Vilienza ha scritto: domenica 3 luglio 2022, 13:02 Con colpevole ritardo, eccoci giunti alla tradizionale rubrica annuale artistico/culturale che ormai da ben 1 anno allieta, ma soprattutto, istruisce questo posto di debosciati.
Oggi vi presento: "Il Trionfo di Eugenio"
( affresco staccato e conservato nella Galleria regionale di Palazzo Abatellis a Palermo. Data e Autore sconosciuti)
L'affresco, cupo e ammonitore, raffigura Eugenio che cavalca trionfalmente verso il suo destino glorioso, calpestando e impartendo la sua giusta lezione a chi cerca invano di opporsi a lui.
Non c'è scampo per il potere temporale, raffigurato in basso da alcuni esponenti muniti di sacri copricapi, che viene inevitabilmente schiacciato dal portatore dell'unica e vera fede.
Nè possono salvarsi coloro che provano a darsi una spiegazione utilizzando antiquati metodi razionali. Spiccano, in tal senso, l'uomo di scienza abbattuto con ancora in mano una demoniaca pozione e il finto sapiente che sfoggia la sua vanità mostrando un rotolo con su scritto "ratio".
E spacciati sono coloro che lo sfidano apertamente e incoscientemente mettendosi di traverso sul suo cammino. L'uomo in basso a destra, con effige nemica sul petto, ne è degno rappresentante. A lui, se ci fate caso, viene addirittura riservato un trattamento diverso rispetto agli altri condannati. Una freccia, con più punte, utilizzata prevalentemente per la fauna marina.
L'affresco, studiato e rivelato al mondo in ogni suo più piccolo dettaglio, presenta ad oggi un solo grosso enigma: La scritta sull'arco impugnato magistralmente da Eugenio.
Si tratta di due parole "arrow" e "nzo" che ancora oggi fanno discutere gli studiosi di tutto il mondo. Quasi tutti sono concordi nel considerare la prima una parola di origini anglosassoni che possiamo tradurre con "freccia". Sulla seconda il dibattito è aperto. Potrebbe trattarsi semplicemente delle iniziali di qualche suo parente o di un concetto più elaborato che, probabilmente, è destinato a non rivelarsi mai.
In conclusione: il messaggio dell'affresco è chiaro. Convertitevi all'unica vera Fede o perite. Chi lo fa guadagnerà la vita eterna e la serenità d'animo. E potrà suonare e cantare ballate in onore di Eugenio con la faccia beata.
Cordiali saluti
Questa è storia dell’arte che tocca elevatissime vette, mai toccate prima d’oggi. Sbaglierò, ma attribuirei il dipinto a Hieronymus Bosch. Lo stile è quello. Per quanto riguarda la spiegazione delle diverse allegorie rappresentate, mi sfugge il significato del menestrellone miagolante barbuto ed occhialuto posto dinanzi agli arti anteriori dell’ossuto destriero cavalcato dal signore dell’Arrow-nzo. Ti sarei grato se mi fornissi una chiave di lettura in merito. Grazie