allo scambio con Ibra, Sneijder, la ciliegina sulla torta inaspettata a fine mercato, Diego Milito il terminale offensivo capace di realizzare gol pesantissimi.
Messi-Neymar-Suarez (Barcellona 2015)
L’acquisto del Barcellona di Luis Suarez, che andò a formare, insieme a Messi e Neymar, uno tra i tridenti più completi e letali di sempre, fece inizialmente storcere il naso a Johan Cruyff, secondo il quale avrebbe snaturato la filosofia di gioco del club catalano: “Non capisco come riusciranno a fare un gioco di squadra con loro tre in campo”. Ovviamente i fatti e la storia gli diedero torto, dato che i tre si completavano e sembravano nati per giocare insieme.
Cristiano Ronaldo-Benzema-Bale (Real Madrid 2013/2018)
13, sono i trofei conquistati dal Real Madrid nel quinquennio che va dal 2013 al 2018, quando l’attacco era guidato da CR7, Benzema e Gareth Bale. Tra le imprese che vanno senza dubbio ricordate, ci sono le conquiste delle 4 Champions League di cui 3 di fila.
Robben-Ribery-Lewandowski (Bayern Monaco)
Tantissimi attaccanti fortissimi hanno vestito la maglia del Bayern Monaco nel corso degli anni, ma pochi hanno lasciato il segno come Robben, Ribery e Lewandowski. La classe, il dribbling e la velocità del duo Robbery trovava sfogo nel senso del gol di Lewandowski.
Messi-Neymar-Mbappé (PSG 2021)
Sulla carta, il nuovo tridente del Paris Saint Germain ha le potenzialità di diventare il migliore di sempre. Perciò non ci resta che aspettare e goderci le prodezze che sicuramente ci sapranno regalare questi fantastici giocatori (sempre che Mbappé non si trasferisca al Real Madrid già in questa sessione di mercato).
Cartapesta-Bu- Mcfly (Cosenza 2020- presente)
E' il tridente più imprevedibile ed efficace della storia del calcio parlato. Grazie ad una veloce combinazione linguistica, unita ad una forte personalità e profonda conoscenza di argomenti che permette a tre di scambiarsi ruolo e non dare riferimenti, hanno sempre imposto il loro gioco di parole a qualsiasi trasmissione conosciuta. A Cosenza sono ammirati ma anche temuti, per le loro sortite in streaming che sconvolgono la scaletta ed i nervi dei conduttori (vedi lavannara). Anche se freschi e giovani nella loro attività comunicativa, sono già leggenda.