pix ha scritto: lunedì 5 settembre 2022, 15:20
Non mi sono spiegato bene. Non intendevo dire che bisogna giocare bene come il City o il Milan che è sempre in avanti. Parlavo di coraggio, non di tattica o strategia. Coraggio. Ed è quello che manca (oltre a tante altre cose).
Però su questo cerchiamo di essere obiettivi (non dico a te, ma in generale).
Ho rivisto la partita in tv e ascoltato Dionigi.
Sul primo tempo non ha detto eresie: abbiamo manovrato bene la palla (vero), costringendo la Ternana a rimanere bassa (vero), ma abbiamo fatto troppa fatica negli ultimi trenta metri (vero). Difatti nel primo tempo il Cosenza ha tenuto bene la palla, non ha creato nessun'occasione e ha rischiato solo su due piazzati, facendosi da sola il gol.
Sul secondo tempo, invece, subito dopo il pari ha messo una punta per un centrocampista, e come ha dichiarato negli ultimi dieci minuti avrebbe inserito Zilli di fianco Butic, se non si fosse infortunato Voca (in effetti Zilli si è riscaldato fino alla fine).
L'unico errore che ha commesso è stato il passaggio al 343, secondo me dettato dal fatto che due/tre volte la Ternana aveva scavalcato il centrocampo mettendo in difficoltà la linea dei difensori e propedeutico al passaggio poi al 3412 con Zilli e Butic e dietro Merola.
L'errore è stato aver mandato in inferiorità numerica il centrocampo, ma parliamo di una lettura sbagliata, come sempre ex post...non parlerei di coraggio.
Poi ovviamente i tifosi fanno e faranno sempre i tifosi, non devono obiettivi e si basano sui risultati.
Se il Cosenza trova il 2-1 nei quindici minuti seguenti il pari, e poteva starci, parleremmo di tutt'altro.
Guardando avanti, ripeto che l'urgenza è inserire Calò e Krovnig, che sicuramente darà più soluzioni di Vallocchia.
Davanti serve passare a un modulo a due punte e liberare D'Urso da qualche corsa di troppo all'indietro, lavorando su Merola che sembra avere i mezzi...poi io sono dell'idea che un allenatore allena e imposta i primi 70 metri, gli ultimi 30 dipendono dalla qualità degli uomini.