Uno stadio che sta cadendo a pezzi...
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Uno stadio che sta cadendo a pezzi...
S. Vito, il cinquantennale passato nel dimenticatoio. Storia di uno stadio che sta cadendo a pezzi
Nell’anno del centenario del Cosenza calcio c’è un altro anniversario snobbato dalla città
COSENZA ::: Nell’anno del centenario del Cosenza calcio che volge al termine, c’è un altro anniversario passato completamente nel dimenticatoio: il cinquantennale dello stadio comunale San Vito. Non lo ha ricordato la società, non lo hanno celebrato né il Coni né l’Amministrazione Comunale e neanche l’appassionata tifoseria rossoblù che lo ha eletto come sua casa.
Cenni storici. Il San Vito venne progettato dall’ufficio tecnico comunale, su relazione dell’ing. Terenzio Tavolaro a partire dal 7 ottobre 1958, ma ci volle l’inizio del 1961, per la precisione il 19 gennaio, per dare l’avvio dei lavori. Il primo lotto delle opere, per un importo di 214 milioni, fu terminato dall’Impresa Vincenzo Gallo di Cosenza il 18 marzo 1963; mentre il secondo lotto, per un importo leggermente inferiore al primo, appaltato il 23 ottobre 1963, viene ultimato nel mese di luglio dell’anno successivo. L’inaugurazione avvenne il 4 ottobre del 1964 dapprima con una solenne celebrazione a Palazzo dei Bruzi cui presenziarono il sindaco dell’epoca, Mario Stancati, l’assessore ai lavori pubblici Francesco Guido ed il presidente regionale del Coni Oreste Granillo cui oggi è intitolato lo stadio di Reggio Calabria, e nel pomeriggio con l’incontro di calcio Cosenza-Pescara, vinto dai Lupi con il punteggio di 2 a 1 con reti di Ciabattari e Campanini per i silani, inframmezzati dal momentaneo pareggio di Pieri per gli abruzzesi.
Il progetto. Inizialmente a pianta ovale, il San Vito prevedeva la singola forma a ferro di cavallo con due tribune ed una sola curva, per una capienza di circa 21.000 spettatori e nel corso degli anni ha subito sostanziali modifiche come la costruzione della curva nord ed il rifacimento della tribuna numerata con annessa tribuna sospesa riservata alla stampa, portando la capienza attuale a 24.476 spettatori. Nel corso degli ultimi anni la struttura del S. Vito è stata resa più efficiente con l’installazione dei tornelli di accesso, previsti dalle normative legislative emanate nel 2008, l’ammodernamento dell’impianto di illuminazione effettuato nel 2011. Il rifacimento dei servizi igienici ed una parziale pitturazione dei vari settori che per breve tempo ne hanno cambiato il volto.
Nazionale. Tra i momenti più importanti vissuti dallo stadio vanno certamente ricordati, oltra alle cavalcate gloriose del Cosenza verso la serie B ed i campionati più prestigiosi della serie cadetta, la disputa della partita n° 270 della Nazionale di calcio che scese al San Vito il 1º novembre 1967, per la disputa di un incontro di qualificazione al Campionato Europeo del 1968 (che poi l’Italia vinse). Gli Azzurri sfidarono la nazionale di calcio di Cipro che venne battuta per 5-0 con doppietta di Mazzola e tripletta di Riva. Nonostante il Cosenza non sia mai approdato alla serie A, il San Vito ha ospitato tre incontri della massima serie, in corrispondenza di squalifiche e/o indisponibilità del campo di casa di Catanzaro (due volte) e Catania. Curiosamente, tutti i tre incontri sono terminati col successo per 2 a 1 della squadra in trasferta. Oggi però lo stadio S. Vito risente di tutto il peso degli anni. Delle fatiche sostenute in mezzo secolo di storia, solo il terreno di gioco, affidato da oltre trent’anni alle cure amorevoli di Pasquale Grandinetti e Mario Dodaro, sembra non risentire del passare del tempo, mentre come evidenziano le foto a corredo del testo, tutta la struttura si presenta in larga parte ai limiti della fatiscenza, ed avrebbe bisogno di subire un profondo intervento di ristrutturazione. Analizziamolo settore per settore.
Tribuna numerata. Le poltroncine sono vetuste ed andrebbero sostituite, così come quelle dei due settori laterali, rossa e blu, che avrebbero bisogno soprattutto di una pulizia profonda e continua, andrebbero potenziati i servizi igienici e migliorati i punti ristoro.
Tribuna A. L’usura del tempo si vede nonostante la pitturazione recente, che va sbiadendo, tutti i gradoni di accesso ai posti a sedere sono sgretolati, così come le sedute che presentano diversi punti di criticità.
Tribuna “Rao”. Nella parte superiore coperta vige il discorso fatto per la numerata con i seggiolini di ferro scomodi e costantemente sporchi. La parte scoperta risulta meno ammalorata della tribuna A ma in vari punti presenta gli stessi problemi.
Tribuna Stampa. Andrebbe resa più ospitale con dei vetri che attutiscano i rigori dell’inverno e delle postazioni più confortevoli per i giornalisti che vi lavorano, con gli arredi che andrebbero tutti sostituiti.
Curva “Bergamini”. Indubbiamente il settore più critico della stadio in cui il livello di fatiscenza ha raggiunto dei valori tali che ne pregiudicano l’apertura al pubblico. Curva “Catena”. Settore chiuso da anni ormai, ha la parte superiore ristrutturata e rimessa quasi a nuovo, mentre quella inferiore presenta gli stessi problemi di altri settori scoperti dello stadio.
Settore ospiti. Meno critico di altri punti dello stadio, ma avrebbe bisogno di un restyling soprattutto nei punti più vicini al terreno di gioco.
Spogliatoi. Sono il punto migliore di tutta la struttura eccezion fatta per la scala d’ingresso al terreno di gioco che si trova in condizioni pietose.
Panchine. Da rifare completamente negli arredi.
Sala Stampa. Il punto più freddo dello stadio andrebbe completamente ridisegnata per le moderne esigenze degli operatori del settore.
Campo “Del Morgine”. Il campo di allenamento andrebbe migliorato sia nel terreno, che nella recinzione, resa meno pericolosa dall’intervento conservativo attuato di recente dalla scuola calcio bergamini che ne usufruisce per le sue attività. In definitiva bisognerebbe porsi seriamente la questione stadio, perché in una città moderna che si rispetti, tutto il bene comune va tutelato, soprattutto quello carico di gloria, in questo caso sportiva.
Eliseno Sposato
sport@laprov.it
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Nell’anno del centenario del Cosenza calcio c’è un altro anniversario snobbato dalla città
COSENZA ::: Nell’anno del centenario del Cosenza calcio che volge al termine, c’è un altro anniversario passato completamente nel dimenticatoio: il cinquantennale dello stadio comunale San Vito. Non lo ha ricordato la società, non lo hanno celebrato né il Coni né l’Amministrazione Comunale e neanche l’appassionata tifoseria rossoblù che lo ha eletto come sua casa.
Cenni storici. Il San Vito venne progettato dall’ufficio tecnico comunale, su relazione dell’ing. Terenzio Tavolaro a partire dal 7 ottobre 1958, ma ci volle l’inizio del 1961, per la precisione il 19 gennaio, per dare l’avvio dei lavori. Il primo lotto delle opere, per un importo di 214 milioni, fu terminato dall’Impresa Vincenzo Gallo di Cosenza il 18 marzo 1963; mentre il secondo lotto, per un importo leggermente inferiore al primo, appaltato il 23 ottobre 1963, viene ultimato nel mese di luglio dell’anno successivo. L’inaugurazione avvenne il 4 ottobre del 1964 dapprima con una solenne celebrazione a Palazzo dei Bruzi cui presenziarono il sindaco dell’epoca, Mario Stancati, l’assessore ai lavori pubblici Francesco Guido ed il presidente regionale del Coni Oreste Granillo cui oggi è intitolato lo stadio di Reggio Calabria, e nel pomeriggio con l’incontro di calcio Cosenza-Pescara, vinto dai Lupi con il punteggio di 2 a 1 con reti di Ciabattari e Campanini per i silani, inframmezzati dal momentaneo pareggio di Pieri per gli abruzzesi.
Il progetto. Inizialmente a pianta ovale, il San Vito prevedeva la singola forma a ferro di cavallo con due tribune ed una sola curva, per una capienza di circa 21.000 spettatori e nel corso degli anni ha subito sostanziali modifiche come la costruzione della curva nord ed il rifacimento della tribuna numerata con annessa tribuna sospesa riservata alla stampa, portando la capienza attuale a 24.476 spettatori. Nel corso degli ultimi anni la struttura del S. Vito è stata resa più efficiente con l’installazione dei tornelli di accesso, previsti dalle normative legislative emanate nel 2008, l’ammodernamento dell’impianto di illuminazione effettuato nel 2011. Il rifacimento dei servizi igienici ed una parziale pitturazione dei vari settori che per breve tempo ne hanno cambiato il volto.
Nazionale. Tra i momenti più importanti vissuti dallo stadio vanno certamente ricordati, oltra alle cavalcate gloriose del Cosenza verso la serie B ed i campionati più prestigiosi della serie cadetta, la disputa della partita n° 270 della Nazionale di calcio che scese al San Vito il 1º novembre 1967, per la disputa di un incontro di qualificazione al Campionato Europeo del 1968 (che poi l’Italia vinse). Gli Azzurri sfidarono la nazionale di calcio di Cipro che venne battuta per 5-0 con doppietta di Mazzola e tripletta di Riva. Nonostante il Cosenza non sia mai approdato alla serie A, il San Vito ha ospitato tre incontri della massima serie, in corrispondenza di squalifiche e/o indisponibilità del campo di casa di Catanzaro (due volte) e Catania. Curiosamente, tutti i tre incontri sono terminati col successo per 2 a 1 della squadra in trasferta. Oggi però lo stadio S. Vito risente di tutto il peso degli anni. Delle fatiche sostenute in mezzo secolo di storia, solo il terreno di gioco, affidato da oltre trent’anni alle cure amorevoli di Pasquale Grandinetti e Mario Dodaro, sembra non risentire del passare del tempo, mentre come evidenziano le foto a corredo del testo, tutta la struttura si presenta in larga parte ai limiti della fatiscenza, ed avrebbe bisogno di subire un profondo intervento di ristrutturazione. Analizziamolo settore per settore.
Tribuna numerata. Le poltroncine sono vetuste ed andrebbero sostituite, così come quelle dei due settori laterali, rossa e blu, che avrebbero bisogno soprattutto di una pulizia profonda e continua, andrebbero potenziati i servizi igienici e migliorati i punti ristoro.
Tribuna A. L’usura del tempo si vede nonostante la pitturazione recente, che va sbiadendo, tutti i gradoni di accesso ai posti a sedere sono sgretolati, così come le sedute che presentano diversi punti di criticità.
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Settore ospiti. Meno critico di altri punti dello stadio, ma avrebbe bisogno di un restyling soprattutto nei punti più vicini al terreno di gioco.
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Eliseno Sposato
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Re: Uno stadio che sta cadendo a pezzi...
Grande articolo e complimenti a Eliseno Sposato sr.
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Re: Uno stadio che sta cadendo a pezzi...
ma i giornalisti se ne stanno accorgendo solo ora? mah lo stadio è stato costruito in maniera eccezionale, s enn si fanno mai da quando è stato costruito manutenzioni e ristrutturazioni grazie la caxxo che cade qualche calcinaccio ecc ecc
Delle tribune tranne la rao eil settore disabili importa poco, paga ancunu u biglietto?
Capitolo giornalisti settore stampa pagatilu puru vua u biglietto e pò dopo si ca potiti kieda i lavori e riscaldamenti
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Re: Uno stadio che sta cadendo a pezzi...
Mi fa piacere che finalmente, anche se ancora troppo sommessamente, si pone all'attenzione il problema stadio. Ci saranno a breve fondi governativi. Bisogna sbrigarsi, remare tutti insieme (tifosi, giornalisti e politici) per poter ricostruire uno stadio ormai vecchio. Lo si deve ricostruire senza pista e compatto, anche più piccolo come capienza (25000 al massimo), e tutto coperto. Anche così la gente tornerà allo stadio. E, in più, la squadra avrà veramente il12° uomo in campo!!!
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Re: Uno stadio che sta cadendo a pezzi...
Mi fa piacere che finalmente, anche se ancora troppo sommessamente, si pone all'attenzione il problema stadio. Ci saranno a breve fondi governativi. Bisogna sbrigarsi, remare tutti insieme (tifosi, giornalisti e politici) per poter ricostruire uno stadio ormai vecchio. Lo si deve ricostruire senza pista e compatto, anche più piccolo come capienza (25000 al massimo), e tutto coperto. Anche così la gente tornerà allo stadio. E, in più, la squadra avrà veramente il12° uomo in campo!!!
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Re: Uno stadio che sta cadendo a pezzi...
sono d'accordo ma senza ridurre necessariamente la capienza attuale
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Re: Uno stadio che sta cadendo a pezzi...
finché lo stadio è CONI non può essere senza pista
Vai su Amazon.it, cerca OMBRA, autore Pierfrancesco Iorio, compralo a 2,99 € e recensiscilo con 5 stelle. Se ti servissero altri motivi, sappi che vi si parla malissimo di Catanzaro.
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Re: Uno stadio che sta cadendo a pezzi...
Molto superficiale invece.frax ha scritto:Grande articolo e complimenti a Eliseno Sposato sr.
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Re: Uno stadio che sta cadendo a pezzi...
In effetti si. Eliseno avia di conzà u stadiooriginalbruzy ha scritto:Molto superficiale invece.frax ha scritto:Grande articolo e complimenti a Eliseno Sposato sr.
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Re: Uno stadio che sta cadendo a pezzi...
vida ca ti bannu occhio guagliúfrax ha scritto:In effetti si. Eliseno avia di conzà u stadiooriginalbruzy ha scritto:Molto superficiale invece.frax ha scritto:Grande articolo e complimenti a Eliseno Sposato sr.
In effetti nella sala stampa li manca na stuficeddra e nu plaid :ROFL:
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Re: Uno stadio che sta cadendo a pezzi...
Scusami. :ooriginalbruzy ha scritto:vida ca ti bannu occhio guagliúfrax ha scritto:In effetti si. Eliseno avia di conzà u stadiooriginalbruzy ha scritto:Molto superficiale invece.frax ha scritto:Grande articolo e complimenti a Eliseno Sposato sr.
In effetti nella sala stampa li manca na stuficeddra e nu plaid :ROFL:
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Re: Uno stadio che sta cadendo a pezzi...
Ammazzati tu! E datti fuacu :evil: cura stuficeddra i eliseno :ROFL: :ROFL: :ROFL: Mi raccomando copriti bene :ROFL: :ROFL:frax ha scritto:Scusami. :ooriginalbruzy ha scritto:vida ca ti bannu occhio guagliúfrax ha scritto:In effetti si. Eliseno avia di conzà u stadiooriginalbruzy ha scritto:Molto superficiale invece.frax ha scritto:Grande articolo e complimenti a Eliseno Sposato sr.
In effetti nella sala stampa li manca na stuficeddra e nu plaid :ROFL:
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Re: Uno stadio che sta cadendo a pezzi...
Se vuoi essere moderatore finisciala i scriva minchiate.originalbruzy ha scritto:Ammazzati tu! E datti fuacu :evil: cura stuficeddra i eliseno :ROFL: :ROFL: :ROFL: Mi raccomando copriti bene :ROFL: :ROFL:frax ha scritto:Scusami. :ooriginalbruzy ha scritto:vida ca ti bannu occhio guagliúfrax ha scritto:In effetti si. Eliseno avia di conzà u stadiooriginalbruzy ha scritto:Molto superficiale invece.frax ha scritto:Grande articolo e complimenti a Eliseno Sposato sr.
In effetti nella sala stampa li manca na stuficeddra e nu plaid :ROFL:
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Chiavati a vrascera ara capu.
Buon anno Giuvà
Torniamo in argomento. Scusate.
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Re: Uno stadio che sta cadendo a pezzi...
Sono d'accordo non spaposciamo questo bellissimo articolo di Indro Montanellifrax ha scritto:Se vuoi essere moderatore finisciala i scriva minchiate.originalbruzy ha scritto:Ammazzati tu! E datti fuacu :evil: cura stuficeddra i eliseno :ROFL: :ROFL: :ROFL: Mi raccomando copriti bene :ROFL: :ROFL:frax ha scritto:Scusami. :ooriginalbruzy ha scritto:vida ca ti bannu occhio guagliúfrax ha scritto:In effetti si. Eliseno avia di conzà u stadiooriginalbruzy ha scritto:Molto superficiale invece.frax ha scritto:Grande articolo e complimenti a Eliseno Sposato sr.
In effetti nella sala stampa li manca na stuficeddra e nu plaid :ROFL:
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Re: Uno stadio che sta cadendo a pezzi...
Farlo saltare in aria è l'unica soluzione. E ricostruirlo come il vecchio Morrone...
...10/12mila posti...interamente coperto e seggiolini rossoblù...
ps.Principà, ripristina l'emoticon ccu ri bandiere rossobù...dai caz*!
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