Cosenza - Frosinone: pre, live e postpartita - 29 Ottobre ore 14:00

[Frascale67]

Marson
Martino
Rigione
Venturi
Kornvig
Voca
Brescianini
Merola
Brignola
Larrivey

Ne manca uno

[Frascale67]

QUATTRO ANNI

QUATTRO ANNI SEMPRE LE STESSE COSE

COMMOVENTI.


P.S. volutamente prendo SOLO gli ultimi 4 anni.... solo quelli della B .....quelli che DOVEVANO rappresentare la SVOLTA.....
La Svolta c'è stata.....Intra sacca du BASTARDO però.....

Modalità "spina staccata"

[Oberdan_80]

QUATTRO ANNI

QUATTRO ANNI SEMPRE LE STESSE COSE

COMMOVENTI.


P.S. volutamente prendo SOLO gli ultimi 4 anni.... solo quelli della B .....quelli che DOVEVANO rappresentare la SVOLTA.....
La Svolta c'è stata.....Intra sacca du BASTARDO però.....

Modalità #diquestabancareddraumminifricane

[cirujeda]

Ne manca uno

Panico

[originalzagor]

e mo chin'u tena?

Con sentenza n. 9204 del 21.07.2022 ma pubblicata ieri, – si legge in una nota di Ecologia Oggi Spa – il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del TAR Calabria n. 962/2021 con la quale lo stesso TAR, nel dicembre del 2021, aveva aggiudicato la gara per l’appalto della raccolta dei rifiuti urbani della città di Reggio Calabria ad Ecologia Oggi spa annullando l’aggiudicazione in favore di Teknoservice srl.
A distanza di più di un anno dall’espletamento della gara (il provvedimento di aggiudicazione della gara a Teknoservice impugnato da Ecologia Oggi risale al 20.08.2021), la vicenda giudiziaria si conclude, anche in secondo grado, con l’accoglimento dell’originario ricorso della stessa Ecologia Oggi.
All’origine della vicenda vi era la contestazione, da parte di Ecologia Oggi, – conclude la nota – della valutazione sia dei requisiti di ammissione alla gara di Teknoservice, sia dell’offerta presentata dalla stessa. Il TAR aveva accolto le doglianze di Ecologia Oggi e dichiarato quest’ultima, testualmente, “aggiudicataria della gara per l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e delle connesse prestazioni accessorie di igiene urbana nella Città di Reggio Calabria”. Tale sentenza è stata ora confermata dal Consiglio di Stato con rigetto degli appelli proposti sia dalla Città di Reggio Calabria che da Teknoservice.

do ut des...

ppe si piglià a munnizza... gli ha lasciato campo libero in ambito calcistico... (ovviamente non l'ha deciso lui...)

[Frascale67]

e mo chin'u tena?

Con sentenza n. 9204 del 21.07.2022 ma pubblicata ieri, – si legge in una nota di Ecologia Oggi Spa – il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del TAR Calabria n. 962/2021 con la quale lo stesso TAR, nel dicembre del 2021, aveva aggiudicato la gara per l’appalto della raccolta dei rifiuti urbani della città di Reggio Calabria ad Ecologia Oggi spa annullando l’aggiudicazione in favore di Teknoservice srl.
A distanza di più di un anno dall’espletamento della gara (il provvedimento di aggiudicazione della gara a Teknoservice impugnato da Ecologia Oggi risale al 20.08.2021), la vicenda giudiziaria si conclude, anche in secondo grado, con l’accoglimento dell’originario ricorso della stessa Ecologia Oggi.
All’origine della vicenda vi era la contestazione, da parte di Ecologia Oggi, – conclude la nota – della valutazione sia dei requisiti di ammissione alla gara di Teknoservice, sia dell’offerta presentata dalla stessa. Il TAR aveva accolto le doglianze di Ecologia Oggi e dichiarato quest’ultima, testualmente, “aggiudicataria della gara per l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e delle connesse prestazioni accessorie di igiene urbana nella Città di Reggio Calabria”. Tale sentenza è stata ora confermata dal Consiglio di Stato con rigetto degli appelli proposti sia dalla Città di Reggio Calabria che da Teknoservice.

Non lo so. Non sono un avvocato. Ma ho la sensazione che compa genuzzu a Reggio si piglia, fammi passare il francesismo, na bella fungia.

[THE FAN]

QUATTRO ANNI

QUATTRO ANNI SEMPRE LE STESSE COSE

COMMOVENTI.


P.S. volutamente prendo SOLO gli ultimi 4 anni.... solo quelli della B .....quelli che DOVEVANO rappresentare la SVOLTA.....
La Svolta c'è stata.....Intra sacca du BASTARDO però.....

[car89]

Mi auguro che sabato siano presenti allo stadio solo i lecchini !!, gli accattoni di accrediti e il cerchio magico.
DISERTIAMO LO STADIO, PLEASE.
Fate tutto, coglia castagne, funghi, aru mari, ara sila, ara festa du ciucculutu...ma non andate a pagare per vedere una farsa, l'apoteosi della ipocrisia.
U cusenza è na cosa seria è quello che andrà in scena sabato non lo è!

Fossi a Cosenza domani non avrei alcun dubbio nell’ andare allo stadio, come sempre ho fatto, faccio e farò ogni volta che mi troverò giù.
E non sono lecchino di nessuno, ho sempre pagato per entrare (pur potendo avere biglietti omaggio) e non faccio parte di nessun cerchio magico.

Andare allo stadio significa accedere ad un servizio per una passione o uno svago, e chi lo fa merita rispetto tanto quanto chi fa scelte diverse, qualsiasi sia il motivo.

D’altronde, concordando con te sul fatto che il Cosenza è una cosa seria, perché investe emozioni e ricordi, se avessi dovuto frequentare il San Vito solo in presenza di gestioni altrettanto serie, non ne conoscerei le fattezze.

Questa è una cosa che fatichiamo a comprendere: il Cosenza è sempre stata una società calcistica ridicola, gestita da avventurieri, lestofanti o squattrinati.
La storia calcistica che ha avuto dipende dal fatto che nel calcio passione e tradizione contano.

E chiediamoci il perché.
Sicuramente non aiuta il fatto di trovarci in una delle regioni più povere d’Europa e in una città che fa fatica a tenersi in piedi e ad avere un futuro.

Ma a mio modo di vedere non aiuta neanche questo trasportare sulla squadra aspettative e frustrazioni personali, che portano sempre a guerre fratricide che altro non fanno se non preparare il terreno al prossimo prenditore di turno o consentire a quello in carica di speculare su tali divisioni.

Se vogliamo che qualcosa cambi i primi a cambiare dobbiamo essere noi.

[Bia]

Fossi a Cosenza domani non avrei alcun dubbio nell’ andare allo stadio, come sempre ho fatto, faccio e farò ogni volta che mi troverò giù.
E non sono lecchino di nessuno, ho sempre pagato per entrare (pur potendo avere biglietti omaggio) e non faccio parte di nessun cerchio magico.

Andare allo stadio significa accedere ad un servizio per una passione o uno svago, e chi lo fa merita rispetto tanto quanto chi fa scelte diverse, qualsiasi sia il motivo.

D’altronde, concordando con te sul fatto che il Cosenza è una cosa seria, perché investe emozioni e ricordi, se avessi dovuto frequentare il San Vito solo in presenza di gestioni altrettanto serie, non ne conoscerei le fattezze.

Questa è una cosa che fatichiamo a comprendere: il Cosenza è sempre stata una società calcistica ridicola, gestita da avventurieri, lestofanti o squattrinati.
La storia calcistica che ha avuto dipende dal fatto che nel calcio passione e tradizione contano.

E chiediamoci il perché.
Sicuramente non aiuta il fatto di trovarci in una delle regioni più povere d’Europa e in una città che fa fatica a tenersi in piedi e ad avere un futuro.

Ma a mio modo di vedere non aiuta neanche questo trasportare sulla squadra aspettative e frustrazioni personali, che portano sempre a guerre fratricide che altro non fanno se non preparare il terreno al prossimo prenditore di turno o consentire a quello in carica di speculare su tali divisioni.

Se vogliamo che qualcosa cambi i primi a cambiare dobbiamo essere noi.

Sarebbe a dire? Iniziamo a cambiare noi stessi con la sincerità....

[lupant70]

Non fare una squadra decente COSCIENTEMENTE è mancanza di rispetto verso la città e i tifosi. Questo Presidente non rappresenta nessuno e la società non è a sua volta rappresentazione di nulla.
Non merita niente e non avrà niente. La malattia va estirpata e noi tifosi dobbiamo fare i medici coscienziosi e non avere pietà.

[Markol]

Non fare una squadra decente COSCIENTEMENTE è mancanza di rispetto verso la città e i tifosi. Questo Presidente non rappresenta nessuno e la società non è a sua volta rappresentazione di nulla.
Non merita niente e non avrà niente. La malattia va estirpata e noi tifosi dobbiamo fare i medici coscienziosi e non avere pietà.

Se la guardi dal suo punto di vista è tutto lineare, addirittura comprensibile. Questo è il classico (pre)nditore calabrese, prima si è dovuto accollare la squadra, di cui non gliene fotteva assolutamente nulla, per avere l'appalto, poi, per una serie di congiunture astrali, il fardello imposto è diventato una meravigliosa vacca da mungere e lui lo fa senza riguardo alcuno, perché del Cosenza e di Cosenza gli importa solo nella misura in cui gli fanno entrare soldi nelle tasche. Inutile appellarsi ai sentimenti, alla passione, ai nostri sogni, lui è la perfetta antitesi di tutto ciò e MAI cambierà.

[cirujeda]

Fossi a Cosenza domani non avrei alcun dubbio nell’ andare allo stadio, come sempre ho fatto, faccio e farò ogni volta che mi troverò giù.
E non sono lecchino di nessuno, ho sempre pagato per entrare (pur potendo avere biglietti omaggio) e non faccio parte di nessun cerchio magico.

Andare allo stadio significa accedere ad un servizio per una passione o uno svago, e chi lo fa merita rispetto tanto quanto chi fa scelte diverse, qualsiasi sia il motivo.

D’altronde, concordando con te sul fatto che il Cosenza è una cosa seria, perché investe emozioni e ricordi, se avessi dovuto frequentare il San Vito solo in presenza di gestioni altrettanto serie, non ne conoscerei le fattezze.

Questa è una cosa che fatichiamo a comprendere: il Cosenza è sempre stata una società calcistica ridicola, gestita da avventurieri, lestofanti o squattrinati.
La storia calcistica che ha avuto dipende dal fatto che nel calcio passione e tradizione contano.

E chiediamoci il perché.
Sicuramente non aiuta il fatto di trovarci in una delle regioni più povere d’Europa e in una città che fa fatica a tenersi in piedi e ad avere un futuro.

Ma a mio modo di vedere non aiuta neanche questo trasportare sulla squadra aspettative e frustrazioni personali, che portano sempre a guerre fratricide che altro non fanno se non preparare il terreno al prossimo prenditore di turno o consentire a quello in carica di speculare su tali divisioni.

Se vogliamo che qualcosa cambi i primi a cambiare dobbiamo essere noi.

Fino alla passata stagione ero oltranzista come Dente e come molti.
Da quest'anno comincio a convergere verso le posizioni come la tua, partendo dal presupposto che coscientemente so di assistere ad una manifestazione in stile wrestling (o come si scrive) dove molto (o tutto?) è già deciso e la mia presenza o la mia assenza non spostano di una virgola il risultato finale.
Ma contano ancora rapporti personali e un rito a cui oggi non mi sento di rinunciare (sebbene in passato remoto e recente lo abbia fatto con decisione).

Di certo è una posizione e un rapporto con la mia squadra molto individualista e poco collettiva: se guardo a quello che (non) fanno i gruppi organizzati, diserterei fino a data da destinarsi.

[dente di lupo]

Cosa diremo alle future generazioni di tifosi, quando il Guarascio di turno avrà finito di spolpare il Cosenza? Non abbiamo fatto niente... Siamo stati a guardare!

[cirujeda]

Se la guardi dal suo punto di vista è tutto lineare, addirittura comprensibile. Questo è il classico (pre)nditore calabrese, prima si è dovuto accollare la squadra, di cui non gliene fotteva assolutamente nulla, per avere l'appalto, poi, per una serie di congiunture astrali, il fardello imposto è diventato una meravigliosa vacca da mungere e lui lo fa senza riguardo alcuno, perché del Cosenza e di Cosenza gli importa solo nella misura in cui gli fanno entrare soldi nelle tasche. Inutile appellarsi ai sentimenti, alla passione, ai nostri sogni, lui è la perfetta antitesi di tutto ciò e MAI cambierà.

[Oberdan_80]

Se la guardi dal suo punto di vista è tutto lineare, addirittura comprensibile. Questo è il classico (pre)nditore calabrese, prima si è dovuto accollare la squadra, di cui non gliene fotteva assolutamente nulla, per avere l'appalto, poi, per una serie di congiunture astrali, il fardello imposto è diventato una meravigliosa vacca da mungere e lui lo fa senza riguardo alcuno, perché del Cosenza e di Cosenza gli importa solo nella misura in cui gli fanno entrare soldi nelle tasche. Inutile appellarsi ai sentimenti, alla passione, ai nostri sogni, lui è la perfetta antitesi di tutto ciò e MAI cambierà.

a verità che non si vuole accettare